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Autore: nightswimming    23/12/2010    4 recensioni
Si ricordava esattamente come si erano conosciuti, come tutto era iniziato.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Brian.M/Matthew.B
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si ricordava ancora esattamente come si erano conosciuti, come tutto era iniziato.
E come avrebbe mai potuto scordarselo? Brian era arrivato come un pugno – improvviso, violento, stordente – a mettere la sua vita a gambe all’aria, facendo perdere l’equilibrio a tutte le sue certezze.
In realtà, sarebbe stato più corretto dire che era arrivato con un pugno, invece che come. Molto meno romantico, ma decisamente più attinente al vero.
L’aveva incontrato per la prima volta pochi giorni aver cominciato seriamente a suonare con Chris e Dom, fuori dal bagno di un locale, e si ricordava distintamente di aver pensato “wow” - sì, solo “wow”, perché Brian al tempo era ancora così subdolamente bello da far girar la testa a chiunque lo guardasse anche solo di sfuggita. Ma al contrario di lui, che aveva timidamente chinato la testa arrossendo e aveva distolto lo sguardo, due tizi grossi come armadi avevano provveduto a esternare chiassosamente i loro pensieri con fischi e commenti di vario genere.
Sorrise ripensando all’imitazione che Brian ne aveva fatto più e più volte, prevalentemente da ubriaco.
“Cos’è che avevano detto, Bri?”
 “Il bagno delle signorine è l’altro, dolcezza” scimmiottava lui, prendendo un altro sorso dalla bottiglia.
“E tu, Bri?” chiedeva a quel punto Matt, divertito, sfiorandogli un braccio, “tu che gli avevi risposto?”
E Brian allora gonfiava il petto di orgoglio, fiero della propria lingua al vetriolo, e recitava sprezzante:
“Mettiti gli occhiali, stronzo. E non sono il tuo cane, quindi piantala di fischiarmi dietro”.
Quello che invece si ricordava distintamente era l’espressione che avevano assunto le facce bovine dei due una volta sentita la sua fastidiosa, inequivocabile voce maschile – molto probabilmente perché doveva assomigliare molto alla propria in quello stesso istante.
 “Cristo” aveva pensato frenetico, “è un uomo!”, ma al momento di correre in suo soccorso quando i pugni avevano cominciato a volare se n’era già completamente dimenticato: tutto quello che aveva saputo gridare era stato “lasciatela stare, bastardi!”. Aveva pensato solo al fatto che gli sembrava così fragile, così delicato, così piccolo, e che fosse così ingiusto che qualcuno potesse anche solo pensare di menarlo… Poco importava cosa fosse davvero al di là della prima impressione, quando la sua mente già catturata da lui già non dava alla cosa nessuna importanza.
A Matt piaceva ricordare di essersi difeso bene, e di aver almeno tentato di difenderlo in qualche modo – ma Brian lo faceva sempre prontamente ritornare coi piedi per terra con una risatina sarcastica.
“Ci hanno massacrato, Matt. Eravamo ridotti da far schifo, io col labbro spaccato e tu col sopracciglio rotto” lo sbeffeggiava a metà fra lo spietato e il tenero, sorridendo, “se davvero volevi trovare un modo per far colpo su di me, avresti dovuto continuare a cercare ancora per un bel po’!...”
Sì, Brian aveva ragione: era stato un disastro. Ma quel che gli faceva più piacere ricordare, dopotutto, era lo sguardo complice e un po' disperato che si erano lanciati dopo, appoggiati alla porta del bagno con la faccia sanguinante e il respiro monco.
Lasciatela stare…?” aveva sputato fuori Brian, socchiudendo gli occhi – e facendolo sussultare. Gli era sembrato di non aver mai visto niente che meritasse davvero la definizione di verde fino a quel momento. “Dio, che coglione”.
Matthew aveva aggrottato le sopracciglia e si era rialzato in piedi a fatica, imprecando per il male alle costole.
“Ah, è così?” aveva sibilato nella sua direzione – offeso, sì, se lo ricordava benissimo, si era sentito tremendamente offeso “Bene, vorrà dire che la prossima volta ti lascerò ammazzare”.
E allora Brian aveva sogghignato, e Dio, la piega maliziosa delle sue labbra aveva dato il colpo di grazia ad ogni sua possibile resistenza nei suoi confronti.
“Mi stai proponendo una prossima volta…” aveva sussurrato, seducentemente esitante, occhieggiando nella sua direzione.
“…Bellamy” aveva completato subito lui, tendendogli una mano per rialzarsi “Matthew. Matt”.
Ad un tratto lui era già in piedi, mentre un secondo prima era in terra, e gli stava così vicino da fargli girare la testa.
“Molto bene, Matthew Matt… Mi offri da bere? Il labbro fa dannatamente male, mi serve un po’ d’alcool – non vorrei facesse infezione. Oh, io mi chiamo Brian Molko” si era allungato verso il suo orecchio, appoggiandosi sulla sua spalla con casualità, e il suo respiro gli aveva bruciato il collo “Bri è un po' troppo intimo, per ora, non so se mi spiego”.
Ricordare quanto poco tempo fosse trascorso da quel momento alla prima volta in cui l’aveva chiamato Bri… Beh, forse era paragonabile solo all’emozione che provava quando si rendeva conto di star continuando a farlo ormai da moltissimo tempo – e di voler continuare per altrettanto tempo ancora.
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice: mio Dio, ma quanto si vede che è Natale XDDD Viva l’amore forevah, viva i buoni sentimenti <3
*distribuisce gioiosamente fette di pandoro*
Ordunque, il fatto che Brian sia stato gonfiato di botte dopo essere stato confuso da due loschi nonché delusi figuri per una bella ragazza è vero, povero pucci. Ciò che ovviamente non è vero è che Matt si sia lanciato in suo soccorso ç_ç, ma se l’avesse fatto sono sicura che sarebbe finito menato anche lui, splendido ed esiguo ammasso di ossicine che non è altro <3
Ovviamente nessuna romantica storia d’amore è nata da tutto ciò, che non è mai successo e mai succederà. Brian Molko e Matthew Bellamy non sono in alcun modo miei, accidenti, mi devo accontentare dei dischi, ma va bene così – e non essendo miei ma Patrimonio dell’Umanità Intera non ci guadagno su un penny bucato.
Buon Natale, qui da me fra un freddo becco, mi auguro che da voi – ovunque siate – sia un po’ meglio <3
P.S: il titolo è rubato a una canzone dei Jesus & Mary Chain.
   
 
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