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Autore: ginevrag_    02/12/2010    2 recensioni
Questa è una storia, ma quello che racconta è successo realmente.
L'ho scritta in un momento molto duro e brutto della mia vita.
Non fatevi ingannare dalla scrittura, capirete leggendo.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non riesco ancora a crederci, realizzerò il mio sogno.

La mamma è contentissima, le ci è voluto un po' a capirlo, perché quando gliel'ho detto ridevo e piangevo contemporaneamente.

Non sto più nella pelle, è così tanto tempo che spero e penso a quello che sarebbe successo, ma vi giuro, non immaginavo potesse essere così.

Non posso nemmeno spiegarlo, sono troppo felice.

 

Con questo concorso ci sono albergo e volo pagati, praticamente andiamo gratis, dobbiamo solo pagare una piccolissima quota; ci sono tre biglietti.

Partiremo insieme ad altre persone, il 15 luglio, esattamente tra un mese.

Ah la scuola è finita da cinque giorni, e io stavo così male da dover restare in ospedale. Va bene, ora non mi importa di niente, solo della mia Los Angeles! Non vedo l'ora! Un mese è pochissimo!

 

Mia madre e mio padre, pur di farmi felice, hanno accettato di accompagnarmi e di prendere le ferie. Il viaggio è per una sola settimana, ma meglio di niente..

Ho in mente tantissime cose da fare:

  • Incontrare Zac, si devo farlo.

  • Girare per le strade della città come se fossi di casa.

  • Bere Starbucks.

 

Si anche bere starbucks, non posso andare in America e non berlo!

Va bene, prendo il calendario. Allora, manca un mese, faccio dei puntini sui giorni che mancano, e piano piano ci faccio una crocetta sopra.

 

 

Ele già non ne può più di starmi a sentire, poveretta tutte le volte che stiamo insieme le parlo della città e di Zac, tra un po' mi picchia.

Il dottore nemmeno è molto contento di mandarmi, ha paura di una crisi o qualcosa del genere; io però lo ho spiegato che è il mio sogno.

Abbiamo parlato solo io e lui da soli. Gli ho detto che so che un giorno non ci sarò più, che non credo che guarirò. La maggior parte delle persone malate di cancro non sopravvive. Lui è rimasto un po' male, mi ha detto che non aveva mai sentito una ragazza di 15 anni parlare in quel modo.

Deve essere stato questo a convincerlo, oppure le mia lacrime mentre gli dicevo che volevo andare.

 

Devo continuare la chemioterapia, almeno questo mese.

Dovrò partire con la parrucca, i miei cortissimi capelli sono caduti di nuovo.

Sapete cosa, non mi importa. Per una volta sono felice, sono felice, e non voglio che questa cavolo di malattia mi butti giù, non ancora, non questa volta.

 

Io voglio farcela, voglio poter dire: Io sono a Los Angeles! Si! Io sono a Los Angeles e sto finalmente realizzando il mio sogno!



Ciao genteee :D Perdonatemi se lo pubblico solo ora, ho approfittato del virus intestinale per dedicarmi alla storia :)
Vorrei ringraziare voi che continuate a seguire la ff e vorrei salutare in modo particolare chi l'ha scoperta da poco :D
Sapete quanto per  me sia importante, per questo leggere più di 2 commenti mi farebbe moooooolto piacere :D
Ah, se avete Twitter, io sono https://twitter.com/#!/DreaminPeterPan followatemi e ricambierò subito :)

Ora vado, al prossimo capitolo!
  
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