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Autore: MeggyElric___    05/11/2010    6 recensioni
Prima fanciction su fullmetal Alchemist ^.^
La mia storia inizia alla fine dell'ultimo episodio di FMA Brotherhood, il numero 64 (capitolo 108 del manga). Quindi, se qualcuno non volesse... ecco... rovinarsi il finale, non dovrebbe leggere questa fanfiction.
DALLA STORIA:
" - Tornerò indietro.
Quelle parole uscirono con difficoltà dalla sua bocca, che si chiuse in una smorfia. Il cuore di Winry ebbe un tuffo. Era già arrivato quel momento, quel momento che temeva tanto. Era arrivato troppo presto.
Non voleva lasciarlo andare, non in quel momento. Era sempre stata innamorata di lui e non riusciva a capacitarsi di non vederlo più. Non voleva che quell’abbraccio fosse il loro ultimo addio.
Forse, però, c’era ancora una speranza. “Tornerò indietro”, aveva detto. Aveva paura a credergli. Aveva paura di rimanere delusa, troppo delusa.
Aveva paura, ma voleva credergli. L’avrebbe aspettato anche tutta la vita, se fosse stato necessario.
Avrebbe atteso il suo ritorno, appoggiata al balcone della finestra.
- Sì.
Disse Winry, quasi senza accorgersene. Edward mosse le labbra, senza dire nulla.
- Fai attenzione. "
comunque sia, spero vi piaccia. E' una storia molto lunga, quindi preparatevi ^.^
se non si fosse capito, è sulla coppia Edward/Winry!
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Winry Rockbell
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao tutti/e! Eccomi qui con un nuovo capitolo! Questo l’ho scritto un po’ a casa e un po’ a scuola (soprattutto quest’ultima). Bene, ho fatto ritardo anche questa volta, ma non è poi così eclatante. Per farmi perdonare dei miei precedenti ritardi, vi ho scritto questo capitolo lungo lungo.

Come vedrete, è costituito da una serie di flashback di Edward, intervallati da piccoli momenti del “presente”. Bene, non dico altro, vi lascio al capitolo 20. E ancora, grazie GRAZIE di continuare a leggerla. Siete tutti importantissimi per me!

A voi il cpaitolo 20!

 

20. RICORDI DEL PASSATO

Il volo basso e ritmato di un passerotto, il dolce tepore del sole appena sorto, tra una deliziosa cornice di nuvole rosee. Una brezza leggera, per nulla fredda, morbidi e timidi fiorellini che impregnano di profumo l’aria, spuntando sui rami più esterni degli alberi, le piccole gocce di rugiada che scintillano al bagliore del giorno tra i ciuffi d’erba umida.

Primavera.

Edward, seduto all’apice della solita collinetta – quella sulla quale aveva rivisto Winry per la prima volta quando era tornato dall’Ovest – scrutava il familiare paesaggio davanti a sé, beandosi di quei sospiri di vento così pacato e soave. Appoggiò la schiena al tronco della grande quercia dietro si sé, affondando le mani tra la morbidezza del prato. Percepì le gocce fresche solleticargli la pelle, mentre il sole illuminava tiepido il suo viso e il volo alto di uno stormo di rondini fendeva lieto una nuvoletta solitaria.

Distese la gamba sinistra, che si posò delicatamente a terra. La giuntura del ginocchio cigolò leggermente, come a rammentare all’ex alchimista che era passato un po’ troppo tempo dall’ultima manutenzione.

Serrò le palpebre per un istante, concentrando la sua mente sui ricordi degli ultimi mesi appena vissuti. Ormai erano passati più di cinque mesi da quel che era successo alla gamba di Winry. Con l’arrivo di May tutto era diventato molto più semplice. Inizialmente, i due avevano litigato parecchio per vari motivi, così come avevano d’altro canto sempre fatto. Comunque sia, l’arrivo della ragazza si era dimostrato davvero molto, ma molto utile.

 

=== INIZIO FLASHBACK ===

-          Ma... ma... sei tu?

-          In carne ed ossa!

