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Autore: angiebear_chan    20/10/2010    2 recensioni
"Avrei voluto in tutti i modi darti un pezzo di quella serata. Beh, sono riuscito a regalarti il cielo"
Cosa farebbero i membri dell'Akatsuki se vivessero ai nostri giorni? Chi sarebbero i loro amici? In quanti guai potrebbero cacciarsi?... senza dubbio in moltissimi... una fantasia in cui i nostri eroi si muovono nella Grande Mela facendo ridere, creando pasticci e, si spera, facendo anche sognare ed emozionare un po'.
Dopo anni di silenzio torna la storia dell'Akatsuki a New York con una versione 2.0 di un capitolo che mi sta particolarmente a cuore: la proposta di matrimonio di Hidan.
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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7.00 del mattino... 'dio denaro'...
-Dannazione Alice... non puoi immaginare cosa mi è successo ieri sera...- borbottò Angel tenendosi la testa fra le mani; quel giorno indossava un tailleur rosso scuro con delle eleganti scarpe di vernice nera con la suola rossa e il tacco... i capelli erano come sempre raccolti in una coda di cavallo; dall'altra parte del tavolo Alice che indossava una felpa nera dei Green Day che nascondeva al di sotto una maglia dei Sex Pistols e dei semplici Jeans era nella sua stessa identica posizione: sguardo fisso sul tavolo e testa fra le mani... anche perchè, nonostante l'aspirina che Angel le aveva rifilato, aveva un fortissimo malditesta...
-E tu non sai cos'ho fatto io!!-
-Perchè? Cos'hai fatto?- chiese Angel pur non essendo molto interessata...
-No dai... comincia tu...- disse Alice nemmeno lei interessata alle confessioni dell'amica...
-Ufff... ieri sera Hidan è venuto da me...-
a quelle parole Alice alzò la testa di scatto: l'amica aveva conquistato la sua attenzione...
-E cos'è successo?- incalzò
-Beh... era ubriaco... come sempre... e...-
-E?????-
-Beh... ci siamo messi a parlare... e lui ha detto...-
-Ha detto??????-
-Ha... -deglutì -ha detto che mi vuole...-
-Cioè... ti vuole in QUEL senso?-
Angel annuì... sicuramente non se ne stava lamentando ma... era una situazione piuttosto delicata...
-E poi cos'è successo?-
-Beh... mi ha baciata, mi ha toccata... mi ha portata in camera da letto e...-
-EEEEEEE???????-
-... si è addormentato...-
-Che razza di idiota- disse Alice scuotendo la testa...
-Ehi!!! Non è colpa sua se l'alcool gli fa un effetto soporifero! E poi devo solo ringraziare Jashin che sia successa una cosa simile sennò a quest'ora probabilmente non avrei già più un lavoro! Tu invece? Di cosa parlavi prima? Cos'hai combinato?-
-Beh... ecco... -ricordando ciò che prima aveva detto su Hidan poichè si era addormentato sul più bello Alice arrossì, lei aveva fatto la stessa identica cosa!!! -ho fatto con Deidara... più o meno la stessa cosa che avete fatto tu ed Hidan...-
-Cioè... lui ubriaco ti è saltato addosso e poi si è addormentato?-
-Ehm... non esattamente... io ubriaca gli sono saltata addosso e poi mi sono addormentata...-
Angel che in quel momento stava bevendo un sorso di the scoppiò a ridere strozzandosi...
-Hahahahahahahaha coff coff e poi da ad Hidan dell'idiota!! Hahahahahahahaha questa sì che è bella!!!-
-Non ridere! Non c'è nulla di divertente! Io qui non sono la 'vittima'! Con che coraggio lo guarderò in faccia questa mattina???-
-Mmmmmh... beh... puoi sempre far finta di non ricordarti nulla... cosa che spero faccia anche Hidan...-
Proprio in quel momento si aprì la porta del locale e i due 'fringuelli' entrarono uno dopo l'altro...
-Come si dice: parli del diavolo...-  mormorò Angel...
-... e spuntano le corn... EHI!!! Come va ragazzi?- Disse Alice forzandosi di sembrare 'normale'...
-Angel tieni le tue chiavi... spero di non averti dato troppo disturbo questa notte!-
-Beh ecco...- cominciò Angel
-Stai tranquillo Hidan, se c'è una cosa che non hai fatto è disturbarla!- la interruppe Alice facendole l'occhiolino e beccandosi un calcio sul ginocchio...
