Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Lena Mason    08/11/2010    5 recensioni
Un trasferimento in Giappone a causa di un destino avverso..
Una ragazza orgogliosa e testarda...
Un ragazzo selvaggio e don Giovanni...
Una storia ordinaria dai risvolti straordinari
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kiba Inuzuka, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

PRIMO GIORNO DI SCUOLA.

 


Mentre attendevano l’apertura del cancello, appoggiate al muro, le due ragazze discutevano sulla ‘popolazione’ scolastica. Ino stava spiegando ad Alida la gerarchia che vigeva nella scuola. Dopotutto in qualunque scuola di ogni paese c’è una piramide sociale e anche Konoha non faceva eccezione.

 

-Allora, le ragazze che, diciamo, detengono il potere sono tre: Sakura Haruno, Karin Yamamoto e Temari Sabaku. I motivi sono principalmente tre: o sono ricche e influenti, come Sakura, o sono facili da abbordare come Karin oppure sono fisicamente forti, come Temari. Sakura e Karin hanno la nostra età, mentre Temari è di un anno più grande. Meglio che le eviti. Se non gli vai a genio, ti rendono la vita impossibile- Ino prese un profondo respiro, poiché aveva detto tutto in un fiato e proseguì -Passando ai ragazzi. C’è una moltitudine infinita di gruppi. Il più famoso e irraggiungibile, è composto da quelli dell’ultimo anno. Hanno quasi tutti diciotto anni compiuti e sono a dir poco favolosi- all’espressione scocciata dell’amica, Ino disse ghignando –vedremo cosa penserai appena vedrai Itachi…-.

 

Quest’affermazione fu seguita da un'altra espressione scocciata e da un’alzata di spalle:- anche se fosse un dio sceso in terra, non hai appena affermato che quel gruppo è irraggiungibile?-.

 

-Eh sì, solo la fidanzata di Pain è entrata nelle loro amicizie. Gli altri non sono portati a relazioni durature o con quelle più piccole. Comunque, il secondo gruppo in ordine d’importanza è formato da ragazzi nostri coetanei. Il capo assoluto è Sasuke, fratello minore di Itachi, seguito da Naruto, una testa quadra bionda che ha il cervello più piccolo di una noce e da Kiba, il playboy. Di questo gruppo fanno parte i ragazzi più carini della nostra età e, anche se non capisco perché, ne fanno parte anche Shikamaru e Choji-.

 

-Ma è così inguardabile questo Shikamaru?- chiese Alida, intuendo che Ino dovesse avere un qualche interesse verso il ragazzo, poiché in un quarto d’ora lo aveva nominato già due volte

 

-No, però non è mai stato il tipo da gruppo. È troppo pigro. Probabilmente sta lì perché, nonostante sia il più intelligente dell’istituto, può copiare i compiti da Sasuke, evitandosi fatica inutile. Mentre Choji, beh non è lo stereotipo del bel ragazzo, visto che, nonostante sia simpatico, ha qualche chilo di troppo. Probabilmente l’ha trascinato Shika nel gruppo-.

 

-Ma tu, e di conseguenza io, di che gruppo facciamo parte?-

 

Ino sbuffò e abbassò lo sguardo, rattristandosi:- noi siamo parte della popolazione media. Né popolari, né sfigate. In ogni caso, non è detto che tu debba rimanere con noi. Puoi diventare popolare-

 

-Non ci penso nemmeno, meno gente mi ronza intorno, meglio sto. Ho avuto la mia dose di popolarità in Italia. Non ne voglio più sapere. Troppi casini- borbottò Alida, che fortunatamente, fu salvata dall’interrogatorio di Ino da un nuovo arrivo.

 

-Oh guarda, arrivano le altre-

 

In fondo al quartiere dove c’era la scuola, due ragazze stavano camminando verso l’edificio. Una aveva lunghi capelli neri legati in una treccia, mentre l’altra aveva i capelli castani legati in due adorabili chignon . Una volta che furono abbastanza vicine, Alida notò che la corvina aveva degli occhi incredibili, talmente chiari da sembrare bianchi e che, entrambe, superavano di poco il metro e sessanta di altezza.

