E’ un uomo!
Accidenti Seya é insieme ad un uomo!
Sono confusa... e la tipa della limousine?
E tutte le storielle che i giornali hanno pubblicato su di
lui?
E tutto il suo comportamento da cascamorto con ogni essere
di sesso femminile che incontrava?
Ora capisco perché non sono il suo tipo!
Mi scoppia la testa...
- Seya, - fa Jonny con un debole sorriso per nulla in
imbarazzo – devo dedurre, dalle loro facce, che non hai specificato che Jo é il
diminutivo di Jonny.
- Emmh...- fa lui diventando leggermente rosso – devo
essermelo scordato.
- Un dettaglio irrilevante. – sibilo io lanciandogli
un’occhiataccia.
Jonny ride di gusto.
- Ah! Ora ho veramente capito perché hai scelto lei come
editrice! – fa rivolto al cantante.
Lo guardo curiosa non capendo le sue parole.
- Vedi, Usagi, la prima editrice di Seya era pazza di lui.
Era così fuori di testa che se l’é trovata nuda nella camera d’albero dove
alloggiava. Quando, invece, ha incontrato te la prima cosa che mi ha detto é
che tu non sapevi neppure che faccia avesse, né avevi mai sentito una sua
canzone. Ma la cosa più importante, quella decisiva é stato il tuo
comportamento nei suoi riguardi.
Guardo Seya del tutto confusa, lui mi ha scelto perché lo
trattavo a pesci in faccia?
- Nessuna donna era mai stata così sgarbata con me. –
sorride lui – Sei sincera e non sei una fan invasata che si strappa i capelli
quando mi vede. Ero convinto che tu fossi la persona più giusta e meno di parte
per pubblicare la mia biografia. E ho avuto ragione, se un pezzo fa schifo me
lo dici tranquillamente, senza aver paura delle ripercussioni.
- Perché non mi hai parlato di Jonny? – gli chiedo
tristemente – Credevo che fossimo diventati buoni amici.
Seya china il capo, é molto dispiaciuto.
- Scusami.. io... io non lo so. Ti sembrerà stupido ma tu,
Mamoru e tutti gli altri siete i primi veri amici che ho da molti anni. Credevo
che vi dicessi che Jo era il diminutivo di Jonny... forse voi mi avreste
allontanato.
- Perché ami un uomo?- chiede Mamoru sorpreso – L’amore é
splendido in qualsiasi circostanza. Il fatto che Jonny sia un uomo non toglie
nulla al vostro rapporto. Se vi amate sono felice per voi.
- Non capisco perché tenerlo nascosto... insomma siamo nel
XXI secolo. La gente é molto più evoluta in questo campo. – dico io sicura di
me, ormai é all’ordine del giorno vedere due uomini tenersi per mano in giro
per strada.
- Una persona é evoluta. – mi risponde Seya avvilito – La
gente é solo un animale ottuso che non vuole accettare i cambiamenti. Quando ci
siamo conosciuti io non ero così famoso ma già attiravo l’attenzione dei fotografi,
non potevo mettere Jonny in difficoltà. Io ero disposto a correre il rischio,
la mia vita é costellata di stranezze ma Jonny... lui é solo un piccolo
impresario. Anche se l’America sembra evoluta, su alcune cose é ancora molto
chiusa.
Annuisco... forse ha ragione ma vivere una storia d’amore
nell’ombra per sette anni deve esser stata dura.
- Perché avete aspettato tutti questi anni?
Jonny sospira e sorride:
- E’ colpa mia... sapevo che Seya desiderava solo
diventare una stella dello spettacolo. Dire in giro che aveva una storia con un
uomo sarebbe stato un disastro per la sua carriera, stava avendo successo ed
era felice, era così entusiasta... l’ho pregato di tenere tutto nascosto fino a
quando non fosse diventata una star acclamata dalla folla.
- Ora il successo non mi interessa più. – prende la parola
Seya – Sono stanco di nascondermi come se fossi un appestato. Sono un uomo
innamorato... non fa differenza se di una donna o di un uomo. Ho nascosto la
mia vera natura per anni mi sento soffocare, io dirò che sono omosessuale, non
mi interessano i commenti o se perderò ogni contratto.
- Sei molto coraggioso. – fa Mamoru – Ma ti capisco, per
la persona che si ama si fa questo e ben altro.
Seya annuisce solamente.
Sono carini insieme... vedo meglio Seya con Jonny che con
quelle ragazze che gli ronzano sempre attorno.
Ma io ho ancora una domanda che mi brucia dentro.
- Seya... scusami... ma la ragazza della limousine?
Jonny e Seya si scambiano un’occhiata poi scoppiano a
ridere.
- Oh... lei... si chiama Megan... – mi risponde lui tra
una risata e l’altra – é una nostra amica. Facciamo sempre il numero della
limousine per distogliere qualsiasi dubbio. Scusaci se ti abbiamo messo in
imbarazzo. Ma all’inizio non sapevo con chi avevo a che fare.
