Natale…
Quanto tempo è passato da quando questa parola
sprigionava in me tante di quelle emozioni da rendermi folle. Sembra solo ieri
che per strada, in casa, a scuola, echeggiava quell’aria, quella particolare
aria che si respirava solo in quel periodo dell’anno. Si sentiva quella frenesia, quell’aria di
attesa per quella data. Le luci natalizie, l’albero fatto tutti insieme,
puntualmente sempre storto, magari
attaccandoci sopra le cose più assurde, dallo spazzolino alla tua barbie
preferita senza braccia. Ammirare il
presepe, eh si, prendere le pecorelle e farle fare tanti passettini, proprio
come se fossero costruzioni. Essere
sgridati dalla mamma per aver mangiato tanto panettone da far venir il mal di
pancia. E poi regali! Si i regali, li vedevi li sotto l’albero che brillavano e
tu non potevi aprirli. La curiosità ti uccideva, ma no! Si doveva aspettare il
mattino di natale. Ci si svegliava
correndo, inciampando sulle lenzuola, per arrivare intorno all’albero. Il
rumore di carta strappata invadeva tutta la stanza. Sorridere, saltellare, stupirci alla vista del prezioso regalo che babbo
natale ci aveva portato. Ridere felici, iniziare subito a giocare, trascorrere
la giornata tutti insieme a sentir raccontare le storie più svariate dai propri
nonni.
Questo era il Natale.
Oggi mi sembra tutto così cambiato. Oggi non sento
più quell’aria. Oggi ogni cosa è svanita. Sarà che son cresciuta, sarà che è
tempo di “crisi” come affermano i telegiornali babbani, sarà che oggi il mondo
non crede più nella magia.
Quanto tempo è passato. Quanto tempo abbiamo
sprecato. Oppure lo abbiamo troppo usato, consumato?
Vedo i bambini già più grandi della loro età, non
credere più a babbo natale, alle fate e a tutta la magia che il mondo ci
regala. Mi sembra che abbiano perso la loro infanzia di già. Eppure sono
solo bambini.
Il mondo cambia come ogni cosa. Nel corso del tempo
si perdono le cose, svaniscono per poi tornare. Sempre.
Guardo fuori dalla finestra e il cielo mi
sembra così triste. Non un raggio di
sole sulla città. Nonostante le feste e lo spirito di bontà che dovrebbe
invadere le persone in questo periodo, Voldemort non si ferma. Ed è un circolo
di sangue continuo.
Sento dei rumori alle mie spalle, mi giro e ti vedo
preparare una tazza di caffè. Il suo
sguardo si posa su di me e sorride beffardo.
- tieni la
cura alla tua depressione, Granger!-
Mi vedo volare dinanzi
agli occhi un cofanetto di velluto nero.
Lo apro.
Sorrido ma di già non riesco a distinguere le pietre
sul Trilogy tra le mie mani.
Le lacrime cadono. Una ad una.
Non posso non piangere. Non posso non gioire. Non
posso far altro che amare questo giorno. Non posso non amare te.
Mi guardi beffardo come tuo solito fare.
-Mi pare di aver scordato di chiederti una cosa.
Vuoi sposarmi?-
Sono queste piccole cose, un regalo, un sorriso, un
momento passato insieme alla persona amata a rendere speciale un giorno.
Auguro a voi tutti un felice Natale con la speranza che questa festa possa tornare speciale, che possiate trascorrerla insieme alle persone amate per vivere momenti magici e felici.
C’è e ci sarà sempre
quel qualcosa che rende speciale gli attimi.
Auguri!
Un bacio per salutare la morte e un abbraccio per
richiamare la vita.
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