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Autore: maya_90    29/11/2010    10 recensioni
«In lontananza, sulla superficie marina ormai scura all’imbrunire, si vedeva il profilo di un vascello. Scintillava di mille piccole luci che raddoppiavano i loro riflessi sulle onde, creando come una scia di stelle che si specchiavano sull’acqua. Illuminata da una di queste luci, sulla cima dell’albero maestro spiccava una bandiera nera, e un teschio bianco.»
Questa è una storia che accadde tanto, tanto tempo fa. Parla di un incontro particolare, tra vendette personali e promesse da mantenere, importanti comparse e personaggi che avrebbero, a poco a poco, cambiato il mondo. Enjoy =)
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Gold D. Roger, Shanks il rosso
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Hola! 
Ok, mi merito il peggio per queste lunghe attese, davvero, quindi lanciate pure i cavolfiori lessi -.-
Quando tutti i casini vari che stanno saltando fuori in questo periodo si stabilizzeranno un pochettino, tornerò a pubblicare con un pò più di tempismo, e sarà commovente :')
Spero che continuiate a seguire questa storia in ogni caso, perdonando la totale mancanza di continuità xD
Rispostine alle recensioni, a chi mi lascia sempre il suo prezioso commento *-*

@Meli_mao: Ciao! Non ho visto il film che dici tu ma ho visto il trailer e mi è sembrato molto bello *-* Hai ragione a dire che nei colori dell’anime spesso e volentieri fan come gli pare, però in questo caso ho sfruttato la cosa a mio vantaggio… e poi le vele rosse sono un segno distintivo, e al nostro Roger piace distinguersi :D Eccoti servito Garp, sperando che ti aggradi! Eh, si, per me niente spoiler per un po’, ma non è detto che mi torni la voglia e ricominci a leggerli, sono sicura che sta succedendo di tutto e di più! A presto, e grazie per il commento :*

@ KH4: Ale!! Son contenta che ti piaccia il nome della nave di Roger ^-^ Eh, si,è stata una serata all’insegna del divertimento/sfascio totale :D Daniel ubriaco è decisamente uno spettacolo… così come la rossa :D E’ strana sì, la domanda di Roger, ed è vero che forse non gliel’avrebbe posta se lei lo avrebbe potuto ricordare… Hai ricostruito perfettamente ciò che sta accadendo nella mente del nostro capitano, nulla da aggiungere ^^ Ed ecco Garp in azione… prevedo palle di cannone, ed anche tante!! Un bacio, alla prossima!

@ tre 88: Ciao!! Che belli-belli i tuoi papiri!! Effettivamente Rouge sapeva dall’inizio che non sarebbe andata a finire in maniera gloriosa per lei, però, vuoi la voglia di sfidare Roger che, peggio di un moccioso, continuava a ripeterle che era una ragazzina, vuoi per il clima festoso che si era creato a bordo… è finita piuttosto brilla, per non dire altro. Però è stata una bella serata :D Su Roger avrei da aggiungere una cosa a quel che hai giustamente scritto tu, nel senso che, non avendo esposto le sue opinioni, né i suoi pensieri fino ad ora, sembra quasi che solo adesso cominci ad interessarsi a lei… tuttavia (spero!) ho disseminato qua e là nei capitoli precedenti dei piccoli gesti che possono far pensare che è già da un po’ che in effetti ha qualcosa per la testa <3 Roger ama rubare le cose agli altri, la chitarra che ogni tanto strimpella è infatti quella di Kennet, e le sigarette sono di Ray xD Sulle tue domande… quando Rouge ha incontrato Roger da piccola, Ray non era sceso a terra con i due fratelli :) Mentre sulla morte di Samie, mi spiace, ma non posso dire molto (anche se, insomma, la situazione va chiarendosi) perché lo scoprirai nella seconda parte di questa storia :D Ne vedremo delle belle, comunque. Grazie per il tuo commento, alla prossima! :D

@ Chibi_Hunter: Ciao!! Ah, in effetti la sfida di Rouge era persa in partenza, ma, cosa vogliamo farci, l’atmosfera di festa e la voglia di fargliela pagare al burberone hanno fatto il resto :D No, Shanks non ancora beve, per carità, che poi mi arriva il MOIGE a casa dicendo che faccio ubriacare i pargoletti di nemmeno dieci anni nella mia storia xD però, vedendo tutti quei pirati, si chiederà anche cos’ha di tanto speciale quel rum … è un tipino curioso, il minirosso! Lieta ti sia piaciuta la pseudo-conversazione tra quei due, tra un egocentrico di poche parole ed un’irriverente impicciona decisamente brilla non so cosa di meglio ci sarebbe potuto uscire xD La reazione di Roger… eh :D Come detto su, quella domanda non gliel’avrebbe posta, se lei fosse stata in grado di ricordarsene o di rifletterci su. Ci è stato svelato qualcosa su quello che prova, ma non è detto che sia qualcosa che provi da più tempo… è solo che non ha mai aperto bocca sull’argomento, quindi, chissà ;) nei capitoli precedenti ci sono dei piccoli indizi, qua e là :) Eee… Garp, oh yess! Vedremo cosa combinerà! A presto, e grazie mille ;)

@ angela90: Hola! Ehm, Rouge ci ha provato, ma ha fallito miseramente nel tentare di tenere testa a Roger^^’ Lieta che ti sia piaciuta la parte delle stelle, devo ammettere che anche a me ha colpito quando l’ho sentita la prima volta! Ed ecco Garp, con tanto di nave e cannoni pronti a sparare… Si salvi chi può! Alla prossima, e grazie per la rece!!