Edward alzò un sopracciglio, confuso. Non riusciva proprio a connettere l’idea che quell’avvenente ragazza fosse davvero l’irritante bambina che aveva conosciuto durante la sua avventura come Alchimista d’Acciaio.

May alzò gli occhi scuri, spostando un paio di treccine color mogano dietro la spalla sinistra. Si sistemò il lungo vestito nero, che si era arricciato sulla dolce linea dei fianchi e si alzò dal materasso, raggiungendo a passi costanti il biondo ex alchimista.

-          Chi è questa ragazza?

Chiese silenziosa Winry, con le guance che lentamente stavano assumendo un color vermiglio acceso. Uno strano senso di rabbia stava scalando internamente le pareti del suo petto, fino ad arrivare alla gola. L’ira bruciava muta, scottata da fiamme inesistenti.

-          Ed!

Lo richiamò adirata, risvegliandolo dal suo stato di trance. Edward scosse la massa di capelli dorati, ancora inumiditi dalla pioggia battente che aveva animato fino a poco tempo prima il tetro cielo notturno di Resembool. Un piccolo ringhio d’irritazione risuonò sordo dalla gola di Winry.

-          Sono May Chang e vengo da Xing!

Esordì lei, con un grande sorriso. Winry spalancò i grandi occhi color del cielo, stentando anch’essa a riconoscere in lei quella piccola bambina con il panda che aveva conosciuto anni prima in uno dei palazzi abbandonati di Baschool.

Xiao-May saltellò sulla coperta, confermando così l’identità della ragazza dai capelli corvini.

Edward, dal canto suo, boccheggiava sorpreso, senza pronunciare parola. Winry se ne accorse.

-          Edward!

Urlò inviperita – per quanto le fosse possibile, poiché era ancora molto debole – accecata da una pungente gelosia che non aveva mai provato in vita sua. Il ragazzo scostò lo sguardo da quello della bella alkaestrista per concentrarsi sulla furia galoppante della sua meccanica di fiducia. Incontrando il suo sguardo infuocato, Ed avanzò di un passo e si passò una mano tra i capelli, imbarazzato e incerto sul da farsi.

Accanto all’odioso macchinario dei “Bip”, Alphonse sogghignava divertito dalle buffe espressioni del fratello maggiore e dell’amica d’infanzia.

-          Non posso credere che sia davvero tu.

Pigolò la meccanica, accogliendo tra le mani la piccola Xiao-May, che stava ancora giocherellando e mordicchiando le lenzuola candide. Il piccolo panda si accoccolò sulle dita sottili della ragazza e chiuse dolcemente gli occhietti neri.

-          Sono proprio io! Ho deciso di venirvi a trovare dopo molto tempo.

-          Già, è così!

S’intromise Alphonse, accostandosi alla mora.

-          Non ci siamo più sentiti da quando sono tornato da Xing, così ha deciso di farmi una sorpresa!

-          Ah. Complimenti, come sei cresciuta!

Disse Winry, con un sorriso che sembrava essere il più finto del mondo. May le sorrise, chiudendo gli occhi.

-          Grazie, Winry. Ho da poco saputo cosa ti è successo. Mi dispiace tanto!

Alphonse s’illuminò. Raggiunse Edward, che aveva appoggiato la schiena sullo stipite della porta chiusa. Si avvicinò al suo viso, catturando l’attenzione dell’oro dei suoi occhi.

-          Fratellone?

-          Mmmh?

-          Credo che mi sia venuta un’idea!

Esclamò, con un enorme sorriso. L’ex alchimista si avvicinò ulteriormente, per permettere al fratellino il grande colpo di genio all’orecchio. Pochi istanti dopo, Edward alzò di scatto la testa.

-          May.

La chiamò, con voce seria. La ragazza lo raggiunse e insieme uscirono dalla stanza. Al giunse davanti al letto di Winry, il cui viso aveva raggiunto tonalità ancora ignote al genere umano.

-          Gelosona!

La canzonò, prima di scappare anch’esso dalla stanza, ridacchiando vagamente felice.

