Inaspettatamente
Ciao
a tutti! Era da un po’ che avevo questa idea in mente ma non sapevo come
svilupparla, all’inizio volevo fare un’One Short ma, mentre scrivevo, è uscita
un po’ più lunga di quello che mi aspettavo e l’ho divisa in quattro capitoli…
La
storia è già tutta scritta, devo betare solo gli ultimi capitoli, quindi
posterò un capitolo alla settimana.
Un
bacio e….
Buona lettura!
Ika90
1
- Una scoperta inaspettata
Novembre
2019
La grande casa dei Potter era stranamente silenziosa, erano
passati quasi due mesi da quando anche la più piccola di casa, Lily , era
partita per frequentare il suo primo anno alla Scuola di magia e stregoneria di
Hogwarts insieme ai suoi fratelli e a Potter Manor non regnava più il solito
scompiglio che la principessa di casa portava al suo passaggio, anche senza i
suoi fratelli.
Harry era uscito presto quella mattina per andare a lavoro
mentre Ginny, che quel giorno aveva la mattinata libera, in quel momento, stava
seduta sul bordo della vasca guardando con sguardo vacuo le sue mani che
continuavano a fare calcoli su calcoli e a tastare il suo ventre.
“Non è possibile!” urlò improvvisamente, rompendo l’insolita
quiete che regnava in casa.
Ricominciò a contare ma il risultato era lo stesso è dovette
arrendersi alla verità: lei, Ginevra Molly Weasley in Potter, all’età di
trentotto anni, forse, era di nuovo incinta.
Il mese scorso si era cominciata a sentire più debole ma non se
ne era curata, incolpando l’enorme mole di lavoro che si era ritrovata spesso a
svolgere a causa della sua nuova promozione a capo redattore della sezione sportiva
del Profeta, agli inizi di questo mese, invece, dopo essere andati a cena con
Ron e Hermione aveva vomitato tutto quello che aveva mangiato, ma non si era
preoccupata più di tanto scambiandola per un’intossicazione alimentare dato che,
l’indomani mattina, telefonando alla cognata aveva saputo che anche lei era
stata male.
I sospetti però gli erano venuti nelle ultime due settimane a
causa della forte nausea che gli veniva ogni mattina sentendo l’odore della
carta del giornale e dei frequenti cambi di umore, che il povero Harry doveva
subirsi.
“Quando è capitato? Da quando abbiamo avuto Lily siamo stati più
attenti” disse parlando tra se e se, arrossendo un po’ mentre i ricordi le
passavano per la mente.
Da quando l’ultima Potter era partita, nonostante sentivano
molto la mancanza della loro bambina e dei loro figli, lei e Harry avevano
tacitamente deciso di approfittare di quella fase per godersi la casa e
ritornare a fare la vita da sposini, cercando di recuperare un pò del tempo che
il lavoro di entrambi e il loro ruolo di genitori aveva sottratto ai loro
momenti d’intimità.
“Certo, ora ricordo! Eravamo appena tornati dalla stazione, la
casa era insolitamente silenziosa, avevamo entrambi il pomeriggio libero e ci
siamo, in pratica, saltati a dosso a vicenda” sussurrò accaldata, ricordando
quegli’attimi di passione e dolcezza passati col suo bel marito.
“Non posso stare nel dubbio, devo sapere!” disse alzandosi in
piedi e diriggendosi verso la porta.
“Dibby!” chiamo lei un attimo dopo.
Con un crac un piccolo elfo somigliante al defunto Dobby gli
comparve davanti, facendo un inchino.
“Che cosa desidera signora Potter?”
“Sto per uscire Dibby, forse mangerò fuori, se dovesse tornare
Harry in anticipo per piacere digli che sono fuori per delle commissioni e che
forse passerò da Hermione.”
“Come desidera Signora, ecco il suo mantello” mi disse il piccolo
elfo porgendomi quest’ultimo.
Stavo per uscire da casa quando la voce di Hermione, che mi
chiamava dal soggiorno, mi fece tornare indietro.