@ Akemichan: Ciao! Capitolo di passaggio che portava giusto ad un certo Viceammiraglio :D frasi da Oscar, dici? Sai che li vedrei bene Roger e Ray in un film… in un western alla Sergio Leone… molto Clint Eastwood… ok, ma non divaghiamo xD Noto che Rouge ubriaca ha fatto divertire tutti, magari un po’ meno lei la mattina dopo ^^’ e hai ragione su Roger, che misura sempre le parole in base a quanto interessa a lui :) Un grazie sincero per i complimenti alla parte introspettiva, avevo il dubbio che suonasse un po’ banale ma non avevo idea di come metterla giù diversamente. Quindi sono contenta che sia andata :D Roger ama il rosso, nei secoli dei secoli. Alla prossima ;)

@ MBCharcoal: Marta-channn!! E’ un po’ che non ci si sente ma è un casino per me T.T  Spero che vada tutto bene anche a te e ai tuoi casini, e rinnovo il mio in bocca al lupo per tutte le prossime sfide ;) Passando alla rece… gabbiani postini are <3 … Rouge che sfida Roger? Massì, è così bello imbarcarsi in gare già perse in partenza, ma pare che la ragazza risvegli tutto il suo spirito competitivo quando ha a che fare con le provocazioni di un certo pirata :) Roger… deluso non so, secondo me si è divertito molto con la rossa in modalità spariamo-cazzate-a-raffica xD Ecco a te Garp, mia cara! Un bacione e ci sentiamo su msn ora che ritrovo un po’ di normalità :**

E grazie anche a chi ha aggiunto la storia tra i preferiti, le seguite e le ricordate.
Ma dov'eravamo rimasti? Mi pare fosse arrivato un certo Viceammiraglio...
Enjoy!  







25. Catch



-Preparare i cannoni! Preparare i cannoni! Avanti, branco di scansafatiche!
-Di qua, di qua, Jin, dammi una mano!
La campana che annunciava il pericolo continuava a risuonare per tutta la nave, anche se ormai ogni singolo membro dell’equipaggio era più che sveglio.
-Siamo fregati, ci sono praticamente addosso!
-Vuoi stare zitto, uccellaccio del malaugurio? Possiamo ancora svignarcela!
Il ponte era immerso nel più completo caos, Roger si faceva strada a passo svelto in mezzo ai suoi uomini, seguito da Rayleigh che continuava ad impartire ordini a destra e a manca.
-Capitano!- esclamò Craig, lasciando subito il timone ad un compagno, e srotolando velocemente delle carte sul tavolo.
-Sono emersi dal nulla, non abbiamo avuto neanche il tempo di avvisare! –esclamò, concitato -è la nave del viceammiraglio Monkey D. Garp, la Sirius Clash, una delle ammiraglie più potenti dell’intera flotta della Marina!
Roger lo interruppe con un cenno, scorrendo le carte ad una ad una.
-Lo so, maledizione - imprecò a denti stretti –non possiamo provare a staccarli in qualche fondale basso?
-Capitano, siamo troppo lontani dalle secche, farà in tempo a recuperarci!- spiegò il navigatore mordendosi un’unghia.
-Ecco le altre mappe!- saltò fuori Rouge, portando le carte che Craig le aveva chiesto di recuperare in men che non si dica.
Le srotolarono sopra le altre, ma bastò una rapida occhiata a far ammutolire tutti quanti.
-Dèi del mare, siamo finiti in trappola- mormorò di ghiaccio il navigatore, passandosi una mano sulla fronte.
-Siamo nel bel mezzo di un ecosistema invernale,guardate qui... il mare è gelato ed impercorribile in molti punti…
Deglutì, rendendosi conto della situazione.
-Ci sono dei campi di iceberg e non possiamo fuggire in mare aperto in assenza di correnti rapide.
-Ehm, ragazzi- esclamò il cuoco sporgendosi dalla coffa, seriamente preoccupato –non per mettervi ulteriormente pressione ma… avete visto lassù ad Est?
Gli occhi del gruppetto che era raccolto nella timoneria si spostarono tutti verso l’alto.
Tacquero inorriditi.
Il cielo si era fatto improvvisamente scuro, nero quasi come la notte, e un cumulo di nuvole gravide di pioggia avanzava rapido sospinto da un vento di tempesta.
-Ci mancava soltanto la bufera! – inveì Daniel, stizzito.
-Mi ero dimenticato di quanto fosse veramente bastardo il tempo in questo posto- mormorò a denti stretti il vicecapitano, sistemandosi gli occhiali.
-Non possiamo sperare di seminarli in condizioni atmosferiche del genere- sussurrò il navigatore, scuotendo la testa –dovremmo come minimo rallentarli, in qualche modo…
I presenti alzarono lo sguardo verso Roger, che era stato l’unico a rimanere in silenzio.
-Mi sembra ovvio- dichiarò quello dopo qualche istante, serrando la mascella – non ci resta che dare battaglia. Dovremo indebolirli … per poter tentare poi la via di fuga.
Tutti annuirono decisi, rabbuiandosi a quella prospettiva.
Roger si rimise su, controllando velocemente la situazione in quel momento, poi tornò ai suoi compagni.
-Craig, tu resta al timone, Dan, raduna gli altri e assicuratevi che le vele siano a posto, o con quella tempesta non ne usciamo vivi. Ray, dì a Kennet di scendere subito di lì se non vuole essere centrato da una bordata, Garp non ci metterà molto. E chiudete i boccaporti prima di colare a picco! Avanti, muoversi!
Quelli schizzarono agli ordini del capitano.
Roger alzò gli occhi su Rouge.
Lei lo guardò con espressione seria.
-Io non me ne starò dentro come l’altra volta, a far finta che non stia succedendo nulla.
-Non avevo intenzione di risparmiarti, infatti. Avrò bisogno di qualcuno che aiuti ai cannoni con le munizioni- rispose quello, incurvando appena la labbra –quindi vedi di darti da fare, aiuto-cuoco.
La ragazza impugnò la pistola che il capitano le aveva affidato qualche giorno prima, se l’assicurò alla cintura in vita e annuì. Fece per andarsene, ma il capitano la riprese per il polso.
-E fai in modo-scandì- che Shanks non si faccia del male.
-E tu fai in modo di farci uscire vivi di qui- replicò lei con sicurezza- perché noi due abbiamo fatto un accordo, ricordatelo. E io ci tengo ai miei accordi.
-Se non sarai tu a farti ammazzare, l’accordo sarà rispettato- rispose lui con un ghigno,e la lasciò andare.
-Uomini, prepararsi alla battaglia!

