[ 9. Ricerca]
Ad Angelo, una scena del capitolo è tutta
per te, mi hai ispirato ^^ chissà se capirai qual’è
xD Grazie di essere così gentile nei miei
riguardi.
Okay.
La cazzata l’ho fatta…e ora?
La
curiosità…uccide.
Non avevo capito nulla della lezione di letteratura, per
di più avevo detto ad Angie che avrei capito cosa nasconde.
Era una ragazza adottata? Con chi abitava? Era una di
quelle che amano etichettarsi e si considerano diverse e che nessuno le
capisce? Le famose emo tutte in nero?
Ricorda: la prossima volta controllale i polsi.
A pensarci bene però…aveva il viso pulito,
non aveva bisogno di trucco, era bella anche senza, era una ragazza acqua e
sapone con eccentrici gusti nel vestire, tutto qui…
Ecco che ci risiamo. La mia ossessione opprimente.
Come potevo sapere qualcosa in più su Angie senza
che me lo dicesse lei di persona?
Camminavo per i corridoi della scuola sovrappensiero
cercando di trovare un modo semplice per uscire da quella situazione,
l’ora di educazione fisica per me non era altro che un’ora buca in
cui poter fare di tutto tranne che disturbare le altre classi ovviamente,
l’esonero dalle attività sportive non era tutta questa gran
perdita.
Fin da piccolo mi è stato diagnosticato un problema
cardiaco, il cosiddetto “soffio al cuore”, comunque sia, non
è mai stato un grande problema, l’importante è non compiere
grandi sforzi fisici.
La musica nel mio mp3 procedeva brano dopo brano senza
fermarsi fin quando una voce che mi chiamava lontana mi costrinse a
concentrarmi oltre alla canzone.
Mi voltai e vidi la professoressa
‹‹ Alessandro! Mi devi aiutare! ››
Oddio…una professoressa che chiedeva aiuto ad uno
studente non era di tutti i giorni.
‹‹ Dica prof. ››
‹‹ Devo scappare in IV° C per far svolgere il tema ai ragazzi, ma il
preside mi ha trattenuto a lungo nel suo ufficio e mi sono scordata di prendere
le fotocopie con le tracce dei temi in segreteria! Puoi andare a prenderle tu
per me? Ora dovresti avere Educazione fisica perciò non dovresti avere
impedimenti, no? ››
Che palle quando i tuoi insegnati conoscono l’orario
scolastico delle proprie classi!
‹‹ Non si preoccupi, vado io a prenderle per
lei. ››, mi rivolsi sorridendo mentre avrei voluto rispondere
semplicemente “Se soffre d’ Alzheimer che colpa ne ho io? Se le vada a prendere
da sola le tracce dei suoi schifosissimi temi e mi lasci l’
ora libera, brutta befana! Che poi il 5 dell’ultimo compito in classe
era pure ingiusto!”
‹‹ Bravissimo! Fa presto allora! Questa
è la chiave del mio scompartimento. ››, detto questo
scappò verso la sua classe.
Una volta uno di loro ha preso una bottiglietta di
plastica con cui tutti giocavano a lanciarsela come se fosse una palla e
l’ha accidentalmente
scaraventata fuori dalla finestra distruggendo la vetrina del negozio di
cartolibreria di fronte.
Il seguito…è meglio non saperlo.
Giocherellavo con la chiave di ferro mentre mi incamminavo
in segreteria, c’era confusione e nessuno badò a me. Aprii la
porta per entrare nel piccolo ripostiglio che faceva da archivio, trovai con
facilità l’armadietto della prof e presi le fotocopie delle
tracce.
Solo allora vidi che dietro di me si trovavano gli
schedari degli alunni dell’istituto, all’interno di quegli
armadietti c’era tutta la vita di ogni singolo studente…e studentessa.
“Non
credo riuscirai nella tua impresa.”
Errore mia cara Angie. Errore…
La consapevolezza del gesto che stavo per compiere mi fece
esitare, ma solo giusto il tempo per ricordarmi che era lei a non voler venirmi
incontro.
Chi l’avrebbe
mai detto che avrei contratto per te
Sei diventata un
pensiero tossico e la cosa mi manda in paranoia.
Lo sapevi? La
vittima a volte si innamora del proprio aguzzino.
Con il polpastrello cercai sui cassetti quello
contrassegnato dalla lettera “M”, quando lo trovai, tirai forte lo
sportellino che si aprì con un suono metallico.
Al cognome Morante sussultai, presi frettolosamente il
fascicolo e se qualcuno fosse entrato in quell’istante mi avrebbe colto
in flagrante.
L’invasione della privacy e la
sottrazioni di documenti erano gravi reati nel mio Paese.
