Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: fanny6    08/12/2010    3 recensioni
Questa storia è una raccolta di tutti i 'Missing Moments', cioè momenti mancanti, della serie The Living Years creata da me e da Nennuzz.
Sono tante le parti citate, ricordate o omesse del tutto che non abbiamo potuto inserire nelle Fan Fiction che compongono la serie, ma che avremmo tanto voluto poter far uscire dalle nostre tastiere.
Così, è nata l'idea di una raccolta di queste parti mancanti, che però hanno segnato la vita dei nostri personaggi, anche solo come piccoli momenti.
Speriamo che siano piacevoli da leggere come lo sono stati da scrivere :)
Genere: Commedia, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, George Weasley, I Malandrini, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'The living years'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La cucina della Tana non era mai stato tanto silenziosa.
Molly Weasley continuava ad alzarsi e sedersi, Ginny girava in tondo e Jane sedeva su una sedia immobilizzata dalla paura.
Quella notte, l'Ordine era mobilitato per trasportare Harry da casa sua alla Tana. I suoi genitori, parte della missione, le avevano categoricamente vietato di partecipare nonostante la sua maggiore età raggiunta a Febbraio, ricorrendo a tutti i mezzi possibili, magici e non, per impedirglielo.
Tutto intorno era come se fosse paralizzato, ma sarebbe bastato pochissimo per accendere una scintilla e dare il via all'esplosione.
Jane continuava a guardare l'orologio da polso. Aveva commesso il grave errore di guardare l'orologio da muro, le cui lancette segnalavano un immutabile 'Pericolo di Morte', e le aveva dato una stretta allo stomaco: la fuori c'erano i suoi genitori, c'erano i Weasley, che per lei erano come una famiglia, Harry ed Hermione, suoi compagni dal primo giorno ad Hogwarts, Remus Lupin, che da quando era tornata dalla missione compiuta l'estate precedente con Miriam aveva tutta una nuova importanza per lei, e tutti gli altri.
Improvvisamente, nel buio del giardino, si udì uno schianto. Molly lanciò un grido, e si precipitò fuori dalla porta sul retro, seguita da Ginny.
Jane corse subito dietro di loro, per vedere Harry ed Hagrid che, la moto che una volta era appartenuta a Sirius mezza distrutta, arrivavano sani e salvi.
Il piano, però, non era andato come stabilito. I primi a tornare dovevano essere Ron e Tonks, seguito da Fred e Arthur, di cui ancora non c'era stata traccia. Molly era visibilmente scossa, e non riusciva a frenare le lacrime di preoccupazione.
Qualche secondo dopo comparvero i coniugi Walker
-MAMMA! PAPA'!- esclamò Jane, correndogli incontro
Vivian e Harold strinsero forte la figlia, sollevati di poterla vedere ancora.
-Avreste dovuto lasciarmi...- ma Jane non finì la frase: George e Lupin erano appena arrivati, e qualcosa non andava
Lupin sorreggeva il ragazzo svenuto, il volto coperto di sangue.
Jane si divincolò dalla presa dei suoi genitori per correre verso George, che veniva trasportato dentro velocemente: aveva perso un orecchio.
Molly era già china su di lui, e tentava disperatamente di fare qualcosa per salvare l’orecchio del figlio.
Lupin le spiegava come fosse stata una maledizione lanciata da Piton a ferirlo, e che per questo l'orecchio non era medicabile.
L'unica cosa da fare era cercare di fermare il flusso di sangue, aspettando che George si riprendesse.
Hermione e Kinglsley erano arrivati sani e salvi, intanto, seguiti da Arthur e Fred.
I due corsero immediatamente accanto a George, appena compresero l'accaduto, ed entrambi erano come ammutoliti.
Fred gli si avvicinò di corsa -George! George? Come ti senti?- chiedeva, con il panico nella voce
George sollevò a fatica la mano, e si sfiorò il lato della testa con l'orecchio reciso -Romano...- mormorò
-CHE COS'HA CHE NON VA?- gracchiò Fred, terrorizzato
-Romano- ripetè ancora George, riuscendo finalmente ad aprire gli occhi e a guardare in faccia Fred -Come il foro. Il foro...hai capito?-
-Romano? Con tutte le battute possibili sulle orecchie... tu scegli romano? Patetico!-
Molly accarezzava i capelli di George mentre Jane non osava avvicinarglisi: era sempre stata molto affezionata ai gemelli, ed era incerta sul da farsi: lasciare la famiglia da sola o cercare di dare conforto morale.
