Lisachan, Foolforlove e Summers001: sono contenta che siate rimaste. Evviva,
adesso ho anch’io i miei habitué!
Sì, Lisachan: è proprio lui, il nostro bel tenebroso.
Happy, benvenuta/o a bordo e mille grazie per aver apprezzato la mia originalità (di
solito nota ai più come stramberia…)
Mircalla, che cosa posso dire? Non so se essere più lusingata o spaventata. Pensare che
qualcuno che bazzica abitualmente Emily Dickinson possa solo posare i suoi occhi sui miei
versi, rischia di far ammutolire per sempre la mia Musa balbettante.
Comunque sia, ecco la terza poesia, questa volta in quaternari. C’è una cosa da dire sui
quaternari: provate a scrivere in quaternari e nove volte su dieci vi salterà fuori una
filastrocca. Perciò ecco a voi una filastrocca dedicata ai luoghi tipici in cui si svolge l’
azione nel nostro telefilm: i dodici cimiteri della nostra allegra Sunnydale.
CIMITERI
Cimitero
senza pace,
senza morti
nelle tombe,
dove il vivo
spesso giace
mentre il morto
lo corrompe.
Cimitero
come pista
truce arena
di fortuna
per confronti
tra podisti
sotto gli occhi
della luna.
Cimitero
come gita
savia meta
d’istruzione
per bambine
sì ribelli
però in fondo
tanto buone.
Cimitero
da passeggio
per incontri
divertenti
per far tardi
con gli amici
tra discorsi *
* intelligenti.
Cimitero
dolce casa
dove speri *
* il suo ritorno,
dove resta
quel profumo
nella cripta
tutto il giorno.
Cimitero
sotto il sole
per normali
funerali,
per lasciare
qualche fiore:
cimitero
che fa male.