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Autore: Liberty89    26/09/2010    5 recensioni
Fan Fiction vincitrice del 3° Gold Fiction Contest, indetto dal Fan Fiction World Forum.
Questa storia è stata catalogata come un "must", ed è pertanto consigliata a tutti i lettori.

Il Regno massimo
Chiamerà l’ultimo cuore prescelto.
Un cuore in costante pericolo
Perché il confine che lo separa dal buio
È fragile,
Come il cristallo.
La Via del Tramonto
Sarà accompagnata da una chiave oscura,
Creata dal Regno supremo stesso,
Poiché il tramonto conduce alle tenebre.

-Dal capitolo 24-
Un nuovo nemico minaccia la pace dei mondi e i prescelti del keyblade partiranno per una nuova avventura, in compagnia di un nuovo custode, un personaggio inventato (o quasi) dalla mia pazza mente!In questa fic s'incroceranno le trame di alcuni noti anime e film d'animazione, per cui saranno presenti spoiler su di essi, in ogni caso avviserò quando verrà l'occasione. Come generi ho messo i principali, ma qui dentro ci sarà di tutto: dalla drammaticità alla demenza pura xD nonché alcuni cenni di vita reale ^^ Spero vi piaccia!
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sclero di una notte di mezza estate'
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Carissimi lettori e carissime lettrici, oggi sarò un pò rapida con l'aggiornamento. Purtroppo tutta la mia voglia di fare ciò che avevo in programma è crollata sotto il peso di un problema familiare, però mi dà fastidio venire meno al mio impegno con voi, quindi eccomi con il nostro aggiornamento settimanale ^^ Scusatemi davvero per i modi che sto usando, ci risentiamo in fondo. Buona lettura!

ps: ovviamente il titolo fa pena, ma non mi è venuto in mente altro quel giorno <.<


Capitolo 69: Kairi’s light


La principessa del cuore avanzò con passo sicuro e la determinazione brillava forte nei suoi occhi profondi come l’oceano. Decisa più che mai a dare il meglio di se stessa, la ragazza dalla chioma rossa si fermò a una decina di passi dalla sua compagna e impugnò la sua arma dalla foggia floreale.
La castana sorrise compiaciuta dal comportamento dell’altra e la imitò, impugnando entrambe le sue armi.
-Ti ricordo che puoi usare quello che vuoi e fai attenzione alle carte di cui disponi, perché tu hai un importante e netto vantaggio su di me.-
-Di cosa stai parlando? Un vantaggio?- chiese, guardandola stupita come il resto dei presenti.
Le stesse domande poste da Kairi rimbalzarono nelle menti dei guerrieri, ma forse cominciarono a capire il secondo scopo del piano ideato dalla custode del Tramonto.
-Oltre a imparare il suo modo di combattere, sta dando a Kairi l’occasione per potenziarsi e capire quali siano le sue reali capacità.- rifletté Topolino ad alta voce.
I due keyblader gli rivolsero un’occhiata sorpresa, tuttavia a loro sfuggiva ancora quale fosse il vantaggio tanto acclamato da Jessie.
 -Maestà, voi avete capito a cosa si riferisce?- domandò Sora.
-Già! E pensare che anch’io avrei potuto farvi ricorso!- ghignò imbarazzato il sovrano. -Sono stato distratto!- esclamò, passandosi una mano sulla nuca.
Riku ascoltò attentamente le parole del Re dalle orecchie tonde e cercò di ricordare quale mossa avrebbe potuto usare per sconfiggere la sua avversaria. Aveva passato molto tempo con il custode della Catena Nobile e si erano aiutati a vicenda in ogni combattimento affrontato.
-Davvero non lo immagini?- rispose la castana. -Eppure, non è così difficile capirlo. Pensa a ciò che sei Kairi e a cosa rappresenti.-
Le iridi acquamarina si spalancarono quando la soluzione attraversò la mente dell’argenteo, come un fulmine che illumina a giorno il cielo plumbeo. Anche negli occhi della principessa si dipinse una nota di comprensione, prima che questi si offuscassero per divenire scuri, come la superficie marina coperta dal velo infinito della notte.


