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Autore: FunnyPink    06/10/2010    13 recensioni
La mia storia, mi dispiace ma non ho saputo trattenerla mi è venuta e ho dovuto scriverla, le parole sono uscite con vita propria.
Edward e Bella sono destinati a incontrarsi, lei non ha avuto una vita facile, vive per strada, neanche lui ha conosciuto subito la felicità, ma l'ha trovata grazie e a Esme e Carlisle, ma quando entrerà nella sua vita Bella...
Sono umani, sono giovani, cosa hanno da perdere, tutto e niente!
Dal -Capitolo 10-:
-Dopo qualche secondo la sua voce mi arrivò agli orecchi
"aiutami, ti prego, Edward, aiutami"
Crollò, le sue gambe cedettero, e sentii, il suo peso scivolare giù, le feci forza sul suo corpo tenendola, in un attimo mi ero chinato, e le avevo passato un braccio dietro i ginocchi, la sua testa stava appoggiata di lato al mio braccio, senza forze, ma sveglia, sentivo il respiro e lievi gemiti
"Edward, ti prego"
"ci sono io, non ti preoccupare ci sono, io, ti aiuto io"-
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ciao ragazzi, ho un nuovo capitolo, che è il seguito dello scorso.

Abbiamo visto Edward tornare da lavoro distrutto dopo quella giornataccia, immagino per un dottore ogni vita persa sia un dolore, talvolta una mancata riuscita.

Edward quando ha visto quella donna, che aveva subito una sorte simile a Bella, credo abbia pensato a lei, e a quanto sia fortunato che lei sia viva, mentre l'altra donna aveva avuto la peggio, per questo le va incontro.

Abbiamo anche visto la prima cosa fatta da Bella per gli altri, una banale torta, ma il loro apprezzamento le darà sicuramente il coraggio per fare ancora qualcosa, perora è sempre rimasta intimorita, ha paura di fare o toccare le cose, perché non le appartengono, non arriva ancora a considerarla casa sua, ha paura sempre di sbagliare. Spero che capiate cosa intendo.





Dopo aver sparecchiato e riempito la lavastoviglie, ci accomodammo tutti in salotto come richiesto da Alice. Sedetti sul divano facendo accomodare Bella accanto a me.

Edward tu non hai detto a mamma e papà di Bella!” esordì subito lei.

In effetti non ci avevo pensato, ero stato molto preso in questo ultimo periodo ed era proprio Bella che occupava il mio tempo. Ero diventato il suo infermiere personale, più con il lavoro e l'università, non avevo sinceramente neanche pensato di chiamare i miei. Mi sentii subito in colpa per averli trascurati.

in effetti è un bel po' che non li sento” feci una smorfia, “nessuno di voi li ha sentiti ultimamente?” tutti scossero il capo, come me nessuno li aveva chiamati.

stamattina ha chiamato mamma” spiegò Rosalie

allora tu l'hai sentita?” le chiesi

Ho-ho risposto io, scusate”disse delicatamente Bella, tutti ci volgemmo verso di lei, che imbarazzata abbassò lo sguardo.

Ti ho detto Bella che non devi scusarti, hai fatto bene anzi, in pratica io stavo ancora dormendo, e Bella pensando che potesse essere importante ha risposto, soltanto che mamma non sapeva di Bella” dev'essere stato un po' imbarazzante per lei.

Grazie Bella, e non scusarti è colpa mia tra una cosa e l'altra non ho avuto il tempo di chiamarli, mi sento un po' in colpa con mamma e papà, e scusami se non gli ho detto di te dovevo fare le presentazioni ufficiali adesso che stai qui con noi a casa, è stato un po' imbarazzante scommetto?” le dissi cercando di stemperare conoscendola, però vidi le sue guancia diventare belle rosate dalla vergogna, e allora mi incuriosii, cosa si erano dette? Prima che potessi chiederlo fu lei a spiegarmelo.

Ecco vedi tua madre...quando ha capito che non ero una delle sue figlie, ha ...ha pensato che fossi, che tu...ecco che io fossi la tua fidanzata” sussurrò quasi le ultime sillabe, ma capii lo stesso. Rosalie e Emmett sorridevano, Alice mi guardava in cagnesco con le braccia incrociate, Jasper aveva le sopracciglia in cima alla fronte dallo stupore e Bella avrebbe fatto una buchetta dalla vergogna. E io? Io ero senza parole, certo che la prima donna che c'è in casa nostra subito mia madre raggiunge certe conclusioni, povera Bella ci credo sia imbarazzata.

ehm, da quando mamma è così curiosa? scusami Bella io-”

E non è tutto!” mi interrompe Alice, puntandomi l'indice contro “quando le ha detto di no, mamma non so come le è venuto in mente che potesse essere una tua...tua..che parola ha usato esattamente?”

a-amichetta” sussurrò Bella

Giusto! Devi chiarire con mamma”

Ero un uomo, ma ci misi qualche secondo per elaborare quel -Amichetta- di mia madre.

