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Autore: MaryFangirl    19/12/2010    1 recensioni
Rei e i suoi amici trascorrono qualche giorno al villaggio del bel cinese. Rei è innamorato di Mao, ma dovrà fare i conti con un altro spasimante della ragazza...long fiction sulla coppia ReixMao (ma anche KeixTakao).
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Mao, Nuovo personaggio, Rei Kon
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte, ci fu un prorompente temporale.
Takao sobbalzò a causa di un tuono. Ravanò nel cassetto del comodino per trovare il suo cellulare e vide che erano le tre.
Non amava i temporali, anzi, gli ricordavano troppo la notte in cui sua madre era stata portata in ospedale e non era più ritornata.
Si impose di calmarsi e si rintanò sotto le coperte.
Un altro tuono, una goccia di sudore lungo il collo. Ora aveva caldo. Saltò fuori dal letto e andò in bagno. Gli venne di nuovo freddo, e tornò a letto. Un altro tuono.
-Oh, cavolo!-
"La smetti di agitarti?" la voce di Kei lo spaventò a morte, facendolo impallidire. Non replicò, deglutendo. Kei sospirò. "Cos'hai?" "Niente" "Hai paura?" "Ma cosa dici?! Non sono un moccioso"
"Guarda che le paure non sono esclusive dei bambini" "Mpf. E va bene. I temporali non mi piacciono. Ma è tutto ok. Buonanotte"
Kei lo vide girarsi, poi tremare appena quando un fulmine squarciò il cielo.
"Takao. Vuoi venire qua?" Takao lo vide sollevare la coperta per invitarlo ad andare lì.
"Co-cosa? Sei matto? Vuoi che dorma con te?" "Non farti venire strane idee! Lo faccio solo perchè ti addormenti e la smetta di fare rumore!" urlò, forse con un po' troppa veemenza.
Takao posò i piedi sul pavimento e corse da lui. "Accidenti! Hai i piedi ghiacciati" "Scusa..."
Takao si voltò e Kei fissò la sua schiena. Takao profumava di sapone e deodorante. Voleva toccarlo, ma dopo qualche istante si accorse che si era addormentato e fu contento che si fosse calmato.
Ben presto, si assopì anche lui.

Un raggio di sole gli colpì il viso, e stropicciò gli occhi.
Poggiava su qualcosa di...solido. Niente di simile al cuscino. Si svegliò e vide che le sue mani poggiavano su quel qualcosa. Era caldo e si muoveva. Sollevò lo sguardo e avvampò.
Il volto di Kei era vicinissimo al suo. Era rilassato e, non l'avrebbe mai pensato, dolce come quello di un bambino. Takao, durante la notte, era finito con la faccia sul suo petto; respirò profondamente. Kei era davvero bellissimo. I suoi lineamenti erano perfetti. Perchè d'improvviso gli balenò per la testa che le sue labbra fossero invitanti? Si stava avvicinando a lui e anche se il cervello gli gridava di fermarsi, il suo corpo, guidato da un cuore palpitante, non ne voleva sapere.
"Perchè mi fissi?" Takao schizzò indietro. "Non ti stavo fissando! Mi sono appena svegliato"
Kei aprì gli occhi e incontrò il viso pulito e imporporato di Takao. Non voleva farsi scoprire, perchè quel calore condiviso con lui gli piaceva, e gli piacevano le sue mani e la sua guancia morbida sul petto. "Vado a vestirmi" borbottò Takao andandosene, anzi, fuggendo come una saetta.
Kei guardò l'impronta del suo corpo rimasta sul materasso e sorrise appena.

"Mao, vieni a giocare con noi? Vogliamo diventare forti come te!"
Una decina di bambini stringeva in mano un BeyBlade e un dispositivo di lancio.
Mao sorrise. "Certo, usciamo, vi insegnerò quello che so. Ognuno di voi diventerà un bravissimo blader."
Mao era veramente una brava maestra, paziente seppur ferma nei suoi richiami.
Vedendo un bambino che piangeva mentre raccoglieva il suo bey inerme, si intenerì e andò da lui.
"Pin...cosa c'è?" "Non...non riesco a far girare il mio Yon per più di un minuto...perchè?"
"Coraggio, lancialo" Pin, stupito, obbedì. Mao osservò prima lui e poi il bey. "Ho capito"
Si abbassò per parlargli. "Pin. Un BeyBlader non deve mai dare segno di cedimento. Deve essere forte e sempre concentrato. Il tuo Yon cade perchè le tue gambe tremano. Il bey non è una semplice trottola, ma un oggetto vivente che ascolta l'anima di chi lo guida. Il tuo cuore deve essere determinato e volenteroso, altrimenti il tuo bey rifletterà le tue paura. Fidati di te stesso"
Pin la ascoltò incantato, per poi annuire. Yon iniziò a ruotare più velocemente, e fece l'intero giro del giardino. "Complimenti Pin!"

