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Autore: sagitta72    07/11/2010    7 recensioni
“ Al momento della stretta di mano i due mi guardano con un sorriso divertito, quasi canzonatorio”….e’ cosi’ che inizia questa semplice fiction dove un’adolescente dovra’ patire perdite, delusioni e amarezze prima di poter finalmente trovare la felicita’ che tanto ha sognato dal primo giorno in cui ….. a voi se perdere un po’ di tempo dietro alla mia prima avventura da singola scrittrice.
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aquarius Camus, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo n.4

 

 

Il giorno tanto atteso … non da me!

 

 

E’ finalmente arrivato il giorno tanto atteso da tutti. Mia madre e’ in preda ad una crisi di nervi e noi tre stiamo cercando di calmarla, convincendola che il vestito e’ più che adatto, sia per come lo indossa, sia perche’ e’ molto elegante, adatto ad una donna in seconde nozze. Ma porca miseria, non poteva farsi venire i dubbi una settimana fa? No, proprio oggi; meno male che era tutto sotto controllo e il tempo sarebbe bastato per l’ organizzazione! Per fortuna, appena ci vede vestite, pettinate e truccate è così contenta e soddisfatta che persino il suo vestito passa in secondo piano. Abbiamo tutte e tre lo stesso abito, ma di colori diversi: Nicole, che e’ mora con occhi nocciola, veste di bordeaux; Michelle, castana chiara ed occhi azzurri, veste di blu ed io vesto  di verde acqua, colore che riprende quello dei miei occhi e risalta con i capelli castani. Dalla finestra vediamo che ci sono tutti quanti e manchiamo solo noi, così scendiamo alla volta del grande passo. Comincio a pregare  il Signore per non farmi fare, almeno quel giorno, le solite figuracce che mi accompagnano ogni qualvolta mi trovo nelle immediate vicinanze dei mie futuri fratellastri. Proprio io sono ad aprire l’entrata di mia madre e pian piano mi avventuro all’altare, sito in giardino, seguita dalla seconda e dalla primogenita. Evviva, ce l’ho fatta! Almeno so che la cerimonia nuziale e’ salva. Dalla parte opposta osservo i suoi figli, sono molto tranquilli e pacati, ma noto uno sguardo freddo negli occhi di Camus quando il prete dichiara i nostri genitori marito e moglie. Non ho mai capito se mia madre gli piaccia o meno, eppure vanno d’accordo; mia madre, in effetti, lo adora: ce l’ha fatto notare più volte quando si parlava di loro.  Dice che e’ il figlio che avrebbe voluto avere: pacato, intelligente e molto elegante. Come al solito, non mi accorgo che lo sto fissando insistentemente e vengo “beccata” in flagrante. Gli sorrido con disinvoltura  e mi volto subito a guardare gli sposi, che cominciano ad essere attorniati dai pochi parenti e amici per gli auguri. Dopo aver porto i miei auguri, mi volto, inciampando sui tacchi vertiginosi che ho dovuto indossare, ma per fortuna vengo intercettata da un ragazzo molto carino e dal sorriso simpatico prima di franare rovinosamente a terra. Mia madre esclama:

          Kate!! Insomma, ma che ti succede ultimamente?

          Oh mamma … lo sai che io con i tacchi non ho un bel rapporto … non potevo mettermi le scarpe da ginnastica??!!!

          Ahahahahah, hai ragione piccola, c’e’ un certo rapporto di amore ed odio tra di voi – ride  il neo marito di mia madre, la quale si lascia trasportare anche lei dalla sua ilarita’, - però dai Kate – mi sussurra divertito facendo lo stesso sentire ai vicini – sei uno schianto oggi … non ti ho mai vista cosi’ bella

Sono sicura che ha voluto sdrammatizzare la situazione, ma nonostante tutto, arrossisco violentemente e lo ringrazio per il complimento. Nel frattempo ringrazio anche il ragazzo che mi ha sostenuto; Milo, che purtroppo gira da quelle parti, non può non dire la sua:

          Possibile che tu debba fare sempre delle figure barbine con chiunque? O forse ti capita solo in presenza dei ragazzi?

          Possibile che tu, invece, non abbia di meglio da fare che infastidire me?

