Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: angiebear_chan    22/11/2010    1 recensioni
questa è la storia di un angelo con un nome terribile per ogni creatura angelica odiata ed evitata dai suoi simili... anche per il suo lavoro... un giorno viene mandata negli inferi e lì...
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Mmmmmh tesoro... ho passato una giornata fantastica; e ho anche fatto il pieno di energie grazie alla tua torta squisita- mormorò Lucifero abbracciandola dolcemente
-Sentilo... quello che credeva che avrebbe fatto schifo, quello che aveva dei dubbi sulle mie capacità come cuoca...-
-Eheheh sai, la prima volta che si mangia qualcosa si hanno sempre dei dubbi... avresti potuto avvelenarmi-
-Sì, certo... con troppo cioccolato-
Erano stesi davanti al caminetto del salotto nel quale scoppiettava un caldo ed allegro fuocherello...
-Non si può mai sapere...- sussurrò lui facendola sdraiare e salendole sopra schiacciandola con il suo peso...
-Mmmmh allora farò bene a stare attenta se dovessi essere tu a cucinare...- borbottò lei
Lui rise e la baciò esplorandole la bocca con la lingua, le morse le labbra e poi scese, dolcemente lungo la linea del collo, delle spalle, sui seni...
-Non mi serve il veleno per farti morire...-
-Mmmmh  Aaaaaah...-


-Signore! Abbiamo predisposto un piano per il ritorno a casa di Salomè...-
-Molto bene... ricordatevi: potrebbe avere qualche contatto da queste parti quindi mantenete tutto nel più completo silenzio... ricevuto?-
-Sissignore! Ricevuto signore! Manterremo il più assoluto silenzio sulla faccenda-
-Molto bene, molto bene... e quando avverrà il recupero?-
-Tra qualche giorno... stiamo rifinendo gli ultimi dettagli... -
-Perfetto... e ricordate la sua capacità bellica... non è un angelo qualsiasi, se non farete attenzione allora tutto il nostro piano andrà a a farsi benedire e non avremo mai più l'occasione di coglierla completamente di sorpresa!-
-Ma prima, secondo la legge, dobbiamo offrirle un'ultima possibilità di redimersi, quindi dovremo prima inviare qualcuno...-


Il giorno dopo Salomè e Lucifero si recarono al lavoro felici, soddisfatti e... sazi, in tutti i sensi.
Salomè, ovviamente, andò subito a trovare Felix, che non vedeva da un sacco di tempo...
-Salomè!!- gridò quest'ultimo non appena la vide abbracciandola con trasporto -Da quanto tempo è che non ti fai vedere? Credevamo che il capo ti avesse messa sotto chiave o che ti avesse ammanettata alla testiera del letto per qualche giochino e che poi avesse perso la chiave...-
-Ah certo... allora è così che mi accogli dopo tanto tempo? Con delle battutine a sfondo sessuale? Ma non ti vergogni razza di pervertito della malora?-
-Mmmmh se mi vergogno? Mmmmh fammici pensare... NO! Ahahahah- fece lui dandole una pacca sulle spalle...
Mentre camminavano incontrarono Adam, il demone dai capelli rossi con cui Salomè era uscita a festeggiare il suo nuovo incarico assieme a Nicolas ed a Felix; Adam, non appena vide Salomè, le disse:
-Salomè! Mia cara, allora... dove le aveva ficcate le chiavi delle manette questa volta?-
-Ma non è possibile! Anche tu!?- chiese lei esasperata...
-Tesoro, ogni singolo demone con cui hai parlato è a conoscenza di questa 'teoria' ovviamente nessuno la prende sul serio... puoi stare tranquilla...-
-Lo so, ma è umiliante!-
-Uff, vorrà dire che se ti diranno qualcosa saremo io e Felix a sistemarli... - disse Adam con fare cospiratorio
-Ma certo! Noi la proteggiamo la nostra cara sorellina dolce dolce, piccola piccola e indifesa!- la prese in giro Felix ridacchiando
-Razza di ritardati! Ve la faccio vedere io la sorellina indifesa!- rispose lei cominciando ad inseguirli lungo il corridoio...
All'improvviso, girato l'angolo, si trovarono davanti ad un ragazzo piuttosto alto con folti capelli biondo-rossicci e occhi castani che però, al contrario degli altri occhi di un simile colore, non esprimevano il minimo calore; ma anzi, una freddezza ed una malvagità mal celate...
-Hey ragazzo! Cerchi qualcuno?- chiese Felix assumendo subito un tono professionale
-Sì- rispose il giovane con voce atona sollevando leggermente un sopracciglio -sto cercando Salomè Black... - riprese poi fissando lo sguardo grondante superiorità sulla donna...
-Sono io- disse lei guardandolo fisso... quell'espressione... era sicura di averla già vista: era la stessa espressione con cui la fissavano gli angeli quando scoprivano chi era... esprimeva superiorità, disprezzo, disgusto, odio...
-In privato...- aggiunse il giovane
Salomè si irrigidì e così anche Felix ed Adam che sentivano la tensione e la rabbia dell'amica
-Molto bene...- disse Salomè facendo un passo in avanti e sfidandolo con lo sguardo come a dire: 'non ho paura di te bastardo!'
-Mi segua...- riprese poi guidandolo verso una stanza che sapeva essere deserta e senza telecamere di sorveglianza...