 

-TenTen, Hinata, vi presento…ehm- iniziò Ino, trovandosi subito in difficoltà.

 

-Sono Alida- la aiutò l’amica, ricevendo complimenti da TenTen per l’originalità del nome e costatando che almeno Hinata, abbastanza ferrata in lingue straniere, riusciva a pronunciare il suo nome correttamente.

 

-Ah, Hinata, così mi fai sentire scema- disse Ino, fingendosi sconsolata.

 

-Lo sei davvero, non c’è bisogno di sembrarlo- la interruppe una voce maschile alle loro spalle.

 

Un ragazzo, la cui altezza intorno al metro e ottanta faceva ben sperare Alida, con un buffo codino ad ananas, era spuntato dal vicolo adiacente al muro dove si trovavano le ragazze. Non era per niente brutto. Nonostante la divisa si capiva che aveva un fisico asciutto e l’espressione annoiata dipinta sul viso gli dava un’aria da strafottente niente male.

 

-Shikamaru Nara! Come ti permetti di darmi della stupida?-

 

-Mendokuse, Ino. Non urlare di prima mattina- disse lui stirandosi e sbadigliando.

 

-Appunto, ora che ci penso, cosa cavolo ci fai in giro a quest’ora?-

 

-La strega della preside mi ha obbligato ad accompagnare la nuova studentessa in giro per la scuola, dato che a quanto pare sono il più bravo-

 

Alida si sentì il mondo crollare addosso. Pensava sarebbe stata Ino ad accompagnarla in giro, invece doveva essere scarrozzata da quello sconosciuto, che tra l’altro, se non ricordava male, era anche popolare. Ciò significava una cosa sola. Lei, in giro con uno popolare, uguale: tutta la scuola avrebbe saputo della sua esistenza.

 

-Mendokuse- esclamò ad alta voce, accorgendosi che anche il ragazzo lo aveva detto nello stesso momento.

 

Si guardarono in faccia per la prima volta e mentre il ragazzo studiava la nuova ragazza, Ino li osservava alternativamente.

 

-Tu chi sei?-.

 

-La seccatura che dovrai accompagnare-.

 

-Oh- disse Shikamaru ‘beh almeno è carina’ pensò prima di dire:- piacere Shikamaru-.

 

-Piacere Alida-.


-Strano nome-.


-Mai quanto il tuo- ribatté la ragazza, facendo stirare le labbra del ragazzo in un sorriso. In quel momento il cancello si aprì e mentre Ino, Hinata e TenTen si dirigevano nella loro classe, Alida fu bloccata da Shikamaru.


-Tu non devi andare con loro. Devi passare dalla preside-

 

-E puoi dirmi dov’è la presidenza, per favore?-

 

-Ti accompagno io, ma prima devo aspettare un paio di persone, d’accordo? Non ti preoccupare la preside non arriverà prima di mezz’ora- mentre parlava, si era sdraiato su una panchina del cortile.

 

-Bene- rispose lei, sedendosi sulla panchina vicina, prese l’amato I-Phone e infilandosi gli auricolari si mise ad ascoltare le sue canzoni, senza accorgersi che Shikamaru la osservava si sottecchi, pensando

 

‘Mendokuse. Questa sarà la prossima preda di quelle tre vipere. Alta, carina e con quegli strani occhi, faranno qualunque cosa per denigrarla di fronte a tutti e mantenere il loro status. Spero se la caverà, mi sembra abbastanza timida’.

 

Per una volta il genio di Konoha si era sbagliato alla grande nel giudicare una persona.

