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Autore: Kia85    11/11/2010    6 recensioni
Sakura e Syaoran, un'amicizia che dura da una vita. Ma chissà quante cose possono cambiare in così tanti anni di conoscenza. Quali reali sentimenti si nascondono nei loro cuori?
Syaoran ne è sicuro, ma Sakura...ricambierà i suoi sentimenti? O sarà costretta a spezzare il suo cuore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Qui"

 

Capitolo 4: “Felicità”

 

Tu lasciami qui
Perché qui

Qui c’è un tetto di stelle
E un oceano di pelle
E un deserto di voci
E un tepore di baci “

                                                             (Qui- Nomadi)

 

Ricordo quel giorno perfettamente, ogni singola emozione, ogni singolo gesto mio o di Sakura. Proprio come se fosse ieri e, invece, sono passati dieci anni da quell'evento che ha cambiato la mia vita.

Inutile dire che da allora Sakura ed io diventammo ancor più inseparabili, nonostante avessimo intrapreso strade diverse che comunque convergevano a Tokyo.

Sì, siamo stati decisamente fortunati.

Subito dopo aver preso la laurea in Archeologia, sono diventato assistente del professor Kinomoto, vincendo un concorso molto complicato. Sono felice di questo lavoro, ho l'opportunità di fare ciò che mi piace, scoprire la storia e, molto spesso, viaggiare. Sakura, invece, è un'ottima fisioterapista. Ha aperto un piccolo studio qui, nella cittadina di Tomoeda, e credo che, come me, abbia raggiunto la felicità.

Mentre penso a tutte queste cose, mi trovo sul mio letto, nella mia casa, piccola, ma accogliente e piena di calore umano. Guardo alla mia destra la sveglia sul comodino: sono le due passate, è notte fonda. Non riesco a dormire perchè fa molto caldo, siamo in agosto inoltrato. Al contrario, la giovane donna al mio fianco dorme della grossa...

...beata lei!

Mi giro sul fianco sinistro e la guardo dormire: Sakura mantiene la sua aria innocente anche mentre dorme, è bellissimo guardarla. Mi trasmette una sensazione di pace e tranquillità. Ha il viso sereno, i capelli le ricadono sugli occhi e il braccio sinistro è appoggiato attorno alla mia vita. Non ci addormentiamo mai abbracciati, lei si muove in continuazione ed anche io desidero un po' di spazio durante il sonno. Ma finiamo inevitabilmente per cercarci durante la notte; e così mi ritrovo con il suo braccio sul mio petto o la mia mano sulla sua. È confortevole perchè è un gesto totalmente innato.

Mi posiziono nuovamente a pancia in su e la mano sinistra di Sakura scivola sul mio addome. La guardo e la accarezzo con la mia, sollevando il suo anulare: l'esile dito è reso prezioso da un piccolo anello d'oro bianco. Il segno che è mia davanti agli dei. Ha un qualcosa di affascinante questa mano decorata da questo piccolo gioiello. Così la avvicino al mio viso e la bacio in quel punto.

E proprio in questo momento, qualcuno nella nostra camera comincia a singhiozzare per poi piangere a gran voce. Sakura si sveglia subito, mormorando qualcosa che non riesco a capire, ma fa la furba e non apre gli occhi.

Mm..sy....ran...”

Ho capito, vado io!” le dico, baciandole la fronte.

Credo che la stia viziando...

'azie...”

Non sono mai riuscito nell'intento di calmare completamente lei quando piange, ma voglio provarci lo stesso.

Perciò mi alzo dal letto e raggiungo il lato di Sakura, dove si trova una culla di legno di mogano: sopra vi è attaccato un carillon a forma di casetta da cui escono verso il basso file di api di stoffa colorate, che girano quando il carillon è in azione.

Mi chino nella culla per prendere fra le mie braccia, lei, il frutto del nostro amore, mio e di Sakura.

È una bellissima bambina di quasi tre mesi, nata il 22 maggio di questanno: ha una non ancora abbondante chioma di capelli castani, come i miei, ma per il resto è tutta Sakura. Il nasino, la forma della bocca, gli occhi verde giada....Sakura sostiene che potrebbero cambiare colore, ma io sono sicuro che resteranno così. È perfetta così com'è...la mia Yukiko. Si scrive con gli ideogrammi di felicità e bambina, perchè ha portato nella nostra già meravigliosa vita la felicità...

