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Autore: Shark Attack    03/01/2011    7 recensioni
Che fine hanno fatto i sogni e la tenacia di Naruto? Morti, come il ricordo di ciò che quel ninja è stato.
E che ne è stato del sorriso di Sakura? Rinchiuso, segregato. Dentro quel cuore malato.
Quella che Sasuke si trovò davanti agli occhi stanchi non era più la sua Konoha.
E quei ragazzi laggiù, troppo cresciuti e provati dalla vita, con gli sguardi spenti e le speranze rinchiuse in un manicomio..
Nulla era più come ricordava.
Genere: Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Trent'Anni
L'epilogo



«Sotto un cielo limpido e sereno, col tepore estivo nell'aria, ecco i nostri eroi di ritorno dal lungo viaggio che li ha tenuti tanto fuori di casa, straziandoli nello spirito e nel corpo con tante e tali noie che...»
«La pianti di fare il poeta maledetto?»
Kaeru sbuffò sonoramente e le fece una linguaccia. «Vecchia strega, quando fai così proprio non ti sopporto! Riesci a diventare più antipatica di quella peste!»
«Dai, non dire così...»
«Che sei peggio di mia sorella? Guarda che lei ha solo sette anni ma sa rompere le scatole bene quanto te! Anzi, a volte ti supera, credo... attenta che hai una rivale...», la canzonò ridacchiando.
La ragazza sciolse i lunghi capelli e sbuffò fingendosi offesa. Rallentò il passo apposta ed iniziò a contemplare ogni fiore e foglia che la circondava. Mai nessuno avrebbe potuto dire che qualcun altro era migliore di lei, nemmeno se il titolo in palio era quello di "miglior rompiscatole" nei confronti dell'Uzumaki.
«Forza, ancora poche centinaia di metri e saremo arr... Hachi?»
«Non ci creeeeedo!», esclamò estasiata la Nara, «Ma questa è una varietà rarissima! Devo ricordarmi assolutamente di portarci la mamma, come sarà contenta...!»
Kaeru si passò una mano sulla faccia e si maledisse. Doveva proprio provocarla a quel modo? Ora i loro dieci minuti di tempo per tornare a casa sarebbero diventati almeno un'ora, se non di più. Perché doveva per forza aver preso la permalosità della madre?
«Sì, sicuramente ad Ino piacerà quell'inutile foglia, dico sul serio... ehi, perché non corriamo a casa a dirglielo?», tentò disperato nel vederla accovacciata ad osservare, con quella che sembrava sincera gioia, un lombrico violaceo.
Hachi si voltò verso di lui e gli sorrise radiosa.
«Va bene, la smetto. D'altronde, credo che tu sia stato già punito abbastanza durante la missione... »
«Pu... punito?», domandò Kaeru cadendo letteralmente dalle nuvole, «Che intendi dire?»
Hachisu ridacchiò cristallina. «Se avessi scommesso soldi, sarei ricca! Ah!»
«Scommesso su cosa? Ehi, fermati e dimmi esattamente, esattamente dico, cosa succede!»
«Ok... tanto lo sapevo che avrei dovuto spiegarti tutto io, tu di tuo a queste cose non ci arrivi...»
«La vuoi smettere?»
«Baka...»
«Che fai, insulti, ora?! Ti ricordo che io sono infinitamente più forte di te e che non ti conv..»
Hachi lo guardò sconvolta, ad occhi sgranati. «Ma come, onorevole figlio dell'Hokage, vorrebbe usare la forza bruta su una giovane ed indifesa fanciulla, nonché molto bella, aggraziata, delicata e...»
Kaeru alzò i bianchi occhi al cielo e alzò una mano per fermare quel delirio. «Come non detto...»
«In ogni caso, hai presente quelle tre ciotole per il ramen che hai disintegrato prima di partire? Le preferite di tuo padre? Quelle che hai rotto precisamente il giorno prima di ricevere questa noiosa missione?»
«… sì, e allora?»
La ragazza si avvicinò a lui e gli mise una mano sulla spalla, amichevole, scuotendo la testa con compassione nei confronti di quel povero ed ottuso ragazzo. «Non ti sei mai chiesto come mai prima di quell'incidente non ci fosse nessuna missione disponibile e, pam!, all'improvviso vieni spedito fuori dal villaggio?»
L'Uzumaki incrociò le braccia e si mise a ragionare su ciò che aveva appena sentito ma, non appena incrociava gli impazienti occhi di lei, spostava lo sguardo altrove, imbarazzato, finché...
«Halleluja!», esclamò Kaeru, rivitalizzato, «Le mura! Oh, Konoha, casa dolce casa!»
Il ragazzo si dimenticò completamente del discorso e staccò la compagna di missione per correre, anzi saltellare, gioioso verso l'enorme porta del villaggio.
«Ma quel ragazzo ha la capacità di concentrazione di uno zerbino!» , sbottò Hachisu piccata, «Aspettami, bakaaaa!»