**


Alida, con una canzone degli Evanescence al massimo volume nelle orecchie, si guardava in giro. Aveva scorto uno strano ragazzo con degli occhiali da sole e una giacca che, messa sopra la divisa, lo copriva fino al labbro superiore, un altro con delle sopracciglia enormi e un cicciottello, ma dalla faccia simpatica, che si stava avvicinando a Shikamaru, guardando però lei, che distogliendo lo sguardo, lo puntò su un altro ragazzo appena entrato dal cancello, in grado di fare talmente tanto rumore che lo sentiva, nonostante gli auricolari. Aveva i capelli biondi e gli occhi come il cielo, caratteristiche poco consone a un giapponese, seguito da un ragazzo moro. Ecco quello sì che era giapponese. Cappelli e occhi di colore nero e carnagione pallida. Era più alto del normale ed era pure carino, almeno rispetto agli altri. Non che Shikamaru o il biondo fossero inguardabili, ma non erano i suoi tipi. Comunque non era il caso di farsi film mentali, dato che lei era troppo in basso nella piramide sociale per avere uno straccio di possibilità con loro.

 

Aveva notato che il ragazzo con gli occhiali e il sopraciglione non si erano avvicinati agli altri, nonostante il biondo li avesse salutati, probabilmente perché non facevano parte dello stesso gruppo.

 

Stufa di vedere le ragazze che guardavano il gruppo vicino a lei con occhi adoranti, distolse lo sguardo e appoggiò la testa sullo schienale della panchina, estraniandosi dal mondo.

 

Si perse così l’arrivo degli altri elementi del gruppo, tra cui Kiba che le lanciò uno sguardo tra il curioso e il predatorio, e di quelli dell’ultimo anno che Ino aveva etichettato come ‘irraggiungibili’e non si accorse nemmeno che la sua presenza, l’unica femminile vicino a Shikamaru e company, non era passata inosservata a nessuno.

 

-Chi diavolo è quella?- chiese Sakura a Karin, il cui ruolo nel gruppo era sapere tutto su tutti. Le tre si trovavano dall’altra parte del cortile sulla panchina davanti a quella dei ragazzi.


- È la gaijin. Inizia oggi. Tranquilla è lì solo perché Shikamaru deve farle da sempai per un po’-.

 

-Come mai proprio lui?- chiese alterata Temari, adibita al dare ‘lezioni’ a chi non rispettava le loro regole.

 

-Mi pare ovvio- intervenne Sakura, la mente dietro a tutte le regole e punizioni – è il migliore dell’istituto, è normale che accompagni i nuovi studenti. Aveva accompagnato anche la bionda finta-

 

-Ah già, maial-Ino…- sorrise Temari al ricordo delle prese in giro verso la bionda.

 

Alida era ancora immersa nella sua musica, quando un tocco sulla spalla la fece trasalire. Sollevò la testa e si ritrovò a specchiarsi in due occhi azzurri.

 

Si tolse le cuffie senza distogliere lo sguardo. Appena fu libera, il suo udito, già torturato dalla musica al massimo, fu trapanato dalla voce del ragazzo.

 

-Ciao, io sono Naruto Uzumaki. Tu sei quella nuova, vero? Come ti chiami? Quanti anni hai? Da dove vieni?- la tartassò di domande fino a quando Shikamaru, spaventato da ciò che il biondo potesse chiederle, lo interruppe.

 

-Mendokuse, Naruto. Sei una piattola. Taci un attimo e dalle il tempo di rispondere a qualcuna delle tue domande-

 

-Ma sono curioso, dattebayo-

 

Alida lo guardò con un sopracciglio alzato. Non era seccata dal comportamento di Naruto, anzi stava trattenendo le risate, perché le ricordava terribilmente un bambino curioso e un po’ tonto.

 

-Allora in ordine: sì, sono nuova. Mi chiamo Alida, ho quindici anni e vengo dall’Italia. Contento?-

 

-In che sezione sei?-

 

-Ehm, non lo so. Devo ancora andare dal preside-

 

-O cazzo! È tardi!- sbottò Shikamaru, alzandosi e prendendo la ragazza per un polso, la trascinò via, mettendo fine all’interrogatorio di Naruto.

 

-Avete visto che strani occhi? Uno era verde e l’altro azzurro-.

 

-Spiacente- intervenne Kiba, ghignando –ero occupato a guardare altro-.

 

-Sei sempre il solito maniaco, Inuzuka- lo schernì il moro – ma devo dire che la ragazza non è male-.

 

-Ah Sasuke Uchiha, non farti sentire da Sakura, altrimenti la moretta avrà vita dura- lo rimproverò, ridendo Kiba.