...anche se ora piange così forte da rompere i timpani. Ha il viso tutto rosso e mani e braccia contratte.

Cosa c'è, piccola Yuki?”

Ma lei continua a piangere, incurante delle mie attenzioni. Allora faccio partire il carillon e parte una dolce musichetta, una ninna nanna, mentre le api girano in senso orario. Io mi siedo accanto a Sakura e cerco di dondolarla un po' fra le mie braccia, sussurrandole paroline tenere. Credo che tutti diventino un po' rintronati quando arriva un figlio, ma in un certo senso è uno stordimento piuttosto piacevole. Quando lei è nata sono diventato anch'io così: è stato come perdere la capacità di ragionare, ma in fondo non è del tutto persa, perchè per crescere questa piccola vita che ti appartiene devi dare il meglio di te stesso. Io faccio e farei di tutto per lei, così come per Sakura.

Yukiko, però, nonostante i miei sforzi, non ha alcuna intenzione di smettere. Allora le accarezzo una manina con il dito e lei me lo afferra subito, stringendolo con forza: ogni volta che lo fa mi sorprendo di quanto sia solida la sua presa, perchè la sua manina è grande poco più di due falangi del mio dito indice. Ma, così facendo, comincia a calmarsi e il pianto diminuisce d'intensità.

Sento il materasso muoversi sotto di me e Sakura giunge al mio fianco. Appoggia la sua testa sulla mia spalla e con una mano accarezza il piedino della bimba, baciandolo subito dopo. Ha una pelle così morbida e profumata che vorrei restasse sempre così.

Ma che cos'ha questa bimba?” esclama Sakura, facendole le moine.

A questo punto faccio scivolare Yukiko fra le sue braccia, meno forti delle mie, forse, ma più calde e rassicuranti. Difatti la piccola smette completamente di piangere.

Capisco che il rapporto con la mamma, soprattutto nei primi anni di vita, sia molto importante. Forse perchè è lei che porta in grembo il neonato per tanti mesi e l'intesa fra le due anime si crea molto prima rispetto al rapporto fra padre e figlio.

Sakura conosceva Yukiko prima di me, mentre io l'ho toccata per la prima volta solo quando è nata.

Ma non importa, sono felice allo stesso modo.

Hai visto?” domanda Sakura, incrociando le gambe e cullando la nostra bambina.

Cosa?”

Ci sei riuscito!”

Non completamente. Tu l'hai fatta calmare!”

Sakura scuote il capo energicamente: “No, ha cominciato a calmarsi fra le tue braccia, quando le hai preso la mano. Si fida di te, lo sento! La prossima volta sarà un gran successo, Syaoran!”

Sorrido, rincuorato dalle sue parole. Mi fido di lei da sempre come compagna e da pochi mesi mi fido di lei anche in qualità di mamma. È una madre meravigliosa: dolce, sensibile e premurosa. Vorrei essere bravo come lei o almeno un terzo. Ma sono sicuro che migliorerò ogni giorno grazie a Sakura, che mi sostiene e incoraggia.

Pensa a quanto hai resistito prima di dichiararmi i tuoi sentimenti. Hai una grande forza d'animo, Syaoran, perciò insisti con Yukiko. Forse ha preso dalla mamma e ci metterà un po' a capire i suoi sentimenti, ma alla fine comprenderà quanto tu sia meraviglioso come papà e ti vorrà un mondo di bene!”

Le sorrido grato: “Grazie, Sakura!”

Che ne dici, la mettiamo nel lettone solo per stanotte?”

D'accordo!”

Così ci riposizioniamo ognuno al proprio posto e Sakura sistema Yukiko in mezzo a noi, a pancia in giù con il capo rivolto verso di me. Poi lei si sdraia su un fianco e io la imito. E mentre lo faccio mi accorgo che Yukiko ha gli occhi socchiusi e mi sta fissando.

E' ancora sveglia...” dico a Sakura, sorpreso.

