Ehylà! Grazie a tutti per le rec! ^^ il titolo di questo cap è un po’ ambiguo vero?? Beh, leggere per scoprire!
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Capitolo 3
Il coma profondo
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Buio.
Vedo solo esso.
Buio.
Da quando, amore
mio, mi hai tradito
La mia vita è
circondata dall’oscurità.
Sento tutto
Vedo tutto
Tocco tutto
Ma in verità
Non sento nulla
Non vedo nulla
Non tocco nulla
Sono come una
marionetta
Mossa da fili
invisibili
Che sono alle dita
di uno sconosciuto.
Buio.
Vedo solo esso.
Buio.
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Kagome non se lo fece ripetere due volte e una luce bianca
avvolse Inuyasha che poco dopo era umano. I capelli argentati di lui
diventarono neri come la pece, quegli occhi ambrati e meravigliosi diventarono
come il carbone. Kikyo lo abbracciò
-Oh Inuyasha!- lui sorrise abbracciandola. Kagome guardò
quella scena, come avrebbe voluto essere veramente Kikyo… la ragazza guardò la
sfera che però…
-Oh, santi numi! Questo è grave, è gravissimo! Non so cosa
sia migliore, questo o che Inuyasha è andato via con Kikyo!- l’ultima frase
Kagome la sussurrò e dopo essersi voltata di scatto cominciò a correre verso il
pozzo “Forse è più grave la seconda… che casino infernale, accidentaccio!”. Il
gruppo la seguì
-Kagome?- Kagome si girò
-Che cavolo significa Kikyo?- domandò Kagome
-Di che diamine stai parlando?- chiese senza capire
-Perché la sfera è ancora così?- chiese facendo vedere la
sfera che era ancora alle sue dimensioni normali –Non si doveva rimpicciolire
nel momento in cui io ho trasformato Inuyasha?- Kikyo guardò la sfera
-Infatti… e poi cosa vuoi che ne sappia io?- chiese Kikyo
alzando un sopracciglio
-Oh beh sai, visto che sei tu qui la vera sacerdotessa,
pensavo che ne sapessi di più del tuo monile!- esclamò Kagome girandosi di
profilo e incrociando la braccia al petto con fare seccato
-In realtà ora quello, è il tuo monile! Se non ricordo
male, io sono morta!- si arrabbiò Kikyo
-Appunto…- “Perché allora Inuyasha ha scelto te?” -Allora
dimmi…- chiese confusa -…perché diamine la sfera fa così, visto che sei stata
la sua protettrice più tempo di me?- concluse con più sicurezza
-Se vuoi te lo ripeto, non lo so… dopo aver espresso un
desiderio del genere la sfera si doveva rimpicciolire! E poi non m’interessa
più della sfera…- disse abbracciando Inuyasha -…ora ho qualcosa di più
importante- un ricordo nella mente di Kagome si fece strada e l’odio gli rapì
il cuore mescolato con la frustrazione e il dolore
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[…]
-Ora ti farò vedere che Inuyasha ama solo ed
esclusivamente me!- Kagome la guardò furente
-Ehi! Non mi puoi rapire, attaccarmi ad un
albero come hai fatto due anni fa, farmi diventare invisibile, immobilizzarmi,
non farmi sentire da Inuyasha e dirmi “ora ti farò vedere che Inuyasha ama solo
me!”! Non puoi farlo! Liberami subito!- ordinò –Io domani ho un compito in
classe importante a scuola!-
-Non mi interessa, così almeno la pianterai di
girare intorno a Inuyasha come una trottola!- Kikyo guardò un punto della
foresta
-Ma…-
-Ora silenzio…ho una cosa più importante fare
che ascoltarti!-
[…]
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Kagome guardò Kikyo furente
-Era tutto organizzato vero? Sapevi che visto che io ero
molto arrabbiata con te e Inuyasha, il bambino e Naraku non avrebbero tardato a
farsi vivi con me e che Inuyasha avrebbe protetto solo te! Non ti è bastato
quello che mi hai fatto ieri? Perché mi vuoi fare ancora più male di quanto tu
me ne abbia già fatto?- domandò Kagome mettendosi un mano sul petto. Kikyo alzò
un sopracciglio
-Non so di cosa tu stia parlando!- esclamò facendo finta
di non capire
-Bugiarda!- Kagome le diede uno schiaffo
-Adesso basta Kagome!- Inuyasha si mise in mezzo –Dimmi perché
Kikyo dovrebbe mentire!- esclamò lui severo. Kagome sentì gli occhi pungerle di
lacrime
-Perché la difendi sempre? Anche quando aveva dato a
Naraku le schegge di sfera che avevamo preso con tanta fatica l’hai difesa
anche se l’aveva confessato apertamente, e per quel suo grande atto eroico tu
ti sei fatto quasi ammazzare! Perché sei tu quello che deve risolvere i
pasticci che combina lei? Perché una volta ogni tanto dai ragione a me e non a
lei?- Inuyasha le diede un poderoso schiaffo e la ragazza cadde a terra
-INUYASHA!- urlarono Shippo, Sango e Miroku scioccati.