«Ehi, chi sono quelli?»

Tre figure sconosciute, sprovviste di coprifronte ma abbastanza adulte da poterne possedere, erano appostate sulle mura del villaggio. Spiandolo.
«Kaeru...»
Hachisu si voltò verso il compagno ed attese con ansia che finisse di esaminarli a distanza con l'aiuto del byakugan. Osservò ancora una volta le sue iridi concentrate e le molteplici vene ingrossate per lo sforzo che deturpavano il suo viso spensierato. Le tre persone, o ninja, a giudicare dall'abbigliamento, erano ancora immobili sulle mura, inconsapevoli di essere controllati.
«Allora?», pigolò incerta Nara, la curiosità iniziava a divorarla.
«Non li riconosco, mai visti prima», ammise tetro il jonin scuotendo la zazzera scura, «Però direi che sono parenti, tra loro, sono tutti molto simili e... ehi, ma quella è Inuzuka!»
«Che cosa??»
Kaeru indicò il posto di guardia dietro le porte del villaggio e anche Hachi poté vederla: la giovane Juko , zanne rosse sulle guance e capelli vagamente rossastri, era intenta a chiacchierare animatamente con un'amica, ed entrambe non si erano accorte dei tre sconosciuti a pochi metri da loro.
Hachi afferrò il braccio di Kaeru e lo strattonò agitata. «Dobbiamo avvertirle!»
«E come? Vuoi che quei tre ci scoprano?»
«No, ma... magari non sono offensivi!»
«Ferma! Hachi, aspetta!»
La ragazza sgusciò via dal suo patetico tentativo di fermarla e corse al massimo della velocità verso il villaggio, cercando di essere il più furtiva possibile.
Kaeru si passò una mano sul volto, esasperato dalla sua immancabile impazienza e ringraziò il cielo di non esser venuto su come suo padre, esagitato allo stesso modo.
Lasciò alla compagna il compito di avvertire le ragazze e gli altri degli intrusi e si nascose nella foresta per osservarli meglio e studiarli più approfonditamente. Quegli abiti scuri lo innervosivano, memore dell'ultima persona interamente vestita di nero che aveva incontrato in vita, l'antagonista principale della leggenda di Konoha.
Riattivò il byakugan e si concentrò su ogni dettaglio che potesse rivelare qualcosa di quegli sconosciuti, due uomini ed una donna: mantelli scuri, due su tre avevano i capelli castano scuro, quasi neri, e uno solo era rosso; la pelle molto chiara, i sandali logori... non erano elementi significanti, nessuno poteva aiutarlo a capire chi fossero e da dove venissero! A parte...
Kaeru si sporse leggermente in avanti, spostò un rametto e controllò meglio la donna, aveva qualcosa di familiare...
Lei si voltò di scatto e i suoi occhi rossi saettarono implacabili verso l'Uzumaki, spaventandolo tanto da fargli perdere l'equilibrio.
