Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: SmartChiara98    31/12/2010    1 recensioni
Io,Kagome Higurashi ero una quindicenne come tante prima di essere risucchiata nell'era Sengoku e prima di conoscere lui:Inuyasha.Storia ispirata all'anime solo un pò più romantica!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il ragazzo con le orecchie da cane

Lo osservai bene e notai ,con un velo d’orrore, che a collegarlo a quel maestoso albero era una freccia .Essa spiccava  tra il rosso di una sorta di mezza-tunica dalle maniche larghe   che nascondeva quello che doveva essere l’inizio dei pantaloni a zampa di elefante del medesimo colore e ,sembrava ,tessuto .Aveva dei capelli sul grigio chiaro ,molto lunghi e folti , che si mostravano argentati in alcuni tratti illuminati dal sole. Alle due estremità del capo si notavano due “orecchiette “ canine  che  richiamarono sul mio volto la tipica espressione da “Che cos’è quello?” anche se apparivano adorabili in un certo senso. Il suo viso invece era un misto di serenità e rabbia ,assomigliava a quello di un bimbo che è sprofondato nel sonno reduce da un litigio. Nel  complesso  era alquanto  buffo . Comunque mi affrettai ad avvicinarmi . Fin da piccola ero stata abituata ad arrampicarmi , mio nonno diceva sempre “Quando sarai in difficoltà ricorri alla natura , non ti deluderà” ,così mi aveva  insegnato a riconoscere erbe medicinali , ad arrampicarmi appunto,a riconoscere i frutti della terra commestibili da quelli velenosi ecc..  Quindi visto che il tronco era “pieno” di pieghe non era difficile per me raggiungere il ramo più vicino al ragazzo –cane  per estrarre la freccia .L’afferrai e iniziai a tirarla verso di me ,uscì al primo colpo e rilasciò una  luce simile a quella che poco prima aveva sprigionato la mia collana , peccato che mentre riflettevo su quello strano bagliore persi l’equilibrio . Mi sentii mancare .In una frazione di secondo scivolai dal ramo ,tenendo stretta la freccia nella mano sinistra .Ad un tratto mi sentii felice ,leggera .Forse mi sentivo così perché dopo una giornata come quella morire diventava la ciliegina sulla torta di disperazione che avevo preparato ,seguendo meticolosamente la ricetta dell’infelicità. Doveva essere proprio alto ,quell’albero, perché non riuscivo ancora a percepire la terra sotto i miei piedi . Lentamente aprii gi occhi .
-Ehi tu! Adesso non ti devo niente , tu hai tolto il sigillo e io ti ho salvato .Siamo pari .- mi sussurrò all’orecchio il “ragazzo con le orecchie da cane “ che mi aveva afferrato la mano destra e ora mi teneva in braccio . In pochi secondi era riuscito a prendermi e a saltare giù mentre mi portava tra le sue braccia.
-Mettimi immediatamente giù!- gli urlai in faccia.
-Va bene-disse ironicamente buttandomi a terra , mentre già era scomparso in direzione opposta al pozzo quadrato. Ribollivo di rabbia . Quale essere lascerebbe una ragazza sola in una foresta in chissà quale luogo sperduto!
Ero di nuovo sola e sospettavo che sarei rimasta tale per sempre . Mi sedetti a terra appoggiata all’albero .In fondo volevo un posto dove riflettere in tranquillità. Avvicinai le gambe al petto e vi appoggiai sopra le braccia ,per nascondermi. Mi sentivo fragile . Indipendentemente da tutto quello che era successo avevo paura. Non avevo idea di cosa mi provocasse tanta paura . Pensai subito al mondo. Tutti quando non comprendiamo di cosa o di chi abbiamo paura attribuiamo la colpa a lui , al mondo. Come se continuasse a rincorrerci mascherato da mostro senza accorgerci che  forse la vera paura la proviamo nei confronti di noi stessi e della nostra maschera. Quella che indossiamo costantemente ,che non leviamo mai ,commettendo l’errore più grande perché poi essa si confonde con il nostro vero volto ,lasciandoci