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Autore: lastessazoediieri    19/12/2010    2 recensioni
Dopo la restituzione delle perle di luna Robin e Maria si innamorano completamente l'uno del'altra ma per paura di non essere ricambiati si tengono tutto dentro...
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mi scuso tantissimo con le persone che leggono quetsa ff, ma mi si è rotto il computer! e non ho potuto scrivere!! I'm very sorry!!




Maria poggiò a terra il corpo svenuto del ragazzo e prese dell'alqua dal laghetto per svegliarlo.
 
Non si svegliava e Maria cominciava a pensare che lui fosse morto.
 
Al solo pensiero era sbiancata, pensandoa tutte le cose che gli aveva urlato dietro poco tempo prima.
 
- R-robin! Io so che tu non sei morto! – lo guardò ma il viso tagliente del ragazzo non si muoveva e non dava segni di vita – Robin! Se sei sveglio sappi che non è per niente divertente! – Una grossa lacrima tentennava sulla palpebra poi lentamente tracciò la guancia della ragazza. Poi una dopo l’altra lacrime scesero dagli occhi di Maria.
 
- Senti mi dispiace... Non l'ho fatto apposta! Ho mentito solo perchè volevo vedere le tue reazioni - singhiozzò - Io non mi sposo... Era solo per vedere cosa avresti detto... E tu non hai detto niente... Probabilmente ti sei dimenticato che anche tu mi volevi bene... -
 
Il ragazzo si ostinava ancora a non darle risposta. Era fermo, immobile sulla sponda del fiume.
 
Maria osservò il viso di Robin. I suoi zigomi taglienti, le sue labbra rosse che contrastavano così tanto con il bianco pallido del viso. Le palpebre che nascondevano quegli occhi neri come la notte affascinavano Maria anche se non avevano niente di speciale.
 
Maria appoggiò la testa sul petto di Robin. Sentiva il suo cuore battere lentamente.
 
Più lacrime scesero dagli occhi di Maria. Sentire quel battito così lento era come ricevere una stilettata dritta nel cuore.
 
Stava ancora con la testa sul petto di Robin quando sentì tossire.
 
 
Si alzò velocemente per vedere che Robin stava tossendo - Robin! -
 
- Maria , coff, che è successo? -  aveva chiesto con voce debole.
 
- Sei caduto da cavallo! - lo guardò intenerita - Avevo così tanta paura di perderti, Robin!  Non lo fare mai più! -
 
- Io sono caduto da cavallo...? -
 
- No mia nonna Zina! Si tu! -
 
- Strano... - si era azato a sedere - Non me lo ricordo... -
 
- Forse sei caduto perchè eri svenuto mentre eri a cavallo.... -
 
- Forse... - era confuso.
 
In quel momento cominciò a piovere torrenzialmente. Maria ci mise un po' a capire che ra pioggia e non appena lo capì corse al riparo nel bosco dove c'era Fire, il cavallo di Robin. Il bosco non era una grande protezione contro la pioggia, anzi. Maria si era fatta una doccia e il suo vestito era diventato pesante.
 
- Togliti quel vestito! -
 
- Cosa?!? Io non mi tolgo nessun vestito! -
 
- Maria scommetto che neanche Fire vorra portarti in groppa con le tonnellate d'acqua che conservi in quel vestito! -
 
- Dov'è Mary? -
 
- Probabilmente è scappata... Non era un cavallo addestrato... Togli quel vestito Maria! -
 
Maria lo guardò male per un po' poi salì sul cavallo. - Vedi?! Non fa fatica! Sali Robin.-
 
Non sapeva se ricambiare lo sguardò iroso o salire senza fare tanti complimenti. Ma quando si accorse di essere davvero bagnato scelse la seconda opzione.
 
Maria sorrise soddisfatta.
 
 
Quando arrivarono a casa Merryweather, Robin e Maria erano bagnati fradici.
 
- Vedi che se fossi stata io la guida saremmo arrivati in due minuti?! -
 
- Si sei molto brava - rispose scettico Robin mentre guardava Maria salire la scalinata per entrare in casa.
 
 L'ultima volta che l'aveva vista, da quando era scappato, Maria era salita su quelle scale e gli aveva sbattuto contro tutta la sua rabbia e malinconia, insieme alla porta. Robin era stato lì fermo per un po', poi si era incamminato velocemente verso il castello De Noir.
 
- Allora vuoi entrare o vuoi morire congelato? - Maria era ferma davanti la porta e aspettava che Robin la raggiungesse.
 
- E Fire? -
 
- Lascialo lì. - rispose seccamente.
 