Atterrò silenziosamente, raggiunto all'istante dai tre.
«Uchiha», sussurrò di riflesso, vedendoli più da vicino.
Il rosso ridacchiò divertito. «Siamo già così famosi?»
«Nostro padre ci aveva avvertito», sibilò la giovane donna, «La probabilità di essere scoperti era molto alta.»
L'aria attorno a Kaeru iniziò a farsi sempre più pesante e soffocante. Non si era sbagliato, quelli erano veramente Uchiha! Ma com'era possibile? Sasuke era l'ultimo rimasto in vita, giusto? Gli erano sfuggiti dei parenti?
No... quei tre erano troppo giovani per essere parenti lontani del nukenin. Le parole della femmina gli tornarono in mente con più intensità: “nostro padre”...
«Siete...», balbettò incerto, «Siete figli di... Sasuke Uchiha?»
Ma Sakura era rimasta al villaggio, e suo padre era sicuro che Sasuke non avrebbe mai avuto figli senza di lei! Chi mai avrebbe...
«Perfetto, ora abbiamo un testimone da eliminare», borbottò atono l'altro ragazzo.
Fu il turno di Kaeru di ridere. «Come no, basta crederci!»
L'altro fratello attivò lo sharingan e le tre palline nell'iride si fusero in un simbolo simile ad uno shuriken a tre punte. Kaeru deglutì, in parte impietrito e in parte confuso, ma deciso a mantenere i nervi saldi. Attivò il byakugan e ripassò immediatamente le tecniche avanzate che aveva imparato anni prima dallo zio. Con quelle avrebbe potuto affrontare qualsiasi tipo di abilità oculare.
Entrambi si misero in posizione di attacco, pronti a sfoderare le proprie armi, ma due eventi li bloccarono.
Contemporaneamente all'arrivo di Hachi e di un'altra quindicina di ninja del villaggio, misti tra jonin e chunin, la Uchiha lanciò un gemito soffocato e si piegò in due. Le braccia strette attorno alla pancia.
«Kitsune!», i fratelli le furono subito ai lati per assisterla e rimetterla in piedi, «Tutto a posto? E'...?»
«Non è niente», li zittì gelida, «Andiamocene. Non c'è più nulla da vedere, qui.»
Il rosso squadrò Hachisu ed alzò il mento, spavaldo. «Chissà, magari... ci si può rivedere, un giorno o l'altro... eheheh...»
Nara assottigliò lo sguardo, irritata. «Non ci sperare, straniero.»
Prima che Kaeru potesse fare un solo passo nella loro direzione per fermarli, chiedere di più su loro padre e su quali fossero le loro intenzioni, i tre ninja sparirono in una nuvoletta di fumo, senza lasciare tracce. «Juko!», chiamò, «Non riesci a seguire la loro scia?»
La piccola ninja sbucò dal corteo di soccorso ed annusò quatta l'aria. «Niente. Mi spiace.»
L'Uzumaki sospirò affranto... così tante domande... e nessuna risposta.