Oddio” dissi soltanto e mi coprii il volto con le mani, strofinando la fronte. Calma Edward, d'altronde tua madre pensa solo che tu abbia amichette, Dio che vergogna, e come la chiamo adesso. Rimasi in quella posizione finché Alice non mi intimò,

Beh non hai niente da dire?”sospirai, ma non mi mossi

Scusa Bella...non so dove mia madre abbia trovato dei termini come questi...non” levai le mani dal volto cercandola con lo sguardo, anche se mi sentivo terribilmente in imbarazzo “non volevo fossi definita una, una ragazza superficiale, tu meno di tutti te lo meriti, appena raccolgo un po' di coraggio per riparare questa figura di me-”

EDWARD” gridò Rosalie

CHE C'è? Mia madre pensa che abbia le donnine per casa, non posso raccogliere un attimo le idee?” Sentii Emmett e Jasper scoppiare a ridere.

Ok devo fare questa cosa, riparare al danno, almeno per Bella, così visto che siamo tutti salutiamo mamma.



Presi tutto il telefono e tendendo il cavo, lo portai sul tavolino davanti ai divani dove eravamo tutti sistemati comodamente. Composi il numero di casa, e pigiando su un tasto sulla base del telefono, il rumore del telefono che squillava si diffuse in tutta la stanza. Aspettammo un paio di squilli prima che una voce di donna rispondesse

pronto?”

Si salve abita qui una bella donna?” dissi scherzando, rimase un attimo in silenzio...poi

Edward...sei tu?”

Ciao mamma” sorrisi mi aveva riconosciuto subito

oh tesoro ma non potresti rispondere come tutti al mondo, mi hai fatto prendere un colpo all'inizio”ridacchiammo tutti

Era quello il mio intento, come stai?”

ma che figlio gentile, prima ti dimentichi anche di avere una madre e poi le fai prendere un colpo...”

dai mamma scusa, come stai? E papà? È in casa?”

sto bene tesoro, il polso che mi ero slogata è tornato in sesto, il resto è la vecchiaia”

che dici mamma se sei una ragazzina”le risposi

certo certo, vostro padre deve ancora tornare, sta facendo più tardi come al solito, dobbiamo ancora mangiare dalle nostre parti”

mamy!” disse Alice intervenendo all'improvviso

Alice? Tesoro!”la sua voce era sempre più dolce

Ciao mamma” disse anche Jasper

Oh Jasper anche tu!”

anche noi mamma” disse Rosalie

oh Rosalie, piccola”

Mammina” disse invece Emmett

Oh Emmett piccolo ci sei anche tu?”tutti scoppiammo a ridere, Emmett, non era il preferito, ma è sempre stato il piccolo, in fondo è stato con lui che hanno iniziato a fare i genitori, il primo arrivato e a lui non ha mai dato fastidio queste attenzioni.

Ci siamo tutti mamma sei in viva-voce in salotto” disse Alice

Allora ogni tanto vi ricordate di noi”come sempre ci voleva far sentire in colpa.

Scusaci mamma, siamo stati un po' impegnati non volevamo far passare tanto tempo”

Beh io sono stata in pensiero, vi ho promesso di non assillarvi ma voi vi fate sentire troppo poco, si stava preoccupando pure vostro padre” ripeto, mamma sapeva come farci sentire in colpa.

Papà è anche più apprensivo di te mamma”disse Rosalie

E' lo stesso, abbiamo abolito il giorno fisso della chiamata ma almeno ogni tanto ricordatevi dei vostri vecchi”

Scusaci mamma, stai tranquilla”trillò Alice

Alice tesoro, come stai? stai mangiando? Edward cucina abbastanza?” ridemmo

certo mamma non ti preoccupare, quando non può Edward ci pensa Jasper, non distruggerò mai la tua preziosa cucina, e non ho intenzione di diventare anoressica mangio come sempre”

Rose da voi tutto bene?”

si mamma anche noi stiamo benissimo, e prima che tu me lo chieda il bambinone mangia abbastanza e bene, ogni volta devo cucinare lo faccio per tre, così son sicura che non si sciupa, e poi stiamo più insieme agli altri che a casa nostra ultimamente, quindi le dosi sono per un esercito!”

sentiamo mamma ridere di gusto.

