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Autore: Antiva    10/12/2010    6 recensioni
Hermione non riesce proprio a credere di aver rifiutato Ron... proprio il ragazzo che aveva sempre pensato di desiderare al suo fianco... Spaventata dalla sua stessa reazione si rifugia nella stanza delle necessità dove trova un quaderno. Apparentemente è un normalissimo quaderno ma... qualche minuto dopo anche Draco entra nella medesima stanza... E trova un libro molto simile... Ciò che si scrive su uno si scrive anche nell'altro... E così comincia una strana corrispondenza...
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Cap.11

La Lettera…

 

[Draco POV]

Stavamo andando a cercare il libro. Si preoccupa sempre troppo. Mentre passeggiavamo ripassai con la mente tutto ciò che era successo: Non avrei voluto doverlo dimenticare mai.

Raccontare la mia storia ad Hermione era stato davvero difficile, ma quando ho visto che mi capiva, che non mi aveva guardato con disprezzo, sono stato davvero felice. Sembrava banale dirlo, ma mi ero tolto un grande peso. Sapevo che prima o poi me l’avrebbe chiesto, ma speravo succedesse il più in là possibile; lo so, lo so, ma, in fondo, fare la figura del codardo è sempre stato un po’ il mio forte…

Non potevo fare a meno di essere felice. In quel momento pensavo fosse la prima volta che lo ero, intendo felice davvero. Sono stato contento e soddisfatto tante volte nella vita ero sicuro fosse quella la felicità. Ma quando la comparavo a quel giorno non potevo fare a meno di pensare fosse la prima.

Credo fosse normale. Hermione si era preoccupata un sacco per me e le fasciature…

Ma soprattutto ha scelto me!... Hermione Granger, ha scelto me, Draco Malfoy, al posto degli amici! E mi aveva perfino detto di… amarmi? Non ci volevo credere: ne quando l’ho sentito la prima volta uscire dalle sue labbra, ne in quel momento che ci ripensavo. Certo la sua frase era stata piena di “credo” e “forse” ma potevo giurare che il mio cervello avesse sentito solo “Ti amo” con qualche colpo di tosse attorno…

Quando, tempo prima, pensavo a lei, sapevo che qualsiasi cosa che (per miracolo) sarebbe potuta succedere sarebbe finita subito, se mai fosse cominciata, ovviamente. Era anche una delle “scuse” che accampavo qualche anno prima per non pensarle troppo la sera e riuscire a dormire. E’ solo che dimenticare una persona che hai sempre intorno è quasi impossibile, e a giudicare da quanto lei mi piacesse, molto probabilmente, anche senza il quasi…

E ora, be’, potevo andare a letto la sera senza accampare scuse per non pensarle. Ora era mio diritto pensarle, e anche mattina e pomeriggio, se lo desideravo. Lei era mia. Mia e solo mia, se me la sfioravano o guardavano troppo avevo finalmente un motivo valido per prenderli a pugni: Me la rovinano. Mi girai verso di lei, che si era appena girata a guardarmi e arrossì appena. Se l’avessi guardata prima mi sarebbe arrivato un pugno sul naso, era o non era un gran miglioramento?

 

Mia. La mia Hermione. La mia Mezzosangue... Solo mia.

Suonavano terribilmente bene…

 

Quando entrammo nello spogliatoio serpeverde lei era molto nervosa, sia per il simpatico ambiente verde ed argento, ma soprattutto era l’ansia per libro a renderla così preoccupata. Era chiaro che non volerlo dare a vedere, ma era altrettanto chiaro che lo era.

-Stai tranquilla. Sono sicuro che è ancora qui.- Non sembrava averle fatto tutto questo effetto le mie parole, ma un po’ la tranquillizzarono. Non mi resta che trovarlo in fretta, sperando che  così si metta il cuore in pace.

Cercai, mi passarono tra le mani un po’ tutte le cose nella grande borsa. Quando cominciai a sentirle per, due ed alcune tre volte, mi preoccupai: cercai con più foga. Ero sicuro fosse lì! Doveva esserci!

Ma quelle che mi salivano alle mani erano sempre le stesse cose…

-Hermione,- la guardai –Qui non c’è.-

Lei rimase ferma immobile un attimo. Aveva ragione. –C-come non c’è? Hai detto che è qui: cerca bene.-

Io apro il più possibile la cerniera e ci guardo dentro.

-No, non c’è.-

-Tu le cose non le sai proprio cercare.- Lei fece qualche passo avanti a mo’ di recluta dell’esercito. Lei si avvicinò e prese tra le braccia la borsa.

-Hermione, ti ho detto che non c’è. Proviamo a cercare meglio da qualche altra parte…-

-No.- E mi fulminò con sguardo omicidia –Io. Ho. Detto. Che. C’è.- Fa una pausa –E’ sicuramente qui. E tu non ti muovi finchè non ho finito.-

-S-s-sì- Ora mi spaventava. Grazie al cielo in quella borsa non c’era un fucile…

Cercò per minimo cinque minuti. Quando sembrava aver finito sbuffò.

-P-perché non cerchiamo da un’altra parte, Hermione?- Dissi con il tono più gentile che tra lo spavento e la paura di una morte seduta stante riuscivo a trovare.

Altro sguardo omicida. Sapeva essere molto esplicita con le risposte più mute.

Una volta distolto lo sguardo, completo di raggi distruttori, da me lo rinviò alla mia borsa che rovesciò di scatto.

-No! Ci ho messo un sacco per…-

Lei mi guardò tipo “Non avrai mica qualcosa incontrario, vero?”

Ma non era - tanto per cambiare - uno sguardo di gentile interesse nei confronti della tua opinione, no: Era qualcosa tipo quando un ladro ti svuota la cassaforte e, mentre se ne va dalla finestra, ti punta una pistola e solo allora ti volge quel delizioso sguardo…

 

-Nono…- Faccio cenno di negazione -fai fai… Sono sicuro che è lì…-

Ovviamente non trovò nulla, apparte una chiave che doveva essere del mio armadietto. Si alzò di scatto e mi disse –Qual’è il tuo?-

-Destra- si avvicinò a un armadietto –Più a destra-

-No, scusa, intendevo la mia destra…-

-Adesso in basso-

-No, non quello lì… Prima.-

-Non nel senso prima verso la porta, prima nel senso ver-… - Si girò di scatto. Quello sguardo lasciava intendere più di quanto una lettera di minacce di morte avesse mai fatto. Avrei visto di nuovo sorgere il sole? Ora non ne ero più tanto sicuro.

Presi la copia della chiave che, per mia fortuna, avevo lasciato in tasca e aprii l’armadietto.

Pregai di trovarci il libro ma ci trovai solo un biglietto. Il foglio era solo appena ingiallito ma l’inchiostro era nero e chiaramente leggibile, lasciava intendere che chi l’avesse scritto provasse davvero molta rabbia perché era talmente calcato che alla fine di “Per la Serpe” c’era perfino un piccolo buco.

Lo presi e mi accorsi che, sotto, ce ne erano anche altri due di biglietti, anzi uno non era un biglietto: era più una lettera, con su scritto “Per Hermione” nel biglietto c’era invece solo il cognome. Lei aveva la mano che tremava ma li afferrò.

Quando guardò da vicino la lettera sussultò –Ron…- disse. Aveva riconosciuto subito la sua grafia.

Io la guardai per chiederle il permesso di leggerla con lei, lei annuì impercettibilmente e si lasciò scivolare sugli armadietti, io scesi a terra con lei.

Lei aprì le sua mani tremavano. Questa lettera risaliva al giorno prima che lei lo rifiutasse.

[Hermione POV]

Cara Herm,

Sai Harry mi ha detto che un metodo che si usa spesso, anche tra i babbani, è quello di scrivere una lettera per dire ciò che si pensa e poi non darla… Io non sono molto convinto. Ma finchè aiuta a farmi coraggio per chiederti di stare insieme… Magari dopo un po’ che lo saremo la leggeremo insieme e ci rideremo sopra. Però non chiamare Harry, gli ho fatto promettere di non leggerla… Ma secondo me lo farà! Sembrava anche troppo curioso!