Fortunatamente, fu Fred a farle cenno di avvicinarsi, dopo che Harry ebbe trascinato via Ginny.
La Tana era nel caos, si era appena saputo della morte di Malocchio, tutti erano sconvolti.
-George... vuoi che ti porti un bicchier d'acqua? Hai bisogno di qualcosa?- domandò Jane, inginocchiandosi ai piedi del divano, cercando di controllare la voce
-No, Jane...va bene così, davvero- sorrise George, debolmente
Lei fece per alzarsi, non voleva dargli fastidio o stancarlo con domande inutili.
-Dove vai?- domandò lui, quasi sconcertato
Jane rimase interdetta, in piedi accanto alla testa di George -Non...non volevo disturbarti- mormorò, cercando di non guardare la benda macchiata di sangue che stava sull'orecchio mancante, mentre la stanza si svuotava pian piano: gli adulti parlvano in cucina, Harry, Ron, Hermione e Ginny erano insieme. Rimaneva Molly, che parlava con Vivian Walker in un angolo della stanza, con tono concitato, e Fred faceva capolino dalla cucina ogni due secondi.
-Ma non mi disturbi...è che fanno tutti finta di essere preoccupati, in realtà gli fa solo impressione il mio orecchio mancante!- ridacchiò il ragazzo, che come al solito cercava di rendere più leggera anche la circostanza più tragica
-Oh.. Okay allora- fece Jane, tornando a sedersi sul tappeto ai piedi del divano e, con cautela, posando una mano, piccola e bianca, sul capo, rosso di capelli e rosso di sangue di lui.
George lasciò che Jane gli accarezzasse i capelli, con quel suo modo delicato di sempre, ma anche piuttosto incerto per la situazione.
-Jane...gli altri stanno tutti bene?- domandò a un certo punto
Jane scosse il capo, mordendosi un labbro -Malocchio, lui... è morto, George- disse, piano, fermando la mano sulla fronte di lui, a scostargli i capelli color fiamma dagli occhi
Lo sguardo di George si spense alla notizia, perdendosi nel vuoto e immergendosi in pensieri irraggiungibili, ma non così difficili da indovinare.
Jane raccolse lo spirito che le rimaneva: doveva riuscire a tirargli su il morale.
-Hei.. Malocchio non avrebbe voluto vederci tristi per lui, lo sai com'era.. se piangiamo per lui non possiamo avere gli occhi pronti al nemico... vigilanza costante, no?- iniziò, lasciandosi trasportare dalle parole.
George si riprese, scosso dalle sagge parole di Jane -Hai ragione. E' solo che perdere un orecchio e un amico lo stesso giorno...è un po' dura, non trovi?-
Jane annuì, riprendendo a passargli la mano tra i capelli -Avrai il fascino dell'uomo vissuto! Pensa a tutte le cugine di Fleur che conquisterai col racconto della tua azione eroica!- cercò di consolarlo lei, prima di sospirare -Scusami, lo so che faccio pena nel tuo ruolo-
-Apprezzo il tentativo. Io immagino di fare pena nel ruolo del malato- la consolò lui, che pure apprezzava davvero i tentativi di Jane di tirargli su il morale
Jane scosse il capo, cercando di sorridere -Non ti ho neanche salutato dopo la prima estate che non ci siamo visti da quando sono nata- ricordò: i suoi genitori avevano preferito mandarla in Francia, ritenendolo un posto più sicuro.
-Hai ragione...la cosa non è stata affatto carina- la ammonì, fingendo un serio rimprovero
-Anche noi avremmo voluto averti qua. Ma se era per il tuo bene, è stato meglio così-
-Il mio bene non è starmene in Francia a uccidermi di domande su come state voi tutti. Il mio bene è stare qui con voi.. è stare qui adesso a dirti che starai meglio- fece Jane, decisa.