Oh ragazzi mi manca un sacco cucinare per tutti, in queste ultime sere mangio sempre da sola o devo riscaldare tutto, Carlisle o fa la notte o fa più tardi” ci rattristammo tutti sapevamo che il lavoro di nostro padre era duro e i turni erano sfiancanti ma quando eravamo tutti insieme nessuno mangiava mai solo.

vuoi che sgridiamo papà?” chiese Jasper, nostra madre rise

no, grazie tesoro, ci ho già pensato io”ridemmo nuovamente tutti

a proposito, che programmi avete tra due settimane?”

Lo immaginavo, quando arrivava un compleanno eccoli apparire alla porta, non potevano stare così lontani a lungo

vediamo tra due settimane...un viaggio alle Bahamas, la notte degli oscar, e un giretto in Europa...perché?” si inventò Emmett

sai papà sta facendo dei turni extra per prendere una settimana di ferie, e ci piacerebbe venirvi a trovare, ne abbiamo parlato ieri sera”

ah ho capito, per il compleanno del vostro bambino venite un week-end, mentre per il rosso un'intera settimana? Mi ritengo offeso” scherzò Emmett, che ridacchiava anche

Rosso chiami qualcun altro, e si vede che stai perdendo il primato di preferito” ridemmo tutti e sentii ridacchiare per la prima volta anche Bella accanto a me che mi sorrise, mentre io scossi la testa, tanto avevo già capito che banda eravamo.

ok vi aspettiamo tra due settimane allora, qualche richiesta particolare?” chiesi ancora

solo che vi liberiate, che ho tanta voglia di riabbracciarvi”

sarà fatto”dissero alcuni.

Doveva ancora venir fuori il discorso Bella stranamente mamma non ne aveva fatto ancora accenno. Dovetti decidermi.

Ehm mamma, sappiamo che stamani avevi chiamato, ci dispiace ma eravamo appena usciti io e Jasper, e Alice l'abbiamo lasciata dormire...” non sapevo come entrare nell'argomento

non fa niente tesoro”

no, volevamo ecco parlarti, so che hai conosciuto Isabella”

Edward non voglio...entrare nei tuoi affari personali quindi le tue amiche non voglio sentirne parlare-”la bloccai nuovamente

no mamma, te lo ha detto anche lei stamani, non è quel genere di amica, per favore non pensare male di lei, anche se abbiamo più di venti anni non vuol dire che non possiamo avere amici, che siano quello e basta”

tesoro non sono nata ieri, era mattina presto e lei era a casa vostra”

certo perché le abbiamo offerto di restare qui, dorme nella stanza degli ospiti davanti alla mia, e stamani si è svegliata presto insieme a me e Jasper così è scesa giù”

ha risposto al telefono”

certo, e ha fatto bene, pensava potesse essere importante mamma, adesso abita qui, e può usare il telefono quando vuole” volevo mettere in chiaro che Bella abitasse qui adesso.

Ma tesoro questa Isabella, cioè la conosci bene?”

mamma non preoccuparti di Bella, è un'amica di cui ci fidiamo”dissi voltandomi verso di lei per sorriderle.

Bella?”

si è il suo nomignolo, si chiama così, la conosciamo tutti”

Edward da quanto la conosci?” Bhè questo poteva essere un problema per chi non conosceva lei direttamente

Da una decina di giorni mamma ma-”

Edward hai portato una sconosciuta in casa, dopo dieci giorni non puoi pensare una conoscere qualcuno”mi rimproverò lei, ma mi innervosii

ma la conosco mamma, la conosciamo e ci fidiamo, non è che invitiamo tutti i senza tetto a casa adesso”

cosa?” disse lei, ups! mi sono fatto scappare. Sentii Bella irrigidirsi accanto a me, le misi un braccio sulle spalle per farla tranquillizzare “Edward dimmi che ho sentito male”.

Sbuffai innervosito ancora di più, lei non sapeva e non poteva giudicare Bella.

