Hermione: ragazza speciale
Hermione Diventa Ragazza
Era una calda mattina
d’Agosto ed Hermione era stesa sul letto, pancia all’aria, e guardava fisso il
soffitto. Girava di tanto in tanto un’occhiata verso la finestra ma poco dopo
ritornava a guardare in alto. Pensava… profondamente. Pensava che finalmente
stava tornando Hogwarts, che stavano tornando i suoi amici, Harry e Ron.
Infatti, quando girò nuovamente il capo verso la finestra, intravide un
puntino, lontano, che si avvicinava sempre più in fretta.
-Oh,
finalmente… ma quanto ci ha messo?- affermò seccamente Hermione; si riferiva ad
Edvige e alla risposta che tanto aspettava da Harry. Attese nervosamente che la
civetta si adagiasse sul cordone della finestra e finalmente la prese;
accarezzandole il capo sfilò dolcemente il biglietto legato alla zampa destra.
Si precipitò sulla scrivania, strappò il sigillo e lentamente srotolò il
foglio… poi iniziò a leggere.
Cara Hermione,
grazie per avermi scritto. Io sto molto bene e
mi sto divertendo un mondo, grazie a Ron. Ora sono da lui, mi sono venuti a
prendere proprio l’altro ieri, lui, Fred e George, dai Dursley…meno male, non
ne potevo più. Qui mi trovo davvero bene, la madre di Ron cucina stupendamente
e ti puoi scordare di annoiarti. Però mi manchi molto, e ti vorrei rivedere; lo
stesso pensiero l’ha espresso Ron, vuole rivederti al più presto. Perciò abbiamo
convinto sua madre. Se i tuoi genitori sono d’accordo, puoi venire da noi, qui,
a passare il resto dell’Estate. Poi ce ne andremo tutti ad Hogwarts. Fammi
sapere al più presto, ok?
Harry & Ron
P.S. Ah, quasi dimenticavo… porta tutto per la
scuola. Non torneremo a casa.
Hermione era felicissima
della lettera che aveva ricevuto. La lasciò sulla scrivania e si lanciò sul
letto, contentissima. Si mise una mano sul cuore… fremeva terribilmente. Appena
si calmò un poco, scese giù prendendo Grattastinchi in braccio e si lanciò in
cucina, dove sua madre stava preparando il pranzo… fece tante di quelle
prediche che riuscì ad ottenere il permesso per andare a casa di Ron. Risalì in
camera sua, ancora più contenta, lasciò Grattastinchi sul letto, prese un
foglio di carta e iniziò immediatamente a scrivere:
Cari amici,
grazie dell’invito… e vi dico anche che… ho
avuto il permesso! Sono felicissima… verrò da voi domani all’una. Non vedo
l‘ora di vedervi!
Baci
Hermione
Fatto ciò, arrotolò il
foglio e lo sigillò… poi con un nastrino rosso lo legò alla zampa di Edvige senza
stringere troppo, per non fargli male. Poi prese da un barattolo un biscotto e
glielo diede… poi con lentezza ma con decisione, accarezzandolo dolcemente gli disse:
-Mi
raccomando, è importantissima questa lettera. Fai più presto che puoi- allora
Edvige si alzò in volo facendo volare un po’ di fogli e, appena fuori dalla finestra,
si girò verso Hermione con un battito d’ali e fece cenno col capo che aveva
capito; poi si librò in volo verso la casa di Ron.
***
La mattina dopo Hermione
era agitatissima. Appena svegliata non era nemmeno scesa per far colazione,
aveva subito incominciato a far la valigia, spuntando su un foglio fatto da lei
tutti gli oggetti già presi:
-Libri… presi tutti. Pergamene… allora, una, due, tre, quattro… e cinque
dozzine. Perfetto. Bacchetta… ce l’ho. Divisa… ehm… divisa… dov’è?- Hermione si
iniziò a guardare attorno… alla fine, stanca di osservare inutilmente, disse
simultaneamente ad una rotazione della bacchetta -accio divisa- ed ecco che
l’uniforme spuntò dall’armadio e si infilò già ripiegata nel baule. -Ecco… ora
è tutto a posto- disse soddisfatta.
Più
tardi, dopo aver portato il baule nell’ingresso, si diresse in cucina. Dopo una
rapida colazione si andò a lavare e a sistemare. Dopo le fasi di preparazione che
per ogni ragazza sono sempre e comunque obbligatori (trucco, lucidalabbra, ecc.)
si sentì pronta. All’incirca alle undici e mezza era già giù, aveva caricato il
baule in macchina e si era seduta davanti, già con la cintura allacciata,
impaziente, aspettando il padre; quando arrivò il suo nervosismo svanì e diede
origine al sorriso più gioioso del mondo. Poco dopo Hermione pensò ‘amici, sto
arrivando’.
