MANCANZA
Guardi in basso, ogni sguardo che gli altri gli lanciano, ti arrivano come uno schiaffo e vorresti piangere, ma cacci indietro le lacrime, anche se il vento ti punge gli occhi ed esse scendono lo stesso.
Superi il gruppo dei tuoi compagni tra cui la più stupida si mette in mostra: passi dietro, gli altri indifferentemente se ne accorgono e ti salutano, lanci uno sguardo e svolti l'angolo. Ecco, ora ti manca: vorresti tornare indietro e portarlo via da quel gruppo, avere la certezza di averlo con te, ma non lo fai e hai gli occhi lucidi. Non starà con te e vorresti che non stesse con nessun'altra. Sei egoista, non è forse così? Lanci sguardi di fuoco quando lo vedi abbracciato ad altre e sospiri mentre il tuo cuore piange.
Il gelido freddo invernale ti soffia in faccia, ti sembrano schiaffi e piangi a testa china. Poco più in là, la macchina di tuo padre con cui avevi l'accordo di trovarti lì dopo la passeggiata con le amiche; ti asciughi le lacrime per non lasciare “prove”:
vedi che parla, ma ti guarda sorridendo. Sorridi anche se siete un po' lontani; ti saluta con la mano e tu sorridi ricambiando, poi ti grida qualcosa, ma tu non lo senti, gli gridi di ripetere, lui lo fa, ma tu non capisci le sue parole perché ormai sei lontana. Lo guardi mentre pian piano
sparisce dalla tua vista e poi, sparisce; sprofondi nella tristezza, conscia della sua lontananza.
Spero che vi sia piaciuta.^^ Mi lasciate un commentino, please?
Grazie a chi leggerà questa storia.
Baci=]