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Autore: Rucci    16/12/2010    6 recensioni
Sono più abituato ad eseguire gli ordini, che a decidere per me stesso.
Ad eseguire gli ordini, però, quello sì. In quello sono molto bravo.

Mandrake Fedor, la Guerra Sacra del Novecento e le previsioni ottimistiche.
{what if post-Hades; spectre-centric; missing moments; exc.}
{personaggio del Lost Canvas translato in universo canonico}
Genere: Dark, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I)

Fedor era andato al Santuario con previsioni molto ottimistiche.
Nel migliore dei casi, sarebbe morto. Nel peggiore, ne sarebbe uscito mutilo o tra atroci sofferenze.
Naturalmente, confidava nella morte nuda, cruda e semplice: era sempre stato abituato ad eseguire gli ordini, più che a decidere per se stesso. Morire così, alla bruta, da soldato, gli pareva più che dignitoso.
Adesso che la neve baluginava in cristalli tanto piccoli da sembrare polvere, nei secchi gradi sottozero di Mosca, si domandava che cosa ci facesse esattamente lì, invece di essere sottoterra.



Fedor era davvero andato al Santuario con previsioni ottimistiche: la morte rapida non è affatto male, in guerra, e aveva buone probabilità di morire in fretta, contro i guardiani delle Case.
Non ne aveva poi così tanta ansia, intendiamoci, ma Lord Rhadamanthys aveva deciso di inviare parte del suo esercito incontro al nemico, smentendo le voci che giravano tra i centootto: dicevano, allora, che sarebbe stata una guerra pulita, per loro. Di fratelli contro fratelli. Non uno spectre avrebbe alzato il braccio.
Gli Inferi avrebbero sciolto le loro sotterranee forze, penetrando sino nel cuore del mondo degli uomini, e gli uomini stessi avrebbero provveduto a fare la giustizia dell'aldilà. Era già successo: il Santuario era stato corrotto, e avevano dei traditori dalla loro. I tempi, evidentemente, erano favorevoli. I segni c'erano. Si preparava una guerra secolare, forse la guerra definitiva.
Povero Aries, dicevano gli occhi canzonatori dei soldati del Meio, da un pezzo lasciate alle loro spalle le sorti della battaglia nella Prima Casa.
Povero Papillon, dicevano gli occhi impenetrabili dei soldati della Glaucopide. E nessuno sapeva ancora quale sarebbe stato l'esito.
“State zitti”, aveva ordinato Gigant di Cyclops, in testa al piccolo plotone. Come se quegli occhi parlassero davvero. “E fateci passare, soldati. Non dovreste occuparvi dei vostri traditori, che ci precedono nella scalata?”
Lo disse con un sorriso sghembo, che fece fremere le bocche degli uomini che sbarravano loro il passo.
“Voi non conoscete la potenza dei Gold Saint! Saranno loro a fermarli!”
“È una questione di onore!”
“Fatevi indietro, spectre!”
“I Gold Saint!” gracchiò allora Gigant, facendo un passo avanti ed intimidendoli con la sua imponente stazza. “Il signor Myu schiaccerà Aries, come Niobe ha già avuto la meglio su Taurus. Gemini e Cancer sono dalla nostra. Non frapponetevi: andiamo a prendere la testa di Leo!”
“Illusi!”
Sarebbe stata una guerra pulita, per loro, dicevano. Non uno spectre avrebbe alzato il braccio. E invece ora Lord Rhadamanthys mandava i suoi uomini, e la prima smentita che arriva ai disegni di guerra rapidi e puliti, di solito, è il preludio ad una carneficina. Così, Mandrake si preparava ottimisticamente a morire.
Giant Hold!
Fedor osservò lo schianto prodotto dalla colossale forza di Gigant sul povero corpo, già inerte, del malcapitato che aveva osato mettersi sui suoi passi. Quell'uomo era davvero una bestia.
Non che lui fosse meglio.
Eye of Charge!
Vide Ox lanciarsi all'attacco.
Death Messenger!
Natural Terror!
E poi Cube, e poi Mills.
E poi numerosi suoi compagni.
Non che ci fosse bisogno, con soldati semplici di quel livello. Lo sapeva bene Raimi, che fremeva sottoterra, sotto i loro piedi, dando loro i brividi.
Ma tanto per fare compagnia all'allegra brigata, allungò la mano a prendere per il collo quello che gli si stava lanciando addosso. Un'occhiata rapida alla Casa del Leone, che si stagliava in alto sopra di loro, e poi gli sorrise sornione.
Strangle Shrill.
Lo fece scoppiare da dentro.


