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Autore: MeggyElric___    26/09/2010    6 recensioni
Prima fanciction su fullmetal Alchemist ^.^
La mia storia inizia alla fine dell'ultimo episodio di FMA Brotherhood, il numero 64 (capitolo 108 del manga). Quindi, se qualcuno non volesse... ecco... rovinarsi il finale, non dovrebbe leggere questa fanfiction.
DALLA STORIA:
" - Tornerò indietro.
Quelle parole uscirono con difficoltà dalla sua bocca, che si chiuse in una smorfia. Il cuore di Winry ebbe un tuffo. Era già arrivato quel momento, quel momento che temeva tanto. Era arrivato troppo presto.
Non voleva lasciarlo andare, non in quel momento. Era sempre stata innamorata di lui e non riusciva a capacitarsi di non vederlo più. Non voleva che quell’abbraccio fosse il loro ultimo addio.
Forse, però, c’era ancora una speranza. “Tornerò indietro”, aveva detto. Aveva paura a credergli. Aveva paura di rimanere delusa, troppo delusa.
Aveva paura, ma voleva credergli. L’avrebbe aspettato anche tutta la vita, se fosse stato necessario.
Avrebbe atteso il suo ritorno, appoggiata al balcone della finestra.
- Sì.
Disse Winry, quasi senza accorgersene. Edward mosse le labbra, senza dire nulla.
- Fai attenzione. "
comunque sia, spero vi piaccia. E' una storia molto lunga, quindi preparatevi ^.^
se non si fosse capito, è sulla coppia Edward/Winry!
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Winry Rockbell
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Buongiorno a tutti! In questo dodicesimo capitolo troviamo di nuovo il nostro Ed alle prese con i suoi confusi problemi adolescenziali xD.

Non vi anticipo altro, vi lascio alla storia!

 

12. SIAMO SOLO NOI

-          che caldo!

Ansimò Winry, spalancando le finestre della sua camera. Si passò una mano sulla mente sudata e sbuffò per il fastidio di quell’afa così appiccicosa. Dopotutto, aveva ragione. Quella sera l’umidità era altissima, e l’estate inoltrata si faceva sentire più del solito. I grilli urlavano il loro canto, facendo innervosire la povera ragazza che stava affacciata alla finestra, osservando i vasti prati bui, illuminati solo dalla bianca luce della luna.

L’umidità, quella sera, aveva intensificato quel profumo d’erba bagnata che le era tanto caro e familiare.

Si sfilò la maglietta, ripiegandola e posandola nel secondo cassetto dell’armadio, rimanendo in reggiseno. Volse il suo sguardo allo specchio e lo osservò: era rosa pallido, ornato da un delicato pizzo nero. Si vedeva proprio attraente quella sera. Arrossì, pensando a quale sarebbe stata la reazione di Edward se l’avesse vista così. Scosse la testa, eliminando l’imbarazzante pensiero.

Si sdraiò sul letto, e chiuse gli occhi, volgendo un ultimo sguardo alla tranquilla campagna.

Stava per addormentarsi, quando qualcuno entrò di colpo, spalancando la porta.

-          Win, ho bisogno di parlarti.

Ed stava sulla soglia, con la maniglia ancora in mano. Non si era accorto delle condizioni della ragazza. Winry gettò un urlo e lanciò la chiave inglese che si trovava sul comodino in testa al povero ex alchimista.

Il ragazzo finì a terra sanguinante con un gigantesco bernoccolo che spuntava dai lunghi capelli dorati, sciolti. Si alzò dolorante, massaggiandosi la testa con la mano sinistra. Lanciò uno sguardo di fuoco a Winry, che nel frattempo si era nascosta con il lenzuolo.

-          Ma che cazzo fai?

Chiese furibondo. La meccanica si strinse il lenzuolo al petto e urlò contro a Edward, che la guardava furente.

-          Ma cosa fai tu! Bussa la prossima volta! Maleducato!

-          Beh scusa! Che bisogno c’era di tirarmi in testa quel coso?!

-          Mah, secondo te?!

