UN INCIDENTE DOVUTO DAL DESTINO
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Capitolo 1
Conto alla rovescia
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Il tempo scorre
Il
tempo passa
Nulla
lo ferma
Inesorabile
come l’acqua
Come
il fuoco
Come
il vento
Il
tempo scorre
Fra
poco le fine giungerà…
E la
volontà dell’uomo si compierà
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Kagome guardò
di nuovo quella scena. Chiuse di nuovo gli occhi e li aprì, ma la scena era
sempre quella
“Perché
Inuyasha? Perché devi farlo?” si chiese Kagome. Ma lei sapeva… che anche se
avesse parlato, solo Kikyo l’avrebbe sentita… come era già successo 2 anni
prima…
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La mattina dopo…
Kagome
si era riuscita a liberare durante la notte dallo Spirito Servitore di Kikyo e
aveva raggiunto la capanna di Kaede silenziosamente. La mattina Inuyasha e
Kikyo tornarono quando erano tutti svegli. Kagome non aveva ancora proferito
parola da quando erano svegli, ma nessuno ci aveva fatto caso
-La
mattina ti sorride Inuyasha?- chiese scherzosamente Miroku avvicinandosi
-Già!-
sorrise Inuyasha. Miroku lo scrutò
-A
proposito… forse è meglio che entriamo, vi devo dire un paio di cose, come per
esempio, dov’è il castello di Naraku…- il gruppo diventò serio e Kagome entrò
per prima sedendosi il più lontano possibile da tutti. I sei la seguirono.
Kagome e Kikyo si guardarono e quest’ultima sorrise cattiva senza farsi notare
da nessuno
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-In
poche parole, il castello di Naraku si trova a nord, in una pianura oscura…-
finì Kikyo. Il gruppo sospirò
-Perché
ce lo dici adesso?- chiese Miroku dubbioso. Kikyo guardò Inuyasha e sorrise
-Diciamo…
che qualcuno mi ha convinto…- Kagome strinse gli occhi e l’immagine della sera
prima le riaffiorò nella mente. Sango e Miroku scrutarono Inuyasha, Kikyo e
infine Kagome. Miroku scosse la testa
-Ecco
che faremo, domani ci metteremo in cammino e Kikyo ci farà da guida OK?- Sango
e Shippo annuirono di malavoglia pensando subito alla povera Kagome. Inuyasha
invece annuì con convinzione –Kagome?- gli occhi di tutti si posarono sulla
ragazza che guardava fuori. La ragazza alzò le spalle e Inuyasha la fissò senza
capire il motivo per cui faceva così. Sango alzando gli occhi al soffittò pregò
in silenzio che quello che pensava non fosse la realtà
-Kagome?
Ti posso parlare un momento?- sussurrò Sango avvicinandosi. Kagome si alzò e
uscì. Sango e Miroku si guardarono annuendo
-A
che ora è tornata Kagome da casa sua?- chiese Inuyasha. Miroku alzò le spalle
-Credo
questa mattina presto…-
-Che
strano… aveva detto che doveva andare a… com’è che si chiama?- chiese Inuyasha
-A
scuola?- provò Shippo
-Esatto!
Beh, forse aveva finito prima del solito…- Sango uscì
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Al fiume…
-Kagome?
Tutto bene?- chiese Sango sedendosi vicino alla ragazza che annuì –Senti? Tu
sei andata oggi a… ehm… a scuola?- la ragazza annuì mentendo di nuovo –Perché
non parli?- chiese Sango scrutandola –Non è da te!- esclamò. Kagome alzò le
spalle e Sango sospirò –credi di stare ancora per molto zitta?- Kagome annuì -È
per Inuyasha vero?- Kagome si irrigidì –E anche per Kikyo… non è così?- Kagome
non rispose –Chissà perché me lo immaginavo…- sussurrò Sango –Fammi indovinare,
non sei andata a scuola perché hai seguito Inuyasha e Kikyo allontanarsi, non è
così?- Kagome scosse la testa
-Non
ci sono andata perché…- Kagome non finì la frase che Miroku le chiamava a gran
voce
-SANGO!
KAGOME!- le due ragazze si alzarono
-Miroku
siamo qui!- gridò Sango. Il ragazzo le raggiunse
-Venite
presto! Il villaggio… è stato attaccato!- i tre corsero verso quello che
restava del villaggio di Kaede
-Ma
che cercano qui?- domandò Sango raggiunti gli altri accompagnata da Kagome e
Miroku
-Chiedilo
a loro!- esclamò Inuyasha. Davanti a loro numerosi spettri erano pronti ad
attaccare con come loro capo Kagura con in braccio qualche cosa
-Guarda
Inuyasha! C’è il cuore espulso di Naraku!- esclamò Kikyo indicando il fagotto
che teneva in braccio Kagura. Kagome sbiancò un momento, sapeva… che cosa
poteva fare quel coso per impadronirsi dei suoi occhi. E non sapeva, se
quell’essere sarebbe riuscita ad abbracciarla, se ce l’avrebbe fatta dopo che
aveva visto… e si era sentita profondamente ferita…
-Inuyasha!