***


Si guardò attorno curiosa e allo stesso tempo intimorita.
Un nero senza fine la circondava e sotto i suoi piedi, un mosaico che emanava luce propria.
Un collage circolare di vetro formato da tessere color giallo paglierino, che facevano da sfondo, da altre sette a triangolari, ognuna di un colore diverso dell’arcobaleno, che si rincorrevano poste lungo il bordo dell’immensa colonna, rivolgendo la punta verso il centro. Infine, accanto ai suoi piedi la ragazza vide delle tessere di un bianco splendente, che formavano un raffinato diamante dalle molteplici sfaccettature.
-Ma dove sono?- chiese a se stessa.
-Ti trovi all’interno della tua coscienza, dove la tua anima e il tuo cuore s’incontrano per far risplendere la tua luce.- rispose una voce decisa e dolce al tempo stesso.
Una voce che suonava familiare alla ragazza. Si voltò all’improvviso quando avvertì una presenza alle sue spalle, e i suoi occhi si sgranarono per lo stupore.
Davanti a lei, vestita di un’armatura leggera composta da gambali, bracciali, spallacci e un giustacuore, che copriva i suoi abiti semplici di una chiara tonalità di grigio, e i corti capelli dorati che le circondavano il viso latteo animato da due iridi d’ametista, stava Miyo Sunsky. Bella e forte, come se non avesse mai conosciuto la vecchiaia.
La principessa dell’antico Regno della Luce fissò la rossa con uno sguardo intenso, come se volesse passarle attraverso e cogliere ogni tratto del suo essere. I suoi occhi viola, come i petali delle violette, profondi e quieti come le acque di un lago, erano fieri e sicuri, donando al suo volto la nobiltà che gli spettava. Tuttavia, ciò che colpì la custode del keyblade fiorito fu il suo sorriso: dolce e rassicurante, come un rifugio caldo e accogliente durante una tormenta.
-Finalmente ci incontriamo Kairi, immagino però, che tu mi conosca già.- affermò la donna, allungando il suo sorriso.
-Sì…- rispose la giovane esitante. -Voi siete la nobile Miyo… la compagna di Stefano e Anike.-
-Quanta formalità! Dammi pure del tu.- rise la bionda, spostando il suo peso sulla gamba destra, prima di tornare seria. -Sai perché ti trovi qui?-
Di nuovo, l’ametista trafisse l’oceano delle sue iridi, cercando di esplorarne ogni angolo.
-Credo di sì… Jessie mi ha parlato di un vantaggio che dovrei avere su di lei, ma non riesco proprio a capire di cosa parlasse…- confessò, manifestando il suo dubbio.
La custode della chiave bianca annuì e le fece cenno di avvicinarsi.
-Cosa rappresentano secondo te il diamante al centro e le altre sette figure?- domandò. -Osservali attentamente e rifletti su ciò che sei.-