Nascosi il fascicolo sotto il giubbotto che indossavo e
presi le fotocopie per la prof.
Okay…Calmo,
respira. Esci disinvolto e per carità non farti beccare perché se
no, sono guai…e chi la sente a mamma se scopre che ho rubato documenti
alla scuola?
Uscii dallo scomparto per entrare in segreteria, tutti
erano indaffarati, chi lavorava al computer, chi compilava moduli e parlava
contemporaneamente al telefono, camminai lentamente sentendo scivolare il
fascicolo da sotto il giubbotto.
Merda. Merda. Merda. Merda. Merda.
Avanzai spedito verso la porta d’uscita.
‹‹ Scusa? ››
Cacchio…!
‹‹ Emh…Sì?
››, mi voltai verso la donna, era una delle segretarie della
scuola, era slanciata e aveva i capelli corti e cotonati, una gran bella donna
sulla quarantina se non fosse per la smorfia di disappunto che le imbruttiva i
lineamenti.
‹‹ Sei uscito dall’archivio…››
Avrei voluto negare con tutto me stesso, se non fosse per
il fatto che mi trovavo proprio con un piede ancora in segreteria.
Annuii con cautela sudando freddo,
sentivo la cartelletta di Angie pulsare tra la maglietta e il giubbotto come a
voler urlare “sono qui! Aiutoooooo”.
Mi avvicinò una mano al viso ed ero pronto a subire
lo schiaffo quando vidi nel suo palmo una piccola chiave in ferro.
‹‹ Hai scordato la chiave lì, sta
più attento la prossima volta per piacere.››
Sapete quando sentite il cuore frenare tutta una volta
dentro al petto e vi sentite mancare? Beh, è quello che mi è
successo in quel momento.
‹‹ G-Grazie. ››
‹‹ Di niente. ››, mi restò
a fissare incuriosita…‹‹ ti senti bene? ››
‹‹ Sto una meraviglia! Ora devo andare a
portare le fotocopie alla prof che sono in ritardo, mi scusi. ››
Scappai dal corridoio ancora sott’occhio dalla
segretaria e mi diressi verso
Quando entrai in classe gli studenti mi fissarono di malo
modo, beh peggio per loro, avrebbero fatto il tema in un’ora e mezza,
infondo non era colpa mia se la professoressa aveva dimenticato le tracce.
‹‹ Grazie Alessandro. Puoi andare. ››
‹‹ Prego professoressa, è stato un vero piacere. ››
La classe era vuota e il mio primo istinto fu quello di
mettermi a leggere la vita privata di Angie…
Che cosa deplorevole…
Afferrai con forza il fascicolo e lo ficcai per bene nello
zaino con rabbia.
‹‹ E ora stai lì! ››
Da quando mi facevo tutti sti
problemi per una ragazza?
‹‹ Con chi stai parlando? ››, mi
voltai verso la porta e ci trovai Angie a fissarmi con un sopracciglio ben
inarcato.
Sentii le orecchie andare a fuoco.
‹‹ C-Con nessuno.
Cioè non sono pazzo per parlare da solo. E che stavo pensando ad alta
voce, ecco. ››
‹‹ Va…bene. ››, rispose
scandendo bene quelle due parole.
Perfetto. Ci mancava
solo che mi prendesse per un decerebrato.
La vidi incamminarsi verso la finestra infondo alla stanza
e sedersi sul banco ad osservare il cielo stranamente acceso quel giorno, era
serena e silenziosa mentre studiava il mondo al di fuori di quel vetro che
l’ostacolava.
Sbuffando mi misi a sedere al mio solito posto prendendo
dalla tasca il mio fidato mp3.
Conteneva canzoni che non sentivo da un secolo ma
ascoltarle non faceva altro che piacere, facendo rievocare in me ricordi
sepolti da tempo.
Quando sentii partire il suono dolce di una chitarra a me
molto familiare non potei evitare di sussultare.
Guardai prima la ragazza, poi la traccia che scorreva sul
display e poi di nuovo la ragazza.
Verdena: Angie
♪
♫ ♪ Prima o poi mi sparerai alle
spalle, Angie
Credi in ciò che fai
Senza lacrime mi distruggerai ♫♪
♫
Questa scena…mi è familiare…
♪ ♫ ♪ Laverai le tue mani rosse,
Angie
Scuro più che mai
Senza lacrime ti addormenterai ♫♪
♫
Senza lacrime? Lo faresti davvero uccidermi senza
soffrire?