***
“Herm che ci fai qui a quest’ora? Non avevi un incontro al
ministero oggi?”
“Devo parlarti!” la interruppe la cognata, con un’espressione
allarmata.
“Cos’è ti è successo? Sai sono di fretta ma sarei passata da voi
più tardi quindi…”
“Ginny, credo di aspettare un altro bambino! Non so com’è potuto
accadere, cioè lo so, ho già due figli, ma…” come sempre, quando era agitata,
Hermione aveva cominciato a parlare velocemente e camminare avanti e indietro per
la stanza e la povera Ginny, rimasta di sasso alla notizia che anche la sua
migliore amica credeva di essere incinta, non riusciva più a seguirla.
“Herm! Calmati, fai un bel respiro e spiegati meglio, mi stai
dicendo che anche tu credi di aspettare un bambino?” domandò la rossa.
“Perché dici anche tu?! Non mi dirai che tu…” disse toccando il suo
ventre.
“Si, ho fatto i calcoli e stavo andando al S. Murgo per averne
la conferma o la smentita, a questo punto tanto vale che andiamo insieme, no?”
Hermione, scossa ancora dalla notizia, fece solo un cenno con la
testa e si avviò insieme alla cognata verso la porta.
Presero la macchina di Harry, non volendo rischiare
smaterializzandosi, e si diressero in verso l’ospedale magico.
In macchina regnò il silenzio, finché non si sedettero sulle
seggioline di plastica dell’ospedale per attendere il loro turno.
Fu Ginny a rompere il silenzio.
“Sono preoccupata Herm…”
“Anch’io, come me, tu hai paura che qualcosa possa andare storto,
vero?”
“Sì, ecco, non siamo già grandi per questo? Cioè, io sarei
contenta di aspettare un altro figlio…”
Ginny non poté continuare il suo discorso perché il Medimago le
chiamò e loro si precipitarono subito nel suo studio.
Il dottore le fece accomodare e incominciò subito a sottoporle agli
incantesimi di routine per i primi cinque minuti.
“Signore, che dirvi, congratulazioni! Lei signora Potter è nel
pieno del secondo mese, mentre lei, Signora Weasley, e all’inizio” disse
allegro il dottore.
Vedendo però le facce tirate chiese “ Volete per caso tirarvi
indietro? Siete ancora in tempo…”
“No!” dissero insieme le donne.
“Noi veramente siamo preoccupate per la gravidanza, non siamo,
come dire, troppo grandi?”
Il dottore cominciò a ridere e poi, cercando di darsi di nuovo
un tono, disse “ signore, non dite sciocchezze! Se non li avete ora i bambini
quando?”
“Se non sapessi che siete sposate con i due Auror più conosciuti
al mondo e se io non tenessi alla mia vita, ci avrei provato spudoratamente con
voi” disse il dottore, facendo loro l’occhiolino.
Le donne arrossirono per il complimento e rendendosi conto che
non c’era niente di cui preoccuparsi, si abbracciarono felici ed emozionate
all’idea che avrebbero di nuovo avuto un bambino da coccolare.
Uscite dallo studio andarono a prendere una tisana in una sala
da tè vicino all’ospedale, ridendo per ciò che aveva detto il dottore e delle preoccupazioni
che avevano inizialmente offuscato la gioia che provavano in quel momento.
Dopo aver preso qualche sorso della tisana energizzante e
mangiato qualche pasticcino fu la riccia a prendere la parola.
“Come credi che la prenderanno i ragazzi questa notizia?”
“Secondo me questa è la buona volta che a Ron viene un infarto”
disse la rossa ridacchiando.
“Che sei simpatica Ginny!” le rispose imbronciata “comunque io
mi preoccuperei anche per Harry, questa volta non se lo aspetta per niente”
“Già! Mi ricordo che quando aspettavo Albus è stato lo stesso e
gli ci sono voluti cinque minuti per assorbire la notizia, mi sono arrabbiata
parecchio quella volta, però, devo dire che quella volta si è fatto perdonare
subito” disse lei con un’espressione sognante.