          Milo sei sempre il solito, lasciala stare – si diverte Aphrodite – la metti ancora di piu’ in imbarazzo davanti a lui.

          State parlando di me? – chiede il ragazzo del mio salvataggio.

          Stavamo parlando di bei ragazzi … tu che c’entri? – gli dice Milo

          Ah, non sono nella lista?

          Ma si direi di si, in fondo sei belloccio pure tu, ma lo sai che io vengo sempre per primo.

          Ah ah aha hah – cerco di tenermi ma non ce la faccio - Ottima questa battuta … ahahahah …  lo ammetto Milo ogni tanto sai anche essere divertente … ahahahaha … tu il primo della lista? Ma stilata da chi?

Nel frattempo arrivano anche le mie sorelle e Camus,  mentre Milo si limita a fulminarmi con lo sguardo per poi rispondere :

          Beh hai ragione …  e’ da specificare … non mi interessano certo quelle stilate da bambine e ragazzine del liceo 

          Comunque io sono Aiolia, se aspetto che qualcuno ci presenti sto fresco.

          Piacere Kate ..  e grazie per prima.

          Di nulla, figurati.

          Sei anche tu un loro parente ? – chiede una delle mie sorelle

          No, sono il figlio di Sebastian, l’autista del sig. Nicholas

          Ah meno male, allora non possiedi il loro DNA – sorrido felicemente, lasciando tutti i presenti perplessi

          E dire  che da oggi siamo parenti – inizia un Aphrodite un po’ scocciato dalla mia battuta, mentre soffia via il fumo della sigaretta – e’ bello vedere come tu ne sia contenta

          Mi sembra che la cosa sia reciproca … - e volto lo sguardo verso Camus – ma magari ho capito male.

          Sentite, oggi e’ la festa dei nostri genitori – puntualizza Michelle – potete evitare di beccarvi come al solito? – poi guardando me – almeno per oggi … per favore.

          Ma si perché no – rispondo – a condizione che non venga stuzzicata!

          Condizione accolta – Aphrodite spinge Milo e Camus alle spalle, avviandosi verso il buffet – fate i bravi su, non diamo spettacolo – poi sussurra all’orecchio di Milo, ma io sento lo stesso – che non prenda l’abitudine pero’.

          Se pensa che finisce qui si sbaglia – accenna con un ghigno Milo, poi rivolto a Camus – ehi che hai?

          Niente – e si scrolla la mano del fratello e va a versarsi da bere.

Io sarò anche imbranata e attacca briga, ma anche loro non e’ che fanno attenzione a quando parlano se vengono ascoltati o meno. Ma tutto a suo tempo, purtroppo io sono una che non scorda facilmente i torti subiti.  A parte questo piccolo incidente, la festa procede come volevano i nostri sposi. Prendiamo posto nel tavolo vicino al loro, sotto il de hors creato dall’azienda di catering, e con noi si siede anche Aiolia, che, guarda caso, finisce proprio tra me e Camus. Devo dire che, oltre ad essere un bel ragazzo, e’ anche molto simpatico e socievole, non si lascia intimidire da Milo che lo stuzzica prepotentemente e ribatte ad ogni suo commento. Non so se per educazione o perché e’ proprio lui ad essere così disponibile, ma spesso si ferma a chiacchierare con me su molti argomenti, soprattutto quando si rende conto che non sono interessata alle conversazioni altrui. Anche lui va all’università e studia Scienze della Comunicazione: beh, si vede, riesce a farmi trascorrere questo maledetto giorno, nel modo più sereno e gioioso possibile. Meno male che in questa casa  esiste anche una persona che non mi starà col fiato sul collo; glielo dico sottovoce, senza farmi ascoltare da nessuno e per tutta risposta mi dice che in effetti sto entrando in una gabbia di matti. Ha un modo di dirlo che mi diverte tanto e così comincio a ridere e scherzare ancora di piu’, attirando l’attenzione del suo vicino, che ogni tanto mi guarda sorpreso e mi lancia delle occhiate di cui non riesco bene a percepire il significato. Possibile che continui ancora a dargli fastidio? In fondo sto facendo quello che vogliono, cerco di divertirmi. E più passano le ore e più sono contenta, perchè fra poco tutto finirà e domani i colombini partiranno per il viaggio di nozze, mentre io me ne andro’ a stare tre mesi  da mio padre.

