Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Amber    26/11/2005    9 recensioni
In questa storia la nostra Kagome dovrà affrontare il tradimento e il non poter più tornare a casa... dovrà superare l'avventura più difficile che le cambierà la vita. tra tradimenti, emozioni e combattere per la vita delle persone che ama, Kagome capirà finalmente che non ha mai dimenticato la persone che ama... Ok, non si è capito molto lo so. la storia è lunga ma spero comunque che vi piaccia. aspetterò con ansia i primi commenti ^^ ps. all'inizio di ogni capitolo (come noterete) ci sono delle mie poesie o dei pensieri di Kagome, di nuovo ciao!
Genere: Avventura, Malinconico, Suspence, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Miroku, Naraku, Nuovo personaggio, Rin, Sango, Sesshoumaru, Shippou
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 3

Ehylà! Grazie a tutti per le rec! ^^ il titolo di questo cap è un po’ ambiguo vero?? Beh, leggere per scoprire!

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Capitolo 3

Il coma profondo

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Buio.

Vedo solo esso.

Buio.

Da quando, amore mio, mi hai tradito

La mia vita è circondata dall’oscurità.

Sento tutto

Vedo tutto

Tocco tutto

Ma in verità

Non sento nulla

Non vedo nulla

Non tocco nulla

Sono come una marionetta

Mossa da fili invisibili

Che sono alle dita di uno sconosciuto.

Buio.

Vedo solo esso.

Buio.

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Kagome non se lo fece ripetere due volte e una luce bianca avvolse Inuyasha che poco dopo era umano. I capelli argentati di lui diventarono neri come la pece, quegli occhi ambrati e meravigliosi diventarono come il carbone. Kikyo lo abbracciò

-Oh Inuyasha!- lui sorrise abbracciandola. Kagome guardò quella scena, come avrebbe voluto essere veramente Kikyo… la ragazza guardò la sfera che però…

-Oh, santi numi! Questo è grave, è gravissimo! Non so cosa sia migliore, questo o che Inuyasha è andato via con Kikyo!- l’ultima frase Kagome la sussurrò e dopo essersi voltata di scatto cominciò a correre verso il pozzo “Forse è più grave la seconda… che casino infernale, accidentaccio!”. Il gruppo la seguì

-Kagome?- Kagome si girò

-Che cavolo significa Kikyo?- domandò Kagome

-Di che diamine stai parlando?- chiese senza capire

-Perché la sfera è ancora così?- chiese facendo vedere la sfera che era ancora alle sue dimensioni normali –Non si doveva rimpicciolire nel momento in cui io ho trasformato Inuyasha?- Kikyo guardò la sfera

-Infatti… e poi cosa vuoi che ne sappia io?- chiese Kikyo alzando un sopracciglio

-Oh beh sai, visto che sei tu qui la vera sacerdotessa, pensavo che ne sapessi di più del tuo monile!- esclamò Kagome girandosi di profilo e incrociando la braccia al petto con fare seccato

-In realtà ora quello, è il tuo monile! Se non ricordo male, io sono morta!- si arrabbiò Kikyo

-Appunto…- “Perché allora Inuyasha ha scelto te?” -Allora dimmi…- chiese confusa -…perché diamine la sfera fa così, visto che sei stata la sua protettrice più tempo di me?- concluse con più sicurezza

-Se vuoi te lo ripeto, non lo so… dopo aver espresso un desiderio del genere la sfera si doveva rimpicciolire! E poi non m’interessa più della sfera…- disse abbracciando Inuyasha -…ora ho qualcosa di più importante- un ricordo nella mente di Kagome si fece strada e l’odio gli rapì il cuore mescolato con la frustrazione e il dolore

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[…]

-Ora ti farò vedere che Inuyasha ama solo ed esclusivamente me!- Kagome la guardò furente

-Ehi! Non mi puoi rapire, attaccarmi ad un albero come hai fatto due anni fa, farmi diventare invisibile, immobilizzarmi, non farmi sentire da Inuyasha e dirmi “ora ti farò vedere che Inuyasha ama solo me!”! Non puoi farlo! Liberami subito!- ordinò –Io domani ho un compito in classe importante a scuola!-

-Non mi interessa, così almeno la pianterai di girare intorno a Inuyasha come una trottola!- Kikyo guardò un punto della foresta

-Ma…-

-Ora silenzio…ho una cosa più importante fare che ascoltarti!-

[…]

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Kagome guardò Kikyo furente

-Era tutto organizzato vero? Sapevi che visto che io ero molto arrabbiata con te e Inuyasha, il bambino e Naraku non avrebbero tardato a farsi vivi con me e che Inuyasha avrebbe protetto solo te! Non ti è bastato quello che mi hai fatto ieri? Perché mi vuoi fare ancora più male di quanto tu me ne abbia già fatto?- domandò Kagome mettendosi un mano sul petto. Kikyo alzò un sopracciglio