Che piacere rivederti!- esclamò il bambino –Kikyo… che sgradita sorpresa
(Concordo… Kikyo, brutta bastarda! Nd) sei viva… sembra che Naraku, non sia
riuscito nel suo intento! Forse… non è riuscito ad espellere bene, il suo cuore
umano…- il bambino sorrise –Kagome…- la ragazza dilatò gli occhi –Forse oggi,
riusciremo a finire quello che l’altra volta abbiamo iniziato… guarda, il tuo
dolore ha attirato tutti questi demoni, oggi… riuscirò nel mio intento-
Inuyasha guardò Kagome, che cavolo stava dicendo quel mostriciattolo? Il suo
dolore? Quale dolore? Inuyasha non riuscì a trovare risposte a quegli
interrogativi perché tutti i Demoni lo attaccarono. Inuyasha li colpì con la
Tessaiga, ma questi aumentavano sempre di più. Miroku li aspirava di tanto in
tanto cercando di scorgere in tutta quella confusione il ronzio dei Saymosho.
Sango e Kirara facevano quello che potevano e quindi nessuno stava proteggendo
Kagome e Kikyo… Inuyasha non riusciva a vedere Kagura, e quindi il
mostriciattolo schifoso tanto numerosi erano i Demoni
-Eh Kagome, Kagome… hai visto che disastro stai combinando
con tutto quel dolore? Kikyo… lo sai che non si fanno questi scherzi!- le due
ragazze si voltarono. Il mostriciattolo e Kagura stavano a pochi metri da loro.
Kikyo prese l’arco e puntò la freccia contro i due, scoccò
-Tsk! Che credi di fare con quel misero pezzo di legno?-
chiese Kagura tagliando in due la freccia
-Kagura!-
esclamò il bambino –Fai quello che devi fare, non sei tu quella che dovrà
ucciderne una!- Kagura lo guardò. Kikyo e Kagome confuse non riuscivano a
seguire bene il dialogo trai due Demoni
-Non
so ancora che cosa hai in mente ma… come vuoi…- Kagura fece uno squarcio nel
terreno e con una tromba d’aria spinse le due ragazze dentro e le allontanò di
qualche metro. Le due ragazze si erano riuscite ad aggrappare alla parete ma
essendo molto scivolosa non si potevano né muovere né arrampicarsi. I Demoni si
bloccarono e si dileguarono. Inuyasha e il gruppo si voltarono di scatto con
una brutta sensazione
-Inuyasha!-
esclamò Kikyo
-Kikyo!-
urlò Inuyasha. Il mostriciattolo sorrise mentre Kagome si sentì nuovamente
ferita -Brutto stronzo!- urlò Inuyasha
-Che
farai Inuyasha? Lascerai morire la donna che ami? Ho la donna che ti è sempre
stata vicino?- domandò divertito il bambino –Hai dieci secondi, se non hai
deciso, Kagura le farà cadere entrambi… uno…-
“Ma…come
posso scegliere?” pensò Inuyasha disperato
-Due…-
“Kagome
mi è sempre stata vicina anche nei momenti più difficili… però Kikyo…” pensò
alla notte appena trascorsa. Come poteva lasciarla morire? (Stronzo, non pensi
a Kagome? Dio quanto sei odioso quando fai così! Nd)
-Inuyasha!- esclamò Sango
-Tre…
quattro…- contò
“Che faccio?” Inuyasha strinse gli occhi “Kagome
lei… non è giusto che muoia…”
-Inuyasha!-
esclamò ancora Kikyo
-Cinque…
sei…- Kagome restava in un silenzio assoluto, sapeva chi Inuyasha avrebbe
scelto… ne era sicura
“Non
sono contata niente per te Inuyasha? Anche se ti ho sempre difeso? Ero solo un
radar per i frammenti? Una copia mal riuscita di Kikyo? E ore che c’è lei… tu
non hai più bisogno di me, è così?”
-Sette…
otto…-
“E
va bene! Mi spiace… ma…” pensò Inuyasha aprendo gli occhi e guardando Kagome
negli occhi. I due si fissarono un momento
-Nove
e…-
-Fermo!
Ho deciso…- il bambino sorrise
-Dimmi
tutto…-
-K…Kikyo!
Io salvo Kikyo!-
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