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Autore: controcorrente    20/11/2010    3 recensioni
raccolta di flashfic su alcuni personaggi di Twilight. Vedrete i personaggi accostati alla mitologia. Dateci pure un'occhiata e fatemi sapere.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Raccolte insolite'
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 Salve a tutti, cari lettori. Benvenuti nella mia raccolta Mytos. Sono molto contenta che i miei lavori suscitino il vostro interesse, anche se il tema non è proprio accessibile.  Cerco come sempre di fare del mio meglio e spero che apprezziate il mio sforzo. Prima di leggere questo capitolo vi informo che la situazione descritta avviene dopo la fine di Breaking Dawn. Ho immaginato che dopo alcuni anni, a causa dell’aspetto, i Cullen siano comunque costretti a trasferirsi per non suscitare sospetti alla popolazione di Forks.
 
19. Argo [Charlie Swan]
 
Se ne era andata.
Aveva fatto la stessa scelta di sua madre. Non era la prima volta che Charlie vedeva la sua unica figlia andarsene. Da quando era nata, aveva fatto le valigie diverse volte.
La prima, quando sua madre aveva deciso di lasciare Forks.
La seconda, più recente, quando aveva pensato bene di scappare per raggiungere il figlio del dottore.
La terza, sempre a causa di Edward Cullen.
Charlie ricordava bene tutti questi momenti ed ogni volta era come ricevere una pugnalata al cuore. Come adesso, quando aveva visto sua figlia varcare per l’ultima volta la sua casa dai colori spenti per andare a vivere in un'altra città insieme al figlio di Carlisle, con il quale si era sposata cinque anni prima. Gli aveva promesso che si sarebbe fatta sentire.
Charlie l’aveva ascoltata in silenzio.
Era cambiata molto sua figlia, soprattutto nell’aspetto, ma non era ancora così abile da mentirgli senza tradire nervosismo. In questo doveva ancora imparare dal marito.
Non gli piaceva molto Edward ma sua figlia lo amava e non poteva farci niente.
Come sua madre, aveva anteposto la sua felicità a quella del prossimo.
Charlie mantenne un’espressione rassicurante, la stessa che usava quando parlava al telefono con la sua ex, che solo di recente stava smettendo di amare. Bella non era un’attrice come Reneé, ma aveva ereditato la stessa testardaggine.
Se aveva deciso qualcosa, non si sarebbe fermata di fronte a nulla. Eppure, anche quando era evidente che non avrebbe cambiato idea, continuava a preoccuparsi. Pensieri inutili, perché non avrebbe desistito dai suoi propositi, per i quali era disposta perfino ad annullarsi.
Charlie sorrise mestamente.
Era inutile che sua figlia lo coprisse di false promesse.
Non sarebbe tornata più a fargli compagnia.
Aveva finto di non vedere le stranezze di Bella da dopo che era entrata a far parte della famiglia Cullen. Il suo carattere era rimasto pressoché immutato, ma il suo corpo aveva subito dei cambiamenti sconcertanti. La bambina che avevano adottato, Reneesme era anche questa molto bizzarra.
In altre parole, il vecchio Swan aveva fatto buon viso a cattivo gioco e pure in quel momento fece lo gnorri. Non chiese spiegazioni e finse di bersi quelle  che sua figlia gli forniva con abbondanza di dettagli.
Non appena Bella ebbe finito di parlare gli diede un delicato abbraccio, poi si recò sulla soglia. Lo sceriffo prese una delle valigie e la accompagnò alla macchina.
“Vai pure tranquilla, tesoro. Me la caverò, vedrai.”fece, simulando un’allegria che non provava.
Vide sua figlia inarcare un sopracciglio, poi dopo un altro saluto, entrò nella macchina e partì lasciandolo solo.
Charlie, fissò il veicolo all’orizzonte e sospirò profondamente.
Anche questa volta era stato abbandonato.
Prima sua moglie, poi la sua unica figlia.
In entrambi i casi aveva vissuto nell’attesa del loro ritorno ma sapeva benissimo che si stava illudendo. Loro lo avevano abbandonato, andando ognuna per la sua strada.
Entrambe gli avevano detto di fare la sua vita, di scegliere il modo in cui avrebbe trascorso il suo tempo da quel momento.
Senza saperlo avevano deciso per lui, indirizzandolo nella via dell’abbandono.
Ma Charlie non voleva rassegnarsi.
Avrebbe atteso pazientemente.
Giorni.
Settimane.
Mesi.
Anni.
Come Argo, il fedele cane di Ulisse.
 
Okay, immagino sappiate chi sia Argo, no? Non so voi, ma Charlie mi ha sempre fatto un po’pena e mi sembrava doveroso metterlo. Bella avrà avuto i suoi motivi ma alla fin fine si comporta da egoista. Non mi sembra che abbia molti dubbi a scegliere la sua strada. E’un’opinione personale ma non amo molto la protagonista. Spero comunque che vi sia piaciuto anche questo capitolo, alla prossima!
 

   
 
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