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Autore: Yunalesca Valentine    13/10/2010    3 recensioni
Una ragazza la cui Storia influenzerà gli eventi di Crisis Core. E non solo quelli...
"Mi chiamo Yunalesca Valentine e quella che vado a raccontarvi è la mia storia…"
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cloud Strife, Genesis Rhapsodos, Nuovo personaggio, Sephiroth, Zack Fair
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Crisis Core
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LA VISITA MEDICA

  

La mattina davanti all’entrata dello studio medico

 

Ero davanti alla porta di quel dannato studio medico, che assomigliava di più ad un laboratorio di qualche scienziato pazzo che ad uno studio medico, ed ero tentata di girare i tacchi ed andarmene, ma purtroppo all’ingresso dell’edificio c'erano due Turks grossi come due Behemoth! Inoltre come se non bastasse, era pieno di SOLDIER troppo curiosi, ma per mia fortuna tra questi c’era Zack, che in qualche modo li teneva lontani. Ci mancava soltanto che sbucasse sua Signoria Sephiroth ed ero a posto!

 

Chiusi gli occhi, inspirai, ed entrai.

 

La stanza non era niente di speciale, seguiva perfettamente lo stile ShinRa, così come la persona adibita alla mia visita: camice bianco con logo ShinRa ben in vista, espressione seria, tipica di quelli che si mostrano diligenti solo per arrivare in alto, occhiali, ma soprattutto quel classico tic della penna. Sempre con quella penna in mano, come se il solo fatto di tenerla in mano potesse fare la differenza.

«Valentine Yunalesca, giusto?» mi domandò guardandomi da quei suoi fondi di bottiglia.   

«Esatto».

«Bene. Allora possiamo iniziare» e mi fece cenno di sedermi.

Mi sedetti sulla sedia indicatami e mi chiese: «Soffre di insonnia, o di qualche malattia cronica?». Ma che domanda era? Non ero mica io il medico!

Comunque risposi con un bel no.

«Bene, allora la visita non durerà molto» . Menomale! Stavo già meglio!

In realtà non durò per niente poco: mi pesò e mi misurò, mi controllò gola, orecchie, occhi, tutto, e come ciliegina sulla torta mi volle fare un bel prelievo del sangue, per vedere se “i valori di Mako sono nella norma”. Come se io la mattina, quando mi alzo, mi facessi un’iniezione di Mako...

Dopo aver opposto resistenza per non so quanto tempo, all’improvviso nella stanza entrò Sephiroth, il quale senza dire niente, mi prese il braccio sinistro e tirò su la manica della maglietta, facilitando il prelievo del sangue. Ovviamente opposi resistenza, ma fu del tutto inutile: tentare di opporsi alla presa di Sephiroth era come cercare di spostare un muro di cemento armato.

«NON VOGLIO!» gridai, ma fu inutile: l’ago era stato infilato nel mio braccio. Iniziai subito a sentirmi male ed impallidii. Quando l’ago venne tolto dal braccio mi reggevo a fatica in piedi, e mentalmente maledii e ringraziai allo stesso tempo la presa ferrea di Sephiroth.

«Con questo abbiamo finito. Puoi andare» disse “il medico”.

Al sentir quelle parole stile “La messa è finita andate in pace”, ripresi un po’ di colorito, ma le gambe me le ero giocate: erano diventate di gelatina, se non peggio.

Provai lo stesso a fare un passo, per far vedere che stavo benissimo e che potevo tornarmene tranquillamente a casa senza “accompagnatori”, ma l’unica cosa che riuscii a fare fu quella di strusciare un piede in avanti, facendo una bella figuretta.

«Ti accompagno io» disse Sephiroth sollevandomi da terra. Dejà vu.

«Nono! Dammi qualche minuto per riprendermi e vedrai che ce la faccio benissimo da sola!» esclamai cercando di tornare con i piedi molli a terra.

Ovviamente le mie parole si scontrarono contro il muro costituito dal mutismo di Sephiroth e di conseguenza fu come se non avessi aperto bocca.