«Avanti, entrate!»
«Sono solo io, papà.»
«Kaeru! Ben tornato! Com'è andata la missione?»
«Bene, bene...»
«Uhm... che casino, dattebayo! Scusami, non puoi aspettare stasera per parlarmi? Vedi come sono occupato, sai... anzi, no, vieni qui e aiutami con queste scartoffie!»
Il ragazzo si sedette sul suo sgabello e prese tra le mani le carte che Naruto gli stava passando. Era il loro piccolo segreto, tra padre e figlio. Gli anziani non approvavano che un ragazzo così giovane mettesse le mani su documenti tanto importanti per la salvaguardia del villaggio, ma se nessuno li vedeva...
«Sasuke ha avuto tre figli», buttò lì all'improvviso, consapevole dell'infarto che avrebbe causato.
A Naruto cadde il pennello di mano. «Come, scusa?»
Kaeru si fece coraggio e continuò quel discorso che non riusciva proprio a tenersi dentro. «Li ho visi oggi, di ritorno al villaggio», proseguì piano, misurando le parole con circospezione, «Due ragazzi e una ragazza, forse la più grande dei tre.»
Raccolse il pennello e, nel chinarsi, rovesciò il vasetto d'inchiostro. «Dannazione... stupido inchiostro... e sei... dimmi, sei proprio sicuro che fossero Uchiha?»
«Dici che sharingan, capelli neri e confessione diretta non bastano come prove?»
Il biondino tossicchiò. «Confessione? Che intendi dire?»
Sospirò ed appose il sigillo del Sesto su un rotolo. «Ho chiesto se lo fossero e hanno detto di sì. Ehm, vuoi... vuoi una mano, papà?»
Naruto aveva iniziato a lanciare rotoli e documenti vari giù dalla scrivania per evitare che venissero sporcati dall'inchiostro rovesciato, ma l'effetto risultante era il disordine totale nell'intero ufficio e liquido nero che continuava a scorrere tranquillo in giro, imbrattando tavolo, pavimento, pantaloni, sandali, sedia...
«Maledizione! Ma quant'era?!»
«Passami quegli stracci, forza!»
Qualche minuto più tardi, il disastro fu arginato alla ben e meglio, anche se i danni rimanevano ingenti. «Beh, Shizune avrà un po' di extra... eheh!», ridacchiò nervoso l'Hokage.
«Ehm, sì. Possiamo tornare al tema “Uchiha in circolazione”?»
«Non credo siano un problema, Kaeru.»
«No?»
«No.»
«Ma non sappiamo cosa volessero!»
Naruto sospirò e si sedette stancamente sulla sua poltrona. «Ascolta. Sasuke aveva promesso che non avrebbe più attaccato il villaggio, non so se ricordi», il ragazzo annuì deciso, «Quindi, in questi anni è normale che abbia cercato qualcuna per metter su famiglia, era nei suoi piani ricreare il clan, giusto?»
«Sì, ma...»
Alzò una mano per placarlo. «Ascolta, ti ho detto. Nuovi Uchiha in giro non sono per forza una minaccia, credimi.»
«Mi hanno definito come un testimone da eliminare», ribatté piccato il jonin.
«Beh, non ho detto che sarebbero stati dei pezzi di pane, Kaeru! I ninja sono e sempre saranno delle teste calde! Guarda me, guarda te! Guarda Hachi, Juko, tua sorella... non ce n'è uno che si salvi, a volte nemmeno tua madre!»
Ridacchiarono entrambi ricordando le sfuriate di Hinata quando si comportavano entrambi da irresponsabili tornando a casa pieni di lividi, cerotti e graffi di ogni entità. Anche se l'unica volta che si era arrabbiata sul serio era stata in occasione del ritorno a casa di Hanabi, dopo la sua scomparsa di anni in un villaggio lontano, ferita nell'orgoglio dalla sconfitta in battaglia. Hinata non l'aveva perdonata per giorni ed era stato addirittura necessario l'intervento di Naruto per separarle, quando erano venute alle mani una volta riunite.
«Per cui... non devo preoccuparmi?», concluse il ragazzo staccandosi dal flusso di pensieri.
«Se succederà qualcosa, interverremo», lo rassicurò Naruto, «Ma non fasciamoci la testa prima di essercela rotta.»


