"Ragazze volete star lì a chiacchierare o volete prendere il pullmann,così eviteremo anche di farcela a piedi" ci disse la Je

"Arriviamo" le dicemmo in coro

io mi avviai verso il pullmann e lei mi seguì a ruota,notammo con piacere che Zacca e i suoi amici salirono sul nostro pullmann,e adesso la Sabry era altamente imbarazzata e pregava di non cadere dalle scale xD

"Giada aiuto sento che cado e faccio la mia ennesima figuraccia"

"Ahahah dai ti tengo io"

si aggrappò alla mia cartella e si tenne il più forte possibile

"Giada guardali perchè ci fissano?!"

mi girai e vidi gli occhi di Zacca puntati su di me,e quelli di Nabil puntati su di lei.

"é quello che vorrei sapere anche io! ><"

quando stavamo per entrare a scuola la Sabry cadde come aveva previsto e finì lunga distesa per terra,facendosi male una caviglia

"Ahia! ><" si lamentò

una dolce voce inconfondibile giunse alle sue spalle premurosa "ti sei fatta male?"

noi ci girammo contemporaneamente e ci venne un colpo perchè  parlare era stato Nabil e per la prima volta aveva un espressione preoccupata dipinta sul suo viso.

"no non ti preoccupare è solo una storta" disse sorridendo dall'imbarazzo e un po' stranita per il tono di voce che aveva assunto Nabil.

"ce la fai a camminare?" le chiese ancora preocupato.

"si almeno credo" e provò a fare due passi però zoppicava.

"aspetta che ti aiuto io" le disse e mentre stava ancora parlando le prese il braccio,lei rabbrividì al contatto con le sue mani.

"grazie" gli sussurrò.

io in tutto questo contesto ero rimasta zitta,perchè c'era Zakaria davanti a me anche lui in silenzio,quindi cominciai ad entrare seguita a ruota da Nabil che sorreggeva la Sabry,non l'avevo mai visto così premuroso,nel corridoio tutti lo guardavano pieni di stupore ma lui non si faceva problemi e la aiutava come se fosse la cosa più naturale di questo mondo.

lei sotto la maschera di dolore che le si era dipinta sul viso per la caviglia,si vedeva benissimo che sprizzava gioia da tutte le parti.

arrivati alla nostra classe la fece sedere dolcemente sulla sedia e si dileguò dandole un bacio sulla guancia.