-Non so di cosa tu stia parlando!- esclamò facendo finta di non capire

-Bugiarda!- Kagome le diede uno schiaffo

-Adesso basta Kagome!- Inuyasha si mise in mezzo –Dimmi perché Kikyo dovrebbe mentire!- esclamò lui severo. Kagome sentì gli occhi pungerle di lacrime

-Perché la difendi sempre? Anche quando aveva dato a Naraku le schegge di sfera che avevamo preso con tanta fatica l’hai difesa anche se l’aveva confessato apertamente, e per quel suo grande atto eroico tu ti sei fatto quasi ammazzare! Perché sei tu quello che deve risolvere i pasticci che combina lei? Perché una volta ogni tanto dai ragione a me e non a lei?- Inuyasha le diede un poderoso schiaffo e la ragazza cadde a terra

-INUYASHA!- urlarono Shippo, Sango e Miroku scioccati. Mai, Inuyasha aveva osato tanto da quando si conoscevano, mai!

-Fate silenzio!- esclamò Inuyasha. Kikyo sorrise –Ma guardati Kagome! Chi ti credi di essere ad urlare così a Kikyo? E poi, io ti ho sempre difeso! Dimmi una sola volta in cui io non ti abbia difeso o dato ragione!- nessuna risposta. Kagome non si muoveva –Visto, non c’è e quindi non sparare cavolate!- Inuyasha sbuffò e Kikyo si avvicinò a Kagome scrutandola

-Ehm…- Kikyo richiamò l’attenzione degli altri -…credo che abbiamo un problema- Inuyasha alzò un sopracciglio

-E quale sarebbe?- chiese amareggiato –Non abbiamo già abbastanza problemi?-

-Per caso, è sangue quello che esce dalla testa di Kagome?- tutti guardarono la ragazza a pancia in giù che non si muoveva di un millimetro

-KAGOME!!!!- urlarono tutti (tranne Kikyo si intende. Nd). Inuyasha la prese in braccio e si avvicinò al pozzo

-Torno subito!- esclamò in preda al panico

-Inuyasha!- esclamò Kikyo. Troppo tardi, Inuyasha era già sparito

-Solo Inuyasha la può portare sana e salva nel suo periodo, pregate che non abbia nulla…- sospirò Miroku mentre Shippo iniziava a piangere.

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21 Secolo

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Inuyasha guardò per la sesta volta la madre di Kagome che era pallida come un cencio. Un uomo in abito bianco uscì dalla stanza di Kagome. La madre si avvicinò

-Co…come sta?- balbettò la donna. Inuyasha guardò l’uomo che sospirò

-La ferita alla guancia non è grave, è rimasto solo il livido…- Inuyasha sbarrò gli occhi mentre i sensi di colpa lo assalivano

-Ma?- lo incitò la donna

-Ma la botta alla testa è grave e ora… è in coma e purtroppo… non si sa quando si sveglierà…- la madre si mise a sedere tremando

-La ringrazio dottore- sussurrò

-Se ci sono dei cambiamenti, chiamatemi- la donna annuì e il dottore se ne andò prima di avere appoggiato una mano sulla spalla della donna che sorrise debolmente

-Fermi tutti!- Inuyasha si avvicinò a Sota che era con le labbra secchissime e cercava con la lingua di inumidirle –Che significa ‘coma’?-

-Non so bene neanche io…- sussurrò –Ma… è una specie di sonno, cioè sembra che la persona dorma, ma in realtà non si sveglia più, non reagisce agli stimoli. Se una persona è fortunata si sveglia altrimenti… beh, si può immaginare no cosa potrebbe succedere ti pare?- Sota lo guardò con gli occhi rossi. Le lacrime gli stavano annebbiando la vista. Si passò in fretta una mano sugli occhi e sospirando si tranquillizzò. Inuyasha si sentì mancare. Era stata tutta colpa sua… se non avesse litigato con lei… se non le avesse dato lo schiaffo… lei non avrebbe perso l’equilibrio e ora… starebbero litigando ancora…

“Sono uno stupido, uno stupidissimo stupido! Se me ne fossi accorto un po’ prima che sanguinava alla testa… e invece le ho fatto la predica come uno stupido” Inuyasha entrò nella stanza di Kagome. Non aveva dovuto spiegare nulla, non gli avevano fatto la predica e non l’avevano neppure sommerso di accuse ingiuste… e di questo ne era grato… ma forse sapevano che la colpa di tutto era sua. Inuyasha alzò lo sguardo e la vide, rimanendone affascinato da quanta bellezza Kagome poteva emanare anche in quella situazione. Kagome era leggermente pallida con i capelli un po’ scompigliati sul cuscino che nascondevano una garza bianca. Un cerotto giallognolo stava appoggiato sulla guancia sinistra della ragazza. Un lenzuolo bianco la copriva fino alla vita la sciando libero il braccio destro delicatamente appoggiato su materasso. Inuyasha si mise di fianco a lei stringendole la mano. Inuyasha sospirò e appoggiò la testa sul braccio di lei