Al termine della cena, ci spostiamo tutti in giardino, dove c’e’ il taglio della torta; i nostri genitori vogliono fare la foto con noi figli. Per la posa ci offrono anche un bicchiere di champagne ed io, mentre attendo che il fotografo dia il via, ne assaggio un po’ assaporandone il buon gusto. Facciamo la foto ricordo, dopodiché ci mettiamo nei tavolini disposti a cerchio, pronti ad accogliere al centro gli sposi per il loro ballo di apertura. Naturalmente le mie sorelle vengono prelevate dai due furboni, Aphrodite e Milo, mentre io rimango al tavolo con Aiolia e Camus. Ascolto interessata la loro conversazione su un programma che hanno per il week end e nel frattempo mi scolo il bicchiere di champagne.

          Hm … buono .. non si sente nemmeno quando scende.

          Appunto, vedi di non berne troppo – mi riprende Camus

          E perché, scusa? Che vuoi che mi faccia un altro bicchiere, sono abituata a berlo – mento spudoratamente.

          Ti ripeto quello che ti e’ stato detto poco fa … evitiamo di rovinare la serata.

          Per due bicchieri? Ma non farmi ridere.

          Dai Camus, effettivamente non sono pericolosi, mica ci si ubriaca con così poco – mi difende Aiolia

          Perché non conosci il soggetto

          Neanche tu mi conosci – mi alzo e vado a prendere un altro bicchiere – e te lo dimostrero’ – mi scolo l’altro champagne – visto? Sono sobria … nessun sintomo … tranquillo Camus, non ti voglio rovinare la festa, so che ci tieni così tanto …  vedo che ti stai molto divertendo, potro’ anche essere selvaggia, ma non fino a questo punto … ci tengo anche io ad apparire una brava ragazza, non voglio fare sfigurare mammina e sorelle.

           Stai già delirando – mi riprende lui

          No, no … affatto

          Vuoi ballare? – mi propone Aiolia

          Si grazie … - mi alzo ma poi mi blocco subito – posso vero Camus? O mi e’ vietato anche questo?

Senza nemmeno rispondermi, si alza e se ne va, diretto ad un tavolo, dove chiede ad una ragazza di ballare. Chiedo a Aiolia chi sia e lui mi dice che e’ una cugina di Boston, figlia del fratello di Nicholas. Li osservo mentre ballano, durante il quale lui ride e scherza, mentre lei  dopo un po' gli da un bacio sulla  guancia. Non so se e' l'alcool o i miei ormoni impazziti, ma mi sento invadere da un fuoco e fremere di rabbia. Mi scuso con Aiolia, dicendo che ho dei bisogni fisiologici urgenti da assecondare e me ne vado; mentre mi avvio all'interno della villa, incrocio uno dei camerieri che porta il delizioso champagne, ne prendo uno e  me lo scolo in un colpo solo. Quando torno fuori, incrocio un altro cameriere e poso il bicchiere vuoto e visto che gliene avanza uno pieno, mi bevo anche quello. Vado verso il tavolo dove sono tornati quasi tutti, mancano solo Milo e Aphrodite che stanno parlando con dei loro cugini, mentre una delle mie sorelle sento che chiede:

         Dov'e' Kate?

          Bisogni fisiologici – sussurra Aiolia

          Ha bevuto ancora?

          Qualcosina … perché? - rispondo io

          Niente alcoolici vero? - si preoccupa mia sorella

          Solo un po' di champange … e' molto buono.

          A che quota sei arrivata? - mi chiede freddamente Camus

        Tre … quattro .. non ricordo – poi rivolgendomi ad Aiolia – torniamo a ballare? Ti va?

        Perchè no – risponde lui divertito, mentre Camus si irrigidisce.