Lo so… Sto divagando non era questo il motivo della lettera. I miei fratelli dicono che dovrei fare qualcosa di romantico e che tu non ti possa dimenticare… Ma io mi vergogno! Non posso chiamarti fuori e baciarti! Ma non voglio nemmeno che mi rifiuti! Scrivere lettere così è davvero difficile… Be’ speriamo bene… Perché mi sento stupido e per ora non ho ancora concluso niente. Basta per ora… A me sembra proprio che questo metodo non funzioni per niente.

Ma tanto dovrò chiedertelo domani prima che mi passi quel poco di “coraggio” che ho, quindi sapremo presto se ha funzionato o meno…

 

Ron

Ogni parola la faceva star male. Era facile immaginarsi Ron che pensava a che scrivere… Che si vergognava e che arrossiva ai consigli dei fratelli… Che faceva le prove allo specchio per capire che dirmi…

Ron era sempre stato così dolce… Ma io… Io non lo amavo… Non lui… Se solo questo fosse bastato a non farlo soffrire avrei preferito non si fosse mai dovuto innamorare di me!

Le lacrime stavano già scendendo dal’inizio della lettera ma ora cominciai a singhiozzare e mi appoggiai alla spalla di Draco.

Tenevo a lui! Era una delle cose più preziose che avevo! Mi sarei sacrificata cento, no! Più di mille volte per lui!

Il solo sapere che soffriva mi faceva stare male.

Ma non era questione di anni, del tempo passato insieme, delle avversità affrontate, … Il nostro non era amore… E non sarebbe mai riuscito a esserlo…

 

 

 

Angoletto dell’autrice:

Scusate per il ritardo ma c’è la scuola e quindi con molta probabilità ora farò più fatica ad aggiornare!!!!TT_____TT… Ho scritto questo capitolo tutto di un colpo(un colpo molto lungo però perché ci ho messo più di tre ore O___O).

Normalmente riesco almeno a completarne ¼ o anche metà prima del giorno dopo(per precisione all’inizio della FF mi tenevo anche un capitolo più avanti per essere sicura…ò___ò… però non è durato tanto quel periodo effettivamente °-°).

Uuuuuuh be’ ora posto e me ne vado a dormire… Perché sono le 23:57… Domani non andrò a scuola, grazie alle preghiere a mia mamma e forse anche qualche aiuto divino… perchè c’era da fare una ricerca per ginnastica

Tutti: Ma che ricerca vuoi che ti faccia fare una prof di ginnastica? Per una cretinata tutti questi problemi?

Io: Voi non vi rendete conto di che mostro assatanato è quella maledetta prof!!!!(Poi a me in particolare “predilige” particolarmente -.-“… ha una tale simpatia per me quella vecchia mummia…) E poi intanto non potevi prendere robe da internet!! Ma cercare su un sacco di giornali sullo sport e dai libri (si perché io vado a comprarmi un libro sul doping e cazzatine varie per farla contenta, ovviamente!… fidati o____o)

Tutti: Sì… Vabbe’ ma vi avrà spiegato un po’ in classe…

Io: No!!! Eppure ci ha detto di dire anche quello che ci ha detto in classe… Ma come facciamo se non ci ha mai detto niente??? Ok, basta così…O finirò per parlare troppo.. No, avete ragione voi l'ho già fatto xD

 

PS: Se cercate di maledire qualcuno cercatela! Dicono abbia le conoscenze giuste. La trovate all’inferno dantesco in fondo a destra… Sì! Esatto! Vicino a Lucifero! Non spaventatevi se lei ha due corna e un forcone… E’ tutto normale…

 

Ok, ora basta con i miei sfoghi… Sono le 00:09 e non ho ancora postato… uffffff… TT___TT

 

 

Giada

   
 
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