-Mi dispiace…- dichiarò -…se in questo momento mi potresti parlare diresti che sono uno stupido e che non importa ma io… ti voglio comunque chiedere perdono. Lo so che ho fatto una cosa stupida e che devo ammettere che avevi ragione… non ti ho mai ascoltato veramente perché, non ti ritenevo ancora pronta per decidere da sola e… e è anche vero che quando si tratta di te e Kikyo scelgo sempre Kikyo e che do sempre ragione a lei. Quella volta… quando aveva dato il pezzo della sfera a Naraku, mi ha spiegato che, dopo che Naraku le avrebbe raccolte tutte lo avrebbe ucciso, credeva di riuscire a sconfiggerla da sola ed è per questo che non volevo lasciarla sola… avrebbe prima o poi combinato una sciocchezza e io non potevo permettermelo capisci? E quindi ti prego, perdonami per quello che ho fatto…- (Che senso ha raccontarle tutto se non lo può sentire?? Beh, capisco che l’ho scritto io ma… OK, lasciamo perdere, sono una grandissima idiota ^^! Nd) Inuyasha le lasciò la mano e uscì dalla stanza trattenendo a stento le lacrime senza neanche far caso al fatto che il suo aspetto mutava diventando di nuovo… un mezzo-demone

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Voci lontane… un ragazzo e una ragazza… “Che dicono? Che stanno facendo?” si chiese Kagome. Un dolore lancinante alla guancia sinistra e alla testa… una radura… un nebbia fitta e grigia… Kagome si portò la mano alla testa “Non c’è niente… tranne una forte emicrania che mi prende tutto il cervello…” pensò confusa. Kagome aprì gli occhi e la luce del giorno la avvolse facendole chiudere gli occhi –Dio… che male… la mia testa…-

-Ho mio Dio! MAMMA! DOTTORE!!!!! MAMMA!!! MAMMA!!!-

-Sota ma che cavolo…- cominciò Kagome ma lui scoppiò a piangere abbracciandola

-Kagome! Kagome! Che paura!!- piagnucolò

-Cosa succede?- chiese Kagome confusa prima che la porta si spalancò

-KAGOME!!!!- la madre e il nonno spostarono il ragazzo e la abbracciarono mozzandole il respiro e alzandola a sedere. Kagome si abituò alla luce del sole ma non di quello che stava succedendo

-Mamma…- la donna ricominciò a piangere -…nonno…-

-La mia bambina… stai bene amore mio? Hai bisogno di qualche cosa?- la ragazza annuì piano

-Ho sete e… che ci faccio qui? Perché mi fa così tanto male la testa e…perché ho l’impressione di non vederci bene?- chiese confusissima. La donna le scostò la frangia e Kagome vide la madre sorridente e con gli occhi rossi e gonfi –Perché piangi?- chiese la ragazza

-Perché sono tanto contenta…-

-Insomma mi volete spiegare che succede?- chiese Kagome impaziente. Il dottore si avvicinò

-Lei è rimasta in coma signorina Higarashi, e per fortuna si è svegliata dopo ben un anno…- Kagome restò un attimo pietrificata. Si diede un pizzicotto alla guancia ma visto che faceva male ci rinunciò –Sta bene?- la ragazza scosse la testa -È rimasta senza parole?- la ragazza annuì -È del tutto comprensibile il suo piccolo choc…-

-Pi…pi…pi…piccolo… ma…ma… come… ho… fatto… a…fi…fini…finire… in… co…co…coma?- il dottore e il resto della famiglia si guardarono

-Veramente volevamo chiederlo al ragazzo che ti ha portato qui, però non è mai più ritornato…- disse il dottore

-Ragazzo?- domandò Kagome –Ah, allora deve essere successo quando ero con Hojo vero mamma?- domandò Kagome sorridendo. La madre e Sota strabuzzarono gli occhi

-Vuole dire che non si ricorda nulla di quello che è successo?- domandò il dottore

-No perché? Hojo non vi ha detto nulla? Io non ricordo!- esclamò lei

-Sono sicuro che con il tempo si ricorderà tutto vedrà!- Kagome annuì non molto convinta –bene, io vado e se ci sono problemi chiamatemi d’accordo?- tutti annuirono

-Grazie dottore!- esclamò Kagome. Il dottore se ne andò

-Accidenti Kagome! Non sapevo che mentissi così bene! Chissà quante bugie mi hai detto!- esclamò sorridente Sota

-Eh? Ma io non stavo mentendo, io non mi ricordo davvero nulla dell’incidente… se così si può chiamare!-

-Ma tesoro…- disse la madre avvicinandosi -…Inuyasha ti ha portato qui!- Kagome la guardò confusa

-Inuyasha? E chi diamine è Inuyasha?- domandò Kagome

-Cosa?- sussurrarono Sota la madre e il nonno pronti a piangere

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