-Nick autore: Fabi_ (Fabi_Fabi sul forum).

-Titolo: Resistance

-Personaggi: Neville Paciock, Ginny Weasley, Luna Lovegood, Severus Piton,MinervaMcGranitt, Fratelli Carrow-

-Introduzione: Cinque personaggi, cinque modi per resistere. La guerra interna aHogwarts si sta combattendo, ognuno fa la sua parte.

-NdA: Le citazioni sono di Faletti, ad esclusione di quella con il nome dell’autore tra parentesi e della canzone. 

Questa raccolta (ho deciso di considerarla una raccolta), ha partecipato al contest 'Scontro Generazionale', di Mazza dove si è classificata seconda e ha vinto il premio emozione e il premio attinenza, e al contest 'Sulle Orme di Nessuno', di Aya Lawliet, dove si è classificata terza,vincendo anche il premio per la caratterizzazione dei personaggi. 

Sono soddisfattissima del risultato, ringrazio le giudici per i giudizi precisi e dettagliati (che riporterò dopo l'ultima storia).

Ho cinque banner, quindi li metterò uno per capitolo.

Ringrazio i lettori e chi eventualmente commenterà. Ogni vostro commento sarà graditissimo <3

Resistance.

Severus Piton.

Scegliere la strada più facile è solo un modo poco più onorevole per fuggire.

I fratelli Carrow erano spietati. Severus lo sapeva molto bene. Conosceva i loro metodi di persuasione e sapeva che avrebbero impiegato ogni mezzo a loro disposizione per ottenere le informazioni che volevano, ma fortunatamente aveva imparato a sfruttare i loro punti deboli.

I Carrow non volevano altro che udienze. Quando Piton li chiamava, passava ore a tesserne le lodi, a scrivere lunghe lettere al Signore Oscuro per renderlo partecipe della loro devozione.

La resistenza si combatteva su più fronti: da un lato i ragazzi, coraggiosi come lui non era mai stato; dall’altro lui, solo contro i due eserciti contrapposti. Gli Auror, pronti a imprigionare il traditore; i Mangiamorte, desiderosi di cogliere un segno d’infedeltà per prendere il suo posto.

Non l’avrebbero scoperto. Non ancora.

Scegliere la strada più facile era solo un modo poco più onorevole per fuggire.

Severus l’aveva provata, la semplice via delle Arti Oscure. L’aveva portato a distruggere tutto ciò che di caro aveva al mondo: la sua Lily, e con lei aveva perso anche l’anima. 

Ora tentava di rendere più facile la via ai ragazzi, che un giorno gli avrebbero permesso di non essere più necessario. Avrebbero posto fine al suo compito, troppo sporco per non lasciare segni su un’anima già macchiata.

Era difficile fingere. Più di quanto avesse mai creduto.

Vedere l’odio in tutti quelli che lo circondavano e il rispetto nei Mangiamorte e negli ottusi sostenitori del Signore Oscuro.

Molto spesso si immaginava il futuro, ma ogni volta vedeva la sua morte più vicina.

Non gli dispiaceva poi tanto, però aveva un desiderio: voleva che sapessero. Tutto.

Dal tradimento al tentativo di redenzione.

Voleva che capissero che lui aveva fatto il possibile per rendere la scuola sicura, che non c’era altro modo per tenere Hogwarts fuori dal controllo diretto dei Mangiamorte. L’unico che aveva era fare il gioco di Voldemort e contemporaneamente aiutare gli altri a resistere. A combattere.

Prima o poi ce ne sarebbe stato bisogno. Aspettavano l’arrivo di Potter e un giorno lui sarebbe arrivato.

Piton si era liberato di una parte dei suoi ingredienti per le Pozioni e si era preoccupato di far sì che Paciock e la Weasley si occupassero dello smaltimento.

Sapeva benissimo che sarebbero stati utili a qualcosa. Sperava, in cuor suo, che qualcuno fosse in grado di preparare qualche Pozione utile alla resistenza.

Questo era il suo compito. Ogni sera sperava che la fine si stesse avvicinando.

Spesso si chiedeva se non sarebbe stato proprio Potter a ucciderlo, o magari un professore di Hogwarts.

Era sicuro che qualcuno avesse capito. Minerva sembrava molto più amichevole nell’ultimo periodo: se all’inizio dell’anno lo salutava a fatica, ora capitava che gli sorridesse, che lo cercasse.

Nessuno dei due parlava chiaramente della situazione, ma sembrava che lei si fosse convinta che le cose non erano come sembravano.