Anime & Manga > Sugar Sugar
Segui la storia  |       
Autore: _morph_    11/12/2010    3 recensioni
sono passati cinque anni da quando Pierre e Chocola stanno insieme, ma qualcosa non va per il verso giusto. qualcosa si insinua nel loro rapporto, in particolar modo, nella vita di Chocola.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ragazzina sentii il suono della campanella che segnava la fine delle lezioni, tirai un sospiro di sollievo. portavo due trecce fermate in fondo da due nastri neri, la gonna della divisa scolastica e un golfino abbinato a quest'ultima, le calze pesanti e le scarpe in corredo con la divisa. mi alzai e sorrisi nel vedere Vanilla sulla porta che mi aspettava. mi infilai con estrema lentezza i guanti e il cappello. infilai i libri in cartella come capitava per poi rendere felice la mia amica uscendo -ti viene a prendere Pierre oggi?- mi chiese con la sua graziosa voce, aveva un potere tranquillante su di me, anche quando andavo completamente fuori di testa
-non lo so, credo di sì- non sapevo mai quando veniva, di solito ci vedevamo nel pomeriggio, ma di sabato lo trovavo, solitamente, sul portico ad aspettarmi. la sera dormivo da lui. continuammo a chiacchierare fino all'uscita, ormai il piazzale era deserto, le uniche persone rimaste erano le ragazze accalcate intorno a Pierre, routine. tutte molto belle e sicuramente più grandi di me. ormai non facevo più caso ai loro commenti sarcastici, soliti delle ragazze isteriche e viziate. devo ammettere però che uno più di tutti mi colpì -principe non può frequentare una ragazzina come quella!- ragazzina?! a me?! il loro caro principe però continuava sempre a rispondere in modo indifferente alle loro domande e complimenti, finché non arrivavo io, la cosiddetta "ragazzina" che faceva passare tutte loro in secondo piano. durante questo flusso di pensieri non potei fare a meno di fare un ghigno soddisfatto. sentii le sue mani prendermi dolcemente per la vita. salutò prima le ragazze poi Vanilla, che salutai anche io. quando fummo abbastanza lontani lo guardai indispettita
- comincio a rimpiangere le socie - affermai a tono. ormai si erano ritirate dalle loro avance, finalmente si erano accorte fossero inutili, io le continuavo a definire "il nemico caduto in battaglia" credo sia questo il nome più adatto a loro, ogni volta che lo dicevo Pierre mi rispondeva che io, invece, dovevo pensare a cose più serie invece che a loro. lui e Yurika ancora si sentivano, ma la cosa non mi disturbava, piuttosto mi lasciava del tutto indifferente
-non credevo fosse possibile-
- sono insopportabili! - mi lagnai -non puoi dirgli semplicemente che non ti interessano?!-
-perchè dovrei? prendo molti cristalli-
-quelli lasciali stare! e poi li prenderesti comunque tantissimi cristalli- risposi con un sorriso speranzoso, mi squadrò dall'alto al basso.
-dove vuoi andare?- mi guardai per qualche istante intorno
-non importa- riflettei un secondo stringendo i pugni -andiamo a casa tua, ho freddo qui fuori!- mi sorrise stringendomi
-va bene- sotto suppliche, accettò di camminare invece di andare volando. nonostante avessi imparato, in quel periodo dell'anno congelavo ogni volta che provavo a librarmi. mi morsi il labbro inferiore sentendo che si stava screpolando la bocca, sentivo dolore per il freddo in tutto il corpo
-sto congelando- sussurrai con la voce tremante
-appena arriviamo ti vai a cambiare e ti fai un bagno, così ti starai meglio- a volte mi sentivo davvero come una bambina. la differenza era nel fatto che lui era il mio ragazzo -che hai?- chiese guardando la mia espressione assorta nel flusso dei pensieri che avevo in testa
-quelle ragazze quanti anni hanno?- gli chiesi incuriosita
-la mia età credo, forse un anno di meno. vanno nella tua stessa scuola. come mai me lo chiedi?- lo guardai, facendomi la stessa domanda
-secondo me sono scioccate dal fatto che sei fidanzato con una quindicenne- sorrisi divertita, lui ricambiò
-già, non perderanno facilmente la speranza che mi piaccia una ragazza un po' più matura- feci un ghigno arrabbiato
-vorresti forse dire che io non sono matura?!- mi sorrise circondandomi i fianchi con le braccia, sentivo la sua mano sulla schiena che mi teneva per non farmi scivolare. eravamo uno di fronte all'altro, mi sentivo bassina, la mia fronte gli arrivava alla spalla, ero impotente quando mi si parava davanti e mi guardava negli occhi. arrossii violentemente, e maledii questa mia reazione -neanche mi rispondi?!- chiesi per sciogliere la tenzione
-su certe cose sei matura su altre un po' meno- rispose impassibile sorridendomi in modo beffardo
-e qusto che vorrebbe dire?! quali sono le cose in cui non lo sarei?!-
-oh oh! tante!- lo cominciai a colpire con dei pugni, reazione poco efficace poichè lo sentivo ridere divertito. una ventata gelida mi bloccò facendomi sussultare. mi prese per mano -dai andiamo-. arrivati entrai infreddolita. mi accompagnò verso la sua camera -hai ancora freddo?- mi chiese una volta messa la sua camicia, mi arrivava a metà coscia. le gambe erano nude. e, nonostante nella casa ci fosse caldo avevo ancora i brividi
-un po'! qui non ho niente di mio?- chiesi speranzosa
-ogni volta è la stessa storia...- mi rispose con un ghigno divertito. sbuffai
-la prossima volta giuro che mi ricordo di portarmi il pigiama!- esclamai convinta.