 

**

 

Poco lontano dal luogo in cui iniziarono a circolare le voci sulla nuova ragazza, Shikamaru stava subendo una bella strigliata dalla preside Tsunade, mentre il vicepreside Jiraya, nonché marito della stessa, era impegnato a mangiarsi con gli occhi la nuova alunna, da bravo pervertito qual’era.

 

-Nara, solo una cosa ti ho chiesto. Porta la ragazza da me alle otto. Ovviamente sei arrivato dieci minuti in ritardo. Sei rimasto a letto di nuovo?-

 

Mentre Shikamaru balbettava qualche scusa, Alida intervenne dicendo:- Tsunade-sama, è colpa mia. Sono arrivata in ritardo perché mi sono persa per strada-.

 

-O ma allora si spiega tutto!- disse Tsunade sorridendo ai due ragazzi, facendo sparire con un colpo di spugna la sua ira- Nara, potevi dirlo subito-

 

-Ehm…è vero mi scusi..- disse lui leggermente stupito dal comportamento di Alida. Si soffermò a osservarla e la vide attenta alle parole di Tsunade, fino a quando la strega, così era soprannominata la preside, non li congedò.

 

-Allora sei nella stessa sezione di Ino, Hinata e TenTen- spiegò il moro – ci siamo anch’io e Naruto, almeno conosci qualcuno. Abbiamo un permesso della preside per il ritardo, visto che il prof della prima ora è Orochimaru. È un gran bastardo, quindi stai attenta a come ti comporti. Ah, un’altra cosa- disse il ragazzo fermandosi e facendola voltare –grazie per avermi parato il culo-.

 

-Figurati, tu mi hai tolto dalle grinfie del biondo. Siamo pari-.

 

- Naruto esagera sempre. Non ho sentito tutte le domande e quindi scusalo se ne ha sparata qualcuna di troppo invadente-.

 

-Se per domanda invadente, intendi chiedermi che taglia porto, allora accetto le tue scuse-.

 

‘Dannato Naruto!’ pensò il ragazzo, prima di bussare alla porta che conduceva nella classe del secondo anno sezione G.

 

Il professore che si trovò davanti era terrificante. Aveva dei lunghi capelli neri, la pelle diafana e occhi marrone chiaro, tanto da sembrare gialli. La sua voce era viscida, così come il modo in cui stava guardando Alida.

 

-Cominciamo male, Signorina Itou. Arrivare in ritardo il primo giorno - le disse il viscido e poi aggiunse, lasciando che Shikamaru si sedesse senza dirgli nulla, visto che i suoi ritardi erano giornalieri  –vedo che il suo cognome è giapponese-.

 

-Si, mio padre aveva origini in questo paese-.

 

-Mentre sua madre?-.

 

-Italiana-.

 

Si sollevò un mormorio di curiosità nella classe, zittito subito da uno sguardo freddo del professore.

 

-Si spiegano i suoi tratti somatici differenti dai nostri e il suo particolare nome. Ma prego ci dica qualcosa di lei- concluse, sedendosi e mettendosi gli occhiali da vista.

 

La ragazza prese un bel respiro e disse:- Sono Alida, arrivo dall’Italia. Mi sono trasferita qui con la mia tutrice due giorni fa. È la prima volta che vengo in Giappone, ma conosco un po’ la lingua grazie a mio padre. In Italia frequentavo una scuola di danza e…- si bloccò pensando a cosa dire, ma Orochimaru la interruppe.

 

-Qualcuno ha qualcosa da chiederle?-

 

Una ragazza con capelli di un rosa pallido, reputati osceni da Alida, alzò la mano, guardandola in modo altezzoso.

 

-Si, Haruno?-

 

‘Ah ecco chi. La super top della scuola. Anche se poi Ino deve spiegarmi il perché…’pensò Alida scettica.

 

-Alida-chan, come mai hai quegli occhi, come dire…strani?-

 

La rossa, di fianco a lei sghignazzò.

 

- Yamamoto, non si faccia riconoscere per l’oca che è anche dalla nuova arrivata…- la riprese Orochimaru, facendola vergognare.