-Quel tizio non mi piace per niente...- mormorò Adam rivolto a Felix... -Sarò sicuro lasciarlo da solo con Salomè?-
-Sisi, tranquillo... Salomè è perfettamente in grado di difendersi da sola, soprattutto contro un pallone gonfiato come quello...-
-Molto bene allora, se ne sei convinto...-
-Ne sono convinto-
-... okay, allora io vado, ho del lavoro da sbrigare-
-Okay, vai pure, e non ci pensare-
Dopo essersi assicurato che Adam si fosse allontanato Felix raggiunse la porta dietro alla quale erano spariti Salomè ed il tizio sconosciuto e si mise in ascolto... origliare era sbagliato, soprattutto se si trattava di vicende private di un'amica ma era preoccupato, non gli era piaciuta per niente l'espressione tesa di Salomè... ma quello che sentì gli ghiacciò il sangue nelle vene:

-Chi sei? Che ci fai qui? Non sei di certo un demone... solo un angelo potrebbe avere quello sguardo da bastardo con la puzza sotto il naso...- disse Salomè al ragazzo che la fissava con sguardo colmo di divertito disprezzo.
Per tutta risposta il giovane fece un sorrisino somigliante, più che altro, ad una smorfia di disgusto e disse:
-Te la fai con i demoni adesso? Sai, lassù in Paradiso corre voce che tu sia diventata la sgualdrina personale di Lucifero... dimmi, ti paga? O lo fai gratis?-
-Dannato bastardo... - ringhiò lei mettendo la mano sull'impugnatura della spada; negli occhi del giovane comparve un'ombra di paura e fece un passo indietro... Salomè sorrise soddisfatta: non avevano ancora scordato quello di cui era capace allora...
-Calma calma Salomè, non sono venuto qui per combattere contro di te... sono qui per passarti un messaggio del comandante supremo: da quando sei partita non abbiamo più avuto tue notizie... prima di dichiararti traditrice siamo costretti a darti un'ultima possibilità: sei qui da parecchio tempo, devi aver scoperto parecchie cose su questo posto... sei disposta a condividerle con noi come prevedeva il piano originario?-
-Mi stai chiedendo di fare la spia? Di tradire gli unici amici che io abbia mai avuto?-
-Sì, esatto... ti chiediamo proprio questo...-
Salomè arretrò leggermente avvertendo un piccolo capogiro, ma poi le montò subito dentro una rabbia enorme, distruttiva...
-Allora, che rispondi?- la incalzò il giovane
-Che puoi allegramente andare a farti fottere!-
L'angelo scoppiò in una risata di scherno e disse:
-Te la sei cercata... trasmetterò la tua risposta al comandante supremo... non credo che sarà molto felice di sentirla... -
-che si fotta!- sbottò Salomè girandosi verso la finestra e dando le spalle al giovane; credendo che se ne fosse andato si immerse nei suoi pensieri perdendo completamente il contatto con la realtà... non udì quindi il sibilo prodotto da un pugnale che veniva estratto alle sue spalle... non udì il ridacchiare del giovane angelo che le si avvicinava brandendo un pugnale con la lama cosparsa di una veleno potentissimo... non vide nemmeno la porta che si apriva e la figura di Felix entrare nella stanza con la spada sguainata; sentì solo un urlo ed un gorgoglio che aveva sentito molte volte in battaglia... si girò, pallidissima: Felix le stava di fronte, la spada piantata nella gola del giovane angelo che la fissava con occhi vitrei spalancati stringendo ancora in mano il pugnale...
-Tu, tu sei un angelo?- le chiese Felix guardandola con gli occhi spalancati
-Sì...- rispose lei fissandolo... lo vide mentre estraeva la spada dal corpo esanime del ragazzo, lo vide che la sollevava sopra la testa pronto a sferrare un nuovo colpo... solo che questa volta, la vittima designata era lei...
Salomè non fece nulla: non gridò, non si mosse, non cercò in nessun modo di difendersi: chiuse gli occhi e attese il colpo di spada che avrebbe segnato la fine della sua misera esistenza...



note dell'autrice: la storia non è ancora finita eh! Aspettate e vedrete cosa succederà alla nostra Salomè... vi aspetto numerosi per la lettura del prossimo capitolo ;-)
   
 
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