=== FINE FLASHBACK ===

 

Edward sorrise soddisfatto. Arrossì un po’, al pensiero della ragazza che amava. Certo che Winry, con quel viso paonazzo e la sua infondata gelosia, era davvero, davvero bellissima. Portò una mano sulla fronte, scostandosi i disordinati ciuffi biondi che ricadevano leggeri sul viso.

Ormai i capelli, se li lasciava sciolti, gli arrivavano a metà della schiena e al vento scivolavano lievi all’aria tiepida, come fossero di seta, scompigliandosi e creando splendidi giochi di luce aurea. Winry gli aveva impedito tassativamente di tagliarli, o non lo avrebbe amato più. Sorrise, ben sapendo che la meccanica non avrebbe mai cancellato ciò che le sussurrava il cuore per uno stupido taglio di capelli.

Se li accarezzò teneramente, facendoli scorrere tra le dita e li osservò, rigirandoli con le mani.

Sorrise, di nuovo, perfettamente consapevole che no, non li avrebbe mai tagliati.

Allungò un braccio verso il primo sole del mattino, così da ripararsi gli occhi dai deboli raggi luminosi. Inspirò profondamente, perdendosi nel fresco e naturale profumo dell’erba bagnata dei campi.

 

=== INIZIO FLASHBACK ===

-          Che schifo questa puzza!

Borbottò seccato Edward, lamentandosi del solito odore di disinfettante che infestava l’ormai conosciuta stanza bianca. Winry alzò lo sguardo da ciò che stava leggendo, ossia un minuzioso catalogo con i nuovi modelli di automail in commercio. Posò la rivista sul comodino con fare distratto, vagamente triste, sistemandosi successivamente le coperte sul ventre.

-          Hey.

Mormorò, forzando un sorriso. Edward, Alphonse e May le si avvicinarono titubanti. La bionda li fissò incuriosita e sorrise scorgendo negli occhi dell’ex alchimista qualcosa che era molto di più di un flebile barlume di speranza.

-          Win.

Cominciò Edward, accarezzandole la chioma luminosa. La meccanica inclinò la testa e il suo sguardo slittò su tutti i presenti, uno per uno.

-          Al ha trovato la soluzione.

-          La... soluzione?

-          Per la tua gamba.

-          Cosa? Davvero?

-          Certo. Solo, dobbiamo chiederti una cosa.

-          Cioè?

-          Te la sentiresti di essere curata attraverso una trasmutazione alchemica?

Winry spalancò i profondi occhi blu, tremando leggermente. Al, accorgendosene, le sorrise bonariamente, rassicurandola.

-          No, Win! Tranquilla, non è una trasmutazione umana.

-          Ah no? Quindi nessuno sarà sacrificato?

-          Esattamente.

-          Ufff. Per fortuna!

Disse, riprendendo il suo colorito naturale. May s’intromise, posandole accanto al cuscino la piccola Xiao-May, che cominciò a rotolarsi giocosamente.

-          Io sono un’esperta di alchimia medica. Posso curare la tua gamba dalle ustioni, anche se gravi. Certo, non nego che farà male e che la riabilitazione sarà lunga e difficile. Non posso neanche assicurarti che vada tutto bene. Ma se vuoi disporti a fare quest’intervento, nel caso andasse bene, non dovrai più installare un’automail.

Winry s’illuminò al sentire quelle parole. Edward le strinse dolcemente una mano, come a rassicurarla della sua presenza. La meccanica sorrise, stringendo un po’ i denti per il dolore che le procurava la mano esperta di May, che le stava tastando con sicurezza la gamba, attraverso la stretta fasciatura.

-          I medici ci hanno dato via libera, se questo può rassicurarti.

Asserì Al, seguendo con lo sguardo tutti i movimenti della mora. La mano di Winry vibrò grossolanamente. L’ex alchimista la strinse tra le dita, cercando di infonderle quanto più coraggio fosse possibile. Winry si concentrò sugli occhi d’oro di quello che era stato il suo migliore amico, individuando in essi risentimento, paura, speranza, rabbia.

