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Autore: __Wrath__    15/11/2010    9 recensioni
E se la morte si nascondesse dentro un corpo? E se quel corpo fosse di una bellezza inimmaginabile? E se quella bellezza ti facesse innamorare?...in fondo l'uomo non può che definirsi preda di creature più grandi di lui...e lei era la cacciatrice che avrebbe dovuto catturarmi, ma non sempre le cose vanno come prestabilito.
Genere: Romantico, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ad Angelo, una scena del capitolo è tutta per te, mi hai ispirato ^^ chissà se capirai qual’è xD Grazie di essere così gentile nei miei riguardi.

 

Okay.

La cazzata l’ho fatta…e ora?

 

La curiosità…uccide.

 

Non avevo capito nulla della lezione di letteratura, per di più avevo detto ad Angie che avrei capito cosa nasconde.

Era una ragazza adottata? Con chi abitava? Era una di quelle che amano etichettarsi e si considerano diverse e che nessuno le capisce? Le famose emo tutte in nero?

Ricorda: la prossima volta controllale i polsi.

A pensarci bene però…aveva il viso pulito, non aveva bisogno di trucco, era bella anche senza, era una ragazza acqua e sapone con eccentrici gusti nel vestire, tutto qui…

Ecco che ci risiamo. La mia ossessione opprimente.

Come potevo sapere qualcosa in più su Angie senza che me lo dicesse lei di persona?

Camminavo per i corridoi della scuola sovrappensiero cercando di trovare un modo semplice per uscire da quella situazione, l’ora di educazione fisica per me non era altro che un’ora buca in cui poter fare di tutto tranne che disturbare le altre classi ovviamente, l’esonero dalle attività sportive non era tutta questa gran perdita.

Fin da piccolo mi è stato diagnosticato un problema cardiaco, il cosiddetto “soffio al cuore”, comunque sia, non è mai stato un grande problema, l’importante è non compiere grandi sforzi fisici.

La musica nel mio mp3 procedeva brano dopo brano senza fermarsi fin quando una voce che mi chiamava lontana mi costrinse a concentrarmi oltre alla canzone.

Mi voltai e vidi la professoressa La Greco ripetere il mio nome, staccai il lettore e le andai incontro, era affannata e in viso si poteva leggerne la spossatezza.

‹‹ Alessandro! Mi devi aiutare! ››

Oddio…una professoressa che chiedeva aiuto ad uno studente non era di tutti i giorni.

‹‹ Dica prof. ››

‹‹ Devo scappare in IV° C per far svolgere il tema ai ragazzi, ma il preside mi ha trattenuto a lungo nel suo ufficio e mi sono scordata di prendere le fotocopie con le tracce dei temi in segreteria! Puoi andare a prenderle tu per me? Ora dovresti avere Educazione fisica perciò non dovresti avere impedimenti, no? ››

Che palle quando i tuoi insegnati conoscono l’orario scolastico delle proprie classi!

‹‹ Non si preoccupi, vado io a prenderle per lei. ››, mi rivolsi sorridendo mentre avrei voluto rispondere semplicemente “Se soffre d’ Alzheimer  che colpa ne ho io? Se le vada a prendere da sola le tracce dei suoi schifosissimi temi e mi lasci l’ ora libera, brutta befana! Che poi il 5 dell’ultimo compito in classe era pure ingiusto!

‹‹ Bravissimo! Fa presto allora! Questa è la chiave del mio scompartimento. ››, detto questo scappò verso la sua classe. La IV° C era famosa per i disastri che combinavano in classe.

Una volta uno di loro ha preso una bottiglietta di plastica con cui tutti giocavano a lanciarsela come se fosse una palla e l’ha accidentalmente scaraventata fuori dalla finestra distruggendo la vetrina del negozio di cartolibreria di fronte.

Il seguito…è meglio non saperlo.

Giocherellavo con la chiave di ferro mentre mi incamminavo in segreteria, c’era confusione e nessuno badò a me. Aprii la porta per entrare nel piccolo ripostiglio che faceva da archivio, trovai con facilità l’armadietto della prof e presi le fotocopie delle tracce.

Solo allora vidi che dietro di me si trovavano gli schedari degli alunni dell’istituto, all’interno di quegli armadietti c’era tutta la vita di ogni singolo studente…e studentessa.

                         

                         Non credo riuscirai nella tua impresa.

 

Errore mia cara Angie. Errore…

La consapevolezza del gesto che stavo per compiere mi fece esitare, ma solo giusto il tempo per ricordarmi che era lei a non voler venirmi incontro.

 

Chi l’avrebbe mai detto che avrei contratto per te la Sindrome di Stoccolma? Proprio tu che sei la causa di tutti i miei mali e per questo dovrei odiarti…non ci riesco. Anzi…

Sei diventata un pensiero tossico e la cosa mi manda in paranoia.

Lo sapevi? La vittima a volte si innamora del proprio aguzzino.