All’una e cinque
Hermione era arrivata alla casa di Ron e freneticamente si lanciò fuori dalla
macchina mentre il padre si era diretto verso la madre di Ron:
-Signora Weasley, è un piacere. Spero che la presenza di Hemione non la
disturbi-
-Ma
no, si figuri. Hermione è una ragazza tanto tranquilla, mi è solo di piacere
averla a casa.- mentre parlavano, Hermione stava ancora correndo vogliosa di
rivedere Harry e Ron. Poco dopo li scorse, seduti su due ceppi di alberi.
Appena loro la videro, si alzarono e corsero verso di lei. Appena furono
vicinissimi un abbraccio li unì tutti e tre e poi Hermione, in segno di
grandissima amicizia, diede un bacio sulla guancia a tutti e due. Ron arrossì…
-Non
vi permettete più a non farvi vedere per così tanto tempo!- gridò felice
Hermione.
***
Passarono giorni
indimenticabili per i tre. Le giornate che vivevano erano fantastiche. Pochi
giorni prima della partenza ad Hogwarts, Ron stava preparando la valigia. A
quel punto Hermione e Harry arrivarono e gli chiesero -vuoi una mano?- Ron
annuì, mentre cercava la sua bacchetta. Si misero tutti all’opera. Harry si
occupava di libri, Hermione delle pergamene e Ron degli abiti. Ma, poco dopo si
sentì:
-Harry, caro, puoi scendere un attimo per favore?- chiese la signora
Weasley dalla cucina.
Harry chiese scusa agli amici e scese. In quel
momento Ron era a mille… ‘io da solo con Hermione?!? Wow…’ pensò sognante… ma
poiché guardava in aria con lo sguardo vuoto, era impossibile non notarlo ed
Hermione gli disse:
-Ma…
che hai?-
A quel
punto Ron uscì dalla fase “shock” e guardando Hermione disse:
-Oh,
niente… pensavo…-
-A
cosa…-
-Bè…
Ehm…- gli diventarono tutte le orecchie rosse -Hermione… bè, io-
Hermione aveva capito, ma non lo fece comprendere a Ron. Voleva vedere
se riusciva a dirgli qualcosa lui…
-Hermione… è da un po’ di tempo che… bè, che ci conosciamo e ti… ti
volevo dire che… che…- Ron non trovava il coraggio, ci provò ma non ci riuscì,
allora alla fine minimizzò
-…ti
volevo dire che sei molto simpatica-
-Ah,
bè… grazie, Ron… anche tu sei… bè, sei molto simpatico- rispose un po’ delusa.
Si aspettava altro da Ron.
***
Qualche giorno dopo
erano tutti pronti, in uniforme, al binario 9 e ¾. Misero i bagagli sul treno e
come al solito si sedettero tutti insieme in uno scomparto. Salutarono i
genitori di Ron con gesti con la mano e incominciarono già a parlare, ridere ma
soprattutto, cosa che preferivano, giocare. Il viaggio fu divertentissimo. Non
ci fu un momento in cui i tre non ridessero… poi, finalmente, dopo due ore e
mezzo di viaggio, il treno frenò e si arrivò ad Hogwarts.
Appena arrivati ad
Hogwarts Harry,Ron ed Hermione si precipitarono subito nella sala comune e si
divisero nei loro dormitori, maschili e femminili.
Più tardi, dopo la cena,
i tre si ritrovarono nuovamente nella sala comune e stavano discutendo sul
nuovo orario scolastico, sulle materie da studiare di più ma soprattutto del
più e del meno… infine, quando arrivarono le undici e mezza, Hermione esclamò:
-Ragazzi, voi fate ciò che volete ma io ho un sonno bestiale e vado a
letto. Buonanotte-
-Va
bene buonanotte- disse Harry
-Buonanotte Hermione… ehm- e a quel punto Ron si fece scappare tre
parole che non aveva proprio il coraggio di dire -… ehm… ti voglio bene…-
Hermione si fermò di scatto, impietrita, poi si girò lentamente verso
Ron. Si vedeva pure da lontano che aveva le guance rosse… poi si girò
nuovamente e salì nel suo dormitorio.
***
Il mattino dopo Hermione
si svegliò con un leggero mal di testa, ma non ci fece caso. Si levò il pigiama
e si vestì. Poi si diresse verso
-Buongiorno!- disse tutta vispa
Ricambiarono. Poi andarono a far colazione. Dopo nemmeno un quarto d’ora
erano già a lezione di Difesa contro le Arti Oscure.