-          Ok.

Disse infine, in un sussurro. May dispose i kunai a cerchio, infilzandoli perfettamente nel materasso, circondando la gamba bruciata dalle fiamme del comandante. Negli occhi azzurri della bionda saettò un lampo di determinazione. L’alkaestrista davanti a lei alzò le mani, pronta per la trasmutazione.

-          Facciamolo.

Dichiarò sicura, appena prima che una potente luce dalle tonalità azzurre l’avvolgesse completamente e un acuto grido di dolore scappasse fuori dalle sue labbra dischiuse.

=== FINE FLASHBACK ===

 

Edward soffiò fuori l’aria umida che aveva cullato nella sua bocca fino a quel momento, socchiudendo brevemente le labbra. Un sibilo silenzioso si propagò per la sua mente, mentre i polmoni tornavano gremiti d’ossigeno. Una brezza più fresca scompigliò i suoi capelli d’oro, che erano scivolati fuori dall’elastico rosso. Un paio di battiti del suo cuore palpitarono nella gola, con un tumulto umido che gli lasciò un retrogusto amarognolo sulla lingua.

Un fascio di luce turchese annebbiò la sua mente, mentre le sue labbra s’incurvarono in un sorriso nostalgico.

Meccanicamente, congiunse le mani con uno schiocco, pochi istanti prima di posarle a terra, a palmo aperto.

Nulla.

Nessuna strana trasmutazione, nessun muro imponente, nessuna pericolosa arma ricavata dai componenti chimici del terreno. Nessuna luce abbagliante, esclusa quella del sole, brillante, calda, aurea.

Accarezzò con le dita vissute i morbidi ciuffi d’erba, le sue labbra si schiusero in un sorriso di magra delusione. Nonostante fossero passati anni ormai, era davvero difficile abituarsi al fatto di non essere più in grado di utilizzare l’alchimia.

Scacciò secco il pensiero, mentre l’immagine di Alphonse che si rannicchiava in un angolo della loro casetta, con lo sguardo di uno che si sente terribilmente in colpa per aver sottratto chissà cosa al proprio fratello maggiore cominciava a prendere velocemente forma nella sua mente. Certamente, non gli avrebbe detto che gli mancava terribilmente l’alchimia, chissà che storie avrebbe tirato fuori. Non l’avrebbe rivelato nemmeno a Winry, dato che tempo prima le aveva detto che riusciva a vivere benissimo anche senza. In effetti, era così, ma non voleva apparire ancora più contradditorio di quanto già non fosse.

Mordicchiò un aspro filo d’erba, perdendosi nuovamente nei suoi pensieri e nel profilo così rotondo e morbido di quella collina così poco distante da lui.

 

=== INIZIO FLASHBACK ===

-          Sei pronta, Winry?

Chiese gentilmente Ed, reggendo con un braccio la ragazza, mentre con l’altro si scostava alcuni semplici fiocchi di neve che gli si erano posati sui capelli. La meccanica annuì, insicura. L’ex alchimista rise silenziosamente, facendo un piccolo passo in avanti.

-          Forza, Win. Ce la puoi fare!

Esclamò, esortandola. Winry arricciò le labbra in un’espressione concentrata e alzò il ginocchio destro, lentamente, per poi posarlo nuovamente a terra e sprofondare di qualche centimetro nel debole strato di neve candida.

-          Brava! Così!

La esortò, con un enorme sorriso dipinto sul volto. La ragazza abbozzò un risolino compiaciuto, mentre faceva un grande sforzo per avanzare di un altro passo.

Affondò nuovamente lo scarponcino nella neve, facendo altri due o tre passi. La stretta di Edward si fece meno intensa e Winry parve perdersi nel terrore. L’ex alchimista rise sonoramente, stringendola a sé con amore.

-          Ed!

Urlò lei indispettita, incrociando le braccia al petto. Il ragazzo sbuffò e si fermò davanti a lei, ponendole le mani sulle spalle.

-          Win, ce la puoi fare anche da sola.

-          Ma non...