-Viceammiraglio! Apriamo il fuoco?
Garp sorrideva soddisfatto, con gli occhi fissi sulla piccola nave. Era stato pressoché certo di trovare Roger all’uscita dalle Fasce, e così era stato. Ormai cominciava a capire come ragionava quel pirata, a furia di stargli alle costole.
Alzò gli occhi al cielo che si faceva sempre più scuro.
-Aspettate il mio ordine, ma state pronti ai cannoni. Voglio prima dare un’ultima opportunità di resa a quell’impertinente!
-Signorsì, Viceammiraglio!
-Sarà divertente, piccolo presuntuoso- sogghignò, scrocchiandosi le nocche.
La Sirius Clash sferzava veloce le onde che si facevano sempre più grosse, quasi stesse scivolando sul sapone: gli scafi della Marina erano progettati per fendere i flutti più alti e minacciosi con estrema facilità.
Ad un tratto l’ufficiale sgranò gli occhi: vide la piccola nave pirata dal drappo rosso ed oro che sventolava vicino al Jolly Roger, virare improvvisamente verso sinistra.
-Viceammiraglio, hanno invertito la rotta! Vogliono forse combattere?
Garp rimase senza parole per un attimo, poi esplose in una risata profonda.
-Ahahah! Ne ha di fegato il ragazzo! Con quella bagnarola spera di competere con una nave della Marina, in queste acque poi? Ne vedremo delle belle!

-Non sparate finchè non li avremo a tiro, bordo a bordo!- esclamò Roger, passando in rassegna i suoi, pronti ai cannoni.
-Mirate agli alberi e all’antenna delle trasmissioni dei lumacofoni - ordinò- dobbiamo interrompere le comunicazioni con il Quartier Generale! Intesi?
Un urlo di assenso rispose a quella domanda.
-La tempesta sarà qui tra una decina di minuti, anche meno- mormorò Ray, che camminava al suo fianco giocherellando con l’impugnatura della spada.
-La nave di Garp è una delle più potenti a questo mondo, ma noi le siamo sfuggiti già diverse volte in questi anni- continuò Roger, scrutando l’ammiraglia che si avvicinava sempre più- ed oggi, Dei del Mare, la riempiremo talmente di buchi che ne verrà fuori peggio dei vostri luridi calzini!
Un altro grido di consenso.
-Questa battuta era mia- commentò nuovamente il vice.
 -Non ho intenzione- concluse il capitano, ignorandolo - di perdere nessuno di voi in questa battaglia. Il Nuovo Mondo ci aspetta, non possiamo fermarci qui, sotto questa tempesta … Il Nuovo Mondo lo vedremo tutti insieme, uomini, da questo stesso ponte dove siamo raccolti adesso, ma quel giorno ci sarà il sole ad accoglierci!!
Il terzo grido d’entusiasmo fu il più rumoroso di tutti.
-Mano alle armi, voglio vedere quella nave colare a picco!- esclamò, persuasivo.
Tra il caos generale, Ray rivolse un’espressione eloquente al suo superiore.
-Non sarà un po’ esagerato, colarla a picco, jolie?- borbottò -Ho idea che sarà difficile con la piccola, dolce Flaring Eos …
-E’ ovvio, Ray- replicò quello sbrigativo, armeggiando con la pistola e guardandosi intorno nervoso– ma il capitano ha sempre la situazione in pugno, no? Anche quando non ce l’ha.
Il vice lo guardò, poi gli pose una mano sulla spalla.
-Hai preso la giusta decisione, Roger- disse, fraterno –non vedo molte alternative.
-Si.
Un attimo di silenzio.
-Avanti, dammi una sigaretta, Ray.
-Solo perché fra cinque minuti ci ritroveremo all’inferno- replicò lui, porgendo la paglia a Roger, che l’accese con un fiammifero.
-Non farla così semplice- concluse l’altro, dandogli le spalle e dirigendosi verso la balaustra - io non ho la minima intenzione di finirci, per ora.