Dopo interminabili ore
di lezione il trio si ritrovò fuori dall’aula ed incontrò Draco e i suoi
scagnozzi.
-Oh,
guarda guarda… Potter e Weasley… non sapevo che andaste ancora a braccetto
insieme- ghignò Malfoy.
-Stà
zitto Malfoy- disse Harry
-Chè
c’è Potter, ti va di fare il duro con me?- disse nuovamente ghignando Malfoy
-Stà
zitto!- ribadì duramente
-Potter, non ti hanno insegnato l’educazione a casa mamma e papà?... ah,
no, scusa, ora ricordo… tu non hai mamma e papà!Ahah…- Malfoy rise
beffardamente;
E qui
Harry esplose -Mi fai schifo, Malfoy-
Malfoy
si girò verso Tiger e Goyle e gli fece l’occhiolino. Poi disse
-Sai,
pure se si è a numeri uguali- e in quel momento Tiger e Goyle levarono la
bacchetta ad Harry -è la forza che conta. Pietrificus Totalus!-
Harry
venne colpito dal raggio luminoso e si immobilizzò, poi lentamente cadde a
terra…
Dopo
nemmeno tre minuti Harry era già in Infermeria, ma Ron, Hermione, Malfoy, Tiger
e Goyle erano rimasti sul posto.
-Perché lo hai fatto?- urlò Hermione
-Nessuno ti ha dato il diritto di parlare, sporca lurida mezzosangue…
Ron
strinse i pugni ed incominciò a diventare rossastro.
-Sì,
hai capito bene Granger, sei una mezzosangue- ribadì Malfoy.
A quel
punto Ron vide una limpida e fredda lacrima uscire dall’occhio sinistro di
Hermione, e lì andò su tutte le furie.
-Malfoy… e dimmi…a te, chi ha dato il diritto di parlare??- e con questo
gli tirò un pugno sul naso con tutte le sue forze tanto da fargli uscire il
sangue. Poco dopo Malfoy e gli scagnozzi erano scappati. Ron prese per il polso
Hermione e la portò in un posto appartato.
Quando
si fermò la vide, piena di lacrime, che andava avanti a singhiozzi.
-Hermione, non starlo ad ascoltare. E’ solo un bullo… tu non sei
mezzosangue…-
-E
invece sì- urlò Hermione
-No,
Hermione, no…- le accarezzò una guancia e le asciugò le lacrime con la
maglietta
-no,
Hermione, tu sei più pura di un fiore, non puoi abbassarti al livello di
Malfoy… gli dai soddisfazione se piangi… io… vorrei essere più grande. Ho paura
di dire cose che potrebbero ferirti.-
-No,
Ron… non mi ferisci… sniff…mi piaci così.-
-Hermione… bè, io…- si avvicinò, tanto che il suo naso toccava il suo…
poi inclinò la testa, ma a quel punto Hermione si girò verso destra e disse
-Non
mi sento pronta, Ron. Perdonami, è presto- dopo qualche secondo, con sincerità
disse
-Ti va
di parlare?
-Certo,
Hermione…certo…-
Camminarono per un ora. Parlarono soprattutto di Harry, ma poi parlavano
anche di loro, dei loro interessi… quando arrivarono all’argomento amore e lo
finirono si trovarono sotto un albero secolare, all’ombra, sdraiati… Hermione
aveva capito tutto… si girò verso Ron, lo fissò negli occhi e disse:
-Grazie Ron… sei un grande amico… volevo sfogarmi. Sei l’unico che mi
capisce, l’unico che mi apprezza, l’unico…- si fermò un istante, prese fiato e
ricominciò
-Ma
perché ti preoccupi per me? Avresti potuto lasciarci la pelle con quei tre?-
-Non
lo so, Hermione…- la guardò, poi disse -cioè, lo so… tu mi piaci, Hermione-
Allora
Hermione riflettè, aspettò un po’ e poi disse sottovoce:
-V…vuoi…
riprovare?-
-Cosa?- Ron non capiva. Hermione abbassò la testa e rialzandola si
avvicinò di più… aveva gli occhi in direzione degli occhi di Ron, e si
avvicinava sempre più… Ron capì. Le loro labbra erano vicinissime. Alla fine si
unirono… si sentiva in un turbine d’amore, in un fuoco acceso impossibile da
spegnere… sentiva vivamente il suo cuore pulsare come un matto, sentiva
fortemente la lingua di Ron fremere contro la sua, sentiva Ron, lo sentiva
nella sua testa, nel suo cuore… si credeva in un sogno, ma capì che era realtà,
da come lo guardava. Si avvicinò di più, senza staccarsi dalle sue labbra e
l’abbracciò più stretto che poteva… era unito a lui, finalmente, dopo anni e
anni di attesa. Lo baciava appassionatamente, senza staccarsi… Ron ricambiava…
pulsando sempre più la sua lingua contro la sua… stringendola forte… e alla
fine si girò e si mise stesa totalmente su Ron… era eccitatissima… poi si
staccò per un momento… Ron voleva dirgli qualcosa…
-Hermione… era un po’ che…- ma venne bloccato subito.
