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Autore: Sweet Madness    08/11/2010    2 recensioni
Spoiler quinta stagione! Cacciare con un arcangelo/trickster ha i suoi vantaggi, ma anche tanti, tanti svantaggi. Dean lo impara a sue spese quando viene ucciso da un demone e si ritrova con l'anima legata ad un diario finito nelle mani di un'adolescente decisamente complessata.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessuna stagione
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A/N: Here we go people, siamo alla fine, devo ammettere che un po’ mi dispiace, comunque bando alle ciance e ciancio alle bande, vorrei ringraziare tutte le persone che hanno letto questa storia, l’hanno messa tra le preferite, le seguite, ecc. ma soprattutto vorrei ringraziare brokendream e FleurDeLys per le loro splendide recensioni ed il loro supporto. Enjoy l’ultimo capitolo.

If At First You Don’t Succeed, Don’t Try To Kill A Winchester

Perché a me? Si chiese Alice per la quindicesima volta mentre si recava al luogo dell’appuntamento.

La collinetta dietro la scuola non era mai sembrata così sinistra, nonostante fosse appena mezzogiorno il cielo era scuro e grandi nuvole nere minacciavano pioggia, i rami degli alberi ormai spogli prendevano ai suoi occhi forme inquietanti.

“Okay Alice, ricordati ciò di cui blaterava Jenny l’altro giorno, il metodo dell’‘actor studio’, immedesimati nel personaggio, ricordati non ti interessa l’anima di Dean, sei spietata e vuoi solo venderla al miglior offerente” cercò di rassicurarsi la ragazza, l’idea non le piaceva affatto e che fosse stata partorita da quello strano tipo, come si chiamava? Ah sì, Gabriel, simpatico senza dubbio, ma fuori come un balcone, aggiungeva soltanto altri motivi di preoccupazione.

E poi quali cacciatori che si rispettano chiedono aiuto ad un demone? Crowley o come diamine si chiama, con quel suo accento scozzese e la risposta sempre pronta, le dava proprio sui nervi. Non certo il modo migliore per infondere fiducia in una che si stava letteralmente infilando nel covo dei lupi.

Alice guardò l’orologio per l’ennesima volta, ancora qualche secondo e sarebbe scattata l’ora X, alzò gli occhi dall’orologio che portava ala polso e quasi urlò dal terrore, almeno sessanta persone erano comparse dal nulla, tutti avevano gli occhi neri e la guardavano neanche fosse un tacchino il giorno del Ringraziamento.

“Okay ragazzi, state indietro, lei non è sul menù” risuonò una voce in appropriatamente gioiosa alle spalle della giovane che, nonostante il naturale istinto di autoconservazione si girò per vederne la fonte, davanti a lei in tutto il suo demonico splendore c’era Crowley che avanzava tenendo in mano un bicchiere di quello che sembrava scotch.

“Bene, sappiate che qui comando io, quindi tutti i demoni dell’incrocio a destra, tutti gli altri a sinistra, quelli a destra fanno un’offerta, se la signorina accetta darà al demone l’anima di Dean Winchester che potrà poi essere spartita a vostra discrezione con quelli a sinistra” continuò il demone con nonchalance.

Tutto ciò che Alice riusciva a fare al momento era assumere una posa da “dura” sperando di essere il più convincente possibile cercando contemporaneamente di non avere un attacco di risata nervosa mentre vedeva l’orda di essere infernali posizionarsi in due linee ordinate.

“Bene, vedo che ci siamo capiti, il mio lavoro qui è finito” e prima che la ragazza riuscisse a spiccicare parola il demone se ne era andato.

Alice deglutì tornando a guardare i suoi compratori, davvero non riusciva a capire come si era fatta convincere, ah sì, ora ricordava erano stati il tizio ridicolamente alto e quello con il trench, se uno dei due l’avesse guardata negli occhi dicendo “salta” lei non avrebbe potuto fare altro che chiedere “quanto in alto?” sul serio, quegli occhi...

“Okay, avete sentito il boss, iniziate a fare qualche offerta” intimò la ragazza, e sarebbe anche stata mediamente convincente se non fosse stato per quel leggero tremore nella voce.

I demoni si cambiarono degli sguardi, le bocce spaccate in sorrisi malvagi, cominciando ad avanzare, la giovane per tutta risposta fece qualche passo indietro, troppo spaventata per voltare le spalle alle terribili creature che le si avvicinavano ogni secondo di più.

Poi all’improvviso al suo fianco apparvero quattro figure.

“Loki sei tu amico?” chiese uno dei demoni avvicinandosi a Gabriel.

“Hey Alaric! Quanto tempo” rispose l’Arcangelo abbracciando il demone.

“Che ci fai da queste parti? L’ultima volta che ti ho sentito tu e Kali stavate portando terrore e scompiglio da qualche parte in Asia”

“Sì, beh sai com’è, né io né Kali siamo fatti per la monogamia e-” ma il racconto di Gabriel fu interrotto da uno schiarirsi di gola collettivo “scusa amico, ora non è il momento” concluse beccandosi un’occhiataccia dalle quattro persone alla sua sinistra.