«... papà, ti va di andare a pescare domani?»
«Mani nude, occhi bendati, nella riserva degli orsi?»
«Certo! Quei bestioni hanno i pesci migliori!»
«... andata!»






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^-^

Adoro troppo questi nuovi personaggi che ho creato, soprattutto Kaeru!
Oh, anche questa fic è finita... spero che l'epilogo vi sia piaciuto di più dello scorso capitolo che, a quanto ho letto, non vi ha proprio fatto entusiasmare...
Beh, mi prostro di fronte a voi e vi chiedo umilmente scusa! Ho cercato di fare del mio meglio per concludere questa fic e non è stato per niente facile mettere in parole ciò che avevo in mente! Il fatto è che questo è esattamente il finale che avevo in mente fin dall'inizio, non ho cambiato nemmeno una scena originale nella trasposizione e... beh, se non vi è piaciuta mi dispiace davvero tanto!
Io ce l'ho messa davvero tutta. Non so se il mio stile di scrittura è peggiorato ultimamente o se è proprio la trama che è calata, in ogni caso mi scuso con voi e mi dispiace di aver rovinato una fic in questo modo! :(
Se ritenete che sia andata così... se no mi fa piacere che vi sia piaciuto! XD

Allora, specifico un po' di cosette varie... Iniziamo dai nomi nuovi: “Jūkō” vuol dire “muso”. Wikipedia mi ha illustrato che ogni membro del clan Inuzuka ha per nome una parte del corpo di cane (Kiba stesso vuol dire Zanne), quindi anche l'ultima arrivata doveva proseguire la tradizione... ci sta bene, direi. Juko Inuzuka. Dai che vi piace! XD
“Kitsune”, invece, vuol dire “volpe”. Beh, dovevo continuare la tradizione animalesca degli Uchiha, non trovate? ^^

Poi, il villaggio è tornato prospero e pieno di giovani, contenti? :D Io sì, un po' di allegria in questa Konoha, suvvia!
Ah, Juko è la figlia di Sakura e Kiba, ovviamente. Mea culpa, se volete lapidarmi, ecco delle spugnette gialle. XD E va beh, che ci vogliamo fare...

Abbiamo scoperto che fine aveva fatto Hanabi! ^^ Fuggita per onore! Non la si conosce molto, ma sicuramente l'orgoglio è una delle sue doti forti e mi sembra una possibilità plausibile. Poi, maturata, è tornata a casa e Hinata le ha... ehm, manifestato il su oaffetto e il dispiacere che la sua assenza le aveva provocato. Almeno è viva, no? xD

Oh, e... Sasuke ha avuto tre figli. Già. Con chi? Facile, così facile che non ve lo dico nemmeno. Due figli su tre hanno ereditato sharingan e capelli rossi, secondo me il terzo non sarà mai il preferito di papino... xP
Pppppoi! Naruto non cambierà mai! ^^” Però ha avuto un'altra figliuola! Ancora piccina, sette anni appena... un regalo per i fan del NaruHina! :)

Credo di aver finito gli appunti sul capitolo... uhm, ultima cosa: tra Hachi e Kaeru forse c'è qualcosa... e forse no. Lascio a voi la decisione! ^-^



… ora, mi scuso infinitamente con voi ma non ho avuto tempo per rispondere alle recensioni, è già tanto se ho scritto il capitolo, credetemi.
Ma sappiate che vi lovvo tutti, dal primo all'ultimo, lovvo anche te, lettore anonimo che hai sempre letto a scrocco! Sì, so che ci sei e non ce l'ho con te. Però una parolina, ogni tanto... eh.
Ringrazio infinitamente chi mi ha sostenuta, che sia dal primo capitolo o da metà storia. Non vi scorderò mai e sappiate che ogni tanto tornerò a rileggere i vostri commenti, quando sarò giù di morale o avrò bisogno di incoraggiamenti, o anche solo di un sorriso. Vi ringrazio di cuore, siete stati fantastici! <3
Per farmi perdonare, spero vogliate apprezzare il mio piccolo dono, il primo capitolo di una nuova fic che ho partorito in estate (sono una madre molto prolifera xD) e che ora sto sistemando per pubblicarla... spero proprio che vi piaccia, la trama sarà bella densa, ma suddivisa in 5 capitoli appena. Prometto SasuSaku per tutti, e stavolta è palese e lo dichiaro fin dall'inizio (^^) e... beh, un milione e mezzo di infarti, colpi di scena, azione, sentimenti, confusione (ovvio) e... leggete, dai vi ho incuriositi! XD
Ecco il link, fateci un saltino!
Come il Fuoco, il Sangue e l'Amore, vi aspetto! ^^


Arrivederci a tutti nelle altre mie fic!
Ciao!!
Shark



   
 
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