Kairi rifletté su quelle parole, le stesse dette dalla sua compagna, ma con la presenza della prima custode nella sua mente si delineò un nuovo disegno, abbastanza preciso. Lei era uno dei sette cuori puri, nati da Kingdom Hearts, e rappresentava il coraggio della principessa Miyo, che era stata a sua volta, il simbolo della Luce stessa. La giovane fece scorrere lo sguardo sul mosaico e notò un particolare che prima le era sfuggito: il diamante bianco, che brillava di una luce intensa, come una stella nel buio del cielo notturno, era collegato a tutti e sette i triangoli con altrettante venature, i quali invece, pulsavano seguendo ognuno un ritmo diverso.
L’attenzione dei suoi occhi fu catturata da uno in particolare, che si trovava alla sua sinistra, illuminato da un bagliore arancio. Lo fissò con intensità, cercando di coglierne ogni aspetto, visibile e non, e vi trovò qualcosa di se stessa.
-Noto con piacere che hai trovato la tua posizione…- disse la bionda, riappropriandosi del suo interesse. -Hai capito cosa significa tutto questo?-
-Tu sei il diamante bianco, mentre io e le altre sei principesse siamo i triangoli…-
-Esatto, ma?-
-…ma ancora non ho chiaro quale sia il mio vantaggio su Jessie.-
-Dillo ad alta voce, chi sei tu?-
-Sono Kairi, il settimo cuore puro rappresentante della settima virtù: il coraggio.- spiegò, facendo sì che la figura illuminata dal colore delle arance pulsasse con maggiore intensità, seguendo il ritmo del suo battito cardiaco.
-Ma prima che sapessi di me e delle virtù, più semplicemente eri una principessa della Luce.- aggiunse l’altra. -E’ questo il tuo vantaggio.- precisò poi. -La Luce di cui sei simbolo può divenire un’arma cruciale in uno scontro con l’Oscurità.-
-Capisco, ma Jessie è una guerriera della Luce, come posso ferirla?-
-La tua è una domanda intelligente, ma se rifletti converrai che il potere della tua compagna sta sviluppando il suo lato distruttivo. Il fuoco che Jessie controlla e il potere che ancora cela in sé si possono definire contrari alle leggi della Luce, per questo l’Oscurità li brama per sé e cerca in tutti i modi di farli suoi, e sempre per lo stesso motivo essi sono deboli di fronte ad una luce forte e pura.-
-Quindi posso sconfiggere Jessie?- domandò incredula.
-Metterla al tappeto sarà difficile, però puoi tenerle testa se t’impegni.- disse la donna, accompagnando le sue parole con un sorriso incoraggiante.
-Ma non capisco… anche il Re avrebbe potuto ricorrere alla sua luce, perché non l’ha fatto?-
L’altra rise. -Temo che il tuo Re non ci abbia pensato e la tua compagna non gliel’ha fatto notare perché lui è già in grado di utilizzare la sua luce come vuole.- spiegò. -Ora però, concentrati su quest’allenamento, la custode del Tramonto ha voluto che capissi tutto questo per farti crescere e per far sì che tu possa difenderti dall’Oscurità in futuro. Vai e fatti valere!- esclamò Miyo, mentre tutto tornava a splendere nel buio di quel luogo, costringendo la giovane principessa a coprirsi il viso per non restare accecata.


