+My Sweet Prey+
“You
let me violate you,
You let me desecrate you,”
“Una giornata davvero pallosa!” Sì!
Per Eustass Kidd, il nuovo mondo non si era rivelato come se lo aspettava. Non
c’era niente d’interessante! Niente rischi né mostri marini in vista.. insomma,
una giornata davvero noiosa!
“You
let me penetrate you,
You let me complicate you.”
“Hey, Killer! Nessuna isola in
vista? ” Il vice capitano diede un’occhiata distratta all’orizzonte.
“No, Kidd.. Niente..” Il capitano
dai capelli rossi sospirò annoiato. Possibile che non ci fosse nessun guaio in
vista? Perché in quella giornata Kidd, aveva una smisurata e inspiegabile
voglia di guai e di aumentare la taglia sulla sua testa. Aveva voglia di essere
inseguito da un ammiraglio, oppure di combattere contro un gigantesco mostro
marino con i contro cazzi.. voglia di guai. Kidd era così! Amava le situazioni
difficili.. e ovviamente amava vincerle.
Non sapeva che avrebbe ottenuto quello che voleva.
Non vedi che sono dietro di te?Che
palle, Eustass-ya! Farò riemergere il sottomarino...
“Kidd! Un sottomarino! Un
sottomarino dietro di noi!” Avvisò Killer, apparentemente preoccupato.
Getta la spugna e fatti…
“…Sottomarino?” Kidd
si precipitò dal suo vice, spalancò gli occhi quando vide sul sottomarino
dipinto un simbolo che conosceva anche fin troppo bene.. “Che ci fa qua, quel
medicastro? Non aveva seguito un’altra rotta? ” Quella che fece il rosso era
una domanda molto retorica, ma gli venne naturale chiederselo.
Sono qui per te.. Ti ho seguito a
debita distanza con il mio sottomarino per così tempo.. e tu, mio caro
Eustass-ya non te ne sei accorto... mi fai davvero..
“Uomini! Preparate i cannoni!” Tuonò
Kidd, sul suo volto il solito ghigno malefico. Aveva le ragioni di tutti i mari
per affondare quel sottomarino.. Aveva voglia di combattere, aveva voglia di
guai.. E li avrebbe avuti.
Che pazienza! Ci risiamo… Di
nuovo...
“Fuoco a volontà!” Dalla nave del rosso fuoriuscirono più di
una ventina di palle di cannone (la nave del capitano Eustass è una vera
armeria, diamine!).. Il sottomarino fu colpito in pieno….
“Hahahaha! Così va molto meglio!” appena
Eustass sentì le palle di cannone schiantarsi sul sottomarino, si sentì davvero
felice ed entusiasta! Finalmente guai! Finalmente una bella battaglia! Ma la
sua felicità durò davvero poco.
“Ma che diamine?… ” Il
sottomarino era indenne. Nemmeno un graffio. Era protetto da una gigantesca..
Room…
“Dannato figlio di puttana!” Urlò
Kidd “Preparatevi per il secondo
attacco! Avanti! Voglio vedere quel sottomarino a pezzi!!” “Sì capitano!”
Rispose la sua fedelissima ciurma. Altre cannonate. Altra Room.
Kidd dopo qualche altro tentativo
iniziò a inferocirsi sul serio. Decise di usare il suo frutto del diavolo per
far crollare quel dannato sottomarino, perché pensò che, alla fine, non ci
fosse bisogno delle cannonate! Il materiale di cui era fatto il sottomarino
poteva benissimo controllarlo con il suo manierismo.
E tu credi che te lo lasci fare
Eusass-ya?
Alte ore e ore di battaglia, finché
il capitano del sottomarino non si stufò di tutto quel fracasso e…
Tornerò questa notte,
Eustass-ya!...
Dopo qualche minuto era tornata
la tranquillità nell’aria.. Così come nell’animo del capitano Kidd. Era
contento di aver usato tutte quelle palle di cannone, per tentare di affondare
la nave del suo rivale …del suo amante. Lo aveva provocato (almeno così pensava)
lo aveva costretto a combattere, lo ha minacciato.. ha lottato, ha causato
guai. Finalmente era soddisfatto. Aveva voglia di guai…
E li avrai!.. Mio caro Eustass!..
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“Help me!
I broke apart my insides!
I've got no soul to sell!”
Una notte tempestosa.. Pioggia..
Tuoni.
“Che cosa c’è, Kidd? Questa è Arte!”
“Da quando il Bondage sarebbe Arte?”
pensò Kidd, di certo, avrebbe voluto gridare qualche imprecazione.. Se non
fosse stato per quel bavaglio di tessuto che si trovava sulla bocca.
“The
only thing that works for me!
Help me get away from myself!”
Legato ai polsi... Alle braccia...
a gambe aperte... davanti a lui...
Nudo.
“S-smettila! Slegami! Io ti
ammazzo! Lasciami, pezzo di merda!!” Così, avrebbe detto Kidd, se non avesse
avuto quel bavaglio fatto di pura seta rossa, che gli impediva di parlare... E
un’altra identica fascia sugli occhi che gli negava la vista.
Io suo nemico rideva compiaciuto, seduto sul bordo del
letto (anche lui nudo) accarezzando lentamente le cosce sode del rosso.