Aveva infine cominciato a piovere, l’acqua scrosciava fitta e sottile, lasciando presupporre che da un momento all’altro si sarebbe trasformata in un ben più potente temporale.
-Il mare si fa sempre più grosso- constatò l’ufficiale, squadrando le onde sotto di loro – fate attenzione ai vortici.
-Viceammiraglio, ecco il lumacofono altoparlante che cercava!- arrivò un soldato con l’apparecchio tra le mani.
-Ah, bene!
Garp prese il piccolo animaletto e sollevò il microfono ad esso collegato.
-Roger!- esclamò, e la sua voce riecheggiò forte e chiara.
Sulla Flaring Eos tutti quanti si voltarono all’istante.
-Oho, pare che ti voglia salutare- commentò Ray – ed è buona educazione rispondere.
Il capitano si avvicinò il più possibile al fianco della nave. Garp era a prua, con la solita espressione tronfia ed energica dipinta sul viso.
-Capitano, li abbiamo sotto tiro- mormorò uno dei pirati alla sua destra.
-Aspettate- replicò il pirata.
Rouge osservava la scena in silenzio come il resto della ciurma, tutti erano già bagnati da cima a fondo per la fitta pioggia e il ponte si era fatto scivoloso ed insicuro.
La ragazza posò la mano sul cannone che divideva con il medico e sospirò, cercando un po’ di calma. Sarebbe andato tutto bene.
In fondo bastava solo non farsi ammazzare … come la faceva facile, Roger!
-Ehi, Viceammiraglio! Da quanto tempo!- salutò ironicamente Rayleigh, facendo ampi gesti con le mani -A casa tutti bene? Davvero, sentivo la sua mancanza!
Garp alzò gli occhi al cielo, poi con un gesto veloce ed irritato posò l’apparecchio sul tavolo e fece due grandi passi in avanti.
-Silvers Rayleigh, io invece proprio per niente!- esclamò a pieni polmoni, con una voce alta e possente - e ora che ne dici di tacere una buona volta e farmi parlare con il tuo capitano?
Ray fece una boccaccia.
-Che screanzato- bofonchiò a Roger, sogghignando – vuole parlare solo con te. Te l’avevo detto …
-Garp!- esclamò il capitano con la sigaretta in mano, ormai fradicia, mentre il vice tornava indietro ridendosela un po’ con la ciurma – e tu che ne dici di levarti dai piedi?
L’ufficiale scoppiò in  una fragorosa risata che si udì benissimo da entrambe le parti.
-Roger, Roger… Ma sei tu che ti ostini a mettermi i bastoni tra le ruote! – rispose, allargando le braccia - eri sparito, e ora eccoti qui, nel bel mezzo della Grand Line … Vuoi proprio morire, allora!
Il pirata piegò le labbra in un sorriso.
-Non prima di aver raggiunto il mio scopo- replicò –e non sarai certo tu ad impedirmelo!
-Niente, quel ragazzo è più cocciuto di un muro- mormorò a sé stesso Garp scuotendo la testa.
-Roger!- ripetè per la terza volta, un po’ esasperato – ti offro una grande opportunità! Potresti anche cavartela con una sessantina d’anni di isolamento ad Impel Down, se ti consegnerai senza opporre resistenza, ammetterai i tuoi crimini, restituirai i tesori che hai saccheggiato e rinnegherai la bandiera della pirateria per sempre!
-E già che c’è vi dà anche una bella ripassata di lucido sul ponte, che ne avete bisogno!- fece presente Ray, e in molti sghignazzarono.
-Silvers, a te taglierei volentieri la lingua!- replicò Garp con un ghigno, poi tornò al capitano, che era rimasto in silenzio, sul ponte, la sigaretta quasi finita ancora tra le dita della mano destra.
-Allora, cosa hai da dire?
Il fragore di un fulmine caduto poco lontano squarciò il tenue rumore della pioggia, che aumentò d’intensità all’istante, quasi rispondendo ad un ordine del cielo.
Roger reclinò un po’ la testa. Gettò la cicca nel mare.