 

-Haruno-san, i miei occhi non sono strani. Li ho dalla nascita e sono eterocromi, cioè di due colori diversi. Piuttosto i tuoi strani capelli sono naturali?-.

 

La classe si ammutolì di botto, mentre Ino, Hinata e TenTen guardavano Alida impallidendo. Solo Shikamaru la guardava ghignando, felice che qualcuno mettesse a tacere la fin troppo altezzosa Haruno, una volta tanto.

 

-Certo e ne sono orgogliosa, visto che li solo io!- ribatté piccata e leggermente sorpresa, perché nessuno aveva mai osato risponderle.


-Su questo non ho dubbi. E comunque anch’io sono orgogliosa dei miei occhi, perché sono piuttosto rari -.


Sakura e Alida si scambiarono sguardi fuoco, fino a quando il professore non fece accomodare Alida vicino allo stesso ragazzo che aveva visto la mattina.


Sedendosi notò che portava ancora gli occhiali da sole e la giacca.


-Shino Aburame- si presentò.


-Piacere- disse Alida sorridendo lievemente.


-Ehm- con un colpo di tosse Shikamaru aveva attirato l’attenzione di tutti, professore viscido compreso.


-Ora che vuoi,Nara?-


-Dovrei mostrare ad Alida la scuola, ordine della Preside-

 

-Si,si, non m’importa. Andate- prima che potessero uscire però aggiunse, sadico –domani però vedrò di verificare se avete recuperato la lezione di oggi-.

 

Shikamaru non rispose per evitare una punizione, ma appena fuori iniziò a lanciare insulti di ogni genere al professore, facendo ridere Alida.

 

-Scusa per le parole, ma se lo merita. Di cosa diavolo stava parlando? Non ho ascoltato mezza parola e non ho nemmeno letto cosa c’era scritto sulla lavagna-.

 

-Non ti agitare. Credo sia convinto di avermi punito, ma non si è reso conto che stava spiegando una parte della storia del mio paese d’origine-.

 

-Cioè?-.

 

-Stava spiegando Garibaldi. Credo che il prof viscido abbia un certo interesse per la storia del mio paese e non solo-.

 

-Se ti riferisci a come ti guardava, ti do pienamente ragione-.

 

-Avrei volentieri spaccato sia il naso di Orochimaru sia quello dell’Haruno- disse rabbiosa Alida, stringendo il pugno.

 

-Stai attenta a quello che fai e dici nei confronti dell’Haruno. Il problema non sono i suoi insulti, ma i pugni che sa dare la sua compagna Temari, che frequenta la terza-.

 

-Shikamaru- lo richiamò Alida – quanto è alta e grossa questa Temari?-.

 

-Credo sia intorno al metro e sessantacinque, ma fidati picchia duro-.

 

-Fidati, so difendermi- rispose Alida, ridendo.

 

I due s’incamminarono per i corridoi e videro uscire da una classe, nel corridoio su cui si affacciavano le terze, una ragazza bionda, con quattro assurdi codini e un fisico ben messo e formoso.

 

-Oh guarda. Nara-

 

-Ciao, Temari-

 

Alida la guardò, notando che era più bassa di lei di quasi dieci centimetri. Era ben messa, ma non la preoccupava. Se quella era la picchia duro della scuola era a cavallo. Ne aveva viste di peggio.

 

-E tu chi sei?- le chiese, scortese.

 

-Alida-

 

-Sai chi sono io?-

 

-Lo ha appena detto lui: Temari-san -

 

-E sai qual è il mio ruolo in questa scuola?-

 

Shikamaru, cosa che non faceva mai, pregava tutti i kami affinché Alida rispondesse bene a Temari, altrimenti si sarebbe scatenato il putiferio.

 

-Sì, lo so. Sei nel gruppo di Haruno-san. Il gruppo più importante tra le ragazze- le rispose lievemente atona Alida. Temari però, soddisfatta dalla risposta, fece per andarsene, ma aggiunse:- ah, mettiamo in chiaro una cosa. Il qui presente Nara è di mia proprietà-.