“Già, ora non è proprio il momento” disse Sam abbassandosi a livello del terreno e tirando su un pezzetto di filo di rame dalla terra “perché siete intrappolati in una trappola del Diavolo e state per essere esorcizzati”

“Dite ai vostri amici che se proveranno di nuovo a venire contro di noi faranno un fine anche peggiore” minacciò Dean.

Castiel cominciò a recitare l’esorcismo, l’aria prima riempita soltanto dalla sua voce profonda fu squarciata da urla disumane, l’odore di zolfo così penetrante che poteva essere sulla lingua.

Alice cercò di coprirsi le orecchie, calde lacrime le rigavano il viso, finalmente era finita, l’adrenalina lasciava il posto alla paura che la ragazza non aveva permesso al suo animo di provare fino ad allora, mentre il mondo diventava sempre più buio per la seconda volta in quella giornata.

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“Alice, Alice” chiamò Dean scuotendo la spalla della ragazza.

“Ti odio” rispose semplicemente la giovane aprendo cautamente un occhio, poi notò che Sam aveva una mano sulla spalla del fratello “vedo che sei tornato in vita”

“Così sembra” rispose il cacciatore con la tranquillità di uno che ha appena annunciato di aver mangiato un cheeseburger per pranzo.

Castiel l’aiutò ad alzarsi in piedi e le posò due dita sulla fronte, improvvisamente non le sembrava più di avere un concerto degli AC/DC in testa e così si arrischiò ad aprire entrambi gli occhi, la collinetta che era appena stata testimone di un evento soprannaturale era completamente sgombra.

“Dove sono tutti quanti?”

“A casa, tutti guariti. Che devo dirti? Sono bravo” replicò Gabriel con un sorriso a trentadue denti e facendole l’occhiolino.

“Mmm, okay, sentite tanto per essere chiari, dato che prima non abbiamo avuto proprio tempo di chiacchierare, tu sei l’Arcangelo Gabriele e tu sei un Angelo?” chiese Alice indicando a turno i due essere celesti.

“Così dicono bambolina”

“Oh, okay, fico”

“‘Oh, okay, fico’? io ti dico che sono l’Arcangelo Gabriele e questo è tutto quello che ottengo?”

“Accontentati, quando io le ho detto di essere un fantasma la sua massima reazione è stata ‘Oh’”

“D’accordo, credo sia abbastanza forse è meglio tornare indietro” intervenne Cas.

“Okay ma per favore niente voli, non credo che oggi potrei reggere altre stranezze” disse la giovane guardando implorante i quattro uomini.

“Va bene per me, mi è mancata la mia piccolina, non vedo l’ora di rivederla, spero tu l’abbia trattata più che bene Sam” rispose Dean con gli occhi lucidi al solo pensiero di rivedere la sua macchina.

“Oh, non sapevo avessi una figlia”

Sam e Gabriel quasi si ruppero una costola ridendo.

---

Il viaggio in macchina fu breve, davanti alla scuola erano radunati tutti gli studenti appena usciti dalle classi, Dean parcheggiò e scese dall’auto seguito brevemente dagli altri quattro passeggeri.

Alice strinse la mano a Cas, Sam e Gabriel, ma quando arrivò a Dean la ignorò completamente lanciandosi addosso al cacciatore che dopo qualche secondo di sorpresa ricambiò l’abbraccio, bisbigliandole un ringraziamento nell’orecchio e facendole scivolare un biglietto da visita nella mano, con quella propensione a cacciarsi nei guai ne avrebbe avuto bisogno prima o poi.

“Alice!” chiamò qualcuno alle spalle della ragazza.

“Mike?” replicò la giovane correndo ad abbracciare il ragazzo “Che ci fai qui?”

“Sono venuto a fare una sorpresa alla mia sorellina, ultimamente ti ho un po’ ignorato, comunque, loro chi sono?” chiese sospettoso il ragazzo indicando i quattro uomini con un cenno della testa.

Il primo a rispondere fu Sam.

“Salve, agente Johnson, FBI, questi sono i membri della mia squadra Young, Willams e Rudd, sua sorella si è ritrovata suo malgrado coinvolta in un’indagine che, devo ammettere, senza di lei non saremmo riusciti a risolvere”

“Wow, davvero? La mia sorellina è un’eroina, aspetta che lo sappiano mamma e papà”

“Sì va bene, come ti pare, Lauren è con te?” chiese la giovane guardandosi intorno, aveva promesso di essere gentile con la strega, tanto valeva cominciare da subito.

“Nah, ci siamo lasciati, non volevamo le stesse cose”

Alice sorrise ed abbracciò suo fratello, questo sì che poteva essere definito un lieto fine.

The End

  
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