senza protezione ,senza un posto a cui fare ritorno. Forse quel giorno mi accadde proprio questo , ero sempre apparsa forte ma in realtà ero debole ,fragile , senza una meta reale. Riflettevo su questi aspetti mentre il mio amico vento mi accarezzava delicatamente il volto , facendo trasparire la sua tristezza , come se fosse una mia creatura . Alzai gli occhi al cielo e provai invidia per quei fiori di ciliegio che ancora si lasciavano trasportare davanti ai miei occhi. Era un’atmosfera molto dolce , il profumo riempiva le mie narici e sembrava voler inondare ogni angolo dell’universo . Il fruscio degli alberi suonava una melodia sconosciuta e il sole sembrava essere un riflettore puntato  eternamente su quella pista  da ballo ,dominata dai miei occhi che fissavano attenti e che una volta chiusi divennero motivo di un ‘insolita gioia . Mi alzai e iniziai inspiegabilmente a danzare . Continuai per ore e straordinariamente sentivo musiche sempre nuove , non mi interessava più il luogo strano in cui ero piombata ,ormai sarei rimasta lì per sempre o … quasi.
-Ehi tu pensi di fare la ballerina nel regno incantato ancora per molto ?- mi chiese una voce sarcasticamente , doveva essere quello di prima  , la stupida voce era la stessa . Dopo ore che danzavo ad occhi chiusi era naturale che avessi perso il senso dell’orientamento e incuriosita dalla voce del “ragazzo con le orecchie da cane “ ero andata a sbattere in pieno contro un albero . L’equilibrio si ruppe :niente musica , niente profumo , niente danza , niente atmosfera . Solo io “abbracciata “ad un albero ,con la faccia affondata nel suo tronco per colpa di uno stupido sconosciuto ragazzo-cane  ,di cui ancora non avevo visto gli occhi.
-TU!Come ti permetti di lasciarmi sola qui per poi ritornare  e rompere la mia pace interiore!!!-urlai.
Lui aveva gli occhi puntati verso la terra , come se si vergognasse così la mia rabbia si affievolì sostituita dalla curiosità. Si avvicinò a me e alzò la testa. Aveva due occhi che sembravano una cascata d’oro e che in quel momento mi fissavano chiedendo aiuto.
-Io ho un obiettivo :vendicare la donna che amavo. E’ stata uccisa da un demone di nome Naraku e per il mio bene mi ha sigillato. Ho parlato con sua sorella , la venerabile Kaede, e mi ha detto che… se..tu..- mi prese le mani e le pose dentro le sue che avevano delle unghie lunghe e affilate, ero molto imbarazzata e anche molto confusa :demoni , ragazzi con le orecchie da cane , sigilli…Dovevo correre via , eppure non trovavo il coraggio. I suoi occhi imprigionavano la mia anima , mi scrutavano dentro.
-Ha detto che se tu sei riuscita a togliere la freccia ,molto probabilmente hai dei poteri e puoi aiutarmi a sconfiggerlo … Sei disposta a seguirmi?- mi chiese in tono supplichevole. Era quella la mia occasione , la mia meta  . Senza indugiare ancora risposi sicura -Si , ti seguirò ovunque andrai-suonava un po’ sdolcinato ma per me era quella la risposta adatta ,quella decisiva ,che cambiò la mia vita. I suoi occhi si illuminarono e sembravano dire -Grazie-.Forse era solo una mia impressione ma quella sera ,mentre “il ragazzo con le orecchie da cane” teneva le mie mani tra le sue e ci scambiavamo sguardi complici ,il vento gelato sembrava soffiare  più forte .





 

SmartChiara98

Salve!!^^
Sono Chiara ,l'autrice di "Il respiro del vento".Sapete all'inizio avevo un pò di paura e adesso mi ritrovo insoddisfatta del mio lavoro ma chissà potrebbe anche migliorare. Mi scuso per il ritardo e vi avverto che sono un pò lenta ad aggiornare ma spero che vi piaccia!! Esprimete la vostra opinione se volete!!! Un saluto speciale a  kAgOmE_InNamOraTa 96 !!! grazie per il tuo sostegno!!! Saluti , al prossimo capitolo!!!


 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: SmartChiara98