-La mia risposta è no.
Garp annuì, gravemente.
-L’hai voluto tu, pirata- sospirò con paradossale calma. Poi l’espressione mutò improvvisamente.
-Uomini, FUOCO!!!- urlò , agguerrito.
-FUOCO!!!- ripetè Roger all’istante, e all’unisono il fragore del temporale, che ormai si stava trasformando in tempesta, fu oscurato dal rombo dell’artiglieria che lacerò l’aria.
Almeno una decina di cannoni spararono dal ponte e dalle stanze di coperta, alcuni colpi centrarono in pieno lo scafo della Sirius, ma in molti lo mancarono.
-Maledizione!!- imprecò il meccanico – gli abbiamo fatto solo tre buchetti!
-Arriva la bordata!- esclamò Kennet –tutti giù!!!
All’istante un boato esplose sopra le loro teste, e molti pirati furono sbalzati dalle loro postazioni, scivolando rovinosamente sul ponte fradicio.
La nave si incurvò a tal punto che chi era più vicino al bordo dovette reggersi saldamente per non finire in mare.
-Reggetevi alle corde, non cadete! –urlò il medico, afferrando saldamente per la mano il cuoco che aveva mancato la presa, scivolosa per via dell’acqua.
-Mirate agli alberi, gli alberi!- esclamò il vicecapitano, raggiungendo i compagni che avevano bisogno d’aiuto.
Roger corse in men che non si dica verso la timoneria.
-Siamo svantaggiati! – disse – Craig, tutta a sinistra, cerchiamo di sfruttare il vento!
-Si, Capitano!- fece segno il navigatore, e con un gesto repentino mise mano al timone – reggetevi forte, ragazzi!
La nave ondeggiò paurosamente sui flutti, incurvandosi questa volta sul fianco sinistro quasi si dovesse rovesciare su quelle onde nere e furiose come il cielo sopra di loro.
-Non ti servirà a nulla cambiare posizione, Roger!- gridò il Marine.
-Non te ne sei accorto, Garp- urlò l’altro in risposta– ma tu sei sottovento, adesso! Fuoco!!!
Un’ulteriore raffica di colpi partì in direzione della nave nemica, e questa volta tutti andarono a buon fine, aiutati dalla direzione delle violente ventate d’aria, aprendo dei varchi nella fiancata della nave azzurra.
-Maledetto pirata! Fuoco, fuoco!!- non si fece attendere la risposta di Garp.
Sebbene alcuni colpi finirono in acqua, la folata si infranse brutalmente sulla piccola Flaring Eos proprio come la pioggia che franava giù dal cielo in tempesta.
-Allarme, si è aperta una falla!- sentirono gridare dal ponte di manovra.
Roger si sporse dal ponte di prua constatando i danni. Effettivamente, proprio sul fianco, in corrispondenza della cambusa, si era aperta una grossa spaccatura e l’acqua stava entrando a fiotti.
-Dei del Mare! Martin, Jin, andate di sotto con gli altri, dev’essere chiusa all’istante!
Gli uomini obbedirono all’istante.
- Dan, abbiamo bisogno delle tue armi a lungo raggio- mormorò veloce, passandosi una mano sulla fronte, spostando i capelli fradici dagli occhi –possiamo ancora coglierli di sorpresa!
Il medico annuì, e, dopo essersi buttato di nuovo per terra per evitare un’altra raffica improvvisa, corse dentro precipitosamente.
-Mirate… fuoco! Fuoco!!- continuava ad ordinare Rayleigh – fate sparare quei maledetti cannoni, avanti!
Questa volta, uno dei colpi andò ad infrangersi su una torretta della nave della Marina, che si ripiegò rovinosamente su sé stessa con un frastuono spacca timpani.
Grida di disappunto si levarono dall’equipaggio dei marine.
-Bel colpo Kennet! Fuori uno!- gridò il vice, sovrastando il fragore, e in molti esultarono.
-E adesso caricate i cannoni con queste!- intervenne il medico con espressione di sfida, tornando in fretta e furia dall’infermeria con un grosso sacco di canapa.