Mai, Inuyasha aveva osato tanto da
quando si conoscevano, mai!
-Fate silenzio!- esclamò Inuyasha. Kikyo sorrise –Ma
guardati Kagome! Chi ti credi di essere ad urlare così a Kikyo? E poi, io ti ho
sempre difeso! Dimmi una sola volta in cui io non ti abbia difeso o dato
ragione!- nessuna risposta. Kagome non si muoveva –Visto, non c’è e quindi non
sparare cavolate!- Inuyasha sbuffò e Kikyo si avvicinò a Kagome scrutandola
-Ehm…- Kikyo richiamò l’attenzione degli altri -…credo che
abbiamo un problema- Inuyasha alzò un sopracciglio
-E quale sarebbe?- chiese amareggiato –Non abbiamo già
abbastanza problemi?-
-Per caso, è sangue quello che esce dalla testa di
Kagome?- tutti guardarono la ragazza a pancia in giù che non si muoveva di un
millimetro
-KAGOME!!!!- urlarono tutti (tranne Kikyo si intende. Nd).
Inuyasha la prese in braccio e si avvicinò al pozzo
-Torno subito!- esclamò in preda al panico
-Inuyasha!- esclamò Kikyo. Troppo tardi, Inuyasha era già
sparito
-Solo Inuyasha la può portare sana e salva nel suo
periodo, pregate che non abbia nulla…- sospirò Miroku mentre Shippo iniziava a
piangere.
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21 Secolo
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Inuyasha guardò per la sesta volta la madre di Kagome che
era pallida come un cencio. Un uomo in abito bianco uscì dalla stanza di
Kagome. La madre si avvicinò
-Co…come sta?- balbettò la donna. Inuyasha guardò l’uomo
che sospirò
-La ferita alla guancia non è grave, è rimasto solo il
livido…- Inuyasha sbarrò gli occhi mentre i sensi di colpa lo assalivano
-Ma?- lo incitò la donna
-Ma la botta alla testa è grave e ora… è in coma e
purtroppo… non si sa quando si sveglierà…- la madre si mise a sedere tremando
-La ringrazio dottore- sussurrò
-Se ci sono dei cambiamenti, chiamatemi- la donna annuì e
il dottore se ne andò prima di avere appoggiato una mano sulla spalla della
donna che sorrise debolmente
-Fermi tutti!- Inuyasha si avvicinò a Sota che era con le
labbra secchissime e cercava con la lingua di inumidirle –Che significa
‘coma’?-
-Non so bene neanche io…- sussurrò –Ma… è una specie di
sonno, cioè sembra che la persona dorma, ma in realtà non si sveglia più, non
reagisce agli stimoli. Se una persona è fortunata si sveglia altrimenti… beh,
si può immaginare no cosa potrebbe succedere ti pare?- Sota lo guardò con gli
occhi rossi. Le lacrime gli stavano annebbiando la vista. Si passò in fretta
una mano sugli occhi e sospirando si tranquillizzò. Inuyasha si sentì mancare.