-Se non è un modo per rischiare la vita...allora sì- sorrise lui, contento di sentirla parlare così
Jane annuì, appoggiando la testa alla seduta del divano, vicino alle spalle di George, finalmente cessando di accarezzargli i capelli.
George chiuse gli occhi, sfinito per il tanto sangue perso; sapere che Jane era lì, insieme a tutti gli altri, lo faceva sentire più sicuro.
-Hei, gemello brutto!- Fred comparve accanto al divano -Le chiacchiere noiose tra adulti sono finiti... come stai?- domandò, cercando di non suonare preoccupato
-Stavo meglio quando cercavo di riposare, grazie, Fred!-
Fred gli fece l'occhiolino, facendo un cennp in direzione della testa di Jane mentre lei non guardava.
George sorrise al fratello, in modo che solo loro due avrebbero potuto capire.
Molly giunse al capezzale di George -George, caro, per stasera non ti spostiamo. Ti lasciamo sul divano, ma io resterò qua a controllarti, okay?-
-Non preoccuparti, ma'. Ti è concesso anche di riposarti!- fece George
-Si, mamma, rimango io con George- fece Fred, deciso -Vai a dormire-
Molly si guardò intorno: parenti esclusi, la casa si era svuotata, e rimanevano solo Hermione, che alloggiava lì, e i Walker, che dovevano tornare nella casa accanto.
-Siete proprio sicuri? Per qualunque cosa, sapete dove trovarmi!- fece la donna, preoccupata, con la sicura intenzione di tornare comunque a monitorare a breve la situazione
Dopo che i fratelli ebbero salutato George, il ragazzo rimase solo con il gemello e i Walker, che aspettavano Jane per tornare a casa.
-Allora, Jane! Sei stata ingaggiata per fare da badante al vecchio George?- domandò Fred alla ragazza
Jane sorrise -Gli stavo dicendo che avrà molto più successo di te con le cugine di Fleur, visto il suo nuovo fascino da vissuto-
Fred alzò le spalle -Dubito che le cugine di Fleur sapranno apprezzare il macabro George senza orecchio! Oh, mon Dieu!- esclamò, portandosi una mano alla fronte con fare teatrale
Jane rise -Ti lascio in buone mani, George... Almeno lui saprà farti ridere- constatò Jane, alzandosi all'occhiata severa di  sua madre
-Ottime!- confermò Fred, con l'intenzione di chi aveva in mente qualcosa
Jane si alzò, e si chinò per dare a George un bacio delicato sulla fronte -Buonanotte- mormorò
-Buonanotte, Jane...e grazie per avermi sopportato!- fece lui, arrossendo quasi impercettibilmente
Lei scosse il capo, prima che i suoi genitori la chiamassero per l'ennesima volta dalla soglia -Ci vediamo domani, ragazzi!-
Fred fece "ciao ciao" con la mano, coprendo involontariamente George che sorrideva a Jane in segno di saluto, proprio mentre la porta si richiudeva alle spalle dei Walker.
Nonappena furono usciti, Fred si accasciò sul divano, urtando le gambe del gemello.
-Hei, romano-
-Hei, sua delicatezza! Fai piano, sono ancora convalescente!-
-Scusa tanto se non sono dolce e soffice come la Piccola Lady Jane-ora-non-più-tanto-piccola-
-Lontano anni luce!- confermò George, ignorando la frecciatina
Fred, che aveva intenzione di distrarlo dal male all'orecchio mancante, si aprì in un ghigno -Era da Natale scorso che non vedevamo la nostra cara vicina di casa, o sbaglio?-
-Non sbagli...- George lanciò un'occhiata al fratello: aveva davvero intenzione di lanciarsi in quell'argomento spinato?