Appena uscimmo dalla “stanza” tutti i SOLDIER che fino a quel momento facevano una baraonda assurda,improvvisamente si chetarono e neanche a fallo a posta, si dileguarono, lasciando libero il corridoio.

Quando il nuvolone di polvere alzato dai SOLDIER in fuga si dileguò notai in terra una figura a me familiare. Strinsi gli occhi per vedere meglio e riconobbi subito chi fosse quella figura che giaceva in terra ricoperta dai segni di scarpe: Zack!

Mi liberai dalla presa di Sephiroth e feci due passi verso Zack, e quando lo vidi alzare e soprattutto quando vidi in che condizioni versava, mi fermai e cercai di trattenere le risate, ma non ci riuscii: era troppo buffo!

Zack sentì la mia risata e corse subito da me: «Come è andata? Tutto bene? Hai visto sono riuscito a tenere lontana quella massa di SOLDIER!» disse tutto allegro, come se non fosse stato schiacciato dalla massa in fuga.

«È andato tutto bene e sto bene, tolto il fatto che le gambe mi sono diventate di gelatina. Sei stato davvero bravo a tenere lontana quella massa di curiosi Zack, ma sei sicuro di stare bene? Sai, dai segni che hai addosso direi che sei stato investito da un branco di Bikorni!» dissi ridendo.

Zack si passò una mano dietro la nuca e stava per dire qualcosa quando un “Ahem” di Sephiroth, il quale fino a quel momento era stato volutamente ignorato sia da me che Zack, interruppe il nostro scambio di battute.

«Salve!» disse Zack alzando una mano e salutando Sephiroth. Mi passai una mano sulla faccia. O Zack era rintronato dalla botta presa prima oppure era proprio rintronato di suo. Aveva appena salutato Sephiroth come se fosse il suo vicino di casa!

«Fair le consiglio di fare una visita anche lei. Andiamo» e mi sollevò di nuovo passando accanto a Zack il quale era rimasto senza parole.

Stavamo per uscire quando lo sentimmo gridare: «Ma io sto benissimo!». Trattenni un’altra risata. Avevo avuto la conferma: la botta di prima aveva semplicemente aggravato una situazione già grave di suo. Povero Zack.

Sephiroth uscì come se non avesse sentito niente e si diresse verso una...limousine?!

Esattamente di fronte all’ingresso dell’edificio c’era una limousine nera con il logo della ShinRa sugli sportelli. Sgranai gli occhi. Probabilmente non stavo bene per niente...avevo le allucinazioni!

«Non hai le allucinazioni» disse Sephiroth continuando a camminare verso la limousine. Ma era possibile che ogni volta riuscisse a “leggermi nel pensiero”?

«Non leggo nel pensiero, lo vedo dalla tua faccia». Ah, svelato il mistero.

Con una mano nascosi gli occhi e pensai: ora voglio proprio vedere se ci riesci!

Sephiroth stavolta non disse nulla, ma poco dopo capii il perché: senza che io me ne accorgessi, era salito sulla limousine.

Non mi accorsi nemmeno che eravamo già partiti per chissà quale destinazione. Decisi di tenermi la mano sopra gli occhi, anzi, ci misi anche l’altra, così nel caso in cui me le volesse togliere, aveva da togliermele tutte e due. Un piano assurdo, ma era l’unica “difesa” che mi restava.

«Dove stiamo andando?» chiesi senza togliere le mani dagli occhi.

«Nel cortile interno della ShinRa per poi andare nell’ufficio di Lazard» mi rispose Sephiroth.

«Ma perché ci stiamo andando in auto? È a due passi da qui il cortile! E per arrivare all’ufficio c’è l’ascensore!». Come mai avevo la sensazione che la risposta che mi avrebbe dato non avrebbe fatto una piega?

