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Autore: Tayr Seirei    09/01/2011    17 recensioni
Questa fanfiction rimarrà incompiuta. Nell'ultimo capitolo postato troverete un link al riassunto di come sarebbe dovuta finire.
Yuugi conta solo sedici primavere, ma la sua vita è già alquanto disastrata: famiglia quasi sempre assente, amici pressappoco zero; i bulli, a scuola, sovente lo scambiano per un punching-ball... Ma quando troverà una Lampada magica (Puzzle) con il relativo Genio (lo Spirito) che gli potrà offrire una scorta illimitata di desideri (finché non avrà trovato la sua vera volontà) la sua vita comincerà lentamente a cambiare... Sorgerà però un problemuccio da niente: tra lui e il Genio, inizialmente, non correrà buon sangue. Ma è pur vero che gli opposti si attraggono...
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Dark/Yami Yuugi, Nuovo personaggio, Yuugi Mouto
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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EDIT 09/05/14: Questo capitolo verrà ampiamente modificato a breve; per cui, se state leggendo la fanfiction per la prima volta, non prendetelo molto in considerazione - il tema rimarrà lo stesso, ma sarà esposto in modo del tutto diverso.

NOTA BENE: Avevo scritto questo capitolo (o almeno la prima parte) con l’intento di postarlo a Natale, ma per vari motivi ho completato la stesura solo ora. Per cui, voi rimandate il cervello indietro di due settimane e fate finta che sia Natale. No, sapete, è solo che nella prima riga viene nominato, e poi fa atmosfera ù.ù.
Oh, il qui presente capitolo è dedicato affettuosamente a Soe Mame, senza il cui sostegno, con tutta probabilità, vi sareste sognati un aggiornamento tanto rapido. E ora, buona lettura!




Capitolo Quattro


Gioco della sanzione!




Dai, dai, che tocca anche a te!
Morire ad oltranza, che male c'é!?
Tu prova a scappare
Raccomandati ai santi
Ma dovremo, alfine, morir tutti quanti!

E con questo, vi porgo i miei più calorosi auguri di buon Natale, buone feste e felice anno nuovo ^__^!
Poi, qualcuno provi a dire che non sono di animo buono.
- Wow, Melissa, quale slancio di divina bontà, da parte tua.
Si chiama Ispirazione, Autrice. E anche follia omicida: Babbo Natale si rifiuta di portarmi i MIEI MERITATISSIMI regali! E... e... quindi, stasera rimarrò a secco! *Buuuuuuhuuuuuuh!*
- Non che a me e/o i lettori freghi molto, eh.
Oh, ma io ve lo dico lo stesso, perché lo so. Lo so benissimo. Se non punteggiassi i capitoli con i miei caustici commenti, vi piangerebbe il cuore!
- ....... -
No, sapete, è che sono entrata nel Guiness World Record per la malvagità: 2009, 2010 e 2011! Dunque, secondo quel vecchiaccio, sono una bambina cattiva.
- ... Passiamo al capitolo, va'.
S-sì... sniff...! Be', almeno mi consolerò massacrando un po' 'sti due cretinetti pacioccosi. ^__^. *Tremate, tremate, le streghe sono tornate!*
Ordunque. Siccome io sono buona, dolce, cara, misericordiosa, bastarda fino al midollo, et cetera, questo capitolo sarà dal Point Of View di Yami. Regalo di Natale, sì. Tanto, la colpa del ritardo nella consegna è tutta dell'Autrice, e dunque!
E così, ritroviamo i nostri adorati cretinetti pacioccosi sulla via del ritorno, dopo la faticosa giornata.
Ecco Yuugi che camminava, di fretta, in mezzo ad una strada frenetica ed assolata, cercando di non far notare ai passanti l'insignificante taglietto che ha sul naso*, mentre il piccolo, coccoloso Genietto (...WTF?) *Melissa evita una tegola misteriosamente piovuta dal cielo.* era nascosto in una tasca come al solito; l'unica, microscopica differenza, era che Yuugi l'aveva legato strettamente con un lungo nastro di seta, di un colore indefinito, Ma-Orrendamente-Tendente-Al-Rosa.
NON chiedetemi perché Yuugi andasse in giro con un nastro di seta di un colore indefinito Ma-Orrendamente-Tendende-Al-Rosa.
NON lo so, e preferisco continuare a NON saperlo.
Entrambi, naturalmente, si trovavano in uno stato fisico e mentale ASSAI pacifico, come si poteva dedurre dal loro camminare in perfetto silenzio.
Yami fu seriamente tentato di asportate la riga precedente con un raschietto, visto che, tanto, la Narratrice si sarebbe rifiutata di cancellarla.
- Ma se di scrivere me ne occupo io!
... <.<
No, no e poi no, ragazzi!
Yami si impadronì del Microfono-Da-Utilizzarsi-Solo-Ed-Esclusivamente-Per-Le-Dovute-Seghe-Mentali. Dovete prendere quelle parole come: Yuugi mi ha categoricamente negato di fare alcunché ovvero, quindi, anche di respirare, se possibile.
Grazie alla mia
bronzea culattica, (Su cui YUUGI VUOL METTERE LE MANI, lo so, ne sono strasicuro, per quanto lui neghi con tutte le sue forze! Ma perché la gente non è mai sincera!?) però, sono un Genio, e di respirare non ne ho bisogno.
Altrimenti, sì, sarei stato fot-

D'accordo, d'accordo, il PoV è tuo, ma datte 'na calmata!
Yami sospirò. Sì, sì, come preferisce.
Così arrendevole? Oddei, mi auguro che non venga su un capitolo da Crisi Depressiva Integrale. Tuttavia, nel complesso di queste disavventure, Yuugi non era il solo ad apprendere nuove lezioni. Oh, nossignore, pure Yami stava imparando parecchio.
Come, ad esempio, un'altra, ennesima, Sacrosanta Et Innegabile Verità della vita.
Avete presente gli uke? Quegli affari carini, pucciacchiosi, coccolabili (E ripulibili in lavatrice solo sotto i 30°... ehm, no, questa non ci stava!) e taaaanto tