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Autore: Lady Hime    02/01/2011    3 recensioni
SasuNaru} «Che ci fai tutto solo dobe? Cerchi la tua dolce metà?».
«Chi ti dice che non l’abbia già trovata?».
«Ceerto».
«Pff».
«Sali?».
«Giusto se mi preghi in ginocchio».
Genere: Azione, Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hanabi Hyuuga, Hinata Hyuuga, Neji Hyuuga, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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My Executioner

Il mio carnefice.

Non poteva essere possibile, perché mai l'autista di suo padre avrebbe dovuto rapirla?
Risposta ovvia: per ordine di suo padre.
E a che pro, suo padre la faceva rapire? Per uccidere Neji? Da Naruto? Avrebbe potuto assoldare un Killer...e poi perché uccidere Neji? Avevano degli affari non indifferenti tra le due fazioni della famiglia, non era esattamente intelligente dal suo punto di vista, anche se ammetteva di non saperne quasi niente di contratti e roba varia.
Si sedette sul divano, mentre Hanabi suonava sorridendo falsamente.
E Naruto? Perché Naruto? Non doveva nemmeno sapere della sua esistenza, non glielo aveva mai nemmeno detto di essersi trovata un fidanzato, così povero e sempliciotto avrebbe commentato Hanabi.
Sentì il campanello suonare.
Il piano si arrestò. Ed il suo cuore perse un battito.

Naruto.

 
La cameriera arrivò immediatamente.
«C'è un ospite per Hinata-sama».
Al suo nome, Hinata scattò in piedi «Arrivo subito» mormorò scattando giù per le scale.

Naruto. Naruto. Naruto.

 
Sull'uscio però c'era Kiba, nessun Naruto.
«Hinata!» la salutò.
Kiba, il miglior amico di Naruto, uno dei suoi pochi amici a dirla tutta. Sapeva del loro legame saldo, tanto saldo che forse Naruto poteva avegli detto...
«Stai bene? Sei tornata? Chi ti ha rapita? Dov'è Naruto?».
...tutto.
Hinata rimase immobile, osservando Kiba col fiatone che faceva domande su domande. E si sciolse, scoppiando a piangere.
L'unica cosa che sapeva fare, gli disse la voce di suo padre nella sua mente.
L'unica cosa che si era ostinata a non fare, gli gridò la sua coscienza.
Ma che importanza poteva avere? Quale?
Sentì le braccia di Kiba sorreggerla prima che potesse cadere a terra, in un abbraccio goffo, di quelli che non si danno mai alle ragazze.
«Io non lo so» uscì dalla bocca di Hinata, tra i singhiozzi «...Io non lo so...».

 

La prima cosa che Naruto notò fu come le prove del suo disfatto fossero state cancellate. Da chi?
Poteva essere stato qualche scagnozzo di quel Sasuke, o forse Hinata. Chissà.
Chiuse la porta a più mandate possibili, come non aveva mai fatto prima.
«Paura che ti vengano a prendere?» gli disse la pistola che aveva posato sul tavolo.
«Certo che no!».
Si fermò un attimo, non del tutto consapevole che stava parlando con la sua coscienza più che con la sua pistola.
Le buttò sopra un asciugamano, come se non vederla potesse fargli dimenticare.
Cosa assurda, non c'era movimento che non lo portasse a ricordare ciò che aveva fatto, ciò che era successo.
Disperato, si sedette sul divano osservandosi le mani, in cerca di qualcosa che lo facesse respirare senza impedimenti.
E quando non si riesce a fare nulla, se non pensare e sentirsi in colpa cosa si fa?
Ci si ubriaca.
Naruto aprì il suo piccolo scrigno di alcolici. Non li beveva mai, tutti erano più o meno pieni. La bottiglia che troneggiava al centro, vecchia e sigillata, attirò la sua attenzione. Rhum.
Sì, andava bene. La aprì, cominciando a versarsi bicchieri sempre più pieni.
Al primo bicchiere non fece nulla. La gola bruciava però, ma era molto più scottante il ricordo dello sparo.
Al secondo, più pieno, la mente si annebbiò. Non aveva mai retto l'alchool.
Al terzo le foto di Hinata ondeggiarono nella sua mente.
Al quarto Neji morto e la gentile cameriera saettarono nei suoi occhi.
Al quinto, trasbordante di liquido che ormai sapeva di nulla, due occhi neri come la pece riaffiorarono. Un brivido.
Il sesto non arrivò alle labbra, Naruto si addormentò steso per terra. Eppure prima dell’oblio Naruto sorrise.

«Così...si chiamava Sasuke?»

 

Hinata si asciugò gli occhi, portando via il nero dell'eye-liner con se.
Kiba la guardava, un po’ con compassione e un po’ con tenerezza; perché Hinata non si meritava quello. Non Hinata. E nemmeno Naruto.
Lo aveva fatto uscire e poi, come un'onda in piena, aveva sputato tutto quel che era successo. Da come era stata rapita, da ciò che aveva trovato a casa di Naruto, su come la notizia di Neji sembrava scomparsa dal mondo come se non fosse mai esistita, fino ad arrivare, con affanno, alle notizie nulle che aveva del suo ragazzo.
«Se gli fosse successo qualcosa...non potrei mai perdonarmelo».
«Ma va, Naruto ha la pelle dura, probabilmente starà solo dormendo».
Hinata accennò un debole sorriso. Ed il silenzio cadde, pesante e doloroso.
«Sarà meglio che io vada Kiba san ».
Kiba annuì, salutandola sorridendo mentre rientrava in casa.
Voltò le spalle alla villa degli Hyuuga estraendo il cellulare. Digitò il numero di Naruto, come da abitudine.
La segreteria telefonica rispose educata. E Kiba lanciò il cellulare a terra, esasperato.
«Dove cazzo sei Naruto».

 

TBC

 

EHHHHHHHH, non ci credevate neh? *trollface*

Però volevo scrivere XD e ho scritto. E beh, vi anticipo che ho tutta la prossima settimana PIENA. Cercherò di aggiornare però, lo giuro XD Ma vi avverto, potrei andare al 17 u___ù ho fatto di peggio, non lamentatevi XD Per il resto…

See ya ~

   
 
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