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Autore: whatashame    19/12/2010    5 recensioni
Una piccola rivincita di noi BABBANI. Perchè non solo non abbiamo i poteri NOI, ma in HP ci facciamo anche una magra figura!!!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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muggle def
Muggle

Due occhi verdi, intensi, profondi, del colore delle foglie, fissavano senza vederli i quadri appesi alle pareti dell’ingresso. Spalancati e persi sbucavano da sotto lunghi capelli castani mossi e, imbambolati, fissavano il vuoto. Lo sguardo allucinato di un folle.


Il gruppetto di tre ragazzi, quinto anno, cravatte verdi e argento, che faceva in quel momento il suo trionfale ingresso dall’alta porta a sinistra non fece troppo caso all’esile figura che si stringeva nelle spalle rabbrividendo dal freddo. Ridevano di una battuta sciocca e molto maschile del moro al centro. Il biondino che lo seguiva, con il ricordo di un sorriso ancora nello sguardo, alzò gli occhi grigi sulle grandi clessidre a muro. Slyterin ancora in vantaggio . Bene. Almeno fino a che Potty non cerca di nuovo di farsi ammazzare…con Silente a parargli il culo vittoria per i Griffyndor assicurata. Di nuovo. Lo sguardo andò ad abbracciare pigramente l’intera parete. E sotto la clessidra di Revenclaw scorse una ragazza sottile che rabbrividiva per il freddo. Si chiese distrattamente perché non si spostasse di qualche passo dalla Dama Grigia. Era ancora Aprile, non faceva poi così caldo da poter stare bene vicino ai fantasmi. In fondo però quelli non erano fatti suoi.

-Carina!!!-disse Theodor Nott che da quando avevano iniziato a camminare non aveva ancora dato riposo alla lingua-Non l’avevo mai vista prima. Sarà nuova?-. Draco Malfoy sollevò un sopracciglio. Blaise Zabini aspirò una boccata di fumo dalla sigaretta che aveva in mano – In cinque anni non ci sono mai stati nuovo allievi. Solo primini. E quella avrà al massimo due anni meno di noi.- e tornò con la sua proverbiale indolenza nel modo astratto in cui viveva a farsi i consueti, e amati, fatti suoi.

-Che faccio, mi presento?-. Anche il secondo sopracciglio di malfoy si alzò verso il soffitto.-Cooosa?-. Zabini ghignava. E Draco Malfoy, il principe di Serpeverde ebbe l’atroce sospetto che non fosse per deridere Nott dell’ennesimo tentativo di rimorchio dell’anno.

Era a quota venti più o meno. Tutti finiti con un due di…bacchette. E i calderoni girati dei suoi amici per le sue lamentele ovviamente.

– Che c’è? L’avevi vista prima tu?-

Adesso Zabini faceva dei rumori strani. Sembrava avesse appena ingoiato una pozione singhiozzante. O più probabilmente cercava solo di non scoppiare a ridere in faccia al Prefetto della sua casa. Della sua faccia, per la precisione. Draco aveva la mascella in caduta libera verso il pavimento. – Ma stai scherzando???-Sibilò ad un centimetro dal viso di Theodore.

-Paura Draco?- Malfoy si girò di scatto. Era stato Zabini a parlare. E Blaise difficilmente si degnava di lasciare il suo stato di Nirvana per immischiarsi nelle volgari faccende del mondo. Sacrificava la sua filosofia di vita epicurea solo per qualche strano e perverso scopo della sua mente. E mai per niente di buono per i suoi amici, riflettè. -Mai saputo nemmeno cosa sia Bla- Ghignò.

– Allora che aspetti?-

Senza farselo ripetere girò sui tacchi e si avviò a passo sicuro e spedito verso la ragazza.

Cadrà ai miei piedi. Oh sì, capitolerà subito. O Userò l’imperius.



Dall’altro lato dell’enorme ingresso l’ignaro oggetto della discussione continuava a fissare le pareti dondolando sul posto leggermente per spostare il peso da un piede all’altro. Solo quando udì rumore di passi vicini si riscosse dallo stato di tance che l’aveva colta. Fissò lo sguardo dritto negli occhi del ragazzo che si avvicinava ad ampie e sicure falcate. Sorrise. Denti bianchi e perfetti. Quando sorrideva le si illuminavano gli occhi. Fino a poco prima era carina. Ora sembrava bella.

-Ciao- disse sicuro- Scusa, non ti ho mai visto. Chi sei?-.

Il tatto in persona sorrideva davanti a lei. Con un’espressione che non avrebbe sfigurato sul paginone centrale di una rivista per ragazzine. Che lei non aveva mai letto ovviamente. Non era di una bellezza che faceva girare la testa per strada, ma era comunque bello, alto e coi muscoli al posto giusto. Maledetta gente fortunata. Si riscosse dai suoi pensieri. –Julia- Bisbigliò. Forse lui si aspettava qualche sillaba in più, o almeno una presentazione accettabile, dedusse dall’ombra che gli passò sul viso.

- Conosci qualcuno?- Disse lui.

Ok quella domanda no. Non sapeva se poteva rispondere.- Come scusa?-

-Dicevo per i quadri. Continui a fissarli.-

-oh…beh, mi piacciono!-Esclamò. Il ragazzo la guardò un po’ sorpreso, ma lasciò perdere.

– Comunque non mi hai risposto. Cosa fai qui?Non sei della scuola, no?-

Silenzio.

