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Autore: Strega_Mogana    29/11/2005    2 recensioni
Visto lo strepitoso successo del primo volume, Usagi ha deciso di raccontare la sua vita anche dopo il matrimonio! buona lettura!!
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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E’ un uomo!

Accidenti Seya é insieme ad un uomo!

Sono confusa... e la tipa della limousine?

E tutte le storielle che i giornali hanno pubblicato su di lui?

E tutto il suo comportamento da cascamorto con ogni essere di sesso femminile che incontrava?

Ora capisco perché non sono il suo tipo!

Mi scoppia la testa...

- Seya, - fa Jonny con un debole sorriso per nulla in imbarazzo – devo dedurre, dalle loro facce, che non hai specificato che Jo é il diminutivo di Jonny.

- Emmh...- fa lui diventando leggermente rosso – devo essermelo scordato.

- Un dettaglio irrilevante. – sibilo io lanciandogli un’occhiataccia.

Jonny ride di gusto.

- Ah! Ora ho veramente capito perché hai scelto lei come editrice! – fa rivolto al cantante.

Lo guardo curiosa non capendo le sue parole.

- Vedi, Usagi, la prima editrice di Seya era pazza di lui. Era così fuori di testa che se l’é trovata nuda nella camera d’albero dove alloggiava. Quando, invece, ha incontrato te la prima cosa che mi ha detto é che tu non sapevi neppure che faccia avesse, né avevi mai sentito una sua canzone. Ma la cosa più importante, quella decisiva é stato il tuo comportamento nei suoi riguardi.

Guardo Seya del tutto confusa, lui mi ha scelto perché lo trattavo a pesci in faccia?

- Nessuna donna era mai stata così sgarbata con me. – sorride lui – Sei sincera e non sei una fan invasata che si strappa i capelli quando mi vede. Ero convinto che tu fossi la persona più giusta e meno di parte per pubblicare la mia biografia. E ho avuto ragione, se un pezzo fa schifo me lo dici tranquillamente, senza aver paura delle ripercussioni.

- Perché non mi hai parlato di Jonny? – gli chiedo tristemente – Credevo che fossimo diventati buoni amici.

Seya china il capo, é molto dispiaciuto.

- Scusami.. io... io non lo so. Ti sembrerà stupido ma tu, Mamoru e tutti gli altri siete i primi veri amici che ho da molti anni. Credevo che vi dicessi che Jo era il diminutivo di Jonny... forse voi mi avreste allontanato.

- Perché ami un uomo?- chiede Mamoru sorpreso – L’amore é splendido in qualsiasi circostanza. Il fatto che Jonny sia un uomo non toglie nulla al vostro rapporto. Se vi amate sono felice per voi.

- Non capisco perché tenerlo nascosto... insomma siamo nel XXI secolo. La gente é molto più evoluta in questo campo. – dico io sicura di me, ormai é all’ordine del giorno vedere due uomini tenersi per mano in giro per strada.

- Una persona é evoluta. – mi risponde Seya avvilito – La gente é solo un animale ottuso che non vuole accettare i cambiamenti. Quando ci siamo conosciuti io non ero così famoso ma già attiravo l’attenzione dei fotografi, non potevo mettere Jonny in difficoltà. Io ero disposto a correre il rischio, la mia vita é costellata di stranezze ma Jonny... lui é solo un piccolo impresario. Anche se l’America sembra evoluta, su alcune cose é ancora molto chiusa.

Annuisco... forse ha ragione ma vivere una storia d’amore nell’ombra per sette anni deve esser stata dura.

- Perché avete aspettato tutti questi anni?

Jonny sospira e sorride:

- E’ colpa mia... sapevo che Seya desiderava solo diventare una stella dello spettacolo. Dire in giro che aveva una storia con un uomo sarebbe stato un disastro per la sua carriera, stava avendo successo ed era felice, era così entusiasta... l’ho pregato di tenere tutto nascosto fino a quando non fosse diventata una star acclamata dalla folla.

- Ora il successo non mi interessa più. – prende la parola Seya – Sono stanco di nascondermi come se fossi un appestato. Sono un uomo innamorato... non fa differenza se di una donna o di un uomo. Ho nascosto la mia vera natura per anni mi sento soffocare, io dirò che sono omosessuale, non mi interessano i commenti o se perderò ogni contratto.

- Sei molto coraggioso. – fa Mamoru – Ma ti capisco, per la persona che si ama si fa questo e ben altro.

Seya annuisce solamente.

Sono carini insieme... vedo meglio Seya con Jonny che con quelle ragazze che gli ronzano sempre attorno.

Ma io ho ancora una domanda che mi brucia dentro.

- Seya... scusami... ma la ragazza della limousine?

Jonny e Seya si scambiano un’occhiata poi scoppiano a ridere.

