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Autore: ginevrag_    24/12/2010    2 recensioni
Questa è una storia, ma quello che racconta è successo realmente.
L'ho scritta in un momento molto duro e brutto della mia vita.
Non fatevi ingannare dalla scrittura, capirete leggendo.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ci posso credere, Ashley Tisdale mi ha abbracciata, mi ha dato un bacio e non si è fatta alcun problema capendo che io sono malata; non avrei mai potuto immaginare una cosa del genere.

E' veramente come dicono, gentile, carina e simpatica, la adoro! Cioè una star come lei, famosa in tutto il mondo che fa una cosa del genere per una ragazza che non ha mai visto in vita sua...E' fantastica, la adoro! Ah, l'avevo già detto?

 

Mamma mia, ma cos'è questo rumore? Guardo fuori dalla finestra dell'albergo, diluvia.

Benissimo, la pioggia proprio ci voleva adesso, poi sono le 9.30 del mattino, non mi posso rimettere a dormire; va bene, mi alzo.

La luce che i giorni precedenti illuminava tutta la stanza, oggi non c'è; tutto è buio, freddo.

Vado in bagno, ho lasciato la parrucca lì ieri sera; quella parrucca, la quale è anche stata toccata da Ash! Ancora non mi capacito, che fortuna che ho avuto, speriamo accada la stessa cosa con Z.. ok, basta fantasticare su di lui!

Ho le ciabatte accanto il letto di mamma.

Fermi! Oddio mi devo rimettere seduta! Ah!! La testa! Ah!!! Basta! Per favore basta!

“Ahh!!” inizio ad urlare con tutto il fiato che ho nei polmoni.

La mamma si sveglia di colpo “Jennifer! Che è successo?!? Hey, ma stai male??”

Anche papà si sveglia “Cosa succede?!?”

“La testa! Mi scoppia la testa!” Non riesco più a tenere gli occhi su di loro, non riesco a stare concentrata. Vedo solo il pavimento e una parte della coperta del mio letto.

“Jennifer!!!!” E' l'ultima cosa che sento.

 

Ma.. ma cosa è successo? Le tempie, mi fanno male..

Oh, adesso ricordo; il dolore alla testa, le urla della mamma e il buio, devo essere svenuta. Cavolo, e adesso?

Sento ancora il rumore della pioggia che sbatte sui vetri delle finestre.

Provo ad aprire gli occhi. Due sagome scure. Apro bocca.

“Mamma?”

“Jennifer! La mamma sta chiamando il dottore, hai avuto tipo un crollo, ti sei stancata troppo questi giorni.”

Merda. Adesso quello mi fa ritornare a casa.

“No..” mi metto seduta e la stanza inizia a girare.

“Ferma piccola, non ti agitare..”

“Io non voglio tornare a casa! Io voglio stare qui! Siamo arrivati da soli tre giorni! Papà ti prego!!”

Piango, si scoppio a piangere come un bambino di tre anni al quale viene tolto in suo giocattolo preferito.

“Shh, nessuno ha detto che dobbiamo tornare a casa, tranquilla, adesso ci penso io.”

Sorride e lascia la camera.

No, io non lo accetto. Ne sono successe troppe, io non ce la faccio più. Non so se sia un fatto fisico o psicologico, ma mi sento priva di forze. Sono stanca, stanca di tutto, stanca della vita. Perché devo soffrire così? Tanto lo so che morirò, non prendiamoci in giro. Io lo so. Quindi perché continuare a stare così male?!? Perché non finirla qui?!?

Mi metto a guardare fuori dalla finestra. C'è un cimitero. La gente ci passa davanti senza fermarsi, come a dire “tanto non c'è niente di niente lì”, invece no. Si sbagliano.

Lì si trovano i ricordi delle persone che non ci sono più, le loro vite, ma non solo; ci sono anche i loro sentimenti, i loro sogni inespressi, ancora racchiusi nelle loro anime, le loro passioni, i loro amori, i tradimenti, le delusioni, tutto questo, lì, prigioniero dell'eternità.