"Lai...dov'è Rei?" "Non l'ho visto, in realtà" "Sta ancora dormendo profondamente. È molto strano, di solito è il più mattiniero" commentò Max con un sorriso allegro. "Doveva essere davvero esausto..." "Penso non abbia dormito molto, prima di partire"
Mao annuì e si diresse verso la stanza di Rei. Entrò in punta di piedi e il suo sguardo si addolcì.
Si avvicinò e, pur col cuore che le rimbombava nelle orecchie, si sedette sul capezzale.
Percorse con gli occhi la linea della sua mascella, del collo, dei pettorali e dell'addome.
Il sole, fortunato, lambiva la sua pelle chiara e apparentemente vellutata.
"Rei..." le sfuggì, leggero come un petalo al vento. Stette lì per qualche minuto, prima che lui si stiracchiasse e si svegliasse. A Rei parve un miraggio. Invece Mao era proprio davanti a lui, bella e in forma come sempre.
"Buon...buongiorno...che ore sono?" "Le dieci e mezza. Mi spiace averti disturbato, ma avevi detto che volevi allenarti. Se hai troppo sonno, però..." "No, no. Anzi, scusa tu per averti fatto aspettare. Arrivo subito"
Mao lo aspettò fuori. Rei stava raggiungendola, quando vide Seth avvicinarsi a lei. La salutò con enfasi e rimasero a chiacchierare. Non sopportava proprio la presenza di Seth insieme a Mao: Seth ci provava con lei e la cosa gli era proprio indigesta.
"Rei! Sei pronto?" esclamò Mao agitando la mano. Rei fulminò Seth. "Certo. Allora, iniziamo?"
"Va bene. Cominciamo a sgranchirci le gambe. Vediamo se riesci a prendermi"
Mao lanciò il suo Galux, che prese a ruotare spostandosi con una rapidità indescrivibile.
Rei sorrise e liberò Driger, che si sbrigò ad avanzare.
"Vai, Galux, continua così!" gridava Mao, che si sentiva incredibilmente rilassata: era sempre così, quando stava con Rei. Anche Rei era calmo, si divertiva molto con lei. Era un po' come tornare bambini, ma c'era la consapevolezza di essere cresciuti. E soli.
Rei avvertiva il forte sentimento di Mao ed era contento che lei non paresse interessata alle avances di Seth.
Quando terminarono, quella mattina, era già ora di pranzo. I bey si fermarono nello stesso istante e tornarono dai loro posessori.
"Non sei male. La prossima volta, combatteremo seriamente" "Ci sto"
Rimasero a guardarsi, per qualche secondi, ed entrambi ripensarono al quasi-bacio della sera prima.
Qualcuno, poco lontano, li osservava con espressione tutt'altro che contenta.


Takao uscì dal bagno.
Notò che Kei era già crollato nel sonno. Temeva però che, come quella mattina, in realtà fosse sveglio, e così si ordinava di smettere di guardarlo. Però...lo attraeva.
Da quando Kei gli interessava tanto?
Sicuramente, Takao sapeva che il suo rapporto con Kei era sempre stato diverso e particolare rispetto a quello con gli altri BBA. Il loro era una sorta di amore-odio, erano il sole e la pioggia, la chioma e le radici, che avevano bisogno, in quanto opposti, di completarsi a vicenda.
Takao fu turbato da quella constatazione. Lui aveva bisogno di Kei. Fin dall'inizio era stato così, e ancora di più dopo che Kei si era riunito ai BBA dopo averli abbandonati per la Borg.
-Kei...-
A quel punto, decise che non gli importava più se stesse dormendo o no.
Si accostò a lui, si abbassò e, rosso come una peonia, gli diede un piccolo bacio sulle labbra.
Corse immediatamente nel proprio letto.
Kei si toccò le labbra e sorrise.
  
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