«Non sei nelle condizioni per andarci da sola. Se mi stai per chiedere perché non ci si va a piedi il motivo è semplice: attireremmo l’attenzione di tutti, e siccome sono in pochi a sapere che tu sei la mia compagna di squadra, desteremmo delle false voci, e ciò sarebbe un problema». Il problema sarebbe più per me che per lui! A lui basterebbe dire chissà cosa e tutti ci crederebbero, mentre se chiedessero qualcosa a me ed io smentissi tutto, non mi crederebbero. Dice che sarebbe un problema perché verrebbe sommerso di domande! Ecco il perché!

«Siamo arrivati». E rieccoci con il prendermi in braccio. Non poteva semplicemente darmi un braccio a cui aggrapparmi e farmi camminare da sola no eh? Doveva fare per forza la figura del “grande e blasonato” Generale?

Eravamo sulle scale dell’ingresso e tra nemmeno dieci, se non cinque minuti, saremmo arrivati nell’ufficio di Lazard. Avevo la sensazione che ciò di cui avremmo parlato avrebbe avuto a che fare con Genesis ed Angeal...

Eravamo davanti alla porta dell’ufficio di Lazard e Sephiroth mi posò finalmente in terra.

«Nemmeno il direttore sa del mio “incidente” vero?» gli chiesi.

«No. Solo noi due lo sappiamo». Avrei voluto anche vedere!  Sephy era un po’ strano...

Sephiroth aprì la porta e fece per darmi il braccio, ma lo scansai ed entrai con le mie gambe, che si erano miracolosamente riprese.

Dentro la stanza, seduto ad una scrivania semicircolare, stava seduto Lazard Deusericus. Sephiroth andò ad appoggiarsi alla scrivania sulla sinistra, estrasse il cellulare, compose non so quale numero e disse: «Vieni da Lazard» e chiuse la telefonata.

Poco dopo arrivò Zack, che andò di fronte a Lazard, il quale alzò gli occhi dalla scrivania e gli disse: «Congratulazioni. Da questo momento sei promosso a SOLDIER 1st  Class».

Zack rimase immobile ed in silenzio per un po’ e poi disse: «Huh. Pensavo che sarei stato più felice» e si guardò le mani.

Lazard si poggiò allo schienale della poltrona e disse: «È comprensibile. Sono successe tante cose e troppo in fretta. Zack, mi dispiace ma ho bisogno della tua assistenza un’altra volta» ed incrociò le mani poggiando i gomiti sul tavolo.

Zack si voltò leggermente verso Sephiroth e gli disse: «Stai spingendo un altro incarico su di me?».

Sephiroth sospirò e gli disse: «Le mie scuse». Adesso capivo meglio quella conversazione tra Zack e Tseng l’altra volta a Banora! Però non capivo cosa c’entrassi io in tutto questo... Se la missione a Banora era stata già affidata a Zack ed a Tseng, perché “aggiungere” anche me? Pensavano di utilizzarmi come “esca” per attirare Genesis?

Zack si voltò dall’altra parte ed incrociò le braccia al petto, e probabilmente aveva messo su il broncio come fanno i bambini. Nonostante la situazione fosse seria, Zack manteneva il suo carattere.

Uno come lui, secondo me, non era fatto per stare nei SOLDIER...dopotutto nei SOLDIER riuscivi ad essere notato solo se avevi qualcuno dietro alle spalle che ti “sponsorizzava”. Zack lo vedevo meglio da un’altra parte, ma al momento non avevo tempo per mettermi a fantasticare sul dove poterlo “collocare”.

«Ti dico in cosa consiste l’incarico, ma prima di ciò... Vai nella sala esecutiva e prendi l’uniforme di SOLDIER 1st Class. Quando ti sei cambiato torna qui» disse Lazard. Zack annuì ed uscì dall’ufficio.

Siccome fino a quel momento lì ero stata in piedi vicino alla pianta come una scema, decisi di andarmi ad appoggiare alla colonna vicino alla porta, per far riposare un po’ le gambe. Appoggiai la schiena e fissai il pavimento.