-          Niente ma. Sono qui vicino a te. Forza, fai un passo.

Winry allungò incerta la gamba destra e l’appoggiò per terra. Lentamente, seguì con la sinistra. Un sorriso soddisfatto comparve sulle sue labbra lucide.

-          Ce la sto facendo!

Esclamò contenta, accelerando di poco la sua avanzata. Edward la guardava a pochi metri da lei con ammirazione, battendo le mani.

Alcuni minuti dopo arrivarono sulla cima, completamente imbiancata. Winry si strinse nel suo giubbotto pesante, affondando il viso nella grossa sciarpa arancione. Edward le passò una mano tra i capelli, accarezzandoglieli.

-          Hai visto? Ce l’hai fatta, sei arrivata fin qui solo grazie alle tue stesse forze.

-          Già. È un’emozione straordinaria.

-          Io la conosco bene. E devo solo ringraziare te.

-          Me?

-          Sì, te. Perché è grazie ai tuoi automail, anni fa, che sono riuscito a reggermi in piedi e a camminare verso il futuro. Grazie.

-          Di nulla. Grazie a te.

-          Dovere. È stata colpa mia.

-          Teoricamente, è stato il col... ehm, comandante supremo.

-          Non nominarmelo, ti prego!

Ringhiò, stringendo i pugni. La mano delicata della meccanica sfiorò il suo viso in una tenera carezza. Edward si abbassò verso di lei, sfiorando le sue labbra con le proprie. L’alito dolce della ragazza inebriò i suoi sensi, mentre la sua lingua s’insinuava dolcemente dentro la sua bocca, rendendoli un tutt’uno.

Pochi istanti dopo, Winry si posò sul petto del ragazzo. Un leggero alito di vento polare investì i loro visi, facendo svolazzare i capelli di entrambi.

-          Ed?

Lo chiamò lei. L’ex alchimista abbassò lo sguardo.

-          Sì?

-          Tanto tempo fa ti chiesi la stessa cosa.

-          Sarebbe?

-          Prima di partire per Ovest, mi dicesti: “È uno scambio equivalente. Io ti darò metà della mia vita, così in cambio mi darai metà della tua”. Che volevi dire, con questo?

Edward sorrise, con un’aria da chi la sa lunga. Alzò il viso verso il cielo, cinereo e invernale. Una coltre di nubi sottili faceva sembrare quel paesaggio innevato ancora più gelido. Posò una mano sulla spalla della ragazza e le baciò velocemente la cima della testa.

-          Lo saprai.

Ammise, con un sussurro.

-          Non ora. Ma lo saprai.

=== FINE FLASHBACK ===

 

Il ragazzo scosse la testa, con un leggero sorriso. Si alzò dal prato, strisciando le dita sull’erba umida. Camminò per la campagna, fino a scorgere in lontananza una casetta su due piani, preceduta da un cartello recante la scritta “automail Rockbell”.

Alla finestra, una splendida ragazza dai capelli biondi lo salutava con la mano, urlando semplici parole che Edward non udì.

Le rispose mandandole un bacio, con la mano e nascondendo il rossore nel cappuccio della palandrana rossa.

Eccola lì, con il viso illuminato dal sole: la metà della sua vita.

 

 

Et voilà! Anche questo ventesimo capitolo è finito! Spero sia stato di vostro gradimento! Vi preeego... recensite! ^^

 

Fflover89: in effetto avevo pensato di fargli sparare alla gamba, ma poi mi sono resa conto che forse non sarebbe stato nel suo personaggio. Beh, penso che anche questo capitolo sia stato all’altezza J

Alhia: beh, hai visto quello che è successo con l’arrivo di May. Che ne pensi? Aspetto la tua recensione! Grazie!

ValeXAnime: grazie davvero! Sì, si sono tutti riuniti xD

Onyria:  scusa, me ne sono accorta dopo del “ginocchi”, mancava una a. a parte questo, grazie della recensione. Comunque, come avrai capito, lo “scusa” era di Roy. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto.

 

Al prossimo capitolo, baci.

MeggyElric___

 

 

   
 
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