Son solo dei pensieri, prima, in
ospedale, prima che succedesse.
Son solo dei pensieri, dopo, a casa,
dopo l’addio in silenzio che mi ha lasciato.
Scusate, dovevo sfogarmi.
Alberto Casagrande, 19 anni, morto
il 3 dicembre 2010.
Lo so che te l'ho già detto prima.
Anche se non so se mi hai sentita
visto che te l'ho sussurrato all'orecchio. Quindi te lo ripeto anche qua.
Sei bellissimo anche con quel labbro
gonfio e senza i tuoi capelli e la tua barbetta da barbonaccio.
Sei bello come quando avevi 5 o 6
anni e al mare portavi strani costumi.
O quando ridevi perché in riva al
mare ci facevamo fare le treccine dai vu cumprà che
parlavano pochissimo italiano.
Quando passavamo i pomeriggi a casa
a giocare insieme.
Quando scherzavamo.
Quanti ricordi che ho con te. Quanti
momenti passati a ridere insieme quando eravamo più piccoli e pensavamo che
tutto fosse perfetto.
E anche se crescendo ci siamo
allontanati non ho dimenticato il tempo speso con te. E come potevo. E' anche
grazie a te se ho dei ricordi bellissimi.
E poi come dimenticare i tuoi
genitori. Dio quanto li adoro.
Forse non l'hai capito ma sono
fantastici!
E sono ancora lì. Affianco a te se
non lo sai.
Tua madre ti tiene costantemente
stretto a se. Tua madre che ama tutti i ragazzi.
E poi c'è tuo padre. Quanto lo
stimo. E' un uomo forte. E i suoi abbracci mentre ero li a guardarti. Non sarei
resistita senza.
Ti amano.
Ma non te l'hanno detto abbastanza
volte. E se ne pentono.
E poi c'è tua zia. Zio. Siamo tutti
li con te.
Al tuo fianco.
Lo siamo ancora.
E lo saremo per sempre.
Tu sei il nostro Big. Tu sei colui
che ci fa ridere con battute strane. Colui che ha dei valori e degli ideali. Tu
sei speciale. E lo sei sempre stato. Solamente a volte tutti quanti ci siamo
dimenticati di ricordartelo.
E' questo l'errore più grande della
vita che ogni essere umano fa. Ci dimentichiamo o non diciamo sempre ciò che
pensiamo alle persone a cui vogliamo bene. Non gli ricordiamo ogni giorno che
gli vogliamo bene. Che li ringraziamo per quello che fanno per noi. Per i
sorrisi che ci danno. Per i bei momenti passati insieme.
E io mi pento di non averti
ricordato che ti voglio bene.
E non sono riuscita nemmeno a
dirtelo prima. Ma lo farò dopo. Ahia.
Questo dopo. Rimandiamo sempre le
cose.
Ma è una promessa. Dopo te lo dico.
Mi manchi Albi. Ti voglio e ti vorrò
per sempre bene.
Qualsiasi cosa accada. Grazie
per la vita che mi hai dato.
***
Dovevo fare un tema sull’amicizia per domani.
Ma non ci sono riuscita.
Non adesso.
Non adesso che tu, amico
mio, te ne sei andato altrove e non ci hai nemmeno lasciato il tuo nuovo
recapito per cercarti.
In quel tema dovevo
scrivere il significato di amicizia.
E l’unico significato
che mi viene in mente sei tu. Alberto Casagrande.
Tu si che sapevi essere
un vero amico.
E lo sei sempre stato.
Da quando sono nata.
Mi hai sopportato per
così tanto tempo.
Ecco un significato di
amicizia. Avere gusti differenti,idee o altro.
Ma riuscire ad essere
amici nonostante le differenze.
Riuscire a passare oltre
queste cose.
Volersi bene comunque.
E tu ci sei sempre
riuscito. E per questo ti ammiro.
E poi si vede. Vecchio
mio tutta Treviso sta piangendo per te!
Non avevo mai visto una
cosa del genere. Tutta questa gente che versa lacrime solo per te.
Unicamente per te. Il
nostro Big.
Poi beh, la fiducia
reciproca è un altro aspetto importante. E io mi sono sempre fidata di te come
tu hai fatto con me.
Lo so che non manterrai
promesse fatte. Ma questo solo per ora.
So che mi avevi promesso
di venire al mio 18esimo compleanno.
Lo so che me l’hai
promesso più di 10 anni fa. E so che purtroppo non potrai farmi gli auguri in
tempo reale come promessa.
Ma io mi fido di te.
So che prima o poi,
rivedendoci, me li farai quegli auguri. Perché una promessa è una promessa. E
come mi hai insegnato tu. Le promesse vanno sempre mantenute.