Trascorriamo la serata a ballare e a divertirci, riesco anche a sopportare le frecciate di Milo, ma mi sta sorgendo il dubbio che ad aiutarmi sia tutto l'alcool che mi sono scolata. In un momento in cui non vengo vista da nessuno, mi bevo un altra coppa di champagne, lo adoro, mi piace molto e mi da l'adrenalina giusta per continuare a sopportare questo peso allo stomaco che mi opprime. Ad un certo punto chiedo ad Aiolia  se ha voglia di fare due passi, perchè ho troppo caldo e così ci avventuriamo verso la piscina. Nel frattempo ripassa un cameriere e chiedo se ha due coppe di champagne, lui me le cede ed io ne do una al mio accompagnatore, che mentre beve, un po' preoccupato mi dice:

         Kate e' meglio che ora smetti, dai, se ti beccano non hai idea di che paternale ti faranno.

         Ma chi vuoi che mi becchi …  sono tutti di la' … e poi sono sobria ...guardami – e comincio a            camminare sul bordo della piscina – vedi ...sto in equilibrio  -  e scoppio a ridere divertita, poi però perdo l'equilibrio, ma lui, per frotuna riesce ad afferrarmi prima che cada in piscina.

     oh grazie .. forse e' meglio che sto con i piedi per terra … ahahahah … scusami … ti cado sempre            addosso …

      figurati, però ora basta .. dammi il bicchiere … questo lo finisco io - e mi toglie il bicchiere di             mano bevendone il contenuto per essere sicuro che non lo faccia io in un secondo momento.

          hai finito di dare spettacolo? – una voce alle mie spalle mi fa sussultare

          oh Camus … mi mancavi … vuoi unirti a noi? Un bell' abbraccio da fratelli … ahahah …  divertente no? - e mi stringo a Aiolia, che delicatamente mi sposta.

 

           e' meglio che ti siedi un po' … vado a prenderti un caffe' – Aiolia mi lascia da sola con Camus

           adesso stai ferma qui e non ti muovere finchè non avrai smaltito tutto quello che ti sei bevuta … ma        guardati

         …. - io abbasso lo sguardo e comincio a guardarmi da tutte le parti, poi mi volto verso di lui -  allora? Che ho che non va? - poi sorrido – tuo padre mi ha detto che non mi ha mai visto così bella!!! Tu non sei d’accordo?

          no

         mhm – metto il broncio – peccato … magari un giorno migliorerò … che dici? - vedendo che non si smuove -   Magari un giorno mi troverai anche carina e finalmente ti piacerò - mi spazientisco io

         Ne dubito. In ogni caso, non mi sembri nella posizione di scherzare.

         perchè no? – le sue parole, nonostante tutto mi feriscono -  Aiolia con me ci scherza  e mi sembra che non l'ho annoiato, anzi  - e mi alzo, avvicinandomi a lu,i barcollando per lo slancio che mi sono data – mi sembra che si sia anche divertito.

           solo perchè e' una persona educata … non ti scordare che e' il figlio dell'autista di mio padre …

          E quindi cosa vorresti dire? … che devo lasciar perdere la plebe!

          Non penso questo di Aiolia, lui e’ un ragazzo molto nobile, gentile e buono d’animo … e non voglio che tu te ne approfitti.

          Non ho l’abitudine di approfittare delle persone, non l’ho mai fatto e non lo faccio ora. Questi discorsi perché non li vai a fare a tuo cugino Milo, che approfitta di te e dell’ospitalità di tuo padre con la scusa dell’università?

          Non lo conosci … non ti permetto di giudicarlo, chiaro!

          Però tu puoi giudicare me solo al primo incontro, e’ così? … - alzando la voce – E’ COSI’? .. RISPONDI!

          Sei una stupida … un incosciente … un’immatura…ecco cosa sei, e non ci vuole una scienza per capirlo … e stasera ne hai dato  l’ennesima dimostrazione … le persone come te mi irritano…

          Non voglio più sentirti … torna dagli altri .. vattene! – poi vedo arrivare Aiolia – e se vuoi andartene anche tu con lui … fai pure .. non mi offendo..

          Ma che ho fatto? Che ho detto? – Aiolia guarda prima me e poi Camus

          Lascia stare … ha bevuto troppo, straparla … - Camus mi volta le spalle mentre parla a lui – anzi fammi ancora il favore di stare qua … meno sta in mezzo ai piedi in queste condizioni, meglio e’ -  e se ne va, senza aspettare risposte ne da me ne da lui.