-Viceammiraglio, hanno colpito la torre radio! Le comunicazioni sono interrotte e non c’è verso di utilizzare i lumacofoni a breve raggio, con questo tempo terribile!
Un altro fulmine si infranse con un fracasso assordante sul mare burrascoso.
-Roger- urlò l’ufficiale a pugni stretti, con il ghigno sempre al suo posto– non ti servirà a nulla! Non avrò bisogno di rinforzi per affondare una barchetta del genere! Ma questa tua insolenza non mi piace, proprio per niente!
-Spero che questo ti piaccia, allora!- gridò in risposta il capitano, saltando sulla balaustra e reggendosi ad una delle sartie.
-I miei saluti, Viceammiraglio- sogghignò, e con un ampio gesto del braccio fece segno ai cannoni di sparare.
I colpi partirono sibilando, ma questa volta, nel momento esatto in cui toccarono la nave nemica, esplosero in maniera molto più violenta, sviluppando delle improvvise fiammate azzurre che avvolsero all’istante lo scafo della Sirius.
Tutti i pirati sgranarono gli occhi, stupefatti dall’effetto anomalo di quell’esplosivo.
-Dan- chiese Shanks, sbattendo le palpebre –ma tu sei un mago?
Rouge alzò lo sguardo tirandosi indietro i capelli per vedere meglio.
Fissò quello spettacolo in silenzio, come tutti gli altri. Sulla nave nemica poteva vedere i marinai tentare di domare quel fuoco che tuttavia non si estingueva, nemmeno sotto tutta quell’acqua.
-E’… sei un grande, Dan!- disse strabiliata.
-Questa non ancora ce l’avevi fatta vedere, però!- commentò il cuoco, grattandosi il mento.
-Oh- rispose il medico, soddisfatto di tutte quelle attenzioni – dovreste vedere quello che sto preparando…
Poi però parve ripensarci.
-Peccato che sia un piccolo inghippo che non sono riuscito a perfezionare…- aggiunse.
I sorrisi di tutti svanirono all’istante.
-Ehm, l’effetto dura solo tre minuti!! Non ho avuto tempo di migliorarlo!!- spiegò quello, agitando le mani a mò di scusa.
-Medicastro dei miei stivali! E ce lo dici adesso?!- saltò su Ray, esasperato –Dobbiamo approfittare per fug…
Il commento fu interrotto da Jin ed il gruppetto che era sceso a controllare i danni, che apparvero trafelati dalla porta del corridoio.
-Capitano! Abbiamo riparato la falla, ma non reggerà a lungo su queste onde!- spiegò velocemente il grosso pirata – inoltre abbiamo perso parte del carico e l’acqua continua a filtrare, devono esserci dei danni alla carena! Se non ci togliamo di mezzo, qui finisce male!
Roger annuì, poi gettò uno sguardo alla nave di Garp, dove le fiamme si stavano mano a mano ritirando.
-Due minuti!
-Che facciamo? Capitano!
Il pirata continuava a guardare la Sirius Clash senza una parola. Sembrava tremendamente tentato da qualcosa.
Ray individuò la strana luce nella sua espressione e gli si avvicinò.
Quello lo guardò eloquentemente.
Il vice scosse la testa appena, nervosamente.
-Lo so che ti piacerebbe affondarla una volta per tutte- mormorò, tutto d’un fiato – ma sai benissimo che non ci riusciremmo. Non ora, non con la nave in queste condizioni.
Roger strinse appena gli occhi e lo guardò, non ancora persuaso.
-Roger- ripetè quello, scrutandolo torvo – sarebbe una follia. Sii ragionevole.
Il capitano esitò ancora un attimo, poi, come riprendendosi, annuì con fare deciso.
-Si, certo- rispose, abbassando le palpebre, come ingoiando un boccone amaro.
-Dobbiamo andarcene di qui, e alla svelta!- ordinò poi a gran voce, mentre Ray tirava un sospiro di sollievo.
-Craig, prua a Nord-Est! Dobbiamo trovare un passaggio, o siamo fregati!
Rouge li osservò allontanarsi di fretta verso la timoneria, e nell’alzare lo sguardo notò qualcosa che si stagliava all’orizzonte, oltre la fitta coltre di pioggia, qualcosa di un candore fortissimo in contrasto con il cielo plumbeo.
Girò lo sguardo automaticamente alla nave di Garp, che oramai aveva quasi domato l’incendio, e poi corse verso l’altro lato del ponte, sporgendosi per vedere meglio.
Un’idea le balenò in mente.

