Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: winry8827    27/11/2010    7 recensioni
Salve a tutti, sono nuova di questa sezione, commentate che mi fa molto piacere sapere i vostri pareri.
Allora questa storia parla di un dottore, Tom, che si imbatte nello strano caso del piccolo Jhon, affetto da una strana malattia, che nessuno sa diagnosticare, ma che naturalmente ha un'origine soprannaturale.
[Modificato prologo e aggiunto il capitolo 12]
[Tom si innamora della madre del bambino e cercherà di sconfiggere l'entità soprannaturale che provaca il malessere del piccolo scoprando però un'amara e dura verità]
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                  
Lo strano caso del piccolo Jhon

                                                                     
 Dallo scorso capitolo…

Con molta fatica rientrò nel suo appartamento, prese il telefono e si accasciò sul divano, compose un numero e dopo pochi squilli rispose una voce femminile
‘’ Ufficio Dipartimento Scienze Umanistiche in cosa posso esserle utile? ‘’
‘’ Cerco il professor Beket, Bill Beket, sono il fratello ‘’
 

Bill Beket
 

Il più giovane dei fratelli Beket Bill era docente in lettere classiche ad una prestigiosa università, laureatosi a pieni voti giovanissimo era stato inserito in un programma di ricerca umanistica dal padre, anch’esso docente, mostrando le sue doti aveva superato ormai il suo maestro, ovvero lo stesso padre.
 
Bill fin dall’adolescenza era appassionato, ma forse il termine più adatto era ossessionato, dalla mitologia classica, prediligeva quella greca e latina ma non disprezzava la celtica, amava anche le serie televisive ad argomento soprannaturale.
Infatti il martedì rincasava nel pomeriggio riposava qualche ora, si comprava una pizza ai peperoni e passava l’intera serata dinanzi alla televisione guardando appassionato ‘’Supernatural‘’ una serie televisiva che seguiva ormai da anni.
Ripensandoci Tom capì che ciò che fin da piccolo interessava al fratello era il macabro e l’inspiegabile, insomma era la curiosità nel soprannaturale a spingerlo verso quel determinato corso di studi.
Situazione buffa, comprese realmente il fratellino solamente quando dinanzi ad un mistero la curiosità gli aveva ampliato non solo i sensi, ma anche l’intelletto.
Adesso Tom capiva il mestiere del fratello e l’astio del padre nei suo confronti, invidia.
L’invidia aveva allontanato il genitore dal figlio.
Sembrava che quella misteriosa creatura avesse rubato la sua innocenza perché solo cattivi pensieri attraversavano la sua mente e una strana rete di collegamenti iniziava ad infittirsi coinvolgendo ogni ricordo o emozione.
 
‘’ Bill sono io, ho bisogno del tuo aiuto ‘’
Disse il medico tentando di contenere l’ansia e il nervosismo, non era sua intenzione preoccupare il fratello.
Parlarono per alcuni minuti e presero appuntamento per quella stessa sera il più giovane si offrì di raggiungerlo, ma Tom gli rispose
‘’ No vengo io, ho bisogno di svagarmi e rimanere nel luogo in cui lavoro di certo non mi aiuterebbe ‘’
Naturalmente aveva bisogno dell’immensa biblioteca dell’università e delle ampie conoscenze del fratello in argomento soprannaturale, ma per il momento non poteva far altro che rimanere lucido e soprattutto non influenzare il giovane Beket.
 
Tom appena terminata la conversazione con il fratello si addormentò sfinito sul divano.
Dormì poche ore perché fu risvegliato dalla stessa voce familiare che lo aveva tormentato la sera precedente
‘’ Giustizia‘’
Riaprì gli occhi, quella richiesta non lo spaventò in alcun modo forse perché aveva accettato l’esistenza di quell’essere e comprendeva che se non avesse reso Giustizia, sarebbe stato non solo tormentato ma avrebbe perso anche la sua nuova famiglia.
Quella richiesta risuonò nella sua mente come se fosse lo squillo snervante della sveglia.
Preparò i bagagli e telefonò alla donna
‘’ Camy mi dispiace ma devo partire. Per un paio di giorni starò da mio fratello. Mi ha chiamato chiedendomi di raggiungerlo e non potevo rifiutare aveva una voce strana, forse è stressato! ‘’
 
