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Autore: Akane    20/12/2003    1 recensioni
Questa qua è per te che puoi sempre scegliere perché sei vivo, vivo così come sei...
Genere: Song-fic, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akane Tachibana, Hitonari Hiragi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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VIVO

E' qua che mi prenderò del tempo per essere veramente sincero con me stesso. In questo luogo mio. In questo luogo significativo e vivo. Alto, dove soffia vento, un vento freddo capace di spazzare via tutti i cattivi pensieri e le indecisioni. Chiarezza, mi fa chiarezza in un baleno. Perchè è di questo che ho bisogno ora. Guardarmi dentro. Perchè è da un po' che sono confuso... e cosa ci vedo dentro di me, ora? Un volto, un nome, una persona.
Akane Tachibana.
E così eccomi qua a parlarti anche se tu non sei presente e non leggi questi miei pensieri. Ma che devo fare? Proverò a dirtelo... ci riuscirò? Non so ma è ora che ho bisogno di fartelo sapere. Di buttare fuori i miei pensieri e di catturarli così come mi vengono. Ora tu non sei qua, lo sarai domani ma ora che mi stanno nascendo queste riflessioni ed ho bisogno di inciderle non posso fare altro che fare una cosa che non è molto da me: scrivere. Anche se a pensarci fra me e Tachibana quello che non lo farebbe sotto tortura sarebbe proprio lui. Che c'è di male? Scrivere in fondo non farà male a nessuno, poi la terrò con me e gli dirò a voce queste cose perchè mi piace guardarlo negli occhi quando gli parlo, specialmente quando gli dico cose importanti. Ci provo, ne ho bisogno, non voglio che poi mi sfuggano per non tornare più, questo stato d'animo è così sottile e precario ma forte e urlante che non posso ignorarlo e potrebbe anche non tornare più dopo. Devo catturarlo. Carta e penna dunque. Mi siedo a terra contro la ringhiera della torretta alta, il mio rifugio da sempre. Il mio posto speciale. Un giorno ci tornerò con lui. Da soli.
'Questa qua è per te, Akane, e anche se non è un granché ti volevo solo dire una cosa che era qui, in fondo a me... una cosa che sapevo da tanto ma che forse era così nascosta in me che non riuscivo a vederla. Voglio provare a tirare fuori tutto. Ammetto di non essere il massimo in queste situazioni ma tutto sommato te lo meriti. Voglio dirti quel che penso di te. Spero capirai, anche se sei solo un idiota tonto ed ottuso!
E' per te e avanti che lo sai di che cosa sto parlando, dai. Non sei poi così tardo come fai credere agli altri. Posso immaginare la tua faccia ora: la tua bocca starà assumendo quella posa infantile a broncio che mi fa sempre ridere dentro di me. Quello che ti dirò e che spero ormai avrai capito so che ti farà avere tante reazioni, ma non riesco ad immaginare quella finale; per come sei fatto teoricamente ti piacerà un minuto e poi te ne scorderai, ma in fondo non lo posso sapere. Sono forse troppo coinvolto? Eppure sono convinto di essere fin troppo freddo e controllato. In certe situazioni mi scaldo troppo e sono anche impulsivo devo dire (anche se non quanto te), ma per altre sono distaccato e scostante, calmo. Ho delle contraddizioni in me. Però non è di me che voglio parlare, sai che non lo sopporto. Voglio parlare di te. Di come mi appari.
Perché sei vivo, vivo così come sei, non ho una parola più diretta e sincera per descriverti. Solo quell'aggettivo ti calza e riassume tutto quello che c'è in te e di cosa sei capace. Quanta vita mi hai passato, mi hai dato tutta quella che avevi tu, me la continui a dare, ora sono così cambiato grazie a te e a questa vita di cui parlo, ma non lo fai solo con me, con tutti quelli che ti circondano, hai restituito vite a tutti noi e non le chiedi indietro mai. Non te ne rendi nemmeno conto. Non userò la parola aiutare. Perchè non te la vedo addosso. L'immagine di buon samaritano si addice a Kanemoto, non a te!