 

-Tutto tuo- si sentì rispondere la bionda che, soddisfatta, se ne andò.

 

-Come non combatti per me?- le chiese Shikamaru ironico, ricevendo uno sguardo seccato.

 

-Mettiamo in chiaro una cosa. In tutta sincerità tra tutti quelli che ho visto oggi, non c’è un ragazzo interessante nemmeno a pagarlo. Quindi mettiti l’animo in pace- senza aggiungere altro si voltò precedendolo nel corridoio.

 

-Ehi, non è carino quello che dici- la richiamò lui

 

-Lo so, la verità fa male. Comunque pensavo che tu avessi un interesse per Ino- gli disse assottigliando lo sguardo, per vedere la reazione del moro che, distogliendo lo sguardo, lo rivolse verso il cortile.

 

-Ti sei sbagliata- tagliò corto lui – andiamo. Prima finiamo e prima me ne torno in classe a dormire-.

 

-Ehi, Shikamaru. Sinceramente a me poco importa delle aule. Tu dimmi solo: dove sono i bagni, dov’è la mensa, dov’è l’uscita più vicina per il cortile e dov’è la palestra e siamo a posto-.


Il ragazzo la ringraziò di cuore per avergli accorciato il giro.


-Ah ho una sola domanda-.


-Chiedi pure. Se tutte le nuove reclute fossero poco seccature come te sarei felicissimo-.


-Che corsi extrascolastici ci sono?-.


-Allora: cucina, arte, calcio, pallavolo, basket …– .


Alida però lo interruppe chiedendo: -Qualcosa che abbia a che fare con la musica?-


-Beh c’è il coro, la banda e i gruppi di ballo-


-Questo m’interessa. Ballo di che tipo?-

 

-Misto. Moderno e classico. Però ci sono due gruppi. Uno è capitanato da Sakura, l’altro da Konan-.

 

-Non è la ragazza di quinta?-

 

-Sì, i gruppi sono un misto di tutte le classi. La scuola è piccola. È già molto avere attività extra-

 

- E come faccio a iscrivermi?-

 

- Tu balli?- le chiese il ragazzo, guardandola con un sopracciglio alzato.

 

- Certo, ti sembra strano?- chiese lei piccata.

 

- Un po’. Comunque domani ci saranno i provini. Ti conviene entrare nel gruppo di Sakura. Quello di Konan non ha mai vinto nulla-.

 

-Meglio-.

 

-Perché?- le chiese lui parecchio stupito nel trovarsi di fronte una ragazza che rifiutava la popolarità.

 

-Penso sia meglio tenere un profilo basso. La popolarità comporta tante responsabilità e da adito a voci di corridoio. Io voglio essere libera di fare quello che mi pare e soprattutto evitare qualunque seccatura-.

 

A Shikamaru piaceva il modo di ragionare della gaijin. Anche lei, come lui, preferiva fare meno fatica possibile.

 

-Bene, allora chiedi a Konan di fare il provino. Potresti obbligare anche Ino-.

 

-Perché?-.

 

-Se la cava a ballare e poi non fa nessuna attività extra. Hinata fa cucina, mentre TenTen arti marziali e lei è negata in entrambe-


-Ok, la trascinerò con me. Ah, com’è fisicamente Konan?-


-Ti ci porterò in pausa pranzo. Conosco Itachi e Deidara, quindi mi faranno avvicinare al tavolo-.

**


Durante la pausa pranzo, Alida e Ino stavano discutendo animatamente in cortile.


-Avanti, Ino! Che ti costa?-.


-Non lo faccio quel dannato provino-.


-Troppo tardi. Ho detto a Shikamaru di chiedere anche per te-.


-Ali ti uccido!- disse Ino prendendo ad inseguirla per il cortile. La mora, voltata verso di lei , non si accorse del ragazzo che, come lei, camminava all’indietro per parlare con qualcuno, con il risultato di trovarsi a terra.

Alida si alzò, sbattendo la gonna per liberarla dalla polvere e si voltò verso contro chi aveva sbattuto.