Solo allora Ed si accorse che Winry indossava solo la biancheria intima. Imbarazzato, si tolse la canottiera nera e gliela lanciò.

-          Ma che fai?

-          Mettila, dobbiamo parlare.

Disse, tornando serio. La ragazza annuì e indossò la canottiera. Un forte profumo di erba bagnata la avvolse, facendola sciogliere. Sorrise. Beh, alla fine l’aveva vista con quel reggiseno. Che le leggesse nella mente?

-          Di cosa volevi parlarmi?

-          Beh ecco...

Disse Ed, ormai seduto sul letto con lei, disegnando cerchietti sulla coperta con le dita delle mani. Winry era davvero bella quella sera. Aveva qualcosa di speciale, di... diverso.

-          Volevo parlarti... beh... di quello che è successo oggi pomeriggio...

-          Parli del... bacio?

Ridacchiò imbarazzata Winry, sorridendo solare. Ed ricambiò il sorriso, accarezzandole una mano.

-          Beh, sì. Ecco io...

-          È stato bellissimo, Ed.

Il ragazzo l fissò negli occhi. Osservò quei due oceani blu, quel viso così perfetto, e quelle labbra così morbide e dolci, che non vedeva l’ora di assaggiare nuovamente.

-          Anche... per me...

Disse imbarazzato, spostando lo sguardo alla porzione laterale del reggiseno, lasciata scoperta dalla canottiera troppo grande. Deglutì. Quel corpo lo chiamava, e lui lo desiderava ardentemente. Come Ulisse viene attratto dal canto delle sirene.

Accidenti a te Al, pensò.

-          È stato... importante per te?

Che domande. Ovvio che era stato importante. La cosa più importante in quel momento, l’atto che aveva desiderato di compiere per anni. L’azione che lo aveva reso estremamente felice, che lo aveva fatto innamorare ancora di più.

Ma, naturalmente, non glielo avrebbe mai detto.

-          Beh, Win... lo sai che non sono bravo con queste cose... comunque sì... è stato davvero importante...

Winry schiuse gli occhi e gli sorrise.

-          Sei bellissima...

Ammise con un filo di voce. Gli occhi blu della ragazza di fronte a lui si illuminarono, se possibile, di una luce ancora più intensa.

-          Grazie...

Sussurrò, mentre vedeva il viso del ragazzo che amava farsi sempre più vicino. Chiuse gli occhi prima di incontrare le sue labbra, così da potersi gustare a pieno anche il momento d’attesa. Gli circondò il collo con le braccia, premendo sulla sua nuca per averlo ancora più vicino.

Le loro lingue si incontrarono e iniziarono a danzare insieme, spinte da una forza a loro estranea, che avevano conosciuto da poco. Il cuore le batteva furiosamente nel petto, e dei brividi di piacere avevano invaso il suo corpo.

Edward la teneva stretta a sé, e non aveva alcuna intenzione di lasciarla andare. Le sue mani scivolavano veloci sulla schiena della ragazza, sulle guance, sul collo.

Lentamente la fece distendere sul materasso e lui la seguì, mettendosi sopra di lei, e soffocandola con i suoi baci, sempre più spinti.

Le parole del fratello minore gli echeggiavano nella mente.

Lui la voleva.

La desiderava.

La sua mano si spostò sulle gambe di lei, per poi risalire il bacino e la pancia. Si soffermò su quest’ultima, accarezzandola delicatamente. Poi riprese il suo cammino, salendo sempre più in alto, entrando nella canottiera di cotone nero.

Il cuore di Winry fece un battito più forte quando sentì la calda mano di Edward sfiorarle il seno sinistro. Posò la mano su quella di lui.

-          Aspetta...

Si limitò a dire. Il ragazzo ritirò subito la mano e la guardò negli occhi. Nello sguardo, si leggevano mille pensieri diversi: paura, tentazione, delusione, rabbia.

-          Non... me la sento Ed. Scusa.

Edward la guardò dolcemente.

-          Certo Winry. Scusami tu, ho esagerato.

Si poteva udire una punta di risentimento nella sua voce. Ma non verso Winry, bensì verso sé stesso. Cosa stava facendo? Possibile che non sia capace di trattenersi? Nemmeno un minimo di autocontrollo?