“Mh? Non ti sento Kidd! Che
disastro che sei! Hai sporcato di saliva il mio bavaglio preferito..” Dicendo
così, tolse il bavaglio dalla sua bocca di Kidd, che finalmente poté urlare tutto
il suo disappunto.
“Law! Brutto figlio di puttana!!”
ma non riuscì ad andare avanti perché distratto da un pungente dolore che
sentiva sul suo avambraccio sinistro. Era un dolore che somigliava parecchi a
una puntura.. una puntura di..
“C-cosa mi stai iniettando nelle
vene?? Fermati, figlio di troia!!”
“Non darmi ordini, Eustass!
Quante volte te lo devo dire?” Disse Law, estraendogli l’ago della siringa
violentemente, provocando a Kidd un forte dolore; poi si avvicinò al suo viso e
lo baciò con foga e violenza. Kidd stava ansimando, ansimando pesantemente.
Cosa gli aveva dato quel medicastro?
“Ah! Aaaahhh!” Gemendo.. Stava gemendo davvero molto.
“Non ti piace? L’ho fatto apposta
per te! Il mio sottomarino, per colpa tua ha un bel po di ammaccature,
Eustass-ya! Ti ricambierò la gentilezza di oggi..” Kidd riusciva a malapena
seguire i discorsi del chirurgo , non riusciva a smettere di gemere. Il suo cuore batteva velocemente.
“Ahhh! Nha! Law!! Law!!” Iniziò a invocare Law con voce roca e
disperata.
“Law! Laaw! Scopami! Scopami dannazione! Sbrigati!” Come previsto
dal moro chirurgo, L’AFRODISIACO che gli aveva iniettato nelle vene della sua
preda aveva fatto subito effetto, trasformando Kidd in uno schiavo ai suoi
piaceri o perversioni, e come aveva previsto, le parole che gridò il rosso, diedero
dentro di lui delle scariche di piacere incalcolabili.
“I
wanna Fuck you like an animal! I wanna fell you from the inside!”
Il chirurgo della morte si mise a
cavalcioni sopra Kidd, gli era venuta in mente una bella idea per calmare la
prepotente erezione che si trovava nei pantaloni e per far stare zitto il
rosso.
“Apri la boccuccia, Eustass-ya”
Kidd spalancò la bocca senza farselo ripetere due volte. Ignaro di quello che
sarebbe accaduto dopo (siccome aveva ancora bendato gli occhi). Era incapace di
pensare. Era un burattino tra le mani di quel dottore pervertito. Sentì
qualcosa di bollente e lungo invadergli la bocca.. Con il suo ultimo barlume di
lucidità capi cosa fosse, ma non gli importava. Iniziò a succhiare e leccare il
membro di Law in modo ossessivo, Law preso dal piacere e dal compiacimento di
come fosse bravo Kidd in quel momento
gli prese la testa fra le mani per spingerselo di più verso di se, così che il
rosso ingoiasse tutta la sua
erezione.
“My
whole existence is flawed..
You get me closer to god!”
“Eustass-ya! Eustass-ya!!” Gridò
il moro, metre Kidd deglutiva
diligentemente lo sperma che era uscito dal corpo del suo amante. Passarono
alcuni secondi, il riso compiaciuto di Law e l’ansimare di Eustass rompevano il
silenzio. “Ora!.. Divertiamoci per davvero!!”
“You tear down all my reason
you see through what i hide
you make me perfect
help me get inside”
Senza tanti complimenti. Il
chilurgo penetrò Kidd violentemente, iniziando da subito a spingersi al suo
interno con violenza.
“L-Laaaawww! Ha! Haaaahhh!” Gli piaceva! Al rosso Eustass piacevano
quelle spinte.
“Ancora! Ancora un po! Aaaahhhh!”
“I wanna fuck you
I wanna taste you”
Passò poco tempo prima che Law
venne dentro il ventre del suo amante seguito subito dal rosso.
Il dottore si accasciò sul corpo
di Kidd, che pareva aver ripreso un po di lucidità, finalmente libero
dall’effetto dell’afrodisiaco, della benda sugli occhi.. e dalle corde. Kidd
non disse nulla anche dopo che Law lo baciò sulla mano, in segno di adorazione.
“Dimmelo..” Sbottò a un certo
punto Law, mettendosi di fianco al suo amante.
“Che cazzo ti dovrei dire,
pervertito del cazzo? Ho sul corpo tutti i segni delle corde” Scattò rabbioso
Kidd, dando un pugno sulla guancia del moro. Ma Law non disse nulla e riprese
il suo discorso.
“Dì che ti è piaciuto!” Kidd
arrossì di botto, impreparato a quella domanda da parte di Law, non sapeva che
dire. Rimase immobile. Come una statua. Fissando il dottore con occhi
spalancati, rosso come i suoi capelli.
“Allora?”
“………….”
“ I wanna feel you
I wanna be you..”
Mattino dopo. Il sottomarino di Trafalgar Law era sparito, come solito.
Kidd sulla sua nave, fissava l’orizzonte. Pensava.
“Kidd! Ma cosa diavolo sono quei segni???”
“………Killer! Fatti i cazzi tuoi!!” questa volta ebbe la risposta pronta. Non
voleva essere disturbato. Aveva bisogno di calma.. e di pensare. Sì..pensare
alle parole che lui e quel medicastro si erano detti reciprocamente ieri notte.
I Love you..