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Autore: Claudia    09/12/2010    4 recensioni
Scorpius si trova costretto, suo malgrado, ad ascoltare le bizzarre idee regalo di Albus.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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It's Christmas Magic

 

Ad Hogwarts si respirava la magia del Natale. La neve – mai così abbondante come in quell'inverno – copriva il manto erboso del castello, rendendo il mondo al di fuori delle grandi finestre un gigantesco dolce di soffice panna. Sospirando, Scorpius Malfoy si trattenne ad osservare il vasto panorama, mentre un sonoro chiacchiericcio indicava l'inizio di una nuova lezione.

“Il giovane Malfoy che sospira trasognato di fronte ad una finestra. Direi che la fine del mondo è prossima.” Sbuffando, Scorpius si voltò per affrontare lo sguardo divertito di Albus Potter, mentre quest'ultimo si abbandonava sulla sedia di fianco all'amico. “Molto spiritoso.” Sbottò il biondo.

“E scommetto di sapere il perché.” Sghignazzò Albus, guadagnandosi un'occhiata truce dal Serpeverde. Per quanto detestasse ammetterlo – in particolar modo a suo padre – Albus Potter, Grifondoro di nascita – era uno degli amici più cari che avesse ad Hogwarts, benché le loro Case non fossero in altrettanta sintonia. Grifondoro e Serpeverde non conoscevano più l'odio che aveva visto protagonisti i loro genitori, ma una sana rivalità agonistica che partiva dallo studio per terminare al Quidditch. Scorpius ripensava e rideva della goffaggine del padre, quando – durante una visita alla scuola – aveva visto studenti di Serpeverde e Grifondoro parlare amabilmente, senza scagliarsi contro nessun tipo di fattura.

“Chissà cosa regalerà il nostro damerino alla dolce Rose.” Cantilenò Potter, accompagnando le sue parole ad una sonora risata. Da parte sua, Scorpius si tinse di un rosso violaceo, scagliando un pugno contro il braccio del ragazzo. “Stai zitto, Al.” Sibilò, guardandosi attorno. Albus finse di stramazzare al suolo, ferito.

“A volte dimentico quanto tu sappia essere stupido.” Sbottò Scorpius, aprendo un libro a caso.

Albus sbuffò, sollevando una ciocca di capelli corvini dalla sua fronte. “E pensare che Rose mi ha chiesto proprio stamani cosa ti piacerebbe ricevere per Natale.”

Sorpreso, il biondo spalancò lo sguardo e boccheggiò. “Sul serio?”

“No.” Rispose secco Albus, tornando a ridere di gusto di fronte all'espressione ferita dell'amico. “Ma lo farà,” Aggiunse in tono falsamente rassicurante. “Anche se non ho capito che tipo di relazione vi lega.”

A quelle parole Scorpius arrossì. “Voglio dire,” Riprese Albus. “Siete per lo meno arrivati all'abc?”

“Al che?” Sbottò il biondo imbarazzato.

Dopo averlo osservato per qualche secondo, il Grifondoro si lasciò andare ad un sospiro. “Ipotizzo di no.”

“Non- non so di cosa tu stia parlando, Al.” Disse Scorpius, voltando nervosamente le pagine del libro. “Ma non è niente di così sporco.”

Il ragazzo aggrottò la fronte. “Credimi, amico. Amarsi non è niente di sporco. È qualcosa di divertente. Molto divertente.” Ammiccò. “Però, posso capire che mia cugina non ispiri fantasie sessuali.”

Che-che, ma che-!” Balbettò Scorpius.

Albus rise nuovamente. “Beh, non mi meraviglierei se qualcuno la definisse frigida.” Asserì. “Da quel punto di vista ha preso troppo da zia Hermione.”

Però!” Esclamò. “A tutto c'è una soluzione! Un regalo adatto, ad esempio.”

Scorpius osservò attentamente l'amico, senza nascondere un profondo scetticismo nei suoi confronti. “Ti fidi, no?” Domandò Albus.

Per niente.” Sbottò il biondo. “L'ultima volta che l'ho fatto, ho spalato sterco di unicorno [1].”

Albus sollevò un sopracciglio, incrociando le braccia al petto, infine prese a dondolarsi con la sedia. “Beh, quella volta hai fatto tutto da solo.”

No.” Sibilò Scorpius. “Sei tu che hai iniziato con la storia dei diamanti.”

Sì,” Ridacchiò il moro. “Fu molto divertente, ehm, cioè- ero consternato.” Concluse, osservando lo sguardo omicida del Serpeverde. “Eddai, Scorpius! Si tratta solo di un piccolissimo regalo.”