Il problema fu che voltandosi non s’imbatté nella faccia del ragazzo, ma nel collo. Fece in tempo a pensare a quanto fosse alto, che una voce roca la spinse ad alzare gli occhi bi-color.

Si ritrovò a guardare uno strano ragazzo con dei tatuaggi rossi su entrambe le guance, occhi castani e capelli del medesimo colore, arruffati.

Il colosso, perché era l’unico giapponese che superava il metro ottanta, la stava guardando male e disse:


-Guarda dove vai, gaijin-.

 

-Guarda dove vai tu, giapponese!- rispose lei incrociando le braccia al petto, indispettita dal comportamento del ragazzo.

Nel cortile scese il silenzio più assoluto. Tutti guardavano la scena immobili, tranne Ino, che con uno scatto degno di una centometrista, corse in classe. Si scontrò con Sasuke a metà corridoio.

 

-Yamanaka, cosa corri?-

 

-Kiba…cortile…Alida- riuscì a dire ansimando

 

Sasuke allora volse il suo sguardo vuoto verso il cortile e vide Kiba e Alida che si scambiavano sguardi di fuoco,.

 

-Non dovresti preoccuparti. Sai che abbaia, ma non morde-

 

-Sì, ma Alida, con quella dannata boccaccia gli ha risposto per le rime-.

 

-Ahia! Quella gaijin si sta facendo un brutto nemico- ghignò Sasuke, divertito da quella novità.


-Appunto. Ora vado da Shikamaru-.

 

-Non serve-.

 

-perché?-.

 

-Guarda- disse indicando il cortile dove, Shikamaru e Konan, accompagnati da Itachi e Pain, stavano raggiungendo Kiba e Alida.

 

-Siano ringraziati i Kami-

 

-Vedrai che mio fratello lo calma, altrimenti arriverebbe Kisame. Anzi è già lì-.

 

Ino senza aggiungere altro, ritornò in cortile.

 

-Inuzuka, non osare sfiorare quella ragazza- disse la voce profonda di Itachi. Il ragazzo si voltò dando così modo anche ad Alida di vedere chi avesse parlato.

Capelli lunghi legati in una coda bassa, occhi neri, alto e ben messo...'questo si che è perfetto..' pensò Alida.

 

-Sapevo che Itachi avrebbe steso anche te- le sussurrò una voce nota alle spalle. Voltandosi si ritrovò davanti una ghignate Ino.

 

-Per una volta ti do ragione. Ora capisco perché sono irraggiungibili. Sta mattina pensavo che Sasuke fosse carino, ma vicino a suo fratello, scompare-.


-Esatto. Comunque cosa ti salta in mente di rispondere male prima a Sakura e poi a Kiba?-.


-Senti il cafone è stato lui addossandomi tutta la colpa. Camminavamo entrambi all’indietro quindi siamo in torto tutti e due-.

 

-Ma lui è pericoloso…-

 

-Perché?-

 

-Fa un sacco di arti marziali e anche pugilato. Anche se sei una femmina non esiterebbe a colpirti…-

 

-Bell’esemplare d’idiota!- disse a voce un po’ troppo alta la ragazza, facendo ammutolire il gruppo alle sue spalle.

 

-Quanto sei baka- disse Ino abbassando il capo, sconfitta.

 

Kiba si voltò verso Alida, nello stesso istante in cui lei si voltava verso di lui, pronta ad affrontarlo. Intanto Sakura e il suo gruppo si godeva la scena, felici che qualcun altro desse una lezione alla gaijin.


-Ragazzina, cosa hai detto?-.


-Ragazzina? Guarda che siamo coetanei. Ho detto che chi ha il coraggio di picchiare una ragazza è un idiota e poiché tu lo fai, lo sei di conseguenza-.


-Senti, mi sto trattenendo perché sei nuova e perché me l’ha chiesto Konan, ma se non la finisci e chiedi scusa ti farò pentire di essere venuta in Giappone-.

 

- Ma se tu mi colpisci, mi dai ragione, no? Quindi se fossi intelligente, non lo dovresti fare-.

 

Alle spalle di Kiba, Shikamaru e gli altri stavano parlando sotto voce.