- Posso almeno metterlo in una stalla? - le chiese - Sai magari scappa... -
 
Maria lo guardò quasi sorpresa. Poi scese le scale e lo condusse alle stalle. - Va bene qui? O c'è bisogno della suite imperiale? -
 
- No, va bene qui grazie mille -
 
- Bene! Allora se non hai altre rischieste, possiamo andare in casa... -
 
- No... -
 
- Vuoi stare nella stalla? -
 
- No, certo che no! Ma non voglio vedere Loveday... -
 
Lo guardò confusa - E perchè mai? Tu le manchi tanto! - il suo tono di voce era tremante, anche per il freddo che aveva.
 
- Si... Ma non voglio essere rimproverato... -
 
- Non ti rimprovera! Non fare il bambino! Lei ti cerca da tanto tempo... E non credo voglia subito rimproverarti... Siamo stati tutti male quando te ne sei andato, sai? Loveday per prima ti cercava. E quando tornava a casa a mani vuote piangeva per ore e non c'era cosa che la tirasse su di umore... -
 
- Tu mi cercavi? -
 
- No... Io non ti ho mai cercato perchè fino a pochi giorni fa credevo che tu fossi a casa tua... Avevo la tentazione di venire da te ma non potevo. Avevo paura di essere mandata via... E a volte ero troppo... troppo...-
 
- Orgogliosa -
 
- Si ero orgogliosa... - ammise - Non volevo fare il primo passo... - guardò Robin con lo sguardo languido per un lungo istante - E' ora di andare... Ti aspettano da tanto tempo, perchè farli aspettare... -
 
- Si, dobbiamo rientrare.. Hai anche il raffreddore... -
 
- Si... -
 
Maria uscì dalla stalla e si diresse verso la porta della casa  - Adesso puoi entrare? -
 
Robin non rispose nè diede segno di muoversi, poi dopo pochi secondi prese un grande respiro e si incamminò verso la porta. - Adesso sì -
 
 
 
 
Erano tutti seduti vicino al fuoco del camino.
 
- Sei stato un incosciente! Ma non ti punirei mai e poi mai! Tu lo sai questo, Robin! - Loveday abbracciava fortissimo il fratello - Lo sai che mi sei mancato tantissimo? Dov'eri? -
 
- Nel bosco scuro... -
 
- Lo sapevo! Ma non ci volevo andare... - rise.
 
Robin sorrise. Era da tanto tempo che non vedeva la sorella e gli mancavano le sue risate naturali e gentili.
 
- Beh, sarete stanchi voi due quindi dovete andare a letto. Maria tu ti ricordi certamente della tua stanza, mentre tu Robin dormirai nella cmera degli ospiti. - prese per la mano il fratello - Ciao Maria! - salutò con l'altra mano la ragazza e portò il fratello nella stanza degli ospiti.
 
Era una piccola stanaza dal soffitto alto. I muri erano stati decorati con motivi floreali a sfondo blu scuro.
 
- L'ho pitturata io questa stanza... So che non ti piacerà perchè ci sono i fiori ma io li adoro! - si sedette sul letto - Allora come va con Maria? -
 
- Con Maria? Come dovrebbe andare? Si sposa... -
 
Loveday all'inizio rimase perplessa poi capì che Maria doveva averlo ingannato - Oh si... Ma non ne è felice. Ha accettato solo per compassione... Sai com'è... -
 
- No, non lo so com'è! Ero sicuro che mi avrebbe aspettato e invece ha colto subito l'occasione per sbarazzarsi di me. Loveday perchè fa così? Non l'è bastato farmi del male prima? -
 
- Beh tu sei quello che ha cominciato, o no? Quando tu l'hai congedata per l'ultima volta? Per tutto il tempo che tu te ne sei andato, stava nel bosco ad aspettarti e tu non arrivavi mai... Non ti do tutta la colpa, ma prova a capirla, ci è rimasta molto male. -
 
Robin parve pensarci per un po' poi parlò di nuovo - Ma cosa serve parlarne adesso? È tutto perso oramai... Le si sposa e io terrò tutto dentro di nuovo. -
 
- Sì, prenderai la via semplice e indolore per non sforzarti un po'. - Loveday era spazientita - Lascia da parte il tuo orgoglio per una volta, Robin! Non ti dispiace nemmeno un po' vederti passare davanti tutte le possibilità? È da una vita che lasci passare ogni singola cosa. Non rassegnarti... -
 
- A cosa serve? Dimmi a cosa serve? -
 
- Forse a niente, ma ci puoi sempre provare no? - Loveday si era alzata e si era diretta verso la porta - Pensaci, dormici sopra e domani pensaci ancora. Il matrimonio non è ancora organizzato del tutto. Approssimativamente hai ancora due, tre giorni. Poi la prderai, per sempre. - chiuse la porta dietro di se e si dieresse verso l'ultimo piano: Maria.
   
 
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