Gentilmente Aiolia mi porge il tazzone di caffè e ci sediamo in una panchina del parco, lontano da tutti. Dopo avergli raccontato il nostro piccolo diverbio, lui  sorride e mi spiega

-          Camus lo conosco da tempo e non e’ sempre stato così, anzi, era un ragazzo molto allegro e vitale. Ammetto che e’ freddo e distaccato,  ma quello e’ nel suo carattere, però il cambiamento radicale l’ha subito quando e’ venuta a mancare sua madre. Lui le era molto legato, era una donna fantastica che  gli dava sicurezza e questo bastava per farlo sorridere di più alla vita. Ma dopo e’ cambiato tutto. E’ una fortuna che abbiano un padre come Nicholas, che si e’ sempre preso cura dei figli e ha cercato in tutti i modi di colmare il vuoto che la moglie aveva lasciato in quella casa. E’ stato proprio lui a proporre a sua sorella, che vive a Boston, di far venire Milo a studiare a Miami, sapeva quanto erano legati con Camus e che ogni qualvolta si vedevano, lui tornava sereno come prima.

Ecco, in questo momento mi sento una cretina, ora capisco le parole rivolte in difesa del cugino. Però una cosa non capisco, cosa c’entra tutta l’umanità se sua madre gli e’ stata portata via troppo presto?     

 

Bene ora passiamo alle vostre risposte:

LADYBLUE: ahahaha, e proprio perche’ non lo immaginava nessuno che ho inserito Aphrodite come fratello!! Beh come eleganza e portamento si assomigliano, certo il “MIO” Camus e’ tutta un’altra cosa. Si e’ vero sono entrambi antipatici, ma piu’ avanti puo’ darsi che cambino chi lo sa!!! Con la madre? La vedo lunga. Al locale ce la portiamo noi, ti va? Le diamo due dritte su come comportarsi con loro. Ciao grazie per seguirla sempre.

CHARME_STRANGE: non ti preoccupare per i ritardi, quando puoi leggi, l’importante e’ che non subisci delusioni. Le sorelle sono la sua base e forza per proseguire ad andare avanti in quella casa, gabbia di matti la chiamo, e per quanto riguarda la madre, chissa’ magari per lei e’ stata una cosa gravissima ma poi per te non lo sara’ boh chi lo sa?hai ragione nel dire che Camus non condivide il modo in cui lei tratti sua mamma, e’ natuarale per lui che non ce l’ha piu’, pero’ non e’ una giusta giustificazione….ahahahaah…anche tu shokkata per Aphrodite? Me l’aspettavo le vostre reazioni, pero’ dai e’ piu’ divertente!!!!

WINNIE343: si dai convinciti del fatto che Cam sia sua fratello, in fondo, si assomigliano in tutto no? …mah, in qualcosa forse ..  sentirti parlare di Camus antipatico, mi fa un certo effetto, vabbe’ cercherò di migliorartelo, se posso … se voglio …. Un bacio ciao

BARAKEI: ti piace più Aphrodite di Camus?!! Incredibile, cavolo cosa ho combinato!!! No no, devo rimediare subito … A parte gli scherzi, sono contenta che sia migliorata e che ti continui a piacere, e ti assicuro che Kate ce la farà ad ogni costo, con o senza di lui … ma e’ forte e lo vedrete.

HOEL:             ah queste belve, come ti capisco, io ho un belvone che me lo prende in ostaggio uffa…non hai idea di quanto ho riso per l’ergastolo da dare a suo padre ..  magari e’ stata la madre a volerlo chiamare così!!! Desiderava una femmina, e’ uscito maschio ma non e’ che di maschio abbia molto, allora diamogli un nome che gli si addice…che ne dici? Puo’ essere? Per quanto riguarda i genitori di Milo, la risposta l’hai avuto in questo capitolo, e per quanto riguarda il valium alla madre..beh che dire, da stasera non ne avrà più bisogno, ci pensa Nick personalmente … muhahahahaah.

Volevo ancora ringraziare “nerry” che ha messo la storia tra le ricordate e “fenice88”, “fra76”, “martyx1988”, “hoel”, “barakei” per averla inserita tra le seguite e ancora “winnie343” per averla tra le preferite. Grazie a tutti. 

           

 

   
 
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