 

-Ehi Shika- lo chiamò il gigantesco Kisame – se la tua deliziosa amichetta non la pianta di stuzzicarlo e s’incazza sul serio le farà male. E sai che se Kiba fa sul serio fatico anch’io a fermarlo-


-Lo so, ma quella ha uno sprezzo del pericolo incredibile. Ino le ha spiegato come funziona qui e la prima cosa che ha fatto è stata rispondere a Sakura-.

 

-Non riesco a capire se il suo è coraggio o stupidità- disse Itachi pensieroso,fissando la ragazza che sembrava divertita dalla situazione.

 

-Credo sia coraggio perché non è stupida per niente. Sta convincendo Kiba che se la picchia le da ragione, quando dice che è un idiota-.


Infatti il ragazzone dall’aspetto selvaggio stava soppesando le parole della ragazza, la quale tratteneva a stento le risate.


-Devo darti ragione purtroppo, ma sappi una cosa- le disse ghignando e avvicinandosi all’orecchio di Alida – se domani passerai il provino per il gruppo di Konan, trascorrerai molto tempo con me e dovrai imparare a chiudere la bocca-.

 

Senza aggiungere si voltò e rientrò nell’edificio, mentre Alida riprendeva a respirare. L’odore selvatico di quel ragazzo l’aveva bloccata.

 

-Alida, sei una seccatura. Sei qui da qualche ora e ti sei già messa nei guai tre volte! Ah visto che ti ho salvato il culo sei in debito. Oggi mi aiuterai con Garibaldi- le disse Shikamaru, ghignando.

 

**

 

Finite le lezioni, Alida fece per andarsene a casa con Ino, ma una voce conosciuta la bloccò. Shikamaru la stava richiamando.

-Cosa vuoi?- chiese lei.

 

-ti sei dimenticata di Garibaldi?-.

 

-O dannazione! Senti vediamoci qui alle tre, poi andremo a casa mia per studiare, ho lì tutti gli appunti-.

 

-Ehi così sembra quasi un invito per fare altro-.

 

- Nara, piantala di farti strane idee. Sappi che oggi ti massacrerò anche solo per aver pensato di provarci con me!-.

 

-Ehi- disse Ino interrompendo il loro diverbio, leggermente stranita da tutta la confidenza che avevano i due – posso aggiungermi o sono di troppo?-.


-No, anzi almeno, se dovessi ucciderlo, mi aiuteresti a nascondere il cadavere-.

La bionda rise, mentre Shikamaru ghignava in loro direzione.


-Ehi Nara-.

 

-Cosa vuoi, Inuzuka?-

 

-Ho sentito che la gaijin ti darà una mano con Garibaldi. Mi unisco anch’io, visto che domani Orochimaru ci farà una bella verifica-

 

-Non so se sarà d’accordo-

 

-Sai che me ne frega di cosa pensa quella. Se non lo fa di sua volontà, stai pur certo che saprò convincerla. Vado a casa. Alle tre qui, allora?-

 

Shikamaru annuì, convinto che quel pomeriggio sarebbe stato una tortura.

**

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



RINGRAZIAMENTI:

Asuka Heavenly: grazie per il consiglio sul carattere..sai essendo moooolto miope, più è grande meglio è per me..^^attendo un altro tuo commento



Yuna: allora il testo l'ho giustificato sta volta e ho corretto quella parola nel primo cap..si Imbecilman (alias Emosuke o Sasukkia) ci sarà, ma non sarà il protagonista, perchè quello è un altro e da questo capitolo si capisce chi è...come ti ho già detto per l'altra ho un piccolo blocco dovuto ai combattimenti, ma vedrai che passerà, soprattutto quando faranno vedere nel manga quale tecniche usa Madara....^^


Amily Ross: allora il divino Itachi ci sarà, ma un po' in secondo piano...papero emo c'è e avrà un ruolo un po' strano, non molto adatto al personaggio in sè visto quello che ha combinato nel manga...



€€

Grazie a chi ha solo letto e chi l'ha messa tra le preferite


Elena

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Lena Mason