 

Con il polpastrello cercai sui cassetti quello contrassegnato dalla lettera “M”, quando lo trovai, tirai forte lo sportellino che si aprì con un suono metallico.

Al cognome Morante sussultai, presi frettolosamente il fascicolo e se qualcuno fosse entrato in quell’istante mi avrebbe colto in flagrante.

L’invasione della privacy e la sottrazioni di documenti erano gravi reati nel mio Paese.

Nascosi il fascicolo sotto il giubbotto che indossavo e presi le fotocopie per la prof.

Okay…Calmo, respira. Esci disinvolto e per carità non farti beccare perché se no, sono guai…e chi la sente a mamma se scopre che ho rubato documenti alla scuola?

Uscii dallo scomparto per entrare in segreteria, tutti erano indaffarati, chi lavorava al computer, chi compilava moduli e parlava contemporaneamente al telefono, camminai lentamente sentendo scivolare il fascicolo da sotto il giubbotto.

Merda. Merda. Merda. Merda. Merda.

Avanzai spedito verso la porta d’uscita.

‹‹ Scusa? ››

Cacchio…!

‹‹ Emh…Sì? ››, mi voltai verso la donna, era una delle segretarie della scuola, era slanciata e aveva i capelli corti e cotonati, una gran bella donna sulla quarantina se non fosse per la smorfia di disappunto che le imbruttiva i lineamenti.

‹‹ Sei uscito dall’archivio…››

Avrei voluto negare con tutto me stesso, se non fosse per il fatto che mi trovavo proprio con un piede ancora in segreteria.

Annuii con cautela sudando freddo, sentivo la cartelletta di Angie pulsare tra la maglietta e il giubbotto come a voler urlare “sono qui! Aiutoooooo”.

Mi avvicinò una mano al viso ed ero pronto a subire lo schiaffo quando vidi nel suo palmo una piccola chiave in ferro.

‹‹ Hai scordato la chiave lì, sta più attento la prossima volta per piacere.››

Sapete quando sentite il cuore frenare tutta una volta dentro al petto e vi sentite mancare? Beh, è quello che mi è successo in quel momento.

‹‹ G-Grazie. ››

‹‹ Di niente. ››, mi restò a fissare incuriosita…‹‹ ti senti bene? ››

‹‹ Sto una meraviglia! Ora devo andare a portare le fotocopie alla prof che sono in ritardo, mi scusi. ››

Scappai dal corridoio ancora sott’occhio dalla segretaria e mi diressi verso la IV° C, i corridoi erano deserti e sistemai per bene il fascicolo in modo che non cadesse inaspettatamente.

Quando entrai in classe gli studenti mi fissarono di malo modo, beh peggio per loro, avrebbero fatto il tema in un’ora e mezza, infondo non era colpa mia se la professoressa aveva dimenticato le tracce.

‹‹ Grazie Alessandro. Puoi andare. ››

‹‹ Prego professoressa, è stato un vero piacere. ››

 

La classe era vuota e il mio primo istinto fu quello di mettermi a leggere la vita privata di Angie…

Che cosa deplorevole…

Afferrai con forza il fascicolo e lo ficcai per bene nello zaino con rabbia.

‹‹ E ora stai lì! ››

Da quando mi facevo tutti sti problemi per una ragazza?

‹‹ Con chi stai parlando? ››, mi voltai verso la porta e ci trovai Angie a fissarmi con un sopracciglio ben inarcato.

Sentii le orecchie andare a fuoco.

‹‹ C-Con nessuno. Cioè non sono pazzo per parlare da solo. E che stavo pensando ad alta voce, ecco. ››

‹‹ Va…bene. ››, rispose scandendo bene quelle due parole.

Perfetto. Ci mancava solo che mi prendesse per un decerebrato.

La vidi incamminarsi verso la finestra infondo alla stanza e sedersi sul banco ad osservare il cielo stranamente acceso quel giorno, era serena e silenziosa mentre studiava il mondo al di fuori di quel vetro che l’ostacolava.

Sbuffando mi misi a sedere al mio solito posto prendendo dalla tasca il mio fidato mp3.

Conteneva canzoni che non sentivo da un secolo ma ascoltarle non faceva altro che piacere, facendo rievocare in me ricordi sepolti da tempo.

Quando sentii partire il suono dolce di una chitarra a me molto familiare non potei evitare di sussultare.

Guardai prima la ragazza, poi la traccia che scorreva sul display e poi di nuovo la ragazza.

 

Verdena: Angie 

 

Prima o poi mi sparerai alle spalle, Angie 
Credi in ciò che fai 
Senza lacrime mi distruggerai 

Questa scena…mi è familiare…


Laverai le tue mani rosse, Angie 
Scuro più che mai 
Senza lacrime ti addormenterai 

 

Senza lacrime? Lo faresti davvero uccidermi senza soffrire?

