Ecco,
senza Leryu-chan questo capitolo sarebbe stato tutta un’altra cosa, e, credo,
molto peggiore di com’è adesso. Perché? Perché mi ha fatta riflettere su una
cosa: il desiderio di Kamui non è così scontato come si potrebbe pensare
(“voglio salvare la Terra e riportare indietro Fuuma”). Sennò, perché Mister
Desiderio continua a ripetergli “devi capire qual è il tuo vero desiderio”?
Dunque, meditando su questa cosa, ho cercato di partorire qualche idea che fosse originale, per questo finale…
Il
dialogo iniziale tra Kamui e Karen è stato un altro parto alquanto
faticoso…Volevo trovare delle motivazioni che spingessero Kamui in una certa
direzione. E poi…volevo anche mettermi nei panni di Kamui, cercare di ragionare
e scegliere come avrebbe fatto lui. Alla fine temo di aver trasferito su di lui
alcune delle mie categorie… L’ho fatto parlare con Karen perché 1. adoro Karen,
2. ho immaginato questo dialogo un po’ come una continuazione di quello scambio
che i due hanno alla fine del volumetto 18.
…scusate
lo sproloquio iniziale, e buona lettura!
Dedicato
a Leryu, Shu e Jucchan!
X
– Negai (Desiderio)
Shounen
you
shinwa
ni nare!
Ragazzo,
diventa la leggenda!
(“Evangelion”
opening theme)
1999
-
Karen-san, ma in fondo, ha un senso che la salvezza della Terra sia affidata ai
desideri degli esseri umani?-
-
Kamui…Mi sbaglierò, ma credo di sì.-
-
E perché? Che senso può avere? Siamo così piccoli e meschini, come possiamo
avere sulle spalle un destino simile?-
-
Vedi… Dio diede all’uomo la libertà di scegliere, sempre. Dunque, dette
all’uomo il potere sulla Terra.-
-
E Dio non si preoccupa della follia dell’uomo?-
-
No, perché Lui non lascia mai gli uomini da soli.-
-
In che modo?-
-
In molti modi. Con l’amore, ad esempio. Anche l’amore delle persone che abbiamo
accanto è un segno della presenza divina, per me.-
-
E questo…Tu credi che cambi le cose?
-
Te ne rendi conto anche tu, vero? Quanto l’amore guidi le nostre scelte.-
-
Sì, ma…Io credo che anche alcuni dei Draghi della Terra provino amore.
Allora…Chi ha davvero ragione? Se fossimo noi dalla parte sbagliata?-
-
Vedi, io sono sicura che l’amore riscatti molte cose, ma non giustifichi tutto.
L’amore vero, quello che indica la strada da seguire, è un amore libero e
liberante. Se ami qualcuno, vuoi renderlo felice e vuoi vederlo libero, no?-
-
Sì, è così.-
-
Dunque, loro amano, e ciò fa sì che essi non siano persone malvagie o
completamente macchiate dall’oscurità. Però se amassero fino in fondo, non
vorrebbero la distruzione del mondo. Invece, penserebbero come te e me, che il
mondo va preservato, per la felicità e la libertà di quelli che amiamo.-
-
A volte mi domando se esistono il bene ed il male.-
-
Io credo di sì, anche se un uomo non è mai completamente buono o completamente
cattivo.-
-
Cos’è il bene?-
-
E’ quell’amore di cui parlavamo adesso. Perché se agisci secondo quell’amore,
tutto ciò che farai sarà buono. Mi comprendi?-
-
Sì.-
Ricordò il dialogo avuto con Karen, prima di quella battaglia che aveva portato via anche quella donna forte e dolce. Ricordò ogni parola, la sentì bruciare dentro di sé. Doveva essere così per forza, o niente avrebbe avuto un senso…
Sì, ma…
Se
le cose stavano così, poteva aver trovato una motivazione alle sue scelte, ma
non una soluzione. Aver capito il suo animo non avrebbe salvato Fuuma né la
Terra.
E adesso?
Adesso…
Chiuse
gli occhi, sospirando. Era disteso sul letto, e la finestra era spalancata.