No mamma hai sentito benissimo”risposi un po' brusco forse ma non mi pentii

non ha una casa, non so un altro posto, un ospizio, dei parenti...”

mamma secondo te se aveva dei parenti era senza tetto? Stava all'orfanotrofio prima che...prima, insomma e non la lasceremo andare certo in un ospizio, non è prudente, mamma ha solo diciotto anni, non la lasceremo certo per strada di nuovo, è pericoloso”

ma potrebbe essere lei pericolosa, non la conoscete”

MAMMA! Basta non parlare così di Bella per favore” intervenne Rosalie

ti sbagli su di lei”disse anche Alice.

ragazzi capisco che vogliate fare del bene ad una persona, ma non potete fidarvi di una-”

BASTA” urlai bloccandola “non osare continuare questa frase per favore, non...” mi bloccai io stavolta quando sentii un singhiozzo accanto a me

Bella, no non piangere, non preoccuparti noi ci fidiamo di te, no aspetta” mentre cercavo di accarezzarle il capo per tranquillizzarla, lei si aggrappò al poggiamano alzandosi goffamente, cercai di aiutarla prendendola per i fianchi, ma allontanò la mia mano, rischiando comunque di cadere

per favore lasciatemi un attimo sola” ancora piangeva e traballante si diresse verso un'altra stanza, forse verso il bagno. Io rimasi in piedi, prendendomi i capelli in una mano

fantastico mamma davvero un bel lavoro, Bella era qui con noi, sicuramente starà meglio adesso che è stata insultata”ero arrabbiato, era la prima volta che litigavo con mia madre e io odio litigare

mi dispiace ma è quello che penso, non voglio che stia nella nostra casa”

NO, adesso è la nostra casa mamma, voi avete voluto andare a vivere in quel buco di mondo”

Edward!! non azzardare a rivolgerti a me così, devo redarguirvi se diventate irresponsabili, non è questo quello che vi ho insegnato”

certo perché ci hai insegnato ad offendere le persone! le hai dato quasi della puttana e della pericolosa, non ti sembra abbastanza, non puoi fidarti di noi ovviamente”

viene dalla strada potrebbe, che ne so... fingere” non riuscivo più a parlare un'altra parola e avrei usato parole che non intendevo contro mia madre

io me ne vado” dissi

no Edward aspetta”mi disse Jasper trattenendomi “mamma, Bella è una persona fragile e sicuramente non ha secondi fini, era all'orfanotrofio con me, la conosco fin da bambina ci possiamo fidare di lei”

E' una brava ragazza mamma davvero”disse Emmett intervenendo finalmente

non puoi giudicarla mamma senza conoscerla” disse anche Rosalie

ma siete tutti impazziti, Dio santo ha vissuto nella strada, io mi preoccupo solo per voi, perché vi voglio bene, ma non credo che vi possiate fidare di qualcuno così in fretta, in questo tempo potrebbe che ne so rubare o ingannarvi”

magari anche uno dei tuoi figli poteva essere pazzo, ci hai messo un mese per conoscerci, però ci hai accolti”

eravate bambini”

Jasper era grande però poteva avere una doppia personalità o essere il figlio illegittimo di un killer, però dopo 15 giorni l'hai accolto in casa, mamma non devi giudicare” strattonai il braccio e corsi verso il bagno.

Non volevo più sentire una parola, sentii gli altri discutere ancora e qualcun altro parlare ad alta voce. Bussai alla porta.

Bella? Sono io Aprimi”sentii singhiozzare “per favore aprimi” provai a girare la maniglia e la trovai già aperta così con cautela mi affacciai.

Vidi Bella seduta in terra sul tappetino color panna che si teneva l'addome

Bella!”mi accucciai accanto a lei “che hai fatto? senti male?”

sto bene, sono scivolata a sedere, e fa un po' male ma è già passato”mi sistemai a gambe incrociate davanti a lei. La guardai in volto, poche ore fa era stata lei a consolarmi, vedere il corpo di quella donna straziato, mi aveva fatto venire in mente Bella, se il suo aguzzino, o più di uno l'avessero finita, quel mattino avrei potuto essere nuovamente io a trovarla, a raccogliere il suo corpo, non potevo neanche immaginare una cosa del genere, era un abominio. Quando ero tornato non ci avevo pensato un attimo e l'avevo cercata, per esser sicuro che fosse viva, che non fosse lei quella sfortunata donna.

Non riuscivo neanche a pensare che mia madre avesse detto certe cose, avevo sempre pensato a mia madre come la migliore, come una persona caritatevole, che aiuta gli altri, che prende con se dei ragazzi sfortunati, un esempio, sempre.

Bella mi dispiace per quello che ha detto mia madre, lei non ti conosce”

ma ha ...ha ragione insomma potrei essere una, una, insomma io nella mia vita ho rubato Edward”mi fissò negli occhi, i suoi erano ancora lucidi, mentre mi confessava i suoi crimini, ma me l'ero aspettavo, immaginavo già che lo avesse fatto.