-Tanto lo sai che lo so- gli ricordò Fred, prendendo un'espressione più contenuta
-Sei il mio gemello, come puoi non saperlo?! Quello che mi chiedo è se hai intenzione di fare quelle facce da bertuccia maliziosa ogni volta che la vedi!- esclamò George, preoccupato
-Bertuccia maliziosa? Ti sei per caso letto il vocabolario di insulti made in Minerva McGranitt?- rise Fred
-Li so tutti a memoria! Dalla A di Anatra Starnazzante alla Z di Zoticone!-
Fred ghignò -Beh, scherzi a parte... hai intenzione di dirglielo?-
-Dirglielo adesso?? Con una battaglia in corso e una banda di Mangiamorte alle calcagna?! Ottima mossa, Fred!-
-George, hai visto cos'è successo oggi? Non sappiamo chi può tirare le cuoia domani!- esclamò Fred, senza troppi complimenti
-Beh, a me non sembra comunque il caso. Siamo tutti preoccupati, ci sono tante cose in ballo...non me la sento, Fred- replicò George, deciso per quanto la sua condizione glielo permettesse
-Secondo me ti direbbe che ti ricambia- proseguì l’altro, come se niente fosse
-E tu chi sei? L'inviato della Posta del Cuore per la Gazzetta del Profeta?!-
-Ti picchierei se non fossi mezzo morto, George! Da quand'è che sei così fifone? Non ti facevo tipo da startene lì a osservare la piccola Jane con gli occhioni laaaanguidi-
-Non ho mica una faccia di bronzo come la tua! IO sono più discreto...-
-Discreto quasi quanto Hagrid in mezzo a una folla di folletti...-
-Dipende dai punti di vista!- insistette George
Fred alzò le spalle –Non so. Cioè,  alla fine sono fatti tuoi e devi fare come ti pare, ma quello che voglio dirti è che dopo questa settimana passeranno quattro mesi prima che tu la riveda, se tutto va bene!-
-Saprò aspettare, Fred. Ora come ora abbiamo cose ben più importanti a cui pensare, no? Per esempio a un piano per sostenere Harry!-
Fred annuì, non senza un ghigno -E così il fratellino è innamorato della Piccola Lady Jane- constatò -Beh, è decisamente cresciuta-
George, dalla sua scomoda posizione, lanciò un'occhiata al gemello -Già. Ma tu puoi continuare a tenerti Angelina-
-Hai notato che è l'unica cosa su cui non abbiamo gli stessi gusti?-
-Questo mi rende lieto come zia Muriel ai pranzi di Natale!-
-Sta zitto, romano. Sai, George? Le tue battute sono sempre peggio-
***
La quiete dopo la tempesta. Anche se con difficoltà dopo la turbolenta notte passata, la tranquillità era tornata a regnare, per pochi brevi istanti, sulla Tana.
Quel pomeriggio, tutti i presenti si stavano impegnando a decorare la Tana per il matrimonio imminente, occupandosi del giardino nel sole splendente di Agosto.
Era bello poter passare un pomeriggio insieme come ai vecchi tempi, con le solite vecchie usanze, e l'umore tenuto alto come sempre dalla presenza dei gemelli.
George sembrava essersi ripreso, e lui e Fred stavano prendendo in giro Ginny, disfacendo ogni fiocco che lei annodava agli alberi.
-Ginny, insomma! Mettici un po' d'impegno se non vuoi che Flebo ti cacci dalla cerimonia!-
-Guarda che il tuo orecchio mancante non mi impietosisce, George, posso sempre farti una fattura!-
-Oho! Fred, abbiamo una piccola impertinente da tenere a bada! Puoi distrarre Harry per un attimo?-
Ginny arrossì violentemente ma mantenne un contegno.
-Aspetta che abbia finito coi fiocchi, e poi ne riparliamo- sibilò.
George tornò ad occuparsi della propria parte di decorazioni, divertito, mentre qualcuno tramava alle sue spalle.
Fred aveva adocchiato Jane che apriva il cancelletto del cortile della casa ed entrava nel giardino della Tana.
Con una corsa la raggiunse, un bel sorriso smagliante in volto -Heilà, vicina di casa! Sei venuta a dare una mano?-
-Con tanta buona volontà- sorrise Jane, i capelli scuri che le ondeggiavano dietro il collo, raccolti in una coda alta.