-Abbiamo spento l’incendio! Quella strana polvere era uno strano composto chimico esplosivo resistente all’acqua, ma fortunatamente il fuoco non ha inficiato gli organi di comando, Signore! – fece rapporto un sottufficiale, tutto d’un fiato.
-Dannazione, abbiamo solo perso tempo!- esclamò Garp, recuperando all’istante tutta la sua grinta – avanti, fate fuoco!
All’ordine seguì una scarica di raffiche che tuttavia non andarono a buon fine.
-Viceammiraglio- mormorò il tenente - pare che se la stiano svignando …
Il Marine sgranò gli occhi.
-Eh, no. Questa volta ti ho in pugno, Roger! Inseguiteli!!!

Il piccolo gruppetto di pirati era radunato a poppa, nella postazione del timone.
Il navigatore studiava velocemente le carte nautiche, cercando di non infradiciarle troppo con le sue mani bagnate.
-Avanti, avanti… ci dev’essere una soluzione!- mormorò, innervosito.
-Se continuiamo a seguire la rotta- intervenne Ray facendo segno con l’indice sulla mappa –non avremo problemi con le distese di ghiaccio!
-Si, ma finiremmo per ritrovarci proprio in mezzo alla tempesta!- rispose subito Craig.
Il medico sgranò gli occhi.
-Stai dicendo che questa non è la tempesta vera e propria?- mormorò, e il fragore di un altro fulmine oscurò l’ultima parte della sua domanda.
Rouge apparve dalle scalette, trafelata.
-Forse c’è … una possibilità… - ansimò, tenendosi un fianco.
Roger si voltò di scatto.
-Craig- mormorò la ragazza, raggiungendoli –la mappa delle correnti, quella che abbiamo visto prima …
Il navigatore srotolò la cartina.
Rouge abbassò gli occhi, scrutando per qualche secondo il documento.
-Ecco- mormorò, e fece segno con l’indice ad un punto verso Nord-Est.
Ray sgranò gli occhi.
-E tu vuoi passare in mezzo al campo di iceberg?!- esclamò –Sei pazza? Hai idea di quanto sia difficile controllare la nave in quelle strettoie?
Lei scosse appena la testa.
-Ray, che altre soluzioni abbiamo? Se non hai una rompighiaccio per di qua- posò il dito sul punto che indicava la distesa di ghiaccio permanente che si trovava di fronte a loro –non ci passi.
Craig deglutì.
-E’ … è un suicidio – mormorò – sono acque troppo insidiose …  tuttavia...
Roger si avvicinò e fissò a sua volta le cartine.
Rouge osservava il tutto in silenzio.
-Ma noi siamo più piccoli- sussurrò quello – noi ci passiamo. Garp invece no.
-Esatto!- intervenne Rouge, ben stupita di trovarsi d’accordo su qualcosa con il capitano – e poi, guardate qua … oltre gli iceberg c’è un’isola bella grossa … Nivil Town, sono sicura che lì potremmo far riparare la nave!
Si guardarono tutti, indecisi sul da farsi.
Alla fine Ray cedette.
-E va bene, visto che non c’è altra scelta…
-Che il cielo ce la mandi buona…
-Che il mare ce la mandi buona, più che altro…
Il capitano posò la mano sulla mappa con risolutezza.
-E’ deciso!- esclamò – avanti, velocità massima, prua verso Nivil Town.
La nave virò quel tanto che bastava per aggiustare la rotta, e in quel mentre Rayleigh notò qualcosa che attirò la sua attenzione.
Guardò meglio, sbattendo le palpebre per distinguere qualcosa oltre la pioggia.
Aggrottò la fronte.
Ma quel tenue bagliore dorato era scomparso.
Forse era stato uno scherzo ottico dovuto ai lampi che balenavano sulle onde in rivolta.
-Capitano, ci stanno recuperando! – esclamò d’un tratto Jin, e nello stesso istante una bordata colpì di striscio la parte di dietro dello scafo, facendoli cadere tutti per terra.
-Dannazione, ci hanno già di nuovo a tiro!- inveì il vicecapitano, bloccando precipitosamente il timone che era rimasto per un attimo senza controllo.
-Ahahahah, Roger!- gridò esultante Garp, dal ponte di prua della Sirius – credevi di affondarmi con i tuoi trucchetti di illusionista da quattro soldi?
-Avanti, a tutta velocità!- esclamò il pirata –e fate sparare i cannoni di poppa!!
Non ebbe il tempo di dirlo che un’altra raffica di colpi prese nuovamente di striscio la parte posteriore della Flaring Eos.
-Stiamo aggiustando il tiro! La prossima centrerà in pieno il timone! – avvisò il Viceammiraglio – arrenditi e non morirai!
Il capitano si sporse quel tanto per farsi udire dal Marine.
-Non ci penso nemmeno, Garp! Dovrai continuare a darmi la caccia tutta la vita , perché io non mi arrenderò mai!!!
Rouge si rialzò un po’ dolorante dall’ultima caduta dovuta all’esplosione ed incrociò il suo sguardo.
-Lodevole, capitano- sogghignò, tenendosi il palmo della mano che si era ferito nel tentativo di aggrapparsi ad una cima.
Roger abbassò un po’ gli occhi, respirando lentamente. Si spostò nuovamente i capelli dietro le orecchie.
-Devo mantenere un accordo, se non sbaglio- mormorò, annuendo in modo stanco. Si portò una mano sul petto.
Non dev’essere il massimo affrontare questa battaglia con una ferita di quelle dimensioni, pensò Rouge, provando un profondo rispetto per l’incrollabile testardaggine di quel pirata.
Poi il suo sguardo si spostò appena alle spalle di Roger, oltre la nave di Garp.
Eh?
Si rabbuiò e , scivolando un po’ sotto tutta quell’acqua, raggiunse la balaustra per vedere meglio.
Rayleigh notò il gesto della ragazza e seguì il suo sguardo.
-Allora…- mormorò, togliendosi gli occhiali, pulendoli con la camicia ed inforcandoli di nuovo – allora non me l’ero sognato!
E corse anche lui a vedere.
Roger strinse gli occhi. Poi spostò lo sguardo sulla nave di Garp, che pareva non essersi accorto di nulla.
-Cos’è?- mormorò la ragazza.
Quella luce si faceva sempre più definita, attraverso la tempesta.
-Chi è, piuttosto…- bisbigliò Ray a denti stretti – se è un’altra nave della Marina, direi che siamo fritti e rifritti…
Il capitano si morse un labbro, tentennante.
Da quello che poteva capire Rouge, per la prima volta in quella battaglia non aveva idea di cosa stesse accadendo.
La ragazza deglutì.
-E tu chi diavolo sei?- sussurrò Roger, reclinando la testa ed incrociando le braccia sulla balaustra.

