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Autore: kiss88    27/12/2010    12 recensioni
Damon è andato via da 4 mesi ormai, Elena si rende conto di quello che prova per lui e prende una decisione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!!Come state? Il Natale è passato lo so, non ho potuto aggiornare prima per via delle numerose feste, dei pranzi, delle cene e di tutto ciò che comporta il Natale. Questo capitolo non è proprio il mio lavoro migliore secondo me, non sono proprio soddisfatta, ditemi voi cosa ve ne pare. Oggi non posso fermarmi a rispondere alle recensioni, ma più tardi risponderò personalmente ad ognuna di voi. Perché senza voi la storia non esiste. Dedico a Penelope ( Gabbe)  questo capitolo perché è troppo carina, e inoltre vorrei incoraggiarla nel continuare il suo lavoro!! Ora vi lascio alla lettura, vi adoro… Siete meravigliose…. Grazie di cuore.

Capitolo 6

 

Cosa sta succedendo? Non riesco a capire più niente, pochi minuti fa io e Damon stavamo discutendo, ha detto che è innamorato di un’altra, e adesso mi sta baciando…

E io sto baciando lui.

Sento le sue mani passare tra i miei capelli e accarezzarli in tutta la loro lunghezza, poi le sue mani  spostano  sulla mia  schiena e vanno a finire sul mio viso. Sono calde e tremanti. Le nostre la lacrime si sono fuse e io sento il sapore salato del nostro bacio, mi sembra di vivere tutto questo a rallentatore , il suo bacio mi sconvolge, ed ogni volta che espira e che sento il suo fiato caldo sul mi viso mille brividi attraversano il mio corpo.

Non so come ci sono finita ma ora alle mie spalle c’è un divano, siamo in salotto, ed io non so neanche come ho fatto ad arrivarci.

Damon mi guarda intensamente, i nostri sguardi non si staccano neanche per un momento, ed io mi ritrovo distesa sul divano che solo pochi istanti fa era dietro di me, è così simile a quello di Mistic Falls, che per un attimo faccio fatica a ricordarmi che siamo ad Atlanta. Damon è sopra di me ma non lo sento neanche, è come se fosse sospeso in aria o forse la voglia che ho di lui è talmente tanta da non farmi sentire il suo peso.

Le mie mani vagano sul suo corpo, tocco le sue spalle possenti, il suo petto marmoreo e perfetto che è celato dietro la maglietta e i suoi bicipiti tesi, non riesco a smettere di toccarlo,so che magari dovrei, ma non riesco a smettere di farlo . Lui per me è come una droga, la più dolce che esiste.

Continuiamo a baciarci appassionatamente, le labbra mi fanno male, le sento gonfie e irritate ,ma non mi importa perché non ne ho ancora abbastanza ne di lui ne del suo bacio, devo recuperare diversi mesi e non saranno di certo delle labbra doloranti a fermarmi.

Sembra che mi abbia letto nel pensiero perché si stacca un po’ da me, i nostri guardi sono incatenati, le lacrime che hanno fatto capolino pochi minuti fa nei suoi bellissimi occhi azzurri ora non ci sono più ma delle piccole tracce sono rimaste sulle sue guance a segnarne il passaggio,e questo mi conferma che le sue lacrime non sono state solo il frutto della mia mente di donna innamorata ma che ci sono state davvero, e forse erano per me.

O forse no, so solo che non avrei mai immaginato d poterlo vedere piangere un giorno.

Accenna un sorriso e imprigiona di nuovo le mie labbra alle sue, poi si sposta lentamente sul mio collo provocando un incendio sulla mia pelle. Ora si avvicina al mio orecchio e mi sussurra qualcosa:

-          Elena sei cosi bella… -

 Dice con una voce roca che mi fa capire che è eccitato quanto me.

La voglia di fare l’amore con lui è tanta, troppa, ma so che se questo avvenisse le cose tra noi cambierebbero in tutti i sensi, credo che questo lo sappia anche lui, perciò prima di fare qualsiasi cosa voglio sapere cosa prova per me, davvero.

E’ vero, l’ho visto piangere davanti alla mia dichiarazione ma non mi ha dato una vera risposta.

Quindi devo sapere la verità.

Mi stacco da lui si scatto, metto un bel po’di distanza tra noi e mi metto seduta cercando di darmi un contegno anche se so che in questo momento la mia credibilità è pari a zero.

Lui mi sta guardando come se gli avessi appena fatto il torto più grande del mondo, come si sentisse rifiutato, in un certo senso è così, ma la mia intenzione è di “rifiutarlo” solo temporaneamente.

Certo che non deve essere facile per un uomo nel bel mezzo di una situazione come la nostra di un attimo fa esse scansato di punto in bianco senza un apparente motivo valido, specialmente se l’uomo in questione si chiama Damon Salvatore ed è un vampiro di centoquarantacinque anni che non ha mai ricevuto un no da una donna.

Credo di avere intaccato la sua autostima e il suo sguardo lo conferma.