Ma si può esser più strani?
Come se a me fregasse qualcosa dei gusti sessuali si Seya.
- Nel tuo libro ci sarà un pezzo piuttosto lungo su questa
storia? – chiede Mamoru curioso.
- Sì, credo un lungo pezzo... voglio dire quando mi sono
accorto di esser gay. Quando ho conosciuto Jonny, quello che abbiamo passato.
Il legame che ci unisce. Voglio scrivere tutto, siamo pronti entrambi per
affrontare tutte le opposizioni che ci saranno.
Devo dire che Seya, visto sotto questo aspetto, é molto
maturo.
Fa bene a gettare quella maschera di eterno bambinone che
si portava dietro.
E’ ora di assumersi le proprie responsabilità.
Ma prima...
- Ora che abbiamo conosciuto Jonny,- faccio con un sorriso
– siete entrambi invitati alla festa di mia madre per il bambino. Non accetto
un no come risposta! – mi affretto a dire subito.
I due uomini si guardano poi sorridono felici.
- Accettiamo il tuo invito!- mi rispondono all’uniscono.
***
- NO! NON CI POSSO CREDERE!
E’ Minako che urla disperata dopo che le ho detto che il
suo sogno erotico adolescenziale é gay.
- Andiamo non fare così! – cerco di rassicurarla
accarezzandole la nuca che ha sprofondato sotto un cuscino del mio divano.
- Tu non capisci!- dice con voce soffocata – Un sogno
andato distrutto!
- Non ti sembra di esagerare? – le fa Rei – Perché te la
prendi tanto?
Minako scatta a sedere sul divano, é tutta rossa in volto
e ha gli occhi lucidi.
- Non dirmi che tu non hai mai fatto un sogno erotico su
di lui?!? – urla puntandole il dito – Ti conosco bene Rei! Eri pazza di lui
tanto quanto me!
- Beh si...- afferma Rei diventando rossa – ma ora sono
una moglie e una madre. Non posso più perdermi dietro ad un sogno
adolescenziale.
- Dovresti esser felice per Seya. – fa Ami – Non urlare in
questo modo.
- Ma sono felice per lui...- piagnucola stringendo il
cuscino al petto – e’ solo strano pensare che uno degli uomini, per ben tre
volte in testa alla classifica degli uomini più belli del mondo, é gay.
Insomma... amo tantissimo Takashi, é il padre dei miei figli ma Seya era il mio
sogno quando avevo quattordici anni. E sapere che mi ha preso in giro per tutto
questo tempo mi mette tristezza.
Per un attimo non riconosco la mia amica, Minako é sempre
stata quella disposta a tutto per amore, ha sempre sostenuto che il Vero, Solo
ed Unico Amore, potrebbe abbattere montagne e attraversare gli oceani a nuoto.
Ora parla proprio come una stupida ragazzina... capisco
perché Jonny non voleva che Seya dicesse al mondo la verità.
- Minako...- dico lentamente – perché non hai lasciato
subito Dylan quando Takashi é tornato in città?
Minako sgrana gli occhi sorpresa, non so bene perché ma,
da quando Dylan é uscito dalla nostra vita, il suo nome é come diventato tabù
per noi.
- Usagi!- urlano Rei, Ami e Makoto sorprese.
Minako alza le spalle.
- Non lo so... forse avevo paura che partisse di nuovo
lasciandomi sola, forse non volevo far soffrire Dylan inutilmente, forse era
solo perché avevo paura del giudizio della gente.
- Perché l’hai fatto allora? – continuo a chiederle seria
e con un tono molto duro nella voce.
- Perché amo profondamente Takashi, perché la mia vita non
avrebbe senso senza di lui.
- Come ti sei sentita in quei due mesi?
So che sono crudele, ma voglio che capisca.
- Uno schifo...- dice lei fissando il tappeto – mi sentivo
uno schifo.
Le prendo una mano ed incateno il suo sguardo con il mio.
- Amplifica lo schifo e la paura per sette anni. – mormoro
nella speranza che lei capisca quello che Seya ha passato.
Lei sorride e annuisce gravemente.
- Io sarei esplosa molto prima...- mormora – ha molto
coraggio. Devo esser proprio stanca se dico certe assurdità, vero?
- Non importa. – fa Ami – L’importante é capire, dobbiamo
farci vedere buone amiche con loro due. Sono rimasti nell’ombra troppo tempo e,
se la sorte gli fosse contraria, noi saremo li a sostenerli.
Minako scatta in piedi con un sorriso.
- Avete ragione! – fa trionfante – Dobbiamo farli sentire
che fanno parte del nostro gruppo! Per questo gli chiederò de Sabato prossimo
sono liberi per fare da baby sitter!
- MINAKO! – urliamo scandalizzate.
- Scherzavo.. scherzavo...- ci risponde tirando fuori la
lingua.