Hermione sghignazzò vedendo l’espressione della cognata “Eh
bravo Harry, forse dovevo prendermelo io quando ne avevo le possibilità, non
che non ci abbia mai fatto un pensierino”
“Herm! ” disse furiosa e incredula la rossa alla migliore amica
di sua e di suo marito.
“Dai eravamo bambini era una cotta infantile lo sai e poi io
sono sempre stata innamorata di quel adorabile pasticcione di tuo fratello!”
disse lei seria, prima di scoppiare a ridere e dicendo “però la tua faccia era
impagabile quando l’ho detto ahahahahahah!”
Ginny sbuffo infastidita ma poi sul viso gli spuntò un ghigno
malandrino “Ho visto che, comunque, anche voi vi siete dati da fare da quando
la casa è libera, eh! Le ho visto le occhiaie di Ron due mattine fa!”disse lei ridacchiando
e facendo diventare rosso fuoco la faccia di Hermione.
“…comunque basta ora, siamo pari, dobbiamo invece pensare a come
dirlo a loro e ai ragazzi, a proposito secondo te come la prenderanno loro?”chiese
la rossa.
“Credo che Hugo accetterà subito la cosa, soprattutto se sarà un
maschietto, una volta mi ha detto che gli piacerebbe essere un fratello
maggiore come James, mentre Rose, non so, non ho mai parlato con lei di questa
possibilità”
“Conoscendo James, sono sicura che appena lo saprà farà il
buffone e comincerà a farci i complimenti davanti a tutti per farci
imbarazzare, fino a quando Harry non lo minaccerà di far vedere a tutti le foto
di quando era piccolo o raccontare qualche episodio altrettanto imbarazzante su
di lui, quando quei due sono insieme non si capisce chi dei due sia il bambino!
Per quanto riguarda Albus e Lily, loro sono molto uniti e non so
come la prenderanno questa notizia, in particolare Lily che è stata viziata più
degli altri due essendo l’unica femmina, finora” disse pensierosa Ginny.
“Credo che sia ora di andare, comunque, voglio passare al
ministero e dirlo subito a Harry!” disse euforica Ginny, cambiando umore
improvvisamente.
“Io non ci penso proprio a dire a Ron una cosa di questa al
lavoro! C’è il rischio o che gli prenda realmente un infarto o che tutto il
ministero lo venga a sapere oggi stesso, se vuoi, però, ti accompagno” disse la
cognata.
“Non c’è bisogno, ti riporto a casa, sarai stanca e poi mi viene
di passaggio per andare là” rispose l’altra pagando il conto per poi dirigersi
insieme verso l’automobile.
“Certo che io tuoi cambi d’umore fanno impazzire, povero Harry”
disse la riccia entrando nell’automobile.
“Lo so, mi dispiace anche per lui, l’altra volta gli ho fatto un
casino solo perché era rientrato più tardi dall’ufficio dopo una missione e
poi, un quarto d’ora dopo, l’ho rapito dallo studio e l’ho trascinato in camera
e…”
“Ho capito il concetto Ginny, non voglio sapere anche i
dettagli, posso già immaginare cosa è successo dopo…”
“Scusa mi sono lasciata trascinare dai ricordi, tu invece hai
cominciato a innervosirti per ogni cosa e a strafogarti col gelato alle
fragole?”
“Ho cominciato a sospettare di essere incinta quando l’altra
sera ho finito tutta la vaschetta da sola e quando Ron mi a chiesto dove fosse
finita gli ho risposto di andarsela a comprare da solo, povero c’è rimasto
malissimo!”
“Già, poverino!” disse Ginny posteggiando la macchina davanti
casa della cognata ridacchiando.
“Ci sentiamo questa sera o al massimo domani mattina per
raccontarci tutto, ok Herm?”
“D’accordo, ciao!” rispose lei chiudendo lo sportello dell’auto
e avviandosi verso la porta d’ingresso.
Ginny aspettò che l’amica entrasse a casa poi, prima di partire
si accarezzò la pancia, leggermente sporgente, e sorridendo disse “piccolo ora
ti presenterò a papà, sei felice?”