-          Elena è tutto ok? Ho per caso fatto qualcosa di sbagliato?- Sembra anche un po’ preoccupato-

-          No…-dico imbarazzata e con lo sguardo basso-  Cioè si… Insomma, cosa stiamo facendo?

Il suo sguardo da preoccupato quale sembrava prima ora è diverso, sembra un misto tra il divertito e il quasi imbarazzato, alza un sopracciglio e poi risponde con la sua aria da bello e dannato che i quattro mesi in passati lontani non hanno intaccato –

-          A te cosa sembra?

Lo sapevo! Questa risposta me la sono davvero andata a cercare, gliel’ho servita su un piatto d’argento e lui non se l’è lasciata scappare, ma io devo essere più forte,  perché da questa conversazione si determinerà il mio futuro con Damon.

-          Damon – dico con aria solenne- non sto scherzando.

Finalmente anche lui assume un espressione seria e mi spiazza:

-          Nemmeno io Elena. Cosa credi che avrei dovuto fare dopo quello che mi hai detto? Farti accomodare e offrirti un the? – ora si è alzato in piedi, credo che sia agitato, in effetti non dev’essere facile per lui dire certe cose- Non posso farlo Elena mi dispiace, mi sono trattenuto fin troppo in  tutto questo tempo, ho represso tante volte i miei sentimenti per te, perché tu amavi Stefan, e io non potevo farti star male dicendoti quello che provavo. Non volevo darti un altro motivo per stare male e per odiarmi. Poi non ce l’ho fatta più, se fossi rimasto anche un altro secondo al tuo fianco so che non avrei più resistito e allora me ne sono andato. Forse il modo in cui l’ho fatto può essere  stato da egoista, ma se tu mi avessi chiesto di restare io so che l’ avrei fatto, e ogni proposito di stare lontano da te sarebbe andato a farsi fottere. Volevo che tu fossi felice, e sapevo che con Stefan lo saresti stata, l’ho fatto per te, non potevo sopportare di vederti stare male.

Damon ha fatto tutto questo per me e io non me ne sono mai accorta?Come ho potuto essere così cieca? Ha smesso di guardarmi in faccia, il suo sguardo ora è rivolto al camino e al fuoco che scoppietta al suo interno, non credo che in questo momento stia molto bene, quello che mi ha detto probabilmente è stata la cosa più difficile che abbia fatto, e sono sicura che tutte quelle parole non erano rivolte solo a me, ma infondo al suo cuore ci sono ancora dei residui per Kathrine, e forse il mio comportamento con Stefan il mio scegliere Stefan gli ha ricordato quanto ha sofferto, ma io ora ho scelto lui. La storia è cambiata.

Avvicino lentamente una mano alla sua, ho quasi paura che si rompa, percepisco la sua fragilità e mi scopro ancora più innamorata di prima. Gli accarezzo piano il dorso della mano, e poi la prendo tra le mie, è così grande che le mie mani insieme quasi non riescono a contenerla, la avvicino alle mie labbra e la bacio.

-          Damon, mi dispiace. Al tempo non potevo sapere quello che provavi per me. O forse non volevo ammetterlo nemmeno io, perché ammetterlo avrebbe portato troppi cambiamenti, e a quel tempo nella mia vita ce n’erano già stati tanti, e io ero troppo codarda per affrontare anche i miei sentimenti per te. Scusa.

Finalmente si gira a guardarmi di nuovo.

-          No Elena, scusami tu. – Dice stringendo la sua mano alle mie – Non dovevo dirti tutte queste cose, non è giusto prendermela con te per aver sofferto, tu non potevi sapere quello che provavo e rinfacciarti tutto adesso è da vigliacchi, e io non voglio esserlo. Non con te. Non più.

Sento il cuore correre di nuovo all’impazzata, le gambe si fanno di nuovo molli  e il mio è fuori dal mio controllo.

-          Cosa stai cercando di dirmi Damon?

“Elena Gilbert, da questa risposta si determina il tuo futuro”

Mi accarezza il viso con la mano libera, sento la pelle in fiamme.

-          Nella mia mente ho vissuto questa scena milioni di volte, e nel mio cuore ho sempre sognato che prima o poi l’avrei vissuta davvero. Ogni volta che l’ho immaginata il mio discorso era di sicuro meglio di questo, le parole che usavo erano molto più romantiche ed io non ero imbarazzato e impaurito come lo sono ora. Mi dispiace non riuscire a farti una dichiarazione come meriteresti, ma averti qui, ora, di fronte a me e sapere che mi ami è talmente disarmante che l’unica cosa che riesco a dirti è: Elena, anche io ti amo.

Lacrime.

Le mie.

Le sue.

Le nostre.

Mi avvicino per baciarlo, credo che non si possa essere più felici di me in questo momento. Stiamo per suggellare quello che volevamo entrambi da sempre, ma un rumore dietro di noi ci distrae.

-          Damon….Come hai potuto farlo….?

Tanya è in salotto, ha il viso trasformato da vampira rigato di lacrime,  e credo che tutto questo non porti a nulla di buono.

Forse la mia felicità dovrà aspettare ancora.

 

  
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