- Oh... lei... si chiama Megan... – mi risponde lui tra una risata e l’altra – é una nostra amica. Facciamo sempre il numero della limousine per distogliere qualsiasi dubbio. Scusaci se ti abbiamo messo in imbarazzo. Ma all’inizio non sapevo con chi avevo a che fare.

Ma si può esser più strani?

Come se a me fregasse qualcosa dei gusti sessuali si Seya.

- Nel tuo libro ci sarà un pezzo piuttosto lungo su questa storia? – chiede Mamoru curioso.

- Sì, credo un lungo pezzo... voglio dire quando mi sono accorto di esser gay. Quando ho conosciuto Jonny, quello che abbiamo passato. Il legame che ci unisce. Voglio scrivere tutto, siamo pronti entrambi per affrontare tutte le opposizioni che ci saranno.

Devo dire che Seya, visto sotto questo aspetto, é molto maturo.

Fa bene a gettare quella maschera di eterno bambinone che si portava dietro.

E’ ora di assumersi le proprie responsabilità.

Ma prima...

- Ora che abbiamo conosciuto Jonny,- faccio con un sorriso – siete entrambi invitati alla festa di mia madre per il bambino. Non accetto un no come risposta! – mi affretto a dire subito.

I due uomini si guardano poi sorridono felici.

- Accettiamo il tuo invito!- mi rispondono all’uniscono.

 

***

 

- NO! NON CI POSSO CREDERE!

E’ Minako che urla disperata dopo che le ho detto che il suo sogno erotico adolescenziale é gay.

- Andiamo non fare così! – cerco di rassicurarla accarezzandole la nuca che ha sprofondato sotto un cuscino del mio divano.

- Tu non capisci!- dice con voce soffocata – Un sogno andato distrutto!

- Non ti sembra di esagerare? – le fa Rei – Perché te la prendi tanto?

Minako scatta a sedere sul divano, é tutta rossa in volto e ha gli occhi lucidi.

- Non dirmi che tu non hai mai fatto un sogno erotico su di lui?!? – urla puntandole il dito – Ti conosco bene Rei! Eri pazza di lui tanto quanto me!

- Beh si...- afferma Rei diventando rossa – ma ora sono una moglie e una madre. Non posso più perdermi dietro ad un sogno adolescenziale.

- Dovresti esser felice per Seya. – fa Ami – Non urlare in questo modo.

- Ma sono felice per lui...- piagnucola stringendo il cuscino al petto – e’ solo strano pensare che uno degli uomini, per ben tre volte in testa alla classifica degli uomini più belli del mondo, é gay. Insomma... amo tantissimo Takashi, é il padre dei miei figli ma Seya era il mio sogno quando avevo quattordici anni. E sapere che mi ha preso in giro per tutto questo tempo mi mette tristezza.

Per un attimo non riconosco la mia amica, Minako é sempre stata quella disposta a tutto per amore, ha sempre sostenuto che il Vero, Solo ed Unico Amore, potrebbe abbattere montagne e attraversare gli oceani a nuoto.

Ora parla proprio come una stupida ragazzina... capisco perché Jonny non voleva che Seya dicesse al mondo la verità.

- Minako...- dico lentamente – perché non hai lasciato subito Dylan quando Takashi é tornato in città?

Minako sgrana gli occhi sorpresa, non so bene perché ma, da quando Dylan é uscito dalla nostra vita, il suo nome é come diventato tabù per noi.

- Usagi!- urlano Rei, Ami e Makoto sorprese.

Minako alza le spalle.

- Non lo so... forse avevo paura che partisse di nuovo lasciandomi sola, forse non volevo far soffrire Dylan inutilmente, forse era solo perché avevo paura del giudizio della gente. 

- Perché l’hai fatto allora? – continuo a chiederle seria e con un tono molto duro nella voce.

- Perché amo profondamente Takashi, perché la mia vita non avrebbe senso senza di lui.

- Come ti sei sentita in quei due mesi?

So che sono crudele, ma voglio che capisca.

- Uno schifo...- dice lei fissando il tappeto – mi sentivo uno schifo.

Le prendo una mano ed incateno il suo sguardo con il mio.

- Amplifica lo schifo e la paura per sette anni. – mormoro nella speranza che lei capisca quello che Seya ha passato.

Lei sorride e annuisce gravemente.

- Io sarei esplosa molto prima...- mormora – ha molto coraggio. Devo esser proprio stanca se dico certe assurdità, vero?

- Non importa. – fa Ami – L’importante é capire, dobbiamo farci vedere buone amiche con loro due. Sono rimasti nell’ombra troppo tempo e, se la sorte gli fosse contraria, noi saremo li a sostenerli.

Minako scatta in piedi con un sorriso.

- Avete ragione! – fa trionfante – Dobbiamo farli sentire che fanno parte del nostro gruppo! Per questo gli chiederò de Sabato prossimo sono liberi per fare da baby sitter!

- MINAKO! – urliamo scandalizzate.

- Scherzavo.. scherzavo...- ci risponde tirando fuori la lingua.

 

   
 
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