***


Sbatté le palpebre un paio di volte e la sua vista tornò nitida.
Il sole splendeva dall’alto picco del cielo, diffondendo il suo calore, l’odore dell’erba ai suoi piedi la raggiunse con dolcezza, l’elsa del keyblade era ancora nella sua mano, e infine, davanti a sé vide la sua compagna.
La ragazza dalle iridi color nocciola era in piedi, con il peso spostato sulla gamba destra, le braccia al petto e un sorriso soddisfatto le allungava le labbra.
-Allora Kairi? Che mi dici?- chiese con una certa curiosità.
La rossa alzò lo sguardo, mostrando una determinazione che mai le era appartenuta. I suoi occhi blu e profondi come l’oceano, risplendevano come le onde del mare che riflettono i raggi della stella del giorno, e da essi era possibile intravedere la scintilla del suo animo, pervaso dal coraggio e da una nuova forza, appena destata.
-Ho capito cosa può darmi vantaggio, però…-
Per un attimo, tornò a vacillare.
-Non avere paura di farmi male.- disse la castana, intuendo il suo discorso. -Quando saremo avversarie per davvero, dovrai difenderti da un qualcosa che forse non puoi nemmeno immaginare e sarai costretta come tutti gli altri a ferirmi e uccidermi se necessario.-
Il suo sguardo fermo e risoluto fece cadere il silenzio tra i presenti, che probabilmente non avevano ancora prodotto un simile pensiero.
-Ma ora basta parlare, passiamo ai fatti e mostrami di cos’è capace una principessa dal cuore puro!- esclamò, richiamando le sue armi e mettendosi in posizione d’attacco.
Kairi fissò l’altra per un istante, dopodiché cominciò una rapida corsa verso di lei.
Giunta ormai a pochi passi dall’avversaria, caricò un fendente dal basso verso l’alto, che tuttavia fu facilmente bloccato dalla Via del Tramonto, mentre l’Artiglio della Notte giungeva implacabile, abbassato con forza dal braccio sinistro della sua custode.
Con uno scatto all’indietro, la principessa evitò il colpo e si accorse all’ultimo del contrattacco della ragazza. Indietreggiò ancora con un salto, poi lanciò il suo keyblade fiorito dritto al viso dell’altra, prima di avanzare nuovamente. Jessie fermò la chiave con facilità, incrociando le sue lame, ma quando questa si dissolse in una scia di luci vide che la rossa non le stava più correndo incontro. Avvertì un movimento alle sue spalle e saltò sul posto compiendo una capriola per schivare una sfera di circa trenta centimetri di diametro, che andò a congelare una parte del terreno erboso.
-Ottima mossa.- si complimentò, voltandosi.
-So bene che sei più forte di me, quindi ho pensato di provare qualcos’altro.- sorrise Kairi.
-Molto bene, ma non adagiarti sugli allori. Come vedi, ho schivato la tua magia.-
-Ho altre carte da giocare!- rispose lei, evocando immediatamente un nuovo incantesimo. -Thundaga!-
A circa un metro dal capo di Jessie si andò a formare una fitta nube scura, da cui piovvero numerosi fulmini ad alto voltaggio. La castana, colta di sorpresa, non fu abbastanza veloce da creare una barriera difensiva, così si limitò a evitare quanti più fulmini possibili, fino al termine della magia.
Tirando un sospiro, valutò le proprie condizioni e concluse che a parte qualche bruciatura di striscio non aveva nulla di grave. Rialzò gli occhi color nocciola sull’avversaria e con la velocità di un battito di ciglia, le scagliò contro entrambe le sue lame.
La principessa allargò appena le gambe per rimanere in piedi dopo il contraccolpo e rafforzò la presa sulla propria arma, mentre la girava di piatto, pronta a ricevere i keyblade avversari. L’impatto fu notevole, ma riuscì a bloccarli e allontanarli da sé, reagendo all’improvviso contro la compagna in avvicinamento.
-Blizzaga!-
Una nuova sfera bluastra fatta di ghiaccio, fu scagliata contro la custode del Tramonto, che contro ogni pronostico si fermò di colpo con un ghigno dipinto in viso, mentre sui volti degli astanti si manifestava la sorpresa, seguita dal fedele amico stupore, quando una colonna di fuoco scarlatto la circondò. Il globo ghiacciato si tramutò in una sottile linea di vapore quando si scontrò con quel cilindro di fiamme, dentro il quale si celava la sua evocatrice.
Passò qualche secondo, dopodiché l’alta lingua di fuoco si ritirò, concentrandosi in una sfera che andò a posarsi docile sul palmo destro della castana.
-Spiacente Kairi, dovrai inventarti qualche altra mossa.-