lui mi guardò saccente -sì, certo...-
-smettila di prendermi in giro!- la sua faccia che si divertiva nel vedermi così era il massimo dell'irritazione
-è difficile smettere, ti dovresti guardare-
-ah sì? bhe, io sto benissimo anche solo con la tua camicia!- mi avviai indispettita verso la cucina, dove la cena era pronta. vedendo i domastici cominciao ad abbassarmi l'indumento per coprirmi il più possibile le gambe. lo guardai, non sembrava a disagio, come faceva?! arrossii nuovamente ma mantenni lo stesso la mia espressione da dura. durante la cena finii per abbuffarmi, anche quella ormai era routine. entrando nella camera sentii un piacevole tepore, mi fiondai sul letto, mettendomi sotto le coperte constatai felice che c'era un piumoncino ad avvolgermi. mi appoggiai sul petto nudo di Pierre. mi prese il viso tra le mani facendomi stendere nuovamente sul letto con la testa sul cuscino. mi baciò dolcemente, arrossi. gli circondai il collo con le mani. lui passò le labbra sulle mie guance, poi sul collo. sentii la sua lingua accarezzarmi la pelle lentamente. sentendomi sussultare capì che stava andando troppo oltre. quando smise, nonostante fossi stata io a desiderarlo, volevo che le sue labbra mi accarezzassero ancora. mi avvicinai baciandolo. sentivo le sue mani stringermi forte, quasi da farmi male, ma non volevo smettesse, volevo assaporare completamente la sensazioni di essere avvolta nelle sue braccia, dove mi sentivo protetta, dove ad aspettarmi c'era un mondo ovattato che mi avvolgeva. mi addormentai poco dopo. a svegliarmi ci fu un rumore flebile. ero ancora con il viso poggiato su di lui, ma c'era il silenzio assoluto se non quel rumore. affinando attentamente l'orecchio capii che si trattava delle pagine quando venivano girate. c'era il calore della mano di pierre sui miei capelli. con un braccio mi aiutai ad alzarmi, mantenne la mano sulla mia testa.
-buongiorno- mi sorrise, io, che ero ancora stordita lo guardai torva
-che ore sono?-
-presto- mi spinse nuovamente sul suo petto. provai a riaddormentarmi, inutile, a causa di quegli stupidi libri, avevo perso il sonno.
-perchè la mattina non dormi come fanno tutti?!- domandai stizzita al "ragazzo libro"
-sei nervosa?- chiese retorico sorprendendomi. ovvio che lo fossi, io la mattina volevo dormire!
-metti via quel libro non mi fa dormire- lagnai, forse in tono un po' troppo infantile. lo chiuse per poi alzarsi. lo guardai stupita del gesto -perchè ti sei alzato?- chiesi improvvisamente indifesa
-sei una sciocca, che fastidio ti può dare un libro?!- in un certo senso mi sentii in colpa. forse aveva ragione. di istinto lo fermai prendendogli la mano quando stava per fare un passo
-scusa- sussurrai fissandolo. subito dopo arrossii notando che rimaneva in piedi, in attesa che dicessi qualcosa. incrociai le braccia -bhe? cos'hai da guardare?- aspettai qualche istante -dove vai?-
-a farmi una doccia- nonostante avessi capito gli ripresi la mano avvicinandolo a me. -ti va se ti porto su extramondo oggi?- rimasi sorpresa, ma allargai un sorriso, mi sarebbe piaciuto tornarci
-sì, che bello! e dove mi porti? quando partiamo?- chiesi entusiasta
-mentre mi faccio la doccia tu preparati, partiremo subito dopo. ti farò vedere un bel posto. si trova su una delle montagne rocciose, fa freddo la sù, ti creerò dei vestiti con la magia- annuii soddisfatta, lo baciai felice, nonostante cercò di approfondire il bacio me ne andai, saltellando, a fare colazione.  




commenti dell'autore:
scusate se l'altra volta non ho messo i commenti, a causa di "imprevisti" mi è stato impossibile. lo so che il prologo è un po' triste, però questa fiction è nata perchè volevo sperimentare le mie capacità e per ricevere commenti sul mio lavoro individuale dalle mie amiche honey e crazy_chiara. spero che vi piaccia, l'idea l'ho sviluppata in 30 secondi, e devo ammettere che ne sono molto soddisfatta, sopratutto perchè pensavo che ci volesse una fanfic a raiting arancione, non le scrive praticamente nessuno! recensite e ditemi che ne pensate del primo capitolo.
nello svolgimento delle vicende i capitoli non saranno così tristi e malinconici come il prologo (anche se a me, devo ammetere che piace).
recensite per favore, anche per sapere come scrivo, l'ho detto, è nata per sperimentare le mie capacità individuali, quindi, fatemi sapere che ne pensate.
bacio Marmelade
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sugar Sugar / Vai alla pagina dell'autore: _morph_