Un amico è anche colui
che c’è sempre. Ma un amico è anche quello che c’è nel momento del bisogno.
Tu eri entrambi.
Ma non tutti siamo come
te.
A volte ci siamo per
coloro a cui teniamo.
Altre volte,per altri
motivi,non riusciamo ad essere sempre presenti.
Siamo giovani. Abbiamo
mille pensieri e idee per la testa. E farli convivere pacificamente insieme non
è mica facile.
Ma lo sto capendo solo
adesso. E non sai quante persone ho lasciato andare perché pensavo non fossero
veri amici. E ora me ne pento.
Mi spieghi perché per
capire i propri errori devono avvenire brutte cose? Perché le cose non si
possono capire anche in un momento di relativa tranquillità e felicità? Lo so
che per ora non risponderai ai miei interrogativi come invece hai sempre fatto.
Ma annotateli che quando
ci vedremo mi devi rispondere.
Sai che ho scoperto
anche che certe persone che credevo essere senza sentimenti e che avevo sempre
giudicato in modo negativo,invece sono delle persone fantastiche? E hanno pure
dei sentimenti.
E sai. Era l’ultima cosa
che mi sarei aspettata.
Ma in questa settimana
mi sono dovuta ricredere su tutto. La mia vita compresa.
Ho sempre pensato che
avrei avuto tutto la vita per fare ciò che volevo.
E invece in questi
giorni ho capito che non è così. Oggi ci sei.
E domani? Domani è una
scommessa con il destino.
Domani puoi esserci. Ma
anche no.
E non lo saprai mai
quando arriverà la tua ora.
Dio. Credo sia una delle
cose più strazianti al mondo non sapere quando finirà.
Studi. Ami. Lavori.
Giochi. Fai ciò che vuoi fare perché pensi al tuo domani e come vorresti che
fosse.
E ti impegni per
realizzarlo.
Ma a volte saranno solo
forze e fiato sprecato.
Ti hanno bocciato. Ma
non ti sei arreso. Beh non l’hai mai fatto.
Hai cercato sempre di
fare ciò che volevi. Lavoravi. Ti allenavi. E studiavi. E sappi che devo ancora
capire come ci riuscivi.
Ma sei riuscito ad
arrivare in quinta con un solo anno perso quando all’inizio erano 2.
Ti sei impegnato come
nessuno di noi può immaginare ma ci sei riuscito.
Eri arrivato al fatidico
anno. Tra qualche mese avresti dovuto fare la maturità.
Ed è per questo che ti
sei impegnato così tanto. Ma ora non potrai esaudire il tuo desiderio.
Perché? Non lo trovo
giusto.
Mi ricordo ancora i tuoi
genitori che alle cene a cui tu arrivavi costantemente in ritardo per svariati
motivi.
Prima che arrivassi ti
elogiavano sempre. Anche loro erano esterrefatti dalle tue capacità. E ogni
volta che lo facevano sorridevano.
Si vede che il tuo
sorriso è un misto tra il loro.
Un sorriso perfetto.
Vorrei dirti altre cose.
Cose che pensavo sarei riuscita a dirti più avanti.
Sai. Giovedì ti avevo
sognato e mi ero ripromessa di scriverti. Ma ovviamente mi sono dimenticata.
E ora me ne pento. Ora
dovrò aspettare,quanto? Un giorno? Una settimana? Un mese? Un anno? Una vita?
Non lo so quanto dovrò aspettare.
Ma quando finalmente
avrò smesso di aspettare so che allora no. Non mi dimenticherò di dirti tutta
la verità nient’altro che la verità.
Ho imparato la lezione
Albi.
Perdonami.
Perdonami per gli errori
che ho commesso.
Perdonami.
Ma sappi che è da
domenica che ascolto il tuo CD. Quello che mi avevi
regalato con le tue canzoni preferite o quelle che preferivi allora.
Grazie.
Scusami per l’ennesimo
sfogo. Ma sai Albi. Qui manchi tu. Sei stato un fulmine a ciel sereno.
Non credevo fosse
possibile. Non tu.
Perché? Perché me lo
spiegherai vero quando ci vedremo? Perché io non riesco,ma non riuscirò nemmeno
mai a capirlo Albi.
Non è possibile che tu
ora non ci sia più qui. Qui a farci ridere con le tue battute che, sinceramente
Albi, non facevano ridere!
Si rideva perché tu che
ridevi: era divertente!
Perché la situazione era
divertente.
Spero che imparerai delle
belle battute da fare quando ci rivedremo. Ma di quelle serie. Che pure io, che
non ho mai capito una battuta, riesca a capire.
Ciao Albi.
Ti voglio bene.