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Autore: Prof    11/11/2010    4 recensioni
Gli piaceva quel posto, almeno per due motivi: il primo, perché quello era il suo posto segreto, che soli pochi eletti conoscevano, e quando si trovava lì, nessuno era, fino ad allora, mai stato in grado di scovarlo. Il secondo perché da lì si poteva vedere, incorniciato dal verde luminoso del fogliame, l’azzurro dell’Oceano.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Un fazzoletto dal colore blu
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: America, Inghilterra
Genere: fluff, introspettivo(?), Sentimentale(??)
Rating: verde
Prompt: “albero”
Avvertimenti: shonen ai (se lo si vuole vedere. Se no, non c’è.), fluff (troppo), (lieve) OOC (giusto per farvi sperare che America sia un po’ più scantato di quello che è >_>)
Disclaimer: Axis Powers Hetalia appartiene a Hidekaz Himaruya.
Note: in cui non so che cosa scrivere se non che io e l’usuk ci capiamo zero. =_=  E titolo random.
Un ringraziamento speciale a [info]margherota per il betaggio a tempo di record.
Riassunto: Gli piaceva quel posto, almeno per due motivi: il primo, perché quello era il suo posto segreto, che soli pochi eletti conoscevano, e quando si trovava lì, nessuno era, fino ad allora, mai stato in grado di scovarlo. Il secondo perché da lì si poteva vedere, incorniciato dal verde luminoso del fogliame, l’azzurro dell’Oceano.


Per la mia Giulia, anche se non ho ancora capito perché sia fissata con l'usuk. Sarà perché anche lei mangia hamburger.



Un fazzoletto dal colore blu




Salito in cima, leggero come una foglia sospinta dal vento, si accoccolò placido sulla base di uno dei rami più robusti, poggiando la schiena al tronco nerboruto e rivolgendo lo sguardo all’Oceano.
L’albero era grande ed imponente, e svettava trionfante sulla cima di un altura, solitario. Le foglie, larghe e smeraldine ai raggi del sole, erano accarezzate dolcemente da un lieve venticello, che le faceva strusciare le une contro le altre, producendo una delicata e soave melodia.
America chiuse gli occhi, ascoltando il silenzio.
Gli piaceva quel posto, almeno per due motivi: il primo, perché quello era il suo posto segreto, che soli pochi eletti conoscevano, e quando si trovava lì, nessuno era, fino ad allora, mai stato in grado di scovarlo. Il secondo perché da lì si poteva vedere, incorniciato dal verde luminoso del fogliame, il blu dell’Oceano.
Riaprì gli occhi.
Per molto tempo ad America non era importato nulla del colore dell’Oceano. Ai suoi occhi quel blu non significa pressoché nulla; preferiva al contrario interessarsi al verde splendente delle immense praterie, a quello più scuro e profondo delle foreste antiche, alle mille tonalità delle montagne più alte, all’azzurro più limpido del cielo.
Il blu dell’Oceano, quello no, non aveva mai avuto alcun particolare significato per lui.
Almeno fino a quando, da quel blu sconfinato, non era arrivato quello che sarebbe diventato il suo fratellone.
Da allora quell’albero era diventato il suo punto preferito, perché da lì si potevano avvistare i puntini delle navi che solcavano il blu per venirlo a trovare.
Da lì, aspettava il ritorno di Inghilterra.

*

Qualche secolo dopo, sulla collinetta c’era ancora un albero, ma non lo stesso su cui era solito salire per aspettare Inghilterra.
Era morto, quello, un paio di secoli fa, freddato in un drammatico giorno di temporale dalla ferocia di un fulmine.
Ad America, sedutosi sull’erbetta corta, ormai troppo cresciuto per dilettarsi nell’arrampicata come un tempo, faceva piacere pensare che l’attuale albero, al quale aveva poggiato la schiena contro, in qualche strano modo fosse figlio del precedente – un pensiero essenzialmente stupido e sciocco, ma non riusciva a non pensare che fosse anche… carino.

America sospirò.
L’Oceano non si vedeva più, se non per un misero fazzoletto blu che spuntava tra il grigiore dei grattacieli.
Chiuse gli occhi, lasciandosi assorbire dalla confusione della città.

“America!”
Li riaprì di colpo, trovando nel suo campo visivo un Inghilterra trafelato che lo stava raggiungendo a fatica, chiamandolo al contempo a gran voce.

Lo raggiunse ai piedi dell’albero, il viso, neanche a dirlo, contratto dal tipico malumore inglese.
“America!” lo richiamò nuovamente. “Che diamine stai facendo qui? Il meeting sta per iniziare e tu stai qui a perdere tempo!” gracchiò come un vecchio insegnante noioso.

Appena oltre il volto di Inghilterra, lì, lontano sullo sfondo, per una attimo ad America sembrò che il fazzoletto di blu risplendesse di luce propria.
“Non sto perdendo tempo…” ribatté - comunicando che, a discapito delle apparenze, il cervello aveva ricevuto il messaggio - , con lo stesso tono calmo di un bambino che spiega ad un povero adulto la magia che c’è dietro ad un gioco.
“Sto aspettando.”
Si godette l’espressione stranita che comparve sul volto di Inghilterra, mentre quello girava lo sguardo a destra e manca, pregustandosi già la domanda che sarebbe seguita precipitosamente. E che infatti arrivò, diretta e secca.
“Chi?”
Questa volta America non rispose. Allungò invece un braccio verso Inghilterra, afferrandogli la mano.
E mentre il sorriso cominciava, per qualche strano motivo a lui ignoto, a tremolargli, e le farfalle a volteggiare nel suo stomaco, e mentre forse gli era parso di vedere il viso di Inghilterra tingersi appena di rosso, lo condusse a sedersi per terra, accomodato fra le sue gambe, con il cuore che batteva forte – perché poi? Non c’era nulla di strano, giusto? - nel preciso istante in cui poggiò il suo petto contro la schiena dell’altro, le braccia che gli cingevano le spalle.
“Che stai combinando?” squittì indignato Inghilterra, la voce agitata e appena un po’ più acuta del solito.
America sorrise, divertito, mentre stringeva la presa – casomai il vecchietto avesse voluto darsi alla fuga – e poggiava il mento sulla spalla dell’altro.
Il blu del fazzoletto d’Oceano brillò sotto i caldi raggi del sole.
“Te l’ho detto. Aspettavo.”

 

*



Note dell’Autrice
…e il meeting? O^O
   
 
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