Io stavo con un gruppo di ragazzi nativi, erano Sam il capo, poi c'era Paul, Jared, Ambry, Quill, Seth e Leah, l'unica altra ragazza. Non abbiamo mai rubato roba costosa, ne mai rapinato qualcuno, niente portafogli, cellulare o borse, ne tantomeno rapine, non avevamo armi, tranne un coltellino svizzero. Abbiamo rubato magliette pantaloni e scarpe, assorbenti e cibo, niente di particolare ma lo abbiamo fatto” non me lo aveva mai detto prima, aveva accennato al suo “branco” ma non aveva mai fatto nomi, ne aveva accennato ai furti.

Non sono grandi crimini Bella, immaginavo qualcosa del genere, dovevate sopravvivere, lo avrei fatto anche io al vostro posto, non ti giudico male per questo, e non cambia il fatto che mia madre si sbagli di grosso, è la prima volta che la sento così...così...”non sapevo neanche io come definirla

ma io no, Edward ci sono abituata, quando cammini per strada, la gente si scansa, fanno battutine, prendono i bambini per mano e camminano dalla parte opposta della strada, stringono le borse più forti” abbassò gli occhi, potevo immaginare perfettamente questi comportamenti.

io non voglio dire di conoscerti perfettamente, ma mi fido Bella, e non voglio che tu ti senta in colpa, ne che tu provi a convincermi del contrario, mia mamma ha sbagliato, non deve giudicarti e tu rimarrai in questa casa, dovessi legarti al letto, niente storie” sorrise finalmente sempre con lo sguardo basso, stretta tra le spalle, sembrava ancora più piccola e tenera, quella sua parte ancora bambina. Talvolta ti veniva ancor più voglia di tenerla e proteggerla, non so se fossi solo io a sentirmi così protettivo, ma non mi vergognavo di esserlo, mia madre avrebbe potuto dire quello che voleva. Per la prima volta non mi importava niente.

Andiamo Bella che mi sta venendo il fondo-schiena quadrato stare seduto su queste piastrelle e i bambini devono andare a letto” scherzai e lei rise

E' vero scusa ti ho fatto fare tardi” disse mentre l'avevo appena fatta alzare, prendendomi in giro

ma che impertinente...” mi avvicinai al lavandino alzai il miscelatore, e con le mani passai sotto il getto, spruzzando l'acqua in faccia a Bella, che gridò presa alla sprovvista, passò anche lei le mani sotto l'acqua, e con queste umide le strofinò al mio viso, chiusi gli occhi mentre lo fece, e la schizzai ancora e ancora mi bagnò.

Basta basta stop...hai vinto” beh io l'avevo schizzata parecchio ma lei mi aveva bagnato direttamente, ci guardammo allo specchio e cominciammo a ridere. Bella aveva la maglia con una grande chiazza umida e anche qualche ciuffo di capelli bagnati, io avevo il volto umido insieme al bordo maglia intono al collo e i capelli sparati e umidi da rendermi un pazzo.



Mi rassettai e aprii la porta per uscire. In salotto trovammo ancora tutti li ad attenderci, si voltarono appena ci videro tornare, e assunsero un'aria curiosa per il nostro stato.

Edward ti saluta la mamma” feci cenno di si col capo ma non volevo aggiungere niente.

forse dovreste parlarvi ancora e-”

no Alice non ho niente da dire, ne ho intenzione di scusarmi con lei...l'unica cosa che mi dispiace di aver detto sono quelle cose su Jasper davvero io non-”

ehi fratello tranquillo, non me la son certo presa”

comunque tra due settimane verranno qui” disse Rosalie e io annuii

Bella a noi dispiace non pensiamo quelle cose”

no, va bene, la penso anche io come vostra madre, e non ringrazierò mai abbastanza per quello che state facendo, non me lo sarei mai aspettata da nessuno, e farò in modo che vostra madre capisca che non voglio danneggiarvi in nessun modo”

Come ti senti?”mi chiese Jasper

meglio, molto meglio”strinsi leggermente la presa sulla sua maglia, ero felice di esser ancora una volta responsabile di questo “meglio”.