Per la seconda volta Tom mentì a quella donna, non aveva mai detto in vita sua tante bugie in una sola giornata
‘’ Che Dio mi perdoni! ‘’ Pensò immensamente pentito, ma sapeva di non avere altra scelta e quando tutto sarebbe terminato si sarebbe scusato perché la menzogna non apparteneva nella sua natura.
I sensi di colpa lo colpivano allo stomaco ‘’ Non è questo il modo per incominciare una relazione, bugie e malvagie presenze ‘’
Pensava il dottore, ma sapeva che perlomeno le buie erano umane, cattive ma pur sempre umane, la creatura non era certamente normale e quando conobbe Camy avrebbe preferito che quell’essere si sarebbe presentato in quell’istante
‘’ Piacere sono una malvagia creatura che perseguita questa famiglia! ‘’
E Tom avrebbe risposto ‘’ Piacere e arrivederci ‘’
Stava letteralmente impazzendo dato ciò che pensava, in fondo si conosceva non avrebbe mai rinunciato ad aiutare Jhon adesso che si era affezionato, ma allo stesso tempo pensava sinceramente che non avrebbe voluto essere coinvolto, lui non era Bill e preferiva guardare serie televisive sui dottori suoi colleghi, i classici ‘’ Medical ‘’ che abbondano in televisione e che seguiva tutti senza alcuna esclusione.
 
 
Mentre era in auto ripensava all’accaduto e tutto sembrava così assurdo, incredibilmente impossibile, assolutamente spaventoso ed inquietante e non sapeva come rivelarlo al giovane fratello che probabilmente avrebbe trovato in essa interesse, superficialmente lo avrebbe invidiato e si sarebbe catapultato nella vicenda senza timore ignorando il pericolo e forse perendo da valoroso cacciatore di demoni quale desiderava essere.
‘’ Non è così stupido! E’ cresciuto e forse non mi crederà! Speriamo! ‘’ Pensò Tom fiducioso.
 
Giunto all’università si sentì immerso nella vita, giovani uomini e donne lo circondavano, correvano chi da una parte dell’edificio chi dall’altra, nessuno era fermo tranne lui, che osservava lo scorrere della vita altrui immobile nei suoi pensieri, nei suoi dubbi e nelle sue paure.
 
Si incamminò verso l’ufficio del fratello e lo trovò nel corridoio mentre chiacchierava amorevolmente con una studentessa.
‘’ Bill! ‘’
‘’ Tom! Ti aspettavo per cena! ‘’
Rispose il giovane Beket stupito nel vedere il dottore, poi aggiunse
‘’ Meglio così! Non sai cosa ti ho organizzato! ‘’ Facendogli l’occhiolino.
 
Bill Beket era un’adolescente rinchiuso nel corpo di un adulto, gli ormoni ancora decidevano indipendenti senza consultare il cervello, questo pensava il dottore vedendolo chiacchierare con la dolce fanciulla
‘’ Ma che combini quella ragazza avrà al massimo diciannove anni! Tu sei un docente non puoi… ‘’
Disse Tom incredibilmente furioso ma fu interrotto dal fratellino
‘’ Calmati non è mia intenzione fare nulla! Sono un professore serio e rispettato, ma cosa diavolo pensi che non sia cambiato? ‘’
Lo interruppe Bill profondamente offeso, era giovane e sicuramente amava follemente le donne, ma non avrebbe mai rischiato di rinunciare alla sua carriera, non dopo tutti quei sacrifici.
Erano anni che i due fratelli non parlavano seriamente e Tom ricordava Bill ancora come l’adolescente perennemente allupato senza considerare minimamente l’idea che fosse cresciuto, cambiato e maturato.
 
Bill era adesso un uomo responsabile che passava da un letto ad un altro, ma tutti appartenevano a donne mature e non a studentesse in cerca di saldi agli esami!
 
‘’ Tralasciando la tua insinuazione offensiva, ho organizzato una seratina in onore dei vecchi tempi! Cena da Burns e torneo di Play Station, sai ho comprato la nuova console, mi è costata un botto di soldi ma ne vale la pena! ‘’
 
Tom guardava il fratello con gli occhi sbarrati, si aspettava che parlasse di Strip o di donne dai facili costumi da come aveva iniziato la conversazione, ma non era cambiato ‘’ Burns e videogiochi come da piccoli! Fortunatamente! ‘’
Pensò sospirando, poi rise di gusto.
Era molto tempo che non rideva così.
 
 



Note autrice…
Chiedo scusa per il ritardo ma ogni cosa che scrivevo non mi piaceva molto, così questo capitolo è stato un travaglio lungo e doloroso.
Spero comunque che vi possa piacere per ora il clima è più rilassato e lo sarà anche nel prossimo capitolo anche Tom merita un po’ di relax!
Ringrazio di cuore
Beeble
Day_Dreamer
Lady mE
Eien91
Ss904
Manu96
Grazie di cuore rendete un’acerba scrittrice[…è anche troppo dire di esser tale] felicissima!
 
 
 
 
 

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: winry8827