Entrava un vento freddo e raggelante, e i brividi lo attraversavano, ma non gli
importava. Voleva sparire, voleva far tacere mente e cuore, che pulsavano di
dubbi e domande troppo dolorosi e senza risposta.
“Ti
prego…”
Invocò
qualcosa o qualcuno, lottando con le lacrime e con la disperazione che lo
opprimeva.
“Voglio
dormire, solo un po’…”
E
all’improvviso, cullato dal freddo e dalla notte dentro di lui, scivolò nel
sonno.
-
Drago del Cielo, sei tornato da me.-
Si
sollevò in piedi, e riconobbe il mondo etereo e pieno d’ombra che lo
circondava. Poi vide la figura di fronte a lui.
-
Sognatore…- mormorò. – Così nemmeno nel sonno trovo pace?-
-
Ormai nessuno di noi ha più diritto alla pace, fino alla fine della battaglia.-
-
Oh, e quando, quando arriverà questa fine?- gemette il ragazzo, lasciandosi
scivolare in ginocchio, e nascondendo il viso tra le mani.
-
Quando tu comprenderai il tuo vero desiderio.- rispose il Sognatore, con voce
tremante.
-
Non lo so, qual è!- gridò Kamui. – Non lo so, forse non sono nemmeno in grado
di capirlo! Io so solo che…voglio che lui sia felice! Ecco, è l’unica cosa che
mi guida, adesso!-
E
allora il mondo del sogno divenne di mille colori, un turbinio di luci infinite
e tremule, piccole fiamme e vortici di nebbia.
Le mie parole avevano un suono diverso, questa volta…
La
figura del Sognatore diveniva via via più eterea e distante, così come la sua
voce era ridotta ad un’eco lontana.
-
Così hai deciso.-
-
Cosa?-
-
Hai capito qual è il tuo desiderio, e hai deciso un futuro per questa Terra…E
le mie parole passate sono confermate. Non lo sconfiggerai, a meno che tu non
rinunci al tuo desiderio…-
-
Io…-
Io
voglio che lui sia felice.
Kamui
si risvegliò, gridando. Nel sogno aveva pianto. Adesso sapeva cosa desiderava?
Adesso sapeva cosa desiderava.
Un
fulmine squarciò il cielo. Al cuore di Kamui mancò un battito, mentre tutto il
suo spirito ed il suo corpo venivano richiamati con forza verso un luogo.
-
Non adesso!- gemette, guardando fuori dalla finestra, lontano, come se i suoi
occhi potessero scorgere davvero colui che lo stava chiamando.
Perché
Fuuma esigeva il confronto, e Kamui doveva andare. Come gli era stato predetto:
prendere la Spada, raggiungere Fuuma, andare incontro a lui e permettergli di
esaudire il desiderio.
Kamui
si alzò, e si diresse verso il luogo dove era conservata la spada.
E
la Terra alzò un grido al Cielo, perché adesso la fine della battaglia era
vicina, e ogni stella, ogni fiore, ogni alito di vento, ogni goccia d’acqua,
ogni profondità dei cuori sentivano questo evento misterioso che si doveva
compiere.
Le
tenebre si oscuravano, la luce pareva morire nella loro morsa. La notte era
infinita, il giorno era sorto buio e privo di ogni chiarore.
L’ultima
barriera tremava.
Sulla
Tokyo Tower Kamui, il Drago del Cielo, colui che aveva deciso di svolgere il
compito di Dio e proteggere la Terra, perché ancora credeva nell’uomo, con la
spada alzata contro le tenebre, chiamava il Kamui Oscuro.
E
il Kamui Oscuro venne, luce nera e ombra immensa, portatore di un desiderio
segreto della Terra. L’uomo aveva infranto le promesse con la Terra, e lui lo
avrebbe distrutto per questo. Nessuna salvezza e nessuna fiducia.
Il
Kamui Oscuro giunse, e incrociò la sua lama con quella dell’altro Kamui.
-
Hai capito qual è il tuo desiderio?-
Le
lame produssero un fragore che riempì ogni cosa. E nello stesso tempo la terra
tremò e la città fu scossa da un’onda di energia distruttiva. La torre stessa
tremò, l’aria si riempì di polvere.