Ero convinto si fosse già riaddormentata.

Lo so. Provaci!”

A fare cosa?”

Ad addormentarla! Sono sicura che ce la puoi fare.”

Sakura mi guarda fiduciosa, con un gran sorriso. E io sono contagiato dalla sua fiducia, come sempre. È più forte di me. Così mi sistemo su un fianco: avvicino un dito indice alla sua manina e lei lo stringe nuovamente con forza; con l'altra mano comincio a massaggiarle la schiena delicatamente. È un gesto che dovrebbe calmarla e rassicurarla, permettendole di addormentarsi. L'ho letto in una delle riviste che Sakura ha comprato quando era incinta: “Dolce attesa”, “Il mio bambino” , cose del genere insomma....

Poi all'improvviso mi viene in mente un'idea. E comincio a canticchiare una ninna nanna cinese, una dolce nenia che mia mamma era solita cantare per farmi addormentare quando ero bambino. La differenza con me è che lei era molto più brava. Ricordo perfettamente la sua voce angelica, chiara e rilassante. Spero solo di non spaventare mia figlia.

La mamma è accanto a te

e ti sorveglia, piccola cara

dolce più del miele

preziosa come la giada.”

Sakura sembra sorpresa. Ora che ci penso non credo che mi abbia mai sentito cantare. Quando mi trascinava insieme ad altri amici di scuola al karaoke, preferivo ascoltare lei e gli altri piuttosto che cimentarmi in una performance che, molto probabilmente, avrebbe turbato i loro sensi. Però ora che ci sto provando, non credo che il risultato sia poi così disastroso. Difatti Sakura non è solo sorpresa...lo è piacevolmente. Mi fa un cenno con il capo per incoraggiarmi ad andare avanti. Così riprendo.

Le guance son di rosa

gli occhi pieni di riso

le labbra son ciliegie

i piedini germogli di loto.”

Credo che l'effetto soporifero del massaggino sulla schiena e della ninna nanna stia avendo successo. La mia bambina ha chiuso gli occhi e percepisco il suo lieve respiro regolare che mi sfiora la mano.

Si è addormentata!” dico in un sussurro.

Sakura si sporge a guardarla mentre dorme: “Già, lo credo anche io!”

Allora ce l'ho fatta!”

Sembrerebbe proprio così!” esclama lei entusiasta, puntando il gomito sul letto per restare con il busto appena sollevato.

Beh...non è stato difficile.”

E' questione di fiducia. Se sei convinto delle tue capacità, allora puoi ottenere qualunque cosa!”

Allora, Yukiko si fida di me adesso?” le chiedo perplesso.

Penso di sì, ormai ha capito che per lei sei una figura importante, un papà buono che la ama con tutto il suo cuore.”

Guardo di nuovo la bambina accanto a me e la sua manina morbida che stringe il mio dito. Lo credo anche io, si fida di me come di sua madre e mi vuole bene. Lo sento in ogni parte di me che ora vive anche per lei.

Sai, sono molto orgogliosa di Yuki-chan!” ammette Sakura, sorridendo.

Come mai?”

Perchè è sicuramente più sveglia di me. Ha impiegato pochi mesi a capire quanto la ami. Invece sua madre ha impiegato qualche anno...”

Il sorriso di Sakura diventa malinconico, quasi colpevole. Credo che non perdonerà mai se stessa per non aver capito quanto disperatamente la amassi e da quanto tempo. Ma a me non importa di aver sofferto a quel modo. Così le prendo una mano e la guardo negli occhi che ora ha trasmesso anche alla nostra bambina.

Sakura, vorrei che non pensassi più a questa cosa. Perchè non è importante la mia sofferenza di quegli anni. È vero, avrei voluto dirti che ti amavo ogni giorno della mia vita, ma non avevo il coraggio di farlo. E per questo mi odiavo, ma tu non avevi alcuna colpa. In fondo, ho cercato di mascherare i miei sentimenti più che potevo.”

Ma Tomoyo mi ha detto che l'aveva capito!” ribatte lei, dispiaciuta.