***


Un’irreale quiete stagnava tra le pareti metalliche della piccola nave rossa e gialla, che placida si muoveva per lo spazio nero e immenso. Il cavaliere armato di scudo e tanta pazienza, non avvertiva quei ruggiti di noia che invece tormentavano le membra dei due Ritornanti. In particolare il Notturno Melodico era preda di quella bestia apparentemente tranquilla, che in realtà lo stava divorando come la più affamata e cruenta delle bestie, e lo spingeva a un continuo spostarsi da un lato all’altro della stanza. Il Soffio di Fiamme Danzanti al contrario aveva trovato sollievo in una rilassante pennichella su un sedile della sala comandi. Il mago di corte teneva gli arti piumati ben saldi sulla cloche e le iridi puntate sul monitor, mentre le orecchie erano attente e in allerta.
All’improvviso, l’allarme della nave prese a suonare con insistenza, destando il rosso dal suo pisolino e facendolo cadere dalla sua posizione rannicchiata, il biondo sopraggiunse agitato e con un bagliore di adrenalina a illuminargli gli occhi chiari, mentre Pippo si diresse con calma verso l’amico di tante avventure domandandogli cosa stesse accadendo.
-Un’astronave sconosciuta ci viene incontro.- disse il papero, guardando il monitor. -Ed è molto più grande di noi.-
-Ha intenzioni ostili?- chiese Axel, avvicinandosi al pilota.
-Per ora si limitano a viaggiare sulla nostra rotta… Tra quanto l’impatto Pippo?- domandò, spegnendo l’allarme.
-Tra circa dieci minuti.- riferì studiando il radar.
Il mago tornò a concentrarsi su ciò che vedevano i suoi occhi: un’enorme astronave verde, divisa a metà da un anello giallo. S’impose la calma e si mantenne pronto a scattare in ogni momento, ripassando tutte le manovre di emergenza che conosceva, poiché contro una nave tanto grande lo scontro era escluso a priori.
Si riscosse quando una spia blu prese a lampeggiare e un suono continuo, d’intensità inferiore all’allarme, iniziò a farsi sentire con insistenza.
-Che significa quella lucina blu?- chiese Demyx.
-Sembra che vogliano parlare con noi…- affermò il papero, prendendo il microfono della radio e dando il via alla comunicazione. -Qui è la nave Highwind, vi sentiamo passo.-
Inarcò sorpreso un sopracciglio, quando sentì una risatina gracchiante e un verso strano provenire dalla navicella estranea.
-Kero kero kero… Qui è il Sergente Keroro Ufficiale in Comando del Plotone Grandi Manovre Divisione Invasioni Spaziali e provengo da Keron, pianeta della Galassia Gama signorsì!- esclamò una voce, che poi rivelò la propria figura da un’immagine del monitor.
Agli occhi dei quattro compagni si presentò quella che assomigliava molto a una rana verde, dagli occhi scuri, con un elmetto sul capo e una stella gialla dipinta sul torso.
I due ragazzi rimasero stupiti dalle sembianze e dalla presentazione del loro interlocutore, ma non lo furono altrettanto gli abitanti del Castello Disney, soprattutto il pilota, che mantenne un tono di voce neutro, nonostante le informazioni apprese, e domandò all’alieno cosa volesse da loro.
-Avrei bisogno di un’informazione, signorsì! Conoscete le coordinate per il pianeta Pekopon?-
-Pekoche?- ripeté il rosso, grattandosi la nuca. -In tanti mondi che sono stato, non ne ho mai sentito nominare uno così…-
-Neanch’io lo conosco… tu Pippo?- fece il biondino, guardando il cavaliere che aveva assunto una posa pensante, portandosi una mano al mento.
-Mai sentito…-
-Noi non conosciamo il pianeta che cerchi, mi dispiace…-
-Il pianeta è anche chiamato Terra, questo nome vi aiuta di più, kero?- insisté il Sergente.
-Questa sottospecie di rana spaziale vuole andare sulla Terra per conquistarla se non ho capito male…- mormorò Axel.
-Cosa facciamo?- domandò Demyx.
Il mago non rispose al Ritornante e con voce allegra comunicò delle coordinate, mentre i compagni lo guardavano ognuno con una smorfia differente, sconcerto, sorpresa e curiosità.
-Grazie per l’informazione, signorsì! Voi siete diretti al pianeta che si trova su questa rotta?-
-Esatto, contiamo di raggiungerlo in un paio di giorni.-
-Capisco… sapete, somigliava molto a Pekopon, ma c’erano troppe interferenze e non siamo riusciti ad atterrare.-
-Interferenze?- pensò il pilota della gummiship. -Faremo attenzione. Buon viaggio!-
-Buon viaggio a voi, signorsì!- esclamò Keroro, dopodiché la comunicazione s’interruppe e il disco di colore verde saettò oltre la nave rossa e gialla, sparendo in pochi istanti dal radar.
-Paperino ma sei impazzito?!- sbraitò il rosso. -Li hai mandati alla conquista del pianeta di Jessie!- una risata attirò la sua attenzione furente. -E tu perché ridi Pippo?! Siete impazziti tutti e due?!-
-Dì la verità Paperino, dove li hai mandati?- chiese il cavaliere.
-Sulla rotta di una cometa che viaggia molto al di fuori della Via Lattea. Quando arriveranno al punto esatto, la cometa sarà già passata da una settimana! Non troveranno niente!-
I ragazzi rimasero a bocca aperta mentre i due amici se la ridevano di gusto, pensando alla fine che avrebbe fatto il Plotone Grandi Manovre del Sergente Keroro, alla continua ricerca del pianeta Pekopon.