-
Sì.-
Un
nuovo incrocio di metallo e forza. Il Kamui Oscuro sembrava colmo di gioia ogni
volta che attaccava, e la sua forza era palpabile, era concreta, era ondate di
energia contro il suo fragile avversario, che respingeva i colpi a stento e
pareva impiegare tutta la sua forza per non crollare, per non abbandonare lo
scontro, con l’anima devastata e sconfitta.
-
Allora lascia che lo esaudisca…-
-
Perché il Sognatore ha detto che se lo esaudirai, vincerai?-
-
Dimmi cosa desideri…-
-
Io desidero solo che tu sia felice!-
Un
sorriso di trionfo comparve sul volto dell’altro.
-
Non comprendi? La mia felicità è quella di compiere il destino e distruggere
gli uomini! Per farmi felice, dovresti lasciarmi portare a termine la
distruzione!-
Una
risata senza gioia, crudele e oscura, si levò dalla torre cadente e ombreggiò
l’universo.
Kamui
rimase immobile, incapace di reagire a quelle parole, e la Spada del Kamui
Oscuro lo ferì.
-
Io…- mormorò il ragazzo, tra le lacrime. – Non è possibile…Davvero ho
desiderato questo, per tutto il tempo? Davvero era tutto inutile?-
-
Sì.-
La
sicurezza del Kamui Oscuro lo ferì più della sua spada.
-
E’…così?- ripeté, incredulo.
-
Sì. Anzi, è ancora più crudele, per te. Perché la mia felicità è anche che il
mio desiderio sia esaudito. E sai qual è? Ma è l’opposto di ciò che speravi tu,
una volta. Io voglio portare te dalla mia parte. O dalla mia parte,
rinnovatore della terra insieme a me, o la tua morte. Ecco ciò che sognavo.- Un
passo più vicino a Kamui, il sorriso che era una maschera di crudeltà e gelo. –
Comprendi ora perché dicevo che solo tu potevi esaudire il mio desiderio,
Kamui?-
Sì,
comprendeva.
-
Ma perché?- mormorò, sempre più incredulo e disperato, mentre la sua mente si
sentiva vicina alla follia. – Cosa ti importa di me?- e la sua voce si era
fatta un sussurro appena percettibile.
-
In un certo modo, sei importante, per me.- rispose l’altro, ma l’espressione
del suo viso non comunicava ciò che le parole avevano detto. O forse sì, in
qualche maniera oscura. Kamui non si sentì rassicurato da quelle parole.
Servirono solo a precipitarlo ancora di più nell’angoscia.
Non
reagì quando l’altro lo ferì di nuovo, non si mosse dinanzi alla vicinanza
minacciosa della persona che una volta conosceva, non disse niente per
contrastare la sua risata.
Solo
il suo cuore ancora si muoveva, da qualche parte, e sembrava volerlo svegliare…
Amore, libertà, felicità…
Le
cose belle che poteva desiderare un uomo.
Possibile che tutto portasse a quell’unica soluzione?
Spostò
gli occhi, e vide la città, le luci, le vie…
Immaginò
gli altri, che lo aspettavano.
Ricordò
volti e parole.
E
una luce balenò nella sua mente sconvolta e fragile.
-
Io…Io non voglio che il Kamui Oscuro sia felice. Lui è solo un’illusione…-
mormorò, avvicinandosi di un passo al suo avversario. – Io voglio che Fuuma
Monou sia felice. La persona a cui va il mio affetto e la mia fedeltà è
lui. Sai, io…Io avevo pensato di diventare il Drago della Terra, per farmi sconfiggere
da te, perché saresti divenuto allora il Drago del Cielo. Poteva avere un senso. Ma ho capito che non
è nemmeno questa la via.-
Il Kamui Oscuro lo guardava improvvisamente con diffidenza, quasi con odio. Lo colpì di nuovo, le gocce di sangue sembrarono volare ovunque. Kamui non si mosse. Invece allargò le braccia, e iniziò a creare una barriera.