-Allora non ti dispiace se ti lascio la mia parte di decorazioni con George? Ho promesso a mamma che l'avrei aiutata...a spolverare i dischi di Celestina!-
Jane era abituata alle stranezze di Fred, così non ci fece caso -Certo!- sorrise, avvvicinandosi agli alberi a cui George stava aggiungendo luci fatate.
-Fred, pensi che debba aggiungerne altre da questa part...JANE?!-
-Ciao- sorrise lei, allegramente -Come stai? Ti senti meglio?- domandò subito Jane, sfiorandogli un braccio
-Diciamo che non sento meglio...ma mi sento meglio, questo si!- sorrise lui
-Sono contenta- risposa Jane, il solito tono di voce pacato
-Allora, sei venuta qui per sostituire il mio gemello fedifrago?-
-...e credo anche di essere una decoratrice migliore di lui, sì- annuì Jane, il vestito estivo mosso dal vento.
-Poco ma sicuro!- concordò George, ben contento dell'inaspettata sostituzione
Jane alzò la bacchetta ed iniziò a puntellare l'albero di luci fatate e decorazioni varie, contenta di essere finalmente a casa, dove doveva stare.
L'albero fu completo in poco tempo, complice l'abilità di Jane sia come strega che come decoratrice.
-Che dici, facciamo anche l'altro?- domandò Jane
-Sei tu il boss! L'unica cosa che so, è che se Flebo arriva e non è tutto perfettamente a posto...potrebbe avere un'altra crisi di nervi- fece George, sconsolato
-Allora facciamo anche quello! Direi di farli uguali... al limite potremmo fare le luci rosate invece che argentate! Che ne pensi?- domandò Jane, ignara del fatto che a George non poteva importare di meno della sfumatura delle luci dell'albero, perchè era troppo impegnato a guardare lei che spiegava la differenza tra i due colori.
-Comincia tu!- le disse, senza aver capito ancora niente di come procedere
-Okay, allora... prova a farle così- fece lei, iniziando a puntellare l'albero di piccole luci, alcune rosate e altre argentate, sparse  a creare un effetto 'stellato'. Si voltò verso George -Capito?- chiese, con un sorriso
George fu costretto a distogliere lo sguardo da Jane e dai suoi movimenti aggraziati per concentrarsi a fatica sulle luci dell'albero.
-Certo! Color salmone, grigio e rosa!-
-Veramente quel colore non sarebbe proprio 'salmone'- lo corresse lei, senza riuscire a trattenersi
George alzò le spalle: non era proprio il colore ciò di cui gli importava in quel momento!
-Insomma George, come fai a non capire che quello NON è SALMONE?- sghignazzò Fred, ricomparso in quel momento
-Già...credo proprio di essere uscito daltonico!- lo fulminò George
Fred sbattè gli occhi con fare civettuolo, facendo ciao ciao con la manina mentre si allontanava.
La povera Jane, ignara, non trattenne una risata -Ma che ha oggi??-
-Credo che... hem, voglia tirarmi su il morale- inventò George, con un enorme sorriso maschera
Jane sorrise, così ingenuamente intenerita da quella complicità fraterna.
George sentì lo stomaco fare un salto alla vista di quel sorriso dolce: più Jane cresceva più il suo viso si faceva armonioso e i suoi modi aggraziati
Qualche istante dopo, Ginny corse ad avvisare gli addetti ai lavori che Fleur aveva in programma un'incursione.
-Noi abbiamo finito gli alberi!- esclamò George, mettendosi sull'attenti
-Diciamo che è stata Jane!- s'intromise Fred
-Perchè qualcuno se n'è andato- osservò George
-Avevo una missione da compiere- ammiccò Fred
Nessuno fece caso al loro parlare in codice, erano tutti abituati a non capire alcuni dei loro scambi di battute.
-Ragazzi! La merenda!- chiamò Molly dalla finestra della cucina
-Pensi che potremmo abbandonare il nostro lavoro per qualche minuto?- domandò George a Jane
-Certo!- acconsentì lei, distogliendo lo sguardo dagli alberi -Non direi mai no alla merenda di Molly-
George non trattenne una risata -Arriva sempre nei momenti opportuni! Fuori ci sono dei Mangiamorte assetati si sangue e noi siamo a fare merenda da Molly!-
Jane sorrise, indulgente -Beh, è vero... ma se non avessimo niente di normale a cui aggrapparci sarebbe peggio..no?-
-Niente di meglio di una fetta di torta di Molly!- concordò George
Nella cucina affollata il matrimonio imminente era nei discorsi di tutti, soprattutto delle ragazze presenti.
