Ecco l'ultimo capitolo di questa mia storia che non credevo avrei mai realizzato...ma mi è piaciuta, e ne sono
contenta! Bene, che fate ancora qui? Io parlo per gli stolti, voi invece andate
a leggere la storia!
/E’ stato rinvenuto il corpo dell’adolescente scomparso quindici anni fa
in circostanze misteriose quanto lo è il suo ritrovamento: Mark Aoyama,
infatti, è un enigma per tutti gli esperti in materia, pare che il tempo abbia
giocato con lui, e che lo abbia tenuto nella forma giovanile che aveva al
momento della scomparsa avvenuta in Inghilterra ma che sia morto non più di
un’ora prima del suo ritrovamento, avvenuto ieri pomeriggio al parco centrale
della nostra città. L’accusa di omicidio è ricaduta sull’ultima persona che
pare lo abbia visto in vita nel Regno Unito perché era lì con lui in qualità di
sua fidanzata, Strawberry Shirogane…/
Il televisore del salotto venne spento con un semplice gesto nervoso
della sua padrona, ora in un nuovo guaio.
Liz stava osservando con discreta attenzione il piccolo vortice d’acqua
che si formava nello scarico della doccia quando il campanello di casa suonò
con un trillo freddo e terribilmente atteso.
S- Desiderate?
Sulla porta c’erano due uomini caratterizzati da due soprabiti lunghi e
inadatti alla stagione e da un cappello che ognuno portava fieramente in testa
che gli conferiva un’aria molto misteriosa, ma Ryan e Strawberry sapevano
benissimo chi fossero queste persone.
Tizio n°1- E’ lei la signara Shirogane Strawberry?
S- Si, sono io.
Tizio n°2- E suo marito Shirogane Ryan è in casa anche lui?
S- Si, ma tra poco deve andare al lavoro…devo riferire qualcosa?
T. 1- Si, che oggi telefonerà al lavoro perché farà un’assenza.
T. 2- Possiamo entrare, le dispiace?
S- Ma no, certo che no…accomodatevi. C’è un po’ di disordine perché di
recente abbiamo ospitato alcuni amici e tra una cena e l’altra…
T. 1- Si, lo sappiamo: amici di vecchia data, vero?
T. 2- Magari componenti di un gruppo segreto chiamato “Mew Mew”, giusto?
S-…
R- Bene, io sono pronto, vado…ehi! Chi sono queste persone, Strawberry?
S- Non me l’hanno ancora detto, ma noi sappiamo chi sono loro e loro
sanno chi siamo noi, quindi…
R- Quindi?
S- …
T. 2- Shirogane Ryan, giusto? Agente Metsuko, polizia speciale
giapponese.
T. 1- Agente Ryokujo, stesso distretto del mio compagno.- dissero
mostrando i loro distintivi-
Ryan, dopo una fredda stretta di mano, si ritrovò ben presto seduto allo
stesso tavolo di quelle persone equivoche a discutere sulla fine di Mark e
sulle stranezze avvenute di recente e collegate senza via di fuga alla loro
famiglia.
Ryokujo- Bene, signora, ora avrei una proposta da farle: se decide di
collaborare con noi, siamo in grado di sollevarla dall’accusa di omicidio e
possiamo garantire a lei e alla sua famiglia la protezione dello stato.
S- A patto che…?
Metsuko- Che lei ci racconti la vicenda degli alieni, che verrà
utilizzata a vantaggio delle ricerche che svolgiamo in comune con la Nasa sulle
tracce di vita aliene.
R- E chi ci dice che non ci tradirete e che poi finiremo in un mare di
guai?
Metsuko- Assolutamente nessuno.
S- Ryan?
R- …quanto tempo ci lasciate per riflettere?
Ryokujo- Possiamo aspettare anche cinque anni, ma il governo non è
paziente come noi, possiamo tornare domani se non è un problema: ormai viviamo
in macchina, vero Metsuko?
Metsuko- Già, ancora un po’ e mi scordo com’è fatto un letto!
S- Allora spostiamo la faccenda a domani, signori!
R- Grazie e arrivederci!