***


Quando Jessie riportò il suo sguardo sulla compagna, la sfera di fuoco che giaceva sulla sua mano si estinse in silenzio senza lasciare tracce di sé. La principessa fissava stranita l’amica dai capelli castani e si chiese cosa fare. Lo scontro stava ormai durando troppo per lei e la sua avversaria sembrava instancabile.
L’unica cosa che le passò per la testa fu di usare quel potere di cui la custode della chiave bianca le aveva parlato e si concentrò per cercare il modo di evocarlo.
-Kairi! Usa la tua luce!-
La ragazza si voltò a sinistra e vide Re Topolino avanti di un paio di passi, che la guardava con decisione.
-L’incantesimo lo conosci! Usa la luce!- urlò ancora, mentre una voce si faceva largo tra i suoi pensieri e le suggeriva qualcosa di simile alle parole del sovrano. Parole che la spronarono ulteriormente a ricorrere a quella forza nascosta di cui era dotata.

-Usa la luce sacra e pura che risiede in te, è l’unica arma a tua disposizione in grado di fermare la forza dell’ultima custode.-

-Miyo?- pensò la rossa, sbattendo gli occhi, tornando poi a voltarsi verso l’avversaria in rapido avvicinamento.
-E’ tempo di chiudere!- disse la keyblader del Tramonto, portando entrambe le braccia all’indietro per caricare un doppio fendente.
-Idropulsar!- urlò Kairi, portando la mano avanti a sé, richiamando una serie di sfere d’acqua per scagliarle contro l’altra.
La castana evitò con agilità il risultato di quella magia e riprese la sua avanzata, notando però qualcosa di nuovo sul viso della principessa del cuore: l’iride dell’occhio destro brillava e vide che era di un colore diverso rispetto alla gemella, ma non riuscì a capire quale sia per la troppa distanza, sia perché la ragazza aveva pronunciato un nuovo incantesimo, che la fece fermare sul posto.
-Lux Sacra!-
Una magia di forma simile all’Idropulsar si diresse verso il proprio obiettivo.
L’ultima cosa che gli occhi color nocciola videro, prima che fu eretta una barriera difensiva, furono una decina di sfere luminose, accompagnate da lame d’argento. Lo strato roseo della barriera cedette di fronte a quella manifestazione di luce e la sua evocatrice fu circondata e colpita, dopodiché si udì l’impatto violento contro le candide mura di cinta del Castello Disney.





Spero che il capitolo, con l'inserimento inaspettato di Keroro, vi sia piaciuto ^^ Come per il capitolo precedente, speravo che il combattimento venisse meglio, vabbé. Scusatemi se ora chiudo qui e non rispondo alle vostre recensioni, ma come ho detto non ho la testa per farlo in maniera decente... Vi ringrazio comunque Mikhi, masterof dark e Deby92 per i commenti che avete lasciato :3 e ringrazio anche tutti voi che leggete soltanto ^^ Mi auguro di fare un aggiornamento più decente la settimana prossima!
See ya!!!



ps: se qualcuno di voi era al fumettopoli a Milano questa mattina mi avrà vista nei panni di un Sims XD
  
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