Dopo la buonanotte a Rosalie e Emmett, che uscirono, Alice e Jasper si sistemarono invece sul divano e io portai su Bella nella sua stanza, la lasciai nel bagno, aspettai che avesse finito e la feci risedere a letto, ma fece una buffa smorfia.

che c'è?”

la lotta con l'acqua mi tolto il sonno” risi in effetti...

ti devo leggere una favola della buonanotte?” sorrise, scommetto che nessun altro le aveva mai fatto questo prima, all'ospedale mi era già capitato ma li leggevo e lei si addormentava per sbaglio, mi alzai dal letto e corsi in camera mia, presi un libro e tornai da lei, voleva una favola?questa lo era sicuramente, era un sogno ad occhi aperti e chiunque poteva tornare bambino e avere 11 anni.



Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di poter affermare che erano perfettamente normali, e grazie tante. Erano le ultime persone al mondo da cui ci si aspettava che avessero a che fare con cose strane e misteriose, perché sciocchezze del genere proprio non le approvavano.

Il signor Dursley era il direttore di una ditta di nome Grunnings, che fabbricava trapani. Era un uomo corpulento, nerboruto, quasi senza collo e con un grosso paio di baffi. […] A scuola, Harry non aveva amici. Tutti sapevano che la ghenga di Dudley odiava quello strano Harry Potter, infagottato nei suoi vestiti smessi e con gli occhiali rotti, e a nessuno piaceva mettersi contro la ghenga di Dudley.”



Alzai gli occhi, erano bastati due capitoli per farla cedere, forse un po' di sonno in realtà ce l'aveva.

Le sistemai la coperta, coprendole anche la spalla e stavolta tornai nella mia stanza.

Mi misi nel letto osservando il soffitto, da piccolo avevo appiccicato le stelle che si illuminano al buio, e ogni sera mi addormentavo osservandole. Anche se ultimamente il mio pensiero volava dalle stelle... a Bella.





Pov Bella



Era tutto buio, ma c'erano voci, una rideva, una urlava ma era come se fosse stata in una lingua strana non la capivo, finché qualcuno non disse molto vicino a me, “Ladra!” mi volsi ma non c'era niente, perdetti quasi l'equilibrio niente aveva senso, non sapevo dove stava il su e giù, dove stava la destra, “Puttana!” mi volsi ancora, ma la voce non veniva da nessuna parte in particolare, perché non c'era una parte: tutto era tutto, o tutto era niente. Feci qualche passo incerta “Bugiarda” ancora “Pazza”, una parola mi fece male più delle altre “Sporca” e nonostante il buio non so come la voce capì e continuò “Sudicia”, “Insipida”, “Sbagliata”.

NOO” cercai di gridare, ma stavolta persi l'equilibrio e forse caddi, ma non sapevo come e da dove, quando finalmente sentii una superficie dura.

Qualcosa di duro mi colpisce lo stomaco, non lo vedo e forse non lo sento neanche non ne sono sicura, ma sento fiato mancarmi, mentre dalla bocca mi esce un lamento, sento nuovamente una fitta al piede, e stavolta grido, ritirandolo verso il mio corpo.

Poi più forte sul fianco e stavolta non emetto niente.

Non ce la faccio, non riesco più a inspirare e espirare, io vorrei l'aria ma non arriva, mi agito e sento le lacrime, ho paura, voglio l'aria!

Mugolo è l'unico suono che riesco a emettere, mentre le mie mani raggiungono la mia gola, brucia la gola, brucia il fianco anche se non ho più il dolore, sento caldo e tutto intorno torna il silenzio, e tutto torna immobile e perdo anche l'ultimo senso che mi era rimasto.





Ciao. Che ne pensate, ho un sacco di dubbi su quello che ho scritto, è stato stranamente più difficile di altri, spero non ce l'abbiate con Esme non è cattiva, ma vuole proteggere i suoi figli, e il non avergli vicino, costantemente, sgridarli, accarezzarli, vederli giorno dopo giorno, credo la renda anche più apprensiva.

Vi avevo chiesto nell'altro capitolo se avevate capito che telefilm era...era “una mamma per amica”. Il riferimento a Harry Potter è casuale, è il primo libro che ho visto sulla libreria voltandomi, penso comunque che sia una storia, una favola, adatta per uscire dal mondo “babbano” problemi, tristezze e dilemmi e rifugiarsi tra incantesimi e bacchette magiche.



GRAZIE a tutti chiunque leggerà questo grazie, sappia che è per lui/lei perchè vuol dire che ha letto la storia, sia che l'abbia trovata orribilante, senza inventiva, e pensasse che io debba andare a fare qualcosa di più utile, sia che pensi che sia carina.

FunnyPink.

   
 
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