Che sarebbe?”

Beh, questo in teoria non te lo potrei dire.”

Scherzi? Vuoi mandare un regalo a mio nome e non vuoi dirmi di cosa si tratta? Ma, soprattutto! Perché mai dovrei farle un regalo?!”

A volte sei davvero privo d'inventiva.” Lo rimproverò Albus.

La vuoi smettere?” Esclamò Malfoy.

Di fare cosa?” Domandò Albus, angelico.

Avanti. Dimmelo.” Il tono di Scorpius divenne improvvisamente minaccioso.

Albus sbuffò, si chinò a rovistare nella propria cartella e ne estrasse una rivista. Quando Scorpius notò la copertina e la donna che, senza veli, ammiccava nella sua direzione, si trattenne dal cadere dalla sedia. Con un balzo felino, infine, si buttò sopra la rivista, tentando di coprirla da sguardi curiosi. “Ma che sei impazzito?!”

Affatto.” Rispose Albus con semplicità. “Ogni ragazzo di Hogwarts ha come minimo un abbonamento a Playwitch.”

Cazzo!” Esclamò Scorpius, rendendosi conto di quanto fosse scomoda la sua posizione e di quante occhiate in più stesse attirando a sé.

Albus rise. “Hai detto cazzo!”

Falla finita.” Digrignò il biondo, tirandosi nuovamente a sedere e trascinando sotto di sé la rivista. Senza alcuna cerimonia, Albus afferrò il giornale e lo aprì sotto lo sguardo allibito dell'amico. “Non essere così pudico.” Sbottò. “Sotto certi aspetti te e Rose sareste perfetti. Che debba farti un regalo simile anche a te?”

Non vedo cosa ci possa essere di buono in un regalo che ha a che fare con questa rivista!”

Ragazzo mio,” Disse Albus esasperato. “Sei pieno di pregiudizi. Ecco, guarda qua.” Il Grifondoro fece scivolare la rivista sotto allo sguardo del biondo che, per tutta risposta, divenne rosso e sbatté più volte gli occhi.

Che cos'è? Una, una papera?”

Albus si limitò ad annuire.

Una papera.” Sbottò il Serpeverde. “Io dovrei regalare una papera.”

Albus si strofinò il mento. “E ti hanno anche messo nella Casa dell'astuzia... incredibile.”

Scorpius grugnì.

E' un vibratore. Stupido.”

Lo sguardo del biondo si allargò all'inverosimile, ma prima di qualsiasi parola, Albus lo bloccò. “Non mi dire. Non sai cos'è l'abc di coppia, ma sai cos'è un vibratore?”

Brutto-!” Scorpius si portò in piedi, paonazzo. Albus si parò dall'offensiva dell'amico con la rivista, gesto che represse la stizza del giovane Serpeverde.

Un vibratore a forma di paperella.” Continuò Albus. “Non chiedermi perché proprio a papera. Ciò che conta è che sia un vibratore!” Esclamò con una logica disarmante. Scorpius si accasciò sul banco, psicologicamente distrutto.

Non ci pensare nemmeno.” Ringhiò il biondo. “Se lo fai ti Avado Kevrado a vita.”

Peccato.” Sospirò Albus. “Non sai cosa ti perdi.”

**

Hogwarts era in fermento. Gli studenti si aggiravano nei corridoi del castello progettando le proprie vacanze, pensando ad i bagagli che ancora dovevano fare. Per molti di loro era arrivato il momento di tornare alle proprie case per trascorrervi un Natale possibilmente sereno. Anche Scorpius avrebbe fatto ritorno a Malfoy Manor ed il pensiero di non vedere Albus Potter fino ad anno nuovo lo rendeva felice. In parte, anche preoccupato. Non avevano più parlato di regali ed il Grifondoro non aveva più menzionato Playwitch. E tutto ciò, conoscendo Albus, era abbastanza preoccupante. Non solo per il fatto che era difficile far cambiare idea all'amico, ma soprattutto perché avrebbe trascorso le feste con Rose e si sarebbero create mille possibilità per parlare più del dovuto. Scorpius si morse il labbro inferiore, ponderando l'idea di cercare e trovare l'amico per accertarsi che tutto fosse davvero a posto. Tuttavia, quando si sentì toccare una spalla, si voltò con tutta la strafottenza possibile per poi rimanere paralizzato alla vista di Rose Weasley.