Non c'era veramente nulla di cui preoccuparsi, a morire al Santuario.
Di sé non gli importava poi tanto. L'Inferno, quello era intoccabile, ne era certo. Chi era all'Inferno era al sicuro, e tanto bastava. Se si doveva andare, tanto meglio andare avanti lui, con gli altri.
Quando si infranse contro la barriera di luce di Aioria di Leo, che si ergeva ieratico mentre lui strisciava a terra come un verme, non pensò proprio a niente. Morì e basta, e nel momento in cui morì sentì le radici della Mandragola stringersi possessivamente attorno al suo corpo, forse per proteggerlo, forse per finirlo.







Angolino della Mandragola Assassina ~ Buongiorno a tutti! Che fatica stare al mondo! Vi sono mancata? (no, eh?) Sono indietro con gli aggiornamenti? (quello sì)

Colgo innanzi tutto l'occasione di questo spazietto per ringraziare di cuore chi segue l'Inno alla Notte. Vuol dire tantissimo per me. Siete tutti meravigliosi. Sono in prossimità di finire la fic, tutta quanta. Cioè, spero. Mi sono bloccata, ma manca talmente poco che qualcuno, a calci, mi farà ripartire. Perciò va da sé che aggiornerò molto presto, le flashfic ce le ho pronte, vi prego solo di attendere perché è un periodo pienissimo, per me, questo. Vi ringrazio di cuore per la pazienza e l'amore!

Questa piccola raccolta, invece, nasce cogliendomi completamente impreparata. Non so che cosa ne uscirà. So che sarà in tre piccole parti, di cui questa è la prima. Le scriverò in poco, credo, per darvele tutte di fila. Saranno molto organiche, promesso. Fedor della Mandragola... per chi non lo conoscesse, è un personaggio di Saint Seiya - The Lost Canvas. Cosa penso del Lost Canvas non è questo il luogo per discuterne, anche perché mi farei molti nemici (no, scherzo) (...forse).
Infatti questa non è una fanfic sul Lost Canvas: ho provato a reimmaginarmi questo personaggio, dal chara design e dalla comparsata indubbiamente interessante, in chiave Kurumadiana - insomma, nella nostra Guerra Sacra del Novecento, quella bellezza che abbiamo in canon. Per vie traverse, mi sono affezionata molto a Fedor, per quanto consapevole di averci lavorato in gran parte di fantasia. Lo devo anche moltissimo ai miei colleghi, i soliti - LeFleurDuMail, Kijomi, e Shinji, ai quali questa fic è dedicata, immancabilmente.
Verranno citati altri personaggi a cui è stato applicato questo stesso lavoro (Byaku del Negromante, come forse saprà chi ci segue in collettiva su Gold Insanity), che umilmente ci teniamo a precisare molto fanmade, e pertanto non attendibile! Non attendibile ma, in quanto lavoro originale, nemmeno "attingibile": non è patrimonio comune, insomma, è proprio roba nostra. Sappiatelo tutti, e non costringetemi a mettere su il terribbile banner-memento-antiplagio, che c'è su la faccia cattiva del Negromante. Già ringraziandovi, spero di beccarvi presto e alla prossima. <3

 

  
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