Tesoro, Daidoji è un caso a parte.- le dico dolcemente- E sinceramente non volevo che lo capissi da sola, dovevo essere io a confessarti ciò che provavo. Ma in questo momento, non so più cosa sia la sofferenza. Perchè ora sono felice: amo e sono amato da una compagna deliziosa e da una piccola creatura che appartiene solo a noi. E sono arrivato a questa felicità solo grazie a quella sofferenza. Se non ne avessi avuto abbastanza dei miei timori e di quel dolore che mi stringeva il cuore, non avrei mai trovato il coraggio di confessarti ciò che provavo per te. Perciò vorresti farmi questo favore?”

Quale?”

Di essere felice insieme a me e Yukiko?”

La sua espressione malinconica svanisce e finalmente mi sorride di nuovo. Poi si china su di me e mi bacia, sfiorandomi appena.

D'accordo, Syaoran.”

Annuisco, soddisfatto della sua risposta, mentre lei bacia anche la fronte di Yukiko e torna a sdraiarsi a pancia in su, lasciando però la mano destra sulla schiena della piccola. Poi perde lo sguardo sul soffitto della camera da letto e chiude gli occhi, ma non come se volesse dormire. Piuttosto sembra stia pensando a qualcosa di molto serio, perchè riconosco quell'espressione profonda e concentrata che è stampata ora sul suo bel viso.

Tutto sommato, hai ragione, Syaoran. Non ha senso continuare a soffrire per il passato perchè è proprio grazie a ciò che abbiamo già vissuto che ora siamo qui, insieme e felici, ed è solo questo che conta. Quando mi chiedevo chi avrei avuto al mio fianco fra dieci anni, in realtà speravo che chiunque fosse stato mi avrebbe resa felice. E il fatto che quella persona sia tu, Syaoran, mi ha reso solo più felice di quanto avrei potuto essere con chiunque altro. Perchè sei il mio fedele e sincero migliore amico, il mio amatissimo marito e il padre della mia bambina.”

Sorrido, sollevato che abbia capito cosa intendevo dire, e le stringo la mano. Infine ci addormentiamo in questa posizione, le mani unite a voler proteggere il simbolo della nostra felicità...una bambina.

Le parole di Sakura mi hanno fatto pensare molto da quella sera. Lei soffriva per il dolore che provavo io, perchè quando si ama qualcuno si è portati a considerare solo ed esclusivamente la felicità dell'altro, credendo che questo possa costituire anche la nostra felicità. Ma sebbene sia giusto e onorevole, dimentichiamo che certe volte la cosa migliore che possiamo fare per quelli che amiamo è semplicemente essere felici.

 

Fine

*Sospirone di sollievo* Ce l'abbiamo fatta, ah come sono contenta di averla terminata. Spero sia piaciuta e spero che abbia trasmesso qualcosa, anche solo una piccola emozione, un piccolo fremito... E' stata una storia strana, ispirata da una canzone che non è la meravigliosa Qui dei Nomadi e che doveva essere solo una one-shot. La ninna nanna del capitolo è una vera ninna nanna cinese.

Prometto che ora mi impegno per terminare Music, love & life! ^_^

Ringraziamenti finali...

mamogirl: ti ringrazio per aver sostenuto questa storia mentre la scrivevo. sono contenta che ti sia piaciuta, in fondo non sono poi così acida come dice chi-sai-tu. è chiaro che mi piacciono anche le storie d'amore, ma non come le intendono certi autori e registi. è una visione molto clampesca, loro riescono a esprimere nelle loro opere degli amori intensi senza frasi banali e scontate, senza scene d'amore, ma con gesti semplici eppure importanti.^_^

queen alexia: ti ringrazio per la recensione, sono contenta che ti sia piaciuta. hai indovinato il personaggio?

lady maryon: grazie per le recensione. spero ti sia piaciuto questo finale familiare e intimo. certo che syaoran camminava a dieci centimetri da terra e mi ha assicurato che continua a farlo tuttora!! ^_^

_Nalushka_: Grazie per la recensione. Sono contenta che ti sia piaciuta la mia storia e sono contenta che sakura e syaoran siano apparsi proprio come volevo io.

 

Ringraziamenti anche a tutti quelli che hanno solo letto!

A presto

kia85

   
 
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