La giovane Grifondoro lo stava osservando sorpresa, avvolta nella propria sciarpa rosso oro. Tra le braccia stringeva un libro di Trasfigurazione e stava palesemente giudicando il comportamento del Serpeverde. Come aveva detto Albus, non si poteva parlare di relazione tra loro. Non si erano mai detti reciprocamente di piacersi, men che mai avevano sostenuto conversazioni più lunghe di una decina di dialoghi ed ad esseri sinceri – pensò Scorpius – nemmeno sapeva se esistesse un interesse di tipo sentimentale tra loro.

Ciao.” Il tono secco della ragazza portò Scorpius sulle difensive. “Beh, ecco-” Lo sguardo di Rose si abbassò a terra, sollevandosi di tanto in tanto verso il biondo. “Stamani ho ricevuto un pacco con il tuo nome.”

A quelle parole, Scorpius sbiancò. “Non lo aprire!” Esclamò con veemenza.

Sorpresa, Rose lo guardò. “Cioè-”

In realtà l'ho fatto.” Sbottò acida Rose. “Volevo solo ring-”

E' uno scherzo di Albus!” Esclamò Scorpius, imbarazzato. “Io non centro niente! È tuo cugino che ha voluto farmi uno scherzo! Non badare a quel regalo! Fa finta di non averlo mai ricevuto, ok? Ti pare che potrei fare un regalo del genere? A te?” Il giovane Serpeverde si sforzò di ridere, ma quando abbassò lo sguardo notò l'espressione imbronciata di Rose.

Forse hai ragione.” Sbottò la ragazza, chiudendo gli occhi. “Quel genere di regalo non è adatto a me. Andrò a ringraziare mio cugino, allora, per il braccialetto.”

Il volto di Scorpius divenne improvvisamente una maschera di gelo. “Br-braccialetto?”

Rose sollevò un braccio, scostando la manica e mostrando un elegante braccialetto legato saldamente al polso. Le ametiste brillarono dolorosamente agli occhi del Serpeverde.

Scusami ancora,” Disse Rose, tornando ad afferrare il libro. “Buone feste, Malfoy.” Concluse, voltandosi in direzione del Dormitorio di Grifondoro. A Scorpius non era sfuggito il sibilo con la quale Rose aveva pronunciato il suo cognome.

Sei davvero stupido!” Una voce familiare provenne da dietro le sue spalle; Albus Potter teneva le mani affondante nelle tasche del proprio mantello, osservando l'amico con sguardo indecifrabile. Scorpius fece finta di non vederlo, ma quando Albus si parò di fronte a lui fu pressoché impossibile.

Ehi, guarda che quel braccialetto me lo devi ripagare.”

Si può sapere che libertà ti sei preso?” Scorpius afferrò la cravatta dell'amico, pressandolo al muro. Albus sollevò le mani sulla difensiva.

Io niente. Ero ad Hogsmeade con mia cugina e l'ho vista soffermarsi ad una vetrina di gioielli. Ho pensato che un regalo del genere sarebbe stato tipicamente tuo e l'ho comprato. Si trattava di ieri!” Si giustificò. “Oggi è l'ultimo giorno, non potevo parlartene prima!”

Scorpius lasciò andare la presa. “Per colpa tua ho fatto una figura meschina.”

Albus sollevò lo sguardo al cielo, circondando l'amico con un braccio attorno alle spalle. “Tranquillo! Le dirò del malinteso.”

Il biondo Serpeverde si liberò dalla presa ed iniziò a camminare nella direzione del proprio dormitorio. “Ehi, ehi, senza fretta.” Disse Albus, afferrando Scorpius per il mantello. Notando l'espressione di rabbia del ragazzo, il Grifondoro si affrettò a parlare. “Per farmi perdonare ti ho fatto un regalo.”

Scorpius sollevò un sopracciglio scettico.

Un abbonamento di un anno a Playwitch!” Esclamò. “Non sei contento? Così potrai rimediare con un regalo alternativo! Però, ora che ci penso, no, dai, quel braccialetto non me lo devi ripagare.” Concluse, indietreggiando lentamente per poi correre ed osservare con la coda dell'occhio Scorpius brandire la propria bacchetta.

Ad Hogwarts si respirava la magia del Natale. La neve – mai così abbondante come in quell'inverno – copriva il manto erboso del castello, macchiato di tanto in tanto da sagome assurdamente umane. C'è chi gridava all'esistenza dei folletti, ma questa è un'altra storia.

**

Note a fondo pagina: Questa storia è stata scritta in occasione della Maritombola indetta dalla community Maridichallenge. Il prompt utilizzato è il numero 10 "Vibratore a forma di papera (oggetti). Per maggiori informazioni potete visitare la community o la pagina delle iniziative sul mio archivio personale.

  
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