♪
♫ ♪ Come mai, che ne sai,
semmai,
Rido in lei semmai
Nei tuoi nei io mai ♫♪ ♫
♪
♫ ♪ Lunedì è il giorno
delle streghe, Angie
Sai come si fa
Senza lacrime, mi distruggerai ♫♪
♫
♪
♫ ♪ Ora mai, che ne sai, semmai
Rido in lei semmai
Nei tuoi nei io mai ♫♪ ♫
Le ultime
note inquietanti mi attanagliarono lo stomaco. Staccai la musica, provavo un
leggero senso di nausea, forse il cervello era arrivato alla conclusione prima
che potessi seguirlo. Vedevo la figura di Angie assorta in chissà quale
catena di pensieri. Non ero tanto sicuro di volerlo scoprire…
Forse lei
era qualcosa di più di quello che voleva far credere.
Forse…oh
merda…forse lei era…era…
‹‹
Una strega. ››, bisbigliai inconsapevolmente.
Si
voltò verso di me lanciandomi un’occhiata stupita.
‹‹
Scusa? ››
‹‹
Emh…››
Forza
Ale…è la tua occasione! Lo sentivo dentro lo stomaco che qualcosa
in lei non quadrava. Dovevo farmi coraggio.
‹‹
Lo sai…il lunedì è il giorno delle streghe, Angie. ››
…silenzio.
‹‹…tu
hai qualche disturbo grave. ››, rispose sdegnata.
Forse ero
saltato a una conclusione un tantino affrettata…
‹‹
N-No! E’ la canzone!››, balbettai giustificandomi.
‹‹
La canzone? ››, ribadì scettica ‹‹ a me sembrava
che mi stessi dando della megera. ››
‹‹
No! No! ››, cercai di riparare gesticolando.
A quel
punto il suono della campana intervenne in mio soccorso e i miei compagni
iniziarono a rientrare in classe dopo la loro passeggiata.
Già…il
nostro professore di fisica compiva bene il proprio lavoro.
Senza
farmi vedere iniziai a prendere a testate il banco per l’ennesima figura
da pirla che avevo fatto. Peccato che come clown non valevo
molto dato che Angie non si era ancora fatta una risata.
Sbuffando
guardai lo zaino. Niente streghe o fantasmi, la vita di Angie era raccolta in
un fascicolo di fogli ben custodito nella mia borsa e la prima cosa che avrei
fatto tornato a casa era proprio andare a scoprirne i segreti.
Anche l’inchiostro
può mentire. E tu lo sapevi bene Angie…
***
Sono sadica sadica sadica!
*W* povero Alessandro ♥ in fondo ti adoro ma mi diverte
troppo farti fare la figura del cucciolo imbranato!
Intanto
ringrazio i Verdena *_* amo le loro canzoni,
soprattutto “Angie”!
Siccome
sono rompi palle vi racconterò la strana storia della canzone ù.ù
L’ho
scoperta quando avevo già scritto il terzo capitolo della Morte ha le
labbra maledettamente dolci quando un mio amico (Angelo) leggendola
mi
disse:
Angelo:
Angie mi ricorda qualcuno…
Io: Chi?? O_O
A:
Mmm…una canzone dei Verdena sìsì
I: Sul
serio? O_o e di che parla sta canzone?
A: Di
Angie ._.
I:
Sì va beh ma di cosa parla di preciso, l’ho capito che ti ricorda
Angie ._.
A: No!
No! La canzone! Si intitola Angie!
I: o_______________o”
Sono
rimasta shockata! E altri miei amici continuano a credere che per la storia mi
sono dedicata alla ragazza dei Verdena xD comunque spero vi sia piaciuto il capitolo.
Passiamo
alle recensioni che è meglio ^^
Ladywolf:
Ti raccomanderò alle Morti quando rinascerai xD
_HaDeS_: Caro anonimo recensore, sono ben lieta di averti
fatto piacere questa storia. Apprezzo il tuo consiglio ma non credo farò
mai una scena di fiki fiki in questa storia, spero di
non averti deluso. La tua cara bellissima e stupendissima
amica ti saluta -__-
A presto.
MaRtA
HaLe: Ora mi sono stancata! è.é Prima Jasper poi Jackson non puoi
prenderti pure Ale! Mi ribello ›_‹ E non vuoi farmi leggere le fan?
Va bene aspetterò che le pubblicherai! Muahahah! -.-
E se non finisci farò mettere Adam con Angie! <3 Sono perfida
perfidaaaaaaaa *eco che risuona lontano*
space_oddity: Oooh
che felicità leggere il tuo commento =D sono contenta che ti sia
piaciuto il capitolo. Povero Adam con la gola tagliata T^T
siete tutte così cattive! E va beh ù.ù
tanto non crepa facilmente. Sì sì Angie
inconsapevolmente si sta avvicinando sempre più al nostro Ale.
Chissà come finirà? Boh, chissà! A presto spero (che sia
mio o tuo XP)
Un grazie
di cuore per chi legge =) per non parlare di coloro che recensiscono ù_ù un saluto a tutte…