Harry, Ron ed Hermione sembravano tesi, e Molly li teneva costantemente d'occhio.
Nemmeno l'atmosfera festosa riusciva a riempire certi momenti di tensione che si creavano di tanto in tanto.
Fred e George si impegnavano per fare il loro solito dovere, e riuscirono a tenere allegra la comitiva fino all'ora di cena, quando arrivò Remus con Tonks, e fu il momento per Jane di andare a casa.
Fred non potè lasciarsi sfuggire quell'occasione d'oro.
-Jane! Torni da sola?-
-Beh, sai com'è... devo attraversare il giardino e scavalcare la siepe- fece lei, perplessa
Fred scosse il capo, assumendo un'espressione da mamma Weasley apprensiva.
-Assolutamente no! Con i tempi che corrono...George, Jane ha deciso di tornare a casa da sola!-
George rimase interdetto per un secondo, prima di dire, cercando di mantenere un'aria scherzosa come al solito -Ti accompagno io, Piccola Lady Jane-
Fred non si trattenne dal sganciare una compiaciuta gomitata al fratello, che finalmente iniziava a capire come ci si doveva comportare.
-Oh, ottima idea George... non si può mai sapere di questi tempi!- esclamò invece Molly, orgogliosa del 'gesto coraggioso'
-Allora torna sano e salvo!- esclamò Fred, fingendo di portarsi un fazzoletto agli occhi, commosso
-Addio, fratello. Nel caso non dovessi tornare, fai un degno funerale al mio orecchio-
Fred annuì, compito, prima di lanciarsi in una danza di vittoria, non visto dai due ragazzi appena usciti.
Jane non parlava, non era mai stata una persona eloquente, si limitava a camminare per il giardino così familiare dei Weasley, godendosi la brezza serale
Fortunatamente George, anche se un po' imbarazzato dalle continue trovate di Fred, non era quasi mai a corto di argomenti.
-Grazie per averci dato una mano oggi. Gli alberi di Fleur non sarebbero decisamente stati lo stesso!-
-Figurati! E' stato bello stare con voi finalmente- sorrise lei, dando un'occhiata agli alberi illuminati
-E poi c'è ancora il matrimonio, il grande evento! Temo che dovrò mettermi un vestito decente- ghignò lui
-Devi- confermò Jane -Altrimenti come fai con le cugine i Fleur? Sono sicura che avranno uno spiccato e raffinatissimo senso dello stile-
-Spiccatissimo! Peccato che preferisca cederle a qualcuno di più raffinato, che so...Charlie??-
Jane scoppiò a ridere, immaginando Charlie con le sue braccia piene di bruciature alle prese con le damigelle francesi -Te l'ho detto- aggiunse poi -L'orecchio farà successo-
George annuì -Mi darà un'aria affascinante. Fred schiatterà d'invidia- scherzò
-Dovrebbe- annuì Jane, mentre raggiungeva il cancelletto nella siepe, che separava la confusionaria Tana dall'elegante dimora dei Walker
-Eccoti arrivata, sana e salva! E' stata una lunga traversata, dopotutto- sorrise George, allegro
-Sei stato un cavaliere molto valoroso, soprattutto quando hai sconfitto quello gnomo da giardino- rispose Jane, aprendo il cancello con grazia
George le fece un piccolo inchino -E' stato un piacere! Ma l'ho catturato solo per poterlo infilare nella torta nuziale e farlo saltare fuori al momento del taglio-
Jane rise, facendo un inchino da perfetta Lady Jane Grey.
-Ci vediamo domani al matrimonio, allora. Buona serata, George-
George la salutò con un cenno della mano e l'immancabile sorriso acceso.
Restò a guardare Jane che entrava in casa, e quando la ragazza si fu richiusa la porta alle spalle, si voltò con un sospiro e si avviò verso la Tana.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: fanny6