-          Scusa davvero, Win. Non so cosa mi sia preso...

-          Stai tranquillo! Non mi è dispiaciuto, solo... non me la sento stasera...

La sua voce era chiara, pulita, nitida. Sincera. Edward sorrise, sollevato da quelle poche parole. Il volto di Winry si illuminò nuovamente.

-          Allora vado...

-          Di già?

-          Sì, ho molto sonno. Buonanotte Win!

Le diede un bacio sulla fronte e sia alzò dal letto, dirigendosi verso la porta. Winry, presa dal momento, sussurrò sottovoce una frase. Nonostante il basso tono, Edward la sentì chiaramente.

-          Aspetta... rimani qui.

-          Che cosa?

-          Rimani qui, stanotte. Dormi con me.

Mormorò Winry, spostandosi più a sinistra sul materasso, lasciando uno spazio vuoto di fianco a lei. Il giovane ex alchimista divenne tutto rosso in volto.

-          Tu... tu vuoi che io...?

-          Sì... ti prego, Ed. dormi con me.

Non seppe neanche come fece, dato che il suo cervello non aveva dato l’ordine di muovere le gambe, ma ben presto si trovò sotto il lenzuolo con lei. Era imbarazzatissimo e impacciato. Non sapeva come comportarsi in certe situazioni!

Decise di circondarla con le sue braccia, così che lei potesse trovare un comodo rifugio sul suo petto. La bionda meccanica si accoccolò felice tra le braccia del suo amico d’infanzia.

-          Grazie...

Bisbigliò lei, prima di chiudere gli occhi.

Passarono dieci minuti, nei quali Edward non aveva fatto altro che osservare il viso di porcellana della ragazza della quale era innamorato da sempre. Le spostò un ciuffo di capelli dalla fronte, così da poter ammirare tutto il suo angelico viso.

Quanto era bella. Quanto lo rendeva felice tenerla tra le braccia, in quel letto così comodo. Era quella la vera ricompensa per aver salvato il mondo.

Non il suo braccio.

Non il corpo di suo fratello.

Non la salvezza del pianeta.

Certo, anche quelle erano cose estremamente importanti. Ma in quel momento, non gli interessavano minimamente. Sapeva di essere un’egoista, ma la cosa non gli destava interesse.

Ora era lì, con lei. E non c’era niente di più importante al mondo.

La ragazza tra le sue braccia respirava piano, regolarmente. Il suo seno si alzava e si abbassava al ritmo dei suoi respiri.

Dormiva, ne era certo. Sorrise.

-          Ti amo.

Disse con un filo di voce, ben sapendo che lei non l’avrebbe mai saputo.

A quanto pare, però, si sbagliava.

-          Anche io...

Rispose Winry, sorridendo dolcemente, con gli occhi chiusi. Edward arrossì di botto, nel scoprire che in realtà Winry era sveglia e aveva sentito tutto.

Si sentiva così strano dentro. Finalmente era riuscito a dirglielo, e si era levato un gran bel peso dallo stomaco. Il rossore sulle sue guance sparì.

Sapeva che niente e nessuno avrebbe potuto rovinare quel momento.

C’erano solo loro.

Edward e Winry.

Nessun altro.

Non c’erano più parole, né sospiri.

Solo il respiro lento di due ragazzi, stretti l’una all’altro, che erano entrati da poco in un mondo tutto speciale, fatto apposta per loro.

 

Ecco qui, è finito anche questo. Spero di aver descritto bene i loro personaggi, perché su questo capitolo mi ci sono soffermata un bel po’... non sapevo se far succedere qualcosa, ma poi ho pensato: no, è assolutamente troppo presto.

Confido nelle vostre recensioni!

Grazie per tutti i vostri commenti, mi spronate ad andare avanti con la mia storia! Scusate, so che è Domenica ma ho una quantità di cose da fare... nel prossimo capitolo vi risponderò alle recensioni, promesso ^.^

Al prossimo capitolo, baci

Ele_divina

   
 
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