Quella sera, come quasi tutte quelle successive alla vittoria sugli
alieni, Strawberry e Ryan si recavano a letto a mezzanotte inoltrata e si
crogiolavano prima in bacetti e paroline affettuose, poi in una vera e propria
relazione sotto-coperta. L’orologio che proietta l’ora sul soffitto segnava le
tre del mattino e i due l’osservavano mezzi addormentati e mezzi nudi, lei con
la testa sul petto di lui che invece le accarezzava i capelli.
S- Cosa facciamo, Ryan? Mi è difficile pensare ad altro…
R- Idem.
S- Allora?
R- Ho detto idem, no?
S- Non lo sai nemmeno tu?
R- Eh, non è mica così facile…
S- Io pensavo che se questa è la soluzione a tutti i problemi e anche di
quelli che avremo in futuro mi conviene raccontare!
R- Io invece farei la stessa cosa..
S- E perché dici “invece”!
R-..omettendo qualche cosina…
S- Ah.
R- Per esempio, non direi nulla sulla vera identità delle ragazze o non
fare nome per il caffè!
S- Ehm, beh, si…anch’io…
R- Messe così le cose,… continuiamo?- e si sollevò per mettersi dritto e
per vederla in faccia-
S- Aspetta, siamo sicuri che è la cosa da fare? Potremmo chiedere alle
altre!
R- Ehi, cosa credi che facciano quelli là fuori? E’ ovvio che
intercettano tutto quello che diciamo, figurati poi per una telefonata, saprei
intercettarla anche io!
S- Quindi…ho capito.
R- Bene, c’è altro?
S- Quanta impazienza! E va bene, no non ho altro…
R- ^ ^”Secondo round!”
S- “Secondo round!” ^ ^
Due giorni dopo, Strawberry venne convocata in tribunale per il processo
del suo reato, ma non fece nemmeno tempo ad entrare in aula che la corte aveva
già revocato il caso per motivi non riportabili.
In verità il vero processo si era svolto il giorno prima in una stanzina
piccola illuminata male dalla luce di una lampadina da tavolo del distretto di
polizia di Tokyo, settore dei servizi segreti.
La donna venne messa sotto torchio per ben tre ore, ma lei parlò
naturalmente sicura di ciò che stava facendo. I due agenti che erano stati
appostati davanti a casa sua per un mese intero erano gli addetti del caso e
quando tutto finì, pareva fossero addirittura diventati amici della famiglia
Shirogane.
Ryan stava aspettando la fine dell’interrogatorio appoggiato ad una
colonna dell’edificio del distretto di polizia e osservava tranquillo ma non
troppo Liz e Ju Ju che giocavano allegri difronte a lui, ora che anche il
piccolino sapeva camminare…
R- …
S- Ryan!
R- Allora?
S- ^ ^
R- E’ tutto finito?
S- E’ tutto finito! ^ ^
Ryan, che la stava aspettando fuori dal distretto, parve proprio
risollevarsi dalla tensione accumulata e abbracciò sereno la moglie e poi la
baciò dalla contentezza di fronte ai suoi due figli.
Liz- Ohhhhh…
Kanashiu- … Ghè!
Liz- Hai visto, Ju Ju? Mamma e papà si sono baciati!
Kanashiu- Tiiiii!
Liz- Già, un gran bel bacio…” sono proprio orgogliosa dei miei
genitori!”
Kanashiu- …BACIO!
S- Eh? //////
R- ///////
Liz- Bravo! La tua prima prola!
Kanashiu- ^_____^
Salve, ecco la vera fine della storia!
Naturalmente un grandissimo bacione va a Hermy6 che mi ha commentata
ogni capitolo fino alla fine dei tempi! Poi c’è kashia, strawberry, Yuki, Mimi-chan,Ryan
Shirogane, Jessy e infine Karen!
Saluto e ringrazio anche tutte le altre persone che leggono e commentano
me e le mie storie, e ringrazio in anticipo tutti coloro che mi commenteranno
in seguito!(anche se non ci sarà nessuno!) Vi saluto, ho già trovato nella mia
crapa bacata l’idea per una nuova ff, ma non è detto che riceva la precedenza rispetto
alle mie altre storie che sono in lista d’attesa…vi saluto, bye!!!!!
Shark Attack