 

“Pretendo un gelato dopo tutto quello che ho fatto per te” Papà mi ha fatto prendere un colpo, è entrato nella camera da letto saltellando, quindi ne deduco che è.. contento?

“E cosa avresti fatto?” La mia voce è un sussurro, ma c'è un velo di speranza.

“Ho semplicemente convinto il dottore a farci continuare la vacanza..” Ride.

“Cosa?!?!? Ma è fantastico!!!!” Gli salto al collo, cioè è un grande!

“E come hai fatto?” “Allora, praticamente è stato un crollo, come ti dicevo, dovuto alla stanchezza, quindi il rimedio migliore è il riposo. L'areo sarebbe stato micidiale, poi cosa vuoi di meglio di una stanza d'albergo così bella per startene in pace a guardare un film?”

“Grazie, grazie, grazie!! Ma per quanto ci devo stare qui?”

“Per oggi, e poi se domani stai maglio usciamo.”

Amo quel bell'uomo di mio padre.

 

Che sonno.. Oh, ma che ore sono..?

Ho dormito così tanto?? Ieri sera, dopo aver visto tre film di fila, tra cui, naturalmente 17 again, mi sono buttata a letto e mi sono addormentata.

Oggi posso uscire!! Mi tiro in piedi, la testa è ok, le gambe dovrebbero reggere, ci sono.

Il patto era che se mi sentivo bene, andavamo a fare un giro, così per i quartieri della città, molto tranquillamente.

 

Missione compiuta, li ho convinti, si va; anche oggi piove, ma un po' di meno di ieri.

Sono vestita come un eschimese, “non devi prendere freddo” e bla bla bla, mi sono fermata qui ad ascoltarli.

Siamo già in strada.

Le gocce sembrano quasi sfumare le nostre immagini riflesse nelle vetrine dei negozi o nelle auto; l'asfalto è pieno di pozzanghere, che fanno da specchio a uno scorcio di cielo. Le nuvole se ne stanno andando e da una piccolissima parte, in alto, dietro i grattacieli, si può ammirare un bellissimo arcobaleno.

“Amore, dai, non stiamo molto perché ho paura che peggiori, poi” Ecco, la mamma deve sempre rovinare tutto.

“Ma mamma..” non riesco a finire che inizio a tossire. La pancia! Ah fa male, fa male! No, vi prego, non ce la faccio un'altra volta!

Metto la mano alla bocca, e questa cosa calda sotto il naso? Mi guardo le dita, sono sporche.

E' sangue.


Ci crediate o meno, tremavo scrivendo questo capitolo. Tremavo perché ciò che pensa Jennifer riguardo alla sua vita, alla sua guarigione è vero, cioè, la VERA Jenny lo ha detto veramente. Pensare che una ragazza di 16 anni voglia morire perché non ce la fa più a sopportare una malattia è una cosa bruttissima, ma è ancora peggio se si tratta di una persona che conosci. Non sapete quanto sia stato devastante per chi le stava intorno.
Scusate questo piccolo sfogo invece del mio solito commento, ma ci voleva; questo è uno degli ultimi capitoli e come potete benissimo vedere, la situazione sta peggiorando, sta diventando sempre più reale. Tutta la ff si concentra sul SUO sogno, ma bisogna essere realisti e rendersi conto anche di quello che è successo veramente, di quanto sia stato forte il suo desiderio, ma anche di quanto lei ne sia fregata di fronte alla fine della sua vita.
E' difficile accettare una morte, e anche ora, a 5 mesi dalla sua scomparsa, non riesco ad accettarlo, nè io, nè la sua famiglia; 5 mesi da quando la ragazza più forte del mondo ha iniziato la sua nuova vita.
Scusate ancora. Questo non rovinerà assolutamente il finale della storia, che vedrete, vi lascierà si stucco; non vi anticipo niente, vi dico solo che chi, sulla mia pagina di fb, ha già letto la storia, prima ci è rimasto malissimo e poi si è arrabbiato con me per la fine. Capirete poi perché.

  
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