Non ci tenevo a guardare né Sephiroth, il quale teneva in mano una cartellina contenente chissà cosa, né Lazard, il quale stava col mento poggiato sulle mani incrociate con un’espressione pensierosa. Se quella stanza fosse stata quella di un ospedale, a quest’ora ci davano per dei malati mentali. Il silenzio che aleggiava poteva prendere forma ed andare in giro.

Per fortuna il silenzio durò poco, perché dopo nemmeno un quarto d’ora tornò Zack con il suo nuovo look: l’unica cosa che era cambiata era la divisa, ma non è che si fosse molta differenza tra quella di SOLDIER 2nd Class e 1st Class...

«La compagnia ha deciso di eliminare Genesis ed i suoi soldati» disse Lazard «Questo include anche Angeal» e si alzò.

«E tu vuoi che sia io a farlo?» disse Zack con un’espressione preoccupata e arrabbiata allo stesso tempo.

«No, sarà l’Esercito della ShinRa ad occuparsene» disse Lazard girandosi di lato ed incrociando le mani dietro la schiena.

«Ed io?» chiese Zack avvicinandosi di più alla scrivania.

«Non si fidano di te» gli rispose Lazard.

Sephiroth si staccò dalla scrivania dove era stato appoggiato fino a quel momento e mentre faceva qualche passo avanti disse a Zack: «Credono che le tue emozioni possano influire sul tuo giudizio».

Zack poggiò le mani sulla scrivania e la sua espressione mostrò chiaramente che era esasperato e disse: «Certo che sì!».

Sephiroth si voltò verso Zack e gli disse: «Ecco perché vengo anch’io, insieme a Yunalesca». Cosa cosa cosa?! Noi tre in missione? Tra un po’ sarebbe successo qualcosa di non molto piacevole...

Zack si voltò verso di noi e guardò prima Sephiroth poi me; poi disse: «Per ucciderli?».

Sephiroth non gli rispose e fece uno strano sorriso, che non fu visto da Zack e Lazard, ma io lo vidi. Cos’era quel sorriso?

 

 

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Si lo so, la fine questo capitolo fa schifo... -.-" Ma era da un secolo (se non di più >.<) che non aggiornavo, ed appena sono riuscita a "dare" la fine a questo (schifo) ho deciso di pubblicarlo subito. Spero di recuperare con il decimo...

 

the one winged angelUltimamente mi ero un po' persa, ecco perchè non mi si sentiva più! XD Sono migliorata ancora? Davvero? *commossa* Wow! ^v^ Spero tanto di non esser tornata indietro con questo capitolo....-.-"  Anche stavolta hai azzeccato una cosa (la prima che hai detto :D) Sephiroth parla poco ed è molto serio!! xDD [Per quanto riguarda il gioco ho deciso di ricominciarlo...è troppo bello! Inoltre a questo modo la fine è lontana! XP]

 

_Nishitzu_Anche te hai azzeccato una cosa...Lucrecia è coinvolta (a parte che nel prologo c'è un'accenno ad una donna che stranamente "assomiglia" a lei...). Mi fa davvero piacere sapere che ti tengo incollata (e spalmata XD) allo schermo! ^v^ Ci conto sul tuo sostegno! :D Auron e Vincent sono dei Grandi con la G maiuscola! *.* Un personaggio come Auron...interessante, molto interessante! Hai finito Dirge of Cerberus...COMPLIMENTI! (oddio così mi sembra di essere quella vocetta insulsa che sbuca in alcuni giochi e che ti dice che hai completato il livello....0.0") Final Fantasy X io l'ho finito da un bel po' di anni (fu il secondo gioco per la PS2 che comprai! ^v^). Nemmeno io voglio finire Crisis Core! Infatti lo ricomincio! :D Alla domanda che hai fatto (quella sulle ragazze insulse) non so rispondere nemmeno io! Mmm forse serve per far risaltare meglio le figure maschili (che di solito è il protagonista), ma effettivamente non lo so. >.<

 

E dopo questo capitolo, posso anche finire qui per oggi...

Alla prossima!

   
 
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