I dreamt I was missing
You were so scared
But no one would listen
‘Cause no one
else cared
After my dreaming
I woke with this fear
What am I leaving?
When
I’m
done here?
Narcissa
era seduta sull’elegante sedia d’ebano foderata di
velluto rosso che si trovava nello studio, ormai vuoto, di suo marito.
Aveva
perso il conto dei giorni e delle settimane che erano passati da quando
lui
l’aveva abbandonata, ma non l’aveva lasciata quella
sensazione per cui era
sicura di sapere perché lui se ne fosse andato.
Lei era diversa.
Non era più la donna che
aveva sposato.
Non era una questione
fisica. Semplicemente lei aveva capito i suoi errori e cercava di
rimediarvi.
E questo lungo Calvario
comprendeva abbandonare il lato oscuro.
Per sempre.
Tradire Lord Voldemort.
Tradire Bellatrix.
Tradire Lucius.
When my time comes
Forget the wrong that
I’ve done
Help me leave behind some
Reasons to be missed
Seduta
piangeva per le
parole che le aveva appena detto sua sorella.
Parole che erano uscite
come un fiume in piena e che con la stessa potenza l’avevano
ferita nel
profondo, facendo vacillare tutte le certezze che l’avevano
portata a cambiare.
”Sei
una traditrice! Sei un disastro di sorella! Ti credevo diversa, ma sei
come
Andromeda, tale e quale. Mi hai deluso! Ora capisco perché
Lucius non c'è più! Perché
è stufo di te, perché frequenti mezzosangue e
perché sei passata dall’altra parte!”.
Le
erano bastate queste parole per farla cadere nella disperazione.
In
fondo non si poteva aspettare niente di diverso da sua sorella.
E
ora abbandonata nella disperazione, sentiva di non essere parte di
nessun mondo.
Bellatrix
aveva sbagliato a paragonarla ad Andromeda, lei almeno faceva parte dei
“buoni”
aveva scelto da subito la sua strada e l’aveva percorsa con
la fierezza che
contraddistingue ogni Black.
Narcissa
non era voluta da nessuna delle due parti, a causa del suo passato e
del suo
futuro.
Rimaneva
sospesa nel limbo del presente, in costante agitazione per le sorti di
suo
figlio e di suo marito.
Si
sentiva una donna a
metà, ben diversa dalla leonessa in cui tutti la
identificavano.
Loro non sapevano la
forza che serviva per tener testa a Lord Voldemort, lei in fondo non
cercava
gloria, e più di una volta si era frapposta tra lui e il
figlio, incurante
della sua vita.
Alzò il fiero viso
rigato dalle lacrime, si sentiva un po’ più
sollevata.
Piangere l’aveva aiutata
a sfogarsi e le aveva donato un po’ quella
serenità che andava cercando in quei
momenti di disperazione.
Aveva ritrovato la
ragione e la forza di andare avanti, sapeva che doveva combattere per
proteggere il suo bambino.
Non le interessava chi
tradiva chi.
Lei aveva un solo modo
di vedere le cose.
“Our family now and forever”
Recitava la scritta sullo stemma di casa Malfoy, Narcissa aveva
compreso quelle parole già da molto tempo.
Si alzò più decisa e
motivata di prima.
Anche lei aveva scelto la sua strada.
Li avrebbe protetti anche a costo della sua vita.
Avrebbe protetto la sua famiglia.
Ora e per sempre.
I can’t be who you are
I can’t be who
you are