Come ho detto restituisci vite e la mia sei riuscito pian piano a ridarmela. Con la tua irruenza e insistenza. E sincerità. Perchè sei così, non lo fai apposta e non te ne rendi conto.
Si, sei vivo per quello che sei, senza bisogno di parolone ricercate o riflessioni profonde, non le capiresti nemmeno. Comprendi gli altri e gli spiattelli in faccia la dura verità, poi gli tendi la mano per uscire dalla merda in cui sono. Sempre pronto, sempre ingordo di esistere e di far tuo ogni cosa possibile che ti interessa lasciando indietro quella che non ti piace e non ti merita. Veloce, sempre e solo come vuoi, senza farti influenzare da nessuno, senza cambiare, rimanendo sempre tu. Duro, ribelle, ficcanaso, impiccione, rompipalle, ottuso, ingombrante a volte. Sincero e vero.
Vivo.
Questa qua, dicevo, è per te che non ti puoi spegnere e non è che non ci riesci a spegnerti, semplicemente non hai tempo, devi troppo vivere come meglio credi lasciando le domande difficili ed esistenziali agli altri. Devi vivere e basta. Con tutto te stesso, senza accorgertene, fino in fondo, sentendo di essere te stesso e vivo, facendo solo quello che vuoi.
E' per te questa qua, per la tua golosità che mi fa tanto ridere, golosità non solo in senso letterale ma anche in senso simbolico. Sei goloso della vita, delle esperienze, di arrivare fino in fondo, di fare quel che ti fa sentire bene; non farai mai quello che non vuoi. Non ti sazi mai, non ti dai mai per vinto, non la smetti mai. Perchè per quanto tu ti lamenta delle cose a te piace troppo. Tutto quel che ti circonda. A te piace la tua vita!
Come posso dire in termini che ti si addicono di più? Ti strofini contro il mondo perchè tanto il mondo non ti avrà. Fai avere gola di te a tutti, ma non ti darai mai a nessuno.
Tutto questo semplicemente perché sei vivo, vivo così come sei.
Quanta vita hai contagiato, quanta vita brucerai...
Infinitamente, non ti spegnerai mai, no? Ne sono convinto. Contagi gli altri coi tuoi modi di fare e alcuni riescono a starti dietro, altri no, ma tu continui a bruciare. Cresci senza cambiare. È strano ma tu sei proprio così!
Niente rate, niente sconti da parte tua. Niente facilitazioni o scorciatoie, non ne vedi l'utilità, fai di testa tua facendoti anche male a volte ma sempre testardamente vivi come vuoi.
L'ho detto e lo ripeto, forse alla fine riuscirò a dirlo decentemente. Questa lettera è per te e non è per niente facile dire quello che non riesco mentre mi immagino il tuo volto ridere arrivato a questo punto.
Parlando di vita: quanta me ne hai passata. Di tua... di mia... ormai si sono fuse le nostre due, sono uniche e indissolubili, inseparabili. Perchè tu per farmi vivere hai cercato il buono che c'era nella mia, poi a quel poco che c'era, il basket, hai aggiunto la tua, te stesso accanto a me e non mi hai chiesto indietro mai nulla. Hai fatto molto per me, lo capisci? Cosa ero quando mi hai conosciuto? Una vergogna a pensarci ora. Come usavo il basket. Non me ne importava più nulla. Odiavo la gente intorno a me, nessun interesse. Invece tu hai ripreso la cosa migliore della mia vita, il mio tesoro, e me l'hai riportato a modo tuo. Il mio basket, mi hai restituito ad esso. Poi non contento ancora mi hai fatto diventare parte della tua vita dandomi una mia troppo legata alla tua. Perchè senza di te mollerei e tornerei forse peggio di prima. Mi hai dato tanto.¯ra sono legato a te non più da amicizia ma da sentimenti troppo profondi per essere spiegati in lettera.
Concludo come ho iniziato...
Questa qua è per te che sai e puoi sempre scegliere come meglio credi ed io invece non ho scelta e te la devo scrivere.
Non poteva che essere questa.
Ho scelto te.'

FINE


   
 
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