-Shhh-
sibilò Hermione mettendogli l’indice sulle labbra -So tutto… avevo capito, da
tempo- e dopo ciò, sorrise e, chiudendo gli occhi, lo baciò, lentamente… un
lungo bacio, appassionato e pieno d’amore.
La mattina seguente
Hermione si svegliò in modo molto più roseo di come si svegliava di solito… sì
vestì con calma e scese giù nella sala comune, ripensando alla stupenda
giornata passata. Appena arrivò incontrò Ron e Harry. Quando arrivò vicino
schioccò un bacio sulla guancia a Ron… Harry rimase un po’ perplesso…Allora
Hermione si dedicò a lui. Parlarono delle cure che Madama Chips aveva dato,
della noiosissima giornata in Infermeria ma soprattutto, alla fine, parlarono
della giornata precedente:
-Davvero?- chiese allibito Harry
-Sì.-
risposero all’unisono Ron ed Hermione -Stiamo insieme… e sono felice- esclamò
Hermione.
Parlarono ancora, per molto, molto tempo…
Intanto l’anno passava inesorabile e i tre si
ritrovarono a dover partecipare alla festa da ballo di fine anno. Harry aveva
trovato la sua compagna, Cho Chang, che finalmente si era arresa al suo
fascino. In quanto Ron ed Hermione, bè quella sera erano entusiasti del ballo,
ma Hermione era davvero strana.
La
musica iniziò. Con Silente come Dj la festa era assicurata.
-Hermione, sei una forza stasera- esclamò Ron. Infatti Hermione era
bellissima… i capelli erano tirati a lucido ed erano liscissimi, la faccia era
più bella che mai, si era messo un lucidalabbra che rifletteva tutta la luce,
un vestito aderente azzurro e dei jeans aderenti.
-Però
ti vedo un po’ strana… c’è qualcosa che non va?- dopo ciò Hermione si tirò Ron
fuori dalla Sala Grande e gli disse, tutta arrossata -Ron, non vorrei
costringerti, non vorrei rovinare il nostro rapporto, ma vorrei tanto fare di
nuovo ciò che abbiamo fatto l’altro giorno sotto l’albero, ma molto più
appassionatamente…-
-Bè…
Hermione… posso dirti solo di sì. Per una ragazza bella come te… si fa di
tutto-
Hermione sorrise e poi tutti e due salirono su per la sala comune, e poi
per il dormitorio delle ragazze. Appena chiuso a chiave Hermione disse
-Adesso… sono tua-
-Hermione, ti amo… più di ogni altra cosa al mondo. Grazie di esistere.-
A
quelle parole Hermione si scaraventò su Ron baciandolo come mai lo aveva
baciato… erano avvolti in un favoloso mondo. Il mondo dell’amore. Tutti e due
erano eccitatissimi. Ron la accarezzava ovunque, tanto da arrivare fino alla
pancia, ai fianchi… Hermione aveva le braccia attorno al collo di Ron, era
stimolata tanto che si decise… lentamente sfilò le mani dal collo di Ron e si slacciò
il vestito e rimase solo col reggiseno. Allora Ron la portò lentamente sul
letto, senza staccarsi da lei; continuarono a baciarsi, per ore e ore… prima
c’era Hermione che si avventava su Ron, poi invece era Ron che si avventava su
di lei… insomma, era davvero una favola… la più bella della loro vita. Infine
si ritrovarono tutti e due nel letto di Hermione, solo con l’intimo,
abbracciati e ancora baciandosi, si calmarono… prima di addormentarsi, nello
stesso momento, pensarono “questo è il giorno più bello della mia vita”
Qualche giorno dopo
bisognava tornare a casa. Caricati i bagagli e saliti nello scomparto
ricominciarono a parlare e si scoprì che Harry aveva avuto la stessa esperienza
con Cho Chang. Ma Hermione era soddisfatta, felice, ma soprattutto… piena
d’amore.
Nei mesi seguenti si crearono le uscite in
coppia: Ron ed Hermione e Harry e Cho Chang… e devo dire, che rimasero e
rimarranno così per molto, molto tempo...
fine…
E’la prima fanfiction che scrivo… mi dispiace
se non è ricca di contenuti o l’avete trovata noiosa. Per favore scrivetemi,
così potrò migliorarmi… quindi… RECENSITE!!!