-Ehi, Roger, che c’è? Hai visto una sirena?- sghignazzò Garp con la sua voce possente, ma fu immediatamente interrotto da un sottufficiale che lo raggiunse boccheggiante.
Il capitano pirata lo osservò cambiare letteralmente espressione, il solito ghigno energico fu sostituito da un’espressione stupefatta ed incredula.
Poi, come dal nulla, un lampo rosseggiante esplose sull’orizzonte dietro la Sirius, seguito da un frastuono ed una grossa esplosione sul fianco destro della nave della Marina.
Roger tirò fuori all’istante il cannocchiale, e lo puntò nel luogo da dove era stato esploso il colpo.
Rouge lo osservò rimanere per qualche secondo immobile, per poi abbassare lo strumento, con un’espressione sconcertata.
-Questa è bella- mormorò, mentre un sorriso divertito gli si disegnava in volto.

La sirena suonava incessantemente, tutti i marinai si stavano spostando dal ponte di prua verso la parte opposta della nave, in preda all’agitazione.
-Maledizione, maledizione!- inveiva Garp, seguito  a passo svelto dai suoi sottufficiali - ma guarda te adesso se devo fare i conti … passatemi il Quartier Generale, subito! – sbraitò, tendendo una mano in attesa di un lumacofono.
Il tenente piantò gli occhi per terra.
-Ehm, signore … Roger ha distrutto l’antenna per le comunicazioni … ricorda …?
I soldati si guardarono negli occhi, aspettando l’esplosione.
Garp rimase di sasso, con il braccio ancora teso.
Poi, lentamente, sorrise. Poi si mise a ridere di gusto.
-Ahahah, e così me la dovrò vedere da solo? Bene!- esclamò, stringendo gli enormi pugni.
Tacque un attimo, analizzando la situazione.
-L’obiettivo resta sempre lo stesso, soldati! Mantenete la rotta, velocità massima, ho intenzione di inseguire quel maledetto pirata fino alla fine del mondo, ci siamo capiti?
I Marine scattarono sull’attenti e corsero alle loro posizioni.


Il ragazzino dai capelli biondo paglia strinse un po’ gli occhi cercando di vedere al di là della pioggia, riparandosi la visuale con la mano destra.
-Mi sa che ci ignorano- mormorò poi in tono scettico, passando davanti al suo capitano con le mani tuffate nelle tasche.
-Ma perché ci siamo infilati in questa storia, qualcuno me lo spiega?- chiese un ragazzone con un grosso cilindro sulla testa ed un lungo cappotto nero, incrociando le braccia.
-Già- convenne una giovane donna dai corti capelli castani, giocherellando con una grossa sciabola – che motivo c’è di andare a provocare Monkey D. Garp? Che se la sbrighino da soli!
Una fragorosa risata interruppe i commenti della ciurma.
Un uomo sulla quarantina, di un’altezza spropositata e lunghi capelli biondi che ricadevano sulle spalle, si avvicinò alla prua della sua imbarcazione.
Piantò gli occhi chiarissimi sulla Flaring Eos.
-Quel Roger è davvero un tipo interessante- sentenziò con voce profonda-  sarebbe davvero un peccato se Garp lo acciuffasse proprio adesso.
-Ma a noi cosa importa? Un avversario di meno- ripetè il ragazzino, lanciando uno sguardo indifferente alla piccola imbarcazione.
Edward Newgate sorrise profondamente, lo sguardo fisso davanti a sé.
-Prova a vederla dalla prospettiva opposta, Marco. Ho intenzione di chiedergli di unirsi ai pirati di Barbabianca.









°°°
Eccoci! Siamo entrati nel pieno della battaglia, e chi ti spunta fuori?? Si sapeva... dopo tutti quei giorni di calma si doveva scatenare il finimondo , ed eccovi serviti :D
Il nome della nave di Garp è anche qui di mia invenzione, dovuto più che altro al fatto che la polena è un cane, e Sirio è la costellazione del cane ^-^
Ammetto che per me non è stato facilissimo scrivere questo capitolo, non avendo un minimo di fondamenti per quel che riguarda le battaglie navali :D
Mi sono basata su quel che ricordavo di Pirati dei Caraibi, e sono andata dritta per quella direzione, sperando di aver reso un minimo l'idea...
E adesso, cosa combinerà Newgate? E Roger riuscirà a sfuggire alle grinfie del Viceammiraglio??
Commenti, critiche e quant'altro sono amore <3

To be continued ;)

 

  
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