 

Come mai, che ne sai, semmai, 
Rido in lei semmai 
Nei tuoi nei io mai 

 



Lunedì è il giorno delle streghe, Angie 
Sai come si fa 
Senza lacrime, mi distruggerai 



 

Ora mai, che ne sai, semmai 
Rido in lei semmai 
Nei tuoi nei io mai



Le ultime note inquietanti mi attanagliarono lo stomaco. Staccai la musica, provavo un leggero senso di nausea, forse il cervello era arrivato alla conclusione prima che potessi seguirlo. Vedevo la figura di Angie assorta in chissà quale catena di pensieri. Non ero tanto sicuro di volerlo scoprire…

Forse lei era qualcosa di più di quello che voleva far credere.

Forse…oh merda…forse lei era…era…

‹‹ Una strega. ››, bisbigliai inconsapevolmente.

Si voltò verso di me lanciandomi un’occhiata stupita.

‹‹ Scusa? ››

‹‹ Emh…››

Forza Ale…è la tua occasione! Lo sentivo dentro lo stomaco che qualcosa in lei non quadrava. Dovevo farmi coraggio.

‹‹ Lo sai…il lunedì è il giorno delle streghe, Angie. ››

…silenzio.

‹‹…tu hai qualche disturbo grave. ››, rispose sdegnata.

Forse ero saltato a una conclusione un tantino affrettata

‹‹ N-No! E’ la canzone!››, balbettai giustificandomi.

‹‹ La canzone? ››, ribadì scettica ‹‹ a me sembrava che mi stessi dando della megera. ››

‹‹ No! No! ››, cercai di riparare gesticolando.

A quel punto il suono della campana intervenne in mio soccorso e i miei compagni iniziarono a rientrare in classe dopo la loro passeggiata.

Già…il nostro professore di fisica compiva bene il proprio lavoro.

Senza farmi vedere iniziai a prendere a testate il banco per l’ennesima figura da pirla che avevo fatto. Peccato che come clown non valevo molto dato che Angie non si era ancora fatta una risata.

Sbuffando guardai lo zaino. Niente streghe o fantasmi, la vita di Angie era raccolta in un fascicolo di fogli ben custodito nella mia borsa e la prima cosa che avrei fatto tornato a casa era proprio andare a scoprirne i segreti.

 

Anche l’inchiostro può mentire. E tu lo sapevi bene Angie… 

 

***

 

Sono sadica sadica sadica! *W* povero Alessandro in fondo ti adoro ma mi diverte troppo farti fare la figura del cucciolo imbranato!

Intanto ringrazio i Verdena *_* amo le loro canzoni, soprattutto “Angie”!

Siccome sono rompi palle vi racconterò la strana storia della canzone ù.ù

L’ho scoperta quando avevo già scritto il terzo capitolo della Morte ha le labbra maledettamente dolci quando un mio amico (Angelo) leggendola

mi disse:

Angelo: Angie mi ricorda qualcuno…

Io: Chi?? O_O

A: Mmm…una canzone dei Verdena sìsì

I: Sul serio? O_o e di che parla sta canzone?

A: Di Angie ._.

I: Sì va beh ma di cosa parla di preciso, l’ho capito che ti ricorda Angie ._.

A: No! No! La canzone! Si intitola Angie!

I: o_______________o”

Sono rimasta shockata! E altri miei amici continuano a credere che per la storia mi sono dedicata alla ragazza dei Verdena xD comunque spero vi sia piaciuto il capitolo.

Passiamo alle recensioni che è meglio ^^

 

 

Ladywolf: Ti raccomanderò alle Morti quando rinascerai xD la Madre ne sarà contenta. Mia cara cosa ne pensi del capitolo? Spero non abbia esagerato con la perfidia :O Dimmi tu, sai che per me la tua opinione conta molto ù.ù ci sentiamo presto. Baci…

 

_HaDeS_: Caro anonimo recensore, sono ben lieta di averti fatto piacere questa storia. Apprezzo il tuo consiglio ma non credo farò mai una scena di fiki fiki in questa storia, spero di non averti deluso. La tua cara bellissima e stupendissima amica ti saluta -__-

A presto.

 

MaRtA HaLe: Ora mi sono stancata! è.é Prima Jasper poi Jackson non puoi prenderti pure Ale! Mi ribello ›_‹ E non vuoi farmi leggere le fan? Va bene aspetterò che le pubblicherai! Muahahah! -.- E se non finisci farò mettere Adam con Angie! <3 Sono perfida perfidaaaaaaaa *eco che risuona lontano*

 

space_oddity: Oooh che felicità leggere il tuo commento =D sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo. Povero Adam con la gola tagliata T^T siete tutte così cattive! E va beh ù.ù tanto non crepa facilmente. Sì Angie inconsapevolmente si sta avvicinando sempre più al nostro Ale. Chissà come finirà? Boh, chissà! A presto spero (che sia mio o tuo XP)

 

Un grazie di cuore per chi legge =) per non parlare di coloro che recensiscono ù_ù un saluto a tutte…

 

 

 

 


 

 

 

 

   
 
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