-Mmmmh? Che vuoi dire scusa?-
-No! Niente Alice non vuole dire nulla! È solo un po' strana... e sconvolta direi, perchè non si ricorda nulla di quello che le è accaduto ieri notte...-
a quelle parole sia Deidara che Alice sobbalzarono sulle loro sedie ed arrossirono sino alla punta dei capelli... fissando l'uno il pavimento e l'altra il soffitto per evitare di incrociare gli sguardi...
-Eheheheh Alice... io te l'avevo detto di non bere così tanto!- si intromise Kakuzu... - ma poi ieri sera ricordo che ti ha riaccompagnata a casa Deidara... me lo ricordo perchè ho fatto il calcolo della benzina che deve aver sprecato per fare tutta la deviazione per portarti a casa e poi anche quella utilizzata per tornarsene a casa sua... - riprese poi con aria pensierosa...- e col prezzo odierno della benzina non bisogna certo sprecarla per certe cose... però prendere un taxi sarebbe stato più costoso... e, in fin dei conti, se Deidara si fosse fermato a dormire da te, Alice, avrebbe anche risparmiato...-
-Ok ok basta Kakuzu! I tuoi voli mentali non ci interessano granchè...- disse Alice tesa come una corda di violino...
-Cambiamo discorso vi va? Non facciamoci troppe domande sul passato quando abbiamo appena iniziato ad affrontare una nuova giornata di lavoro!- disse Angel correndo ai ripari...
-Hai perfettamente ragione Angel!- disse Alice
-Completamente, davvero- aggiunse Deidara...
Proprio in quel momento nel locale entrò un uomo vestito praticamente di stracci con lunghi capelli neri, un paio di occhiali da sole ed un bastone per ciechi...
-Itachi!! Che ci fai qui? Tanto lo sai che l'elemosina io non la faccio!- disse Kakuzu vedendo l'uomo avanzare verso di lui con passo incerto...
-Non la accetterei comunque se venisse da uno strozzino della tua risma!- sibilò Itachi con tono orgoglioso... -sto cercando quel dannato bambino che gira sempre qui intorno e si diverte a farmi lo sgambetto... -
Itachi era un clochard cieco che passava la sua vita rintanato nell'atrio dell' A.K.A.T.S.U.K.I.; mangiava praticamente solo i panini che Sasori ("l'omino dei panini" come era stato soprannominato) gli portava e qualche 'chicca' che si comprava grazie alla generosità di alcuni dipendenti... usciva di rado ma, quando lo faceva, finiva per incontrare sempre il solito ragazzino (un giovane con capelli neri come i suoi di nome Sasuke) che si divertiva a fargli lo sgambetto a tradimento...
-Mi spiace... i ragazzi ed i bambini non entrano nel mio locale... fanno sempre troppo rumore... mi danno fastidio...- disse Kakuzu scrollando le spalle -comunque non serve che lo cerchi: quel ragazzo sembra avere un radar, ogni volta che esci ti trova e ti fa finire col sedere per terra... basta che vai sul marciapiede e aspetti un attimo...-
Itachi uscì lentamente agitando il suo bastone e borbottando:
-Ma questa volta lo prendo! Vedrai, vedrai se non gliela faccio pagare!! Non gli spezzo il bastone in testa solo perchè dopo non potrei più andare in giro... ah... se solo avessi un cane guida vedi allora come lo farei correre quel dannato ragazzin... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!-
Sasuke era arrivato in skateboard, aveva 'svolto il suo lavoro' e se ne era andato sghignazzando con le mani in tasca...
Nel frattempo all'interno del locale Hidan stava esponendo il suo caso alla 'allegra' (si fa per dire) combriccola:
-Sembra che pochi giorni fa due gruppi di boyscout, quello del tasso e quello della volpe, abbiano avuto un violento scontro... ecco, il mio cliente, Gaara, è un membro del gruppo tasso ed è stato accusato di aver ucciso un membro del gruppo rivale; un certo Naru... Nasu... Naputo... no... Nan... comunque... quello lì...  e di essersi sbarazzato del cadavere che ancora non è stato ritrovato... abbiamo in mano solo i vestiti insanguinati della vittima e un grosso coltello, probabile arma del delitto...-
-Mmmmh... non sembra molto facile come caso...- disse Deidara pensieroso
-Ecco perchè l'hanno affidato all'avvocato più geniale ed imbattibile!- disse Hidan battendosi orgogliosamente il petto
-Kakuzu per favore apri un attimo la porta così esce 'sta cazzata!- disse Alice ridendo...
I quattro fecero allegramente colazione e poi, tutti insieme, si diressero verso l' A.K.A.T.S.U.K.I. ognuno con i sui problemi, ognuno con i suoi pensieri, ognuno con i suoi ricordi da accantonare per riuscire ad affrontare una nuova giornata di lavoro.
   
 
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