Lentamente,
fragile ma bellissima, la barriera, un vortice di luce, avvolse la Torre e il
mondo.
-
Io voglio che sia felice, sì.- riprese, tra le lacrime, ma sorridendo. – Ma
qual è l’unica felicità per gli uomini? E’ vivere con i propri cari.
E
l’unico che sia rimasto a Fuuma Monou sono io.
Se
io cambiassi, lui sarebbe solo. Se diventassi il Drago della Terra, anche se
per amore, avrei fallito. Mi sarei snaturato, e avrei reso me e lui infelici e
prigionieri. Ma l’amore non è questo.
L’amore
è libertà.
Io
devo restare me stesso, anche per lui. E io sono così. Io amo la Terra, perché
ci sono persone che ho a cuore, e perché credo nelle persone. E perché c’è
Fuuma.
Fuuma,
di cui io voglio la felicità.
L’unico
modo perché Fuuma Monou sia felice, è vivere con me, su questa Terra. Per
questo non posso permettere che nessuno dei tre muoia. Io voglio salvare la
Terra, Fuuma e me stesso, per lui.
Tutto
questo, perché desidero che lui sia felice.
Questo
è il mio desiderio.
Io
sono pronto ad accettare il sacrificio di me stesso, lo sono sempre stato,
negli ultimi tempi. Ma se mi è concessa una preghiera…Io chiedo di vivere, per
la sua felicità.-
Le
parole risuonarono per un attimo, nel silenzio dell’altro, nel silenzio del
mondo che tratteneva il respiro.
Il
Kamui Oscuro fermò la spada, e sorrise.
-
Ma ciò è impossibile. Perché per salvare la Terra, dovresti uccidere me.-
Un
istante, e anche Kamui sorrise. Il Kamui Oscuro gli lanciò un’occhiata colma di
ira trattenuta a stento. Perché sorrideva? Non aveva compreso?
-
Non esaudirai dunque il mio desiderio?- domandò Kamui, abbassando la propria
spada.
-
No.-
Lacrime,
e un sorriso ancora più potente, sul viso di Kamui.
-
Allora non sei più il Kamui Oscuro, quello che vive per i desideri altrui. Non
lo sei più, se ti rifiuti di esaudire il mio desiderio.-
Il
volto del Kamui Oscuro divenne una maschera di terrore e follia.
-
Io…-
Allora
la Spada Divina del Kamui Oscuro andò in mille pezzi, tra le sue mani. Allora
lo sguardo nei suoi occhi cambiò, quando la luce spaventosa che vi albergava da
troppo tempo cedette il passo ad altro. Il cuore riprese a battere, e le
lacrime a scorrere.
Allora
la barriera di Kamui abbracciò tutta la Terra, e sanò le ferite inflitte e
ricostruì le barriere infrante.
E
il ragazzo, terminato il suo compito di salvezza, non fu altro che Kamui, e
corse ad abbracciare la persona inginocchiata davanti a lui, che non era altro
che Fuuma.
-
Fuuma!- Gridò il suo nome come fosse una preghiera, un incantesimo.
-
Kamui…- mormorò l’altro, tremando tra le braccia dell’amico. – Tu…-
La
sua voce era diversa, il suo tocco era dolce davvero, adesso. Le ombre erano
state spazzate via dal suo cuore.
-
Fuuma…Adesso basta, cancelliamo tutto, ti prego! Voglio dormire un secolo!-
Singhiozzava, ora, aveva scordato dov’erano e cos’era successo. – Voglio
svegliarmi e vivere come se non fosse mai accaduto niente!-
-
Kamui.-
Poi
il più piccolo perse i sensi, e l’altro lo sollevò con timore e soggezione,
quasi per ripagarlo in una sola volta di tutto quello che gli aveva fatto
prima. Lo portò via dalla Torre, lo ricondusse nel mondo dei vivi.
Continua…
Grazie
per essere arrivati fin qui.
Il
prossimo capitolo è l’epilogo.
*Harriet
va a farsi un tè, perché con tutti questi incroci di desideri le è venuto un
mal di testa storico*