Ok questa tizia è strana. Del resto piace a Nott.

-Sono qui per mia cugina-. E prima che il ragazzo potesse andare avanti con il terzo grado si costrinse a fargli una domanda. Una qualunque. Forza cervello pensa.

- Tu come ti chiami?-

- Scusa, non mi sono prsentato. Draco. Draco Malfoy.- Annunciò…orgoglioso? Non sapeva come definire altrimenti quel tono. A lei il nome faceva un po’ ridere ma non le sembrava molto educato farglielo notare. Si morse una guancia per trattenersi.Drago. Che genitori spiritosi.

- Piacere-

-Piacere mio-

-Signorina Fodrer, Signor Malfoy.- Arrivò acuta dalle scale la voce della McGranitt insieme al ticchettio che le calzature della professoressa di trasfigurazione facevano sui gradini.- Buonasera-

I due ragazzi risposero educatamente al saluto. Minerva McGranitt li guardava allucinata come se avesse appena incontrato un troll di montagna che si atteggiava a principessa Sissy. Gli scherzi dell’età, pensò malignamente lo Slyterin.

-Signor Malfoy potrebbe cortesemente accompagnare la signorina fino all’ufficio del preside? Avevo incaricato il signor Potter ma non si è fatto vivo a quanto sembra.-

Draco chinò il capo in segno di assenso ed osservò la McGranit scomparire a tutta velocità. Adesso sembrava un vecchio beone che deve assolutamente andare a farsi un goccetto per superare un forte shock. Non poteva essere solo l’età. Forse i Griffindor a fare gli eroi sviluppavano strane psicosi. Che Salazar ce ne scampi!





-Julie!!!- Chiara e limpida la voce di Harry James Potter risuonò nel corridoio. La ragazza di fronte a lui si aprì in un sorriso radioso e corse a tutta velocità verso il salvatore del mondo magico buttandoglisi letteralmente addosso. Potter la avvolse in un abbraccio stritolatore. Il giovane Malfoy riuscì solo a pensare che per lui non aveva riso così.

- Hey Malferret, che cazzo ci fai tu qua?-

-Tranquillo sfregiato eseguivo solo gli ordini della Vecchia Befana- all’occhiata interrogativa del grifondoro aggiunse sprzzante- Mi ha chiesto di accompagnare la tua preziosa amichetta da Silente.-.

Harry potter confermando in pieno l’opinione di Draco circa i disastrosi e lesivi effetti che possa lasciare la maledizione avada kedavra presa in piena fronte si esibì in una specie di balletto sul posto contorcendosi dalle risate.

  • Sei rimbecillito del tutto Potty?-

Il bambino sopravissuto lo ignorò totalmente continuando la sua risata convulsa che poco a poco diminuiva d’intensità momorando fra se e se -Troppo divertente- e  - assurdo-

Mentre Draco prendeva seriamente in considerazione l’idea di dare una grande soddisfazione a suo padre e risparmiare un bel po’ di lavoro ad una discreta parte dei suoi parenti, un rumore di passi face girare i tre verso l’ingresso del corridoio fino a pochi attimi prima deserto. Schierati come i cavalieri dell’apocalisse e in perfetto stile action movie babbano, Albus Silente , Severus Piton e Minerva Vecchia Megera McGranitt si facevano largo fra un  gruppo di mocciosetti curiosi del secondo anno di Hufflepuff. Dietro di Loro Hermione Jane Granger e Ginevra Molly Weasley. La piccola stracciona cambiò espressione appena si accorse della sua presenza. Aveva arricciato il naso come se le sue delicate narici avessero appena fiutato una tremenda puzza. Io non puzzo Weasley. Possiamo permetterci l’acqua a casa mia. E anche il sapone. La mezzosangue spalancò la bocca e per un momento Malfoy fu sicuro che stesse per fare la stessa domanda di Potter. Ma la zannuta la richiuse e tacque. Richiamati dalla folle fecero capolino anche le facce di Nott e Zabini.

-Benvenuta ad Hogwarts signorina…è un piacere conoscerla. Saluti pure i suoi amici. Poi potrà stare con sua cugina come da lei richiesto. Va bene Miss Granger?-.

-Sì- rispose il prefetto di Griffindor. E rapido come era venuto, il Preside, con le sue fide guardie del corpo, andò via.

Mezzosangue, pensò Draco Malfoy.-Mezzosangue!!!- urlò qualche attimo dopo indignato.

Mai in vita sua era stato così felice che una ragazza non lo avesse degnato di uno sguardo e non ci fosse stata. Se lo avesse baciato avrebbe dovuto fare i gargarismi per almeno un mese.

-Oddio!- pensò. Ci aveva appena provato con una mezza-babbana.Per di più imparentata con la Granger. Nott aveva la faccia assolutamente schifata. Zabini gli occhi al soffitto ed una strana espressione.

Lo avrebbe preso in giro a vita.


I tre grifoni lo ignorarono completamente. La zannuta prefetto-perfetto Granger prese sottobraccio la cugina che surrideva e salutava La Piattola e  iniziò ad incamminarsi verso il  corridoio. Una attimo prima di svoltare l'angolo la Granger  si girò verso di lui.

_ Ah Malferrett...lei è mia cugina.- disse. Attese un attimo prima di aggiungere con un ghigno malefico tanto simile al suo:- Non è mezzosangue.E babbana.-.

Il cuore di Draco perse un battito.

Lo avrebbero preso in giro anche nella tomba.

   
 
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