Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Anastasia_Malfoy    18/10/2010    5 recensioni
prima Dramione! -lascia che sia io a riscaldarti. non lasciare che lui ti spezzi il cuore...- storia dal punto di vista di Draco Malfoy.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
È incredibile come le cose vere possano sembrare incredibilmente false.
Ed è ancora più incredibile che le cose false possano sembrare vere.
La guardo mentre esce dalla classe di Antiche Rune, una delle poche
lezioni che frequenta senza lo Sfregiato e Lenticchia. Lenticchia.
Il più grande idiota che si possa vedere nella faccia della Terra. Lei era sua.
Glielo aveva fatto capire in mille modi diversi. Lo sapevamo pure noi Serpi,
e di solito non stiamo attenti al comportamento dei Grifondoro. Di solito.
Ma sapevo quello che c’era tra i due, e sapevo anche che erano troppo
imbarazzati per poterne parlare, e sapevo anche che alla sola notizia di
un miserissimo bacio tra lei e quell’altro idiota di Cercatore bulgaro,
lui aveva mollato la presa sulla mia Sanguesporco per stare con quell’oca.
La mia Sanguesporco. Ci sono centinaia di Nati-Babbani qui ad Hogwarts,
ma nessuno è interessante come lei. Nessun altro è lei. Nessuno di loro ha
il coraggio di rispondermi, nessun altro ha il coraggio di chiamarmi Malferrett.
Ma lei si. Lei, la Regina dei Grifoni. La mia Hermione Jean Granger.
La guardo uscire dall’aula, i capelli ricci e morbidi che le accarezzano la schiena,
i libri pesanti tra le braccia. La seguo d’istinto. Da un paio di mesi, o forse da sempre,
non riesco a fare altro.
Sta andando verso i sotterranei, dove si terrà la lezione di Pozioni con Lumacorno.
Passiamo dall’ingresso. Si sentono voci.
-Oh, Ron-Ron! Sei così interessante!- dice Lavanda Brown, la suddetta oca che frequenta la Donnola.
-Si, Lav, grazie. Ma adesso basta, Harry mi aspetta a lezioni.- dice il rosso.
La guardo mentre incrocia lo sguardo con il ragazzo, tutte le emozioni represse
si possono leggere distintamente nei suoi occhi incredibilmente dorati e belli:
rabbia, frustrazione, amore, furia. Decide che la cosa migliore da fare è correre, scappare via.
Scappare da un ragazzo che è cresciuto accanto a lei come amico, ma che le ha spezzato il cuore.
Esce fuori dalla scuola. Vedo una lacrima sui suoi occhi. Riesco a sopportare tutto,
anche la Donnola che le spezza il cuore senza fiatare, finché questo non diventa troppo palese,
ma non che la MIA Sanguesporco pianga. No, questo non lo sopporto.
Corre via, verso una delle panchine del parco. La guardo posare i libri alla sua sinistra,
poi portare le ginocchia al petto ed abbracciarsele, per posare la testa su di esse e piangere.
Mi avvicino a lei con cautela, non voglio spaventarla. Non voglio che creda che sia
lì per prenderla in giro, e tra l’altro non voglio essere schiantato.
- Sanguesporco?- lo dico con dolcezza, con un tono lontano anni luce dal tono che uso di solito,
quando è con i suoi migliori amici.
Ma lei non risponde. Continua a piangere.
- Granger? Granger? Mi senti? Hermione, ti prego, rispondimi.- continuo a dire.
Ma lei non mi sente.
- Hermione.- dico stavolta con risolutezza.
Le prendo il mento con il pollice e l’indice e le alzo la testa in modo da poterla guardare negli occhi.
Continua a piangere.
- C’è freddo. C’è tanto freddo, Draco. Non ce la faccio più.- mi dice. 
Resto a guardarla con le lacrime agli occhi, pensando che nonostante tutto,
è la donna più bella che avessi mai visto. Ma lei sente freddo. Non c’è molto freddo in realtà, non ancora. È metà ottobre. 
Ma lei sente freddo dentro. La persona che le aveva promesso di starle vicino,
di non ferirla mai, ha buttato tutti i suoi sentimenti nella spazzatura.
Mi accorgo di aver indossato una sciarpa quella mattina. La sfilo dal mio collo e la metto attorno al suo.
Lo so che probabilmente odia le sciarpe della Casa di Serpeverde, per il semplice motivo che sono
uno dei simboli della Casa di Serpeverde, ma meglio di niente. La guardo negli occhi.
- Hermione, ti prego. Lascia che sia io a riscaldarti, non lasciare che quell’idiota
ti spezzi il cuore senza poterci fare nulla. Lasciati riscaldare da me. Lasciati andare.-
continuo a guardarla e l’abbraccio di slancio.
All’inizio è sorpresa da quel contatto, tanto agognato da me, ma poco desiderato da lei,
ma poi si scioglie e ricambia l’abbraccio. E io non posso fare altro che stringerla ancora di più fra le mie braccia.
- Ti prego, Draco. Riscaldami. Riscaldami fino a quando il ghiaccio che ho dentro possa sciogliersi.-
È questo quello che volevo dire all’inizio. Io facevo finta di odiarla e disprezzarla,
mentre ero totalmente innamorato di lei.
Si, la amo. E questo sarà il primo passo della nostra epica storia d’amore.
 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Anastasia_Malfoy