Era stata tutta colpa sua… se non avesse litigato con lei… se non le avesse dato
lo schiaffo… lei non avrebbe perso l’equilibrio e ora… starebbero litigando
ancora…
“Sono uno stupido, uno stupidissimo stupido! Se me ne
fossi accorto un po’ prima che sanguinava alla testa… e invece le ho fatto la
predica come uno stupido” Inuyasha entrò nella stanza di Kagome. Non aveva
dovuto spiegare nulla, non gli avevano fatto la predica e non l’avevano neppure
sommerso di accuse ingiuste… e di questo ne era grato… ma forse sapevano che la
colpa di tutto era sua. Inuyasha alzò lo sguardo e la vide, rimanendone
affascinato da quanta bellezza Kagome poteva emanare anche in quella
situazione. Kagome era leggermente pallida con i capelli un po’ scompigliati
sul cuscino che nascondevano una garza bianca. Un cerotto giallognolo stava
appoggiato sulla guancia sinistra della ragazza. Un lenzuolo bianco la copriva
fino alla vita la sciando libero il braccio destro delicatamente appoggiato su
materasso. Inuyasha si mise di fianco a lei stringendole la mano. Inuyasha
sospirò e appoggiò la testa sul braccio di lei
-Mi dispiace…- dichiarò -…se in questo momento mi potresti
parlare diresti che sono uno stupido e che non importa ma io… ti voglio
comunque chiedere perdono. Lo so che ho fatto una cosa stupida e che devo
ammettere che avevi ragione… non ti ho mai ascoltato veramente perché, non ti
ritenevo ancora pronta per decidere da sola e… e è anche vero che quando si
tratta di te e Kikyo scelgo sempre Kikyo e che do sempre ragione a lei. Quella
volta… quando aveva dato il pezzo della sfera a Naraku, mi ha spiegato che,
dopo che Naraku le avrebbe raccolte tutte lo avrebbe ucciso, credeva di
riuscire a sconfiggerla da sola ed è per questo che non volevo lasciarla sola…
avrebbe prima o poi combinato una sciocchezza e io non potevo permettermelo
capisci? E quindi ti prego, perdonami per quello che ho fatto…- (Che senso ha
raccontarle tutto se non lo può sentire?? Beh, capisco che l’ho scritto io ma…
OK, lasciamo perdere, sono una grandissima idiota ^^! Nd) Inuyasha le lasciò la
mano e uscì dalla stanza trattenendo a stento le lacrime senza neanche far caso
al fatto che il suo aspetto mutava diventando di nuovo… un mezzo-demone
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Voci lontane… un ragazzo e una ragazza… “Che dicono? Che
stanno facendo?” si chiese Kagome. Un dolore lancinante alla guancia sinistra e
alla testa… una radura… un nebbia fitta e grigia… Kagome si portò la mano alla
testa “Non c’è niente… tranne una forte emicrania che mi prende tutto il
cervello…” pensò confusa. Kagome aprì gli occhi e la luce del giorno la avvolse
facendole chiudere gli occhi –Dio… che male… la mia testa…-
-Ho mio Dio! MAMMA! DOTTORE!!!!! MAMMA!!! MAMMA!!!-
-Sota ma che cavolo…- cominciò Kagome ma lui scoppiò a
piangere abbracciandola
-Kagome! Kagome! Che paura!!- piagnucolò
-Cosa succede?- chiese Kagome confusa prima che la porta
si spalancò
-KAGOME!!!!- la madre e il nonno spostarono il ragazzo e
la abbracciarono mozzandole il respiro e alzandola a sedere. Kagome si abituò
alla luce del sole ma non di quello che stava succedendo
-Mamma…- la donna ricominciò a piangere -…nonno…-
-La mia bambina… stai bene amore mio? Hai bisogno di
qualche cosa?- la ragazza annuì piano
-Ho sete e… che ci faccio qui? Perché mi fa così tanto
male la testa e…perché ho l’impressione di non vederci bene?- chiese
confusissima. La donna le scostò la frangia e Kagome vide la madre sorridente e
con gli occhi rossi e gonfi –Perché piangi?- chiese la ragazza
-Perché sono tanto contenta…-
-Insomma mi volete spiegare che succede?- chiese Kagome
impaziente. Il dottore si avvicinò
-Lei è rimasta in coma signorina Higarashi, e per fortuna
si è svegliata dopo ben un anno…- Kagome restò un attimo pietrificata. Si diede
un pizzicotto alla guancia ma visto che faceva male ci rinunciò –Sta bene?- la
ragazza scosse la testa -È rimasta senza parole?- la ragazza annuì -È del tutto
comprensibile il suo piccolo choc…-
-Pi…pi…pi…piccolo… ma…ma… come… ho… fatto…
a…fi…fini…finire… in… co…co…coma?- il dottore e il resto della famiglia si
guardarono
-Veramente volevamo chiederlo al ragazzo che ti ha portato
qui, però non è mai più ritornato…- disse il dottore
-Ragazzo?- domandò Kagome –Ah, allora deve essere successo
quando ero con Hojo vero mamma?- domandò Kagome sorridendo. La madre e Sota
strabuzzarono gli occhi
-Vuole dire che non si ricorda nulla di quello che è
successo?- domandò il dottore
-No perché? Hojo non vi ha detto nulla? Io non ricordo!-
esclamò lei
-Sono sicuro che con il tempo si ricorderà tutto vedrà!-
Kagome annuì non molto convinta –bene, io vado e se ci sono problemi chiamatemi
d’accordo?- tutti annuirono
-Grazie dottore!- esclamò Kagome. Il dottore se ne andò
-Accidenti Kagome! Non sapevo che mentissi così bene!
Chissà quante bugie mi hai detto!- esclamò sorridente Sota
-Eh? Ma io non stavo mentendo, io non mi ricordo davvero
nulla dell’incidente… se così si può chiamare!-
-Ma tesoro…- disse la madre avvicinandosi -…Inuyasha ti ha
portato qui!- Kagome la guardò confusa
-Inuyasha? E chi diamine è Inuyasha?- domandò Kagome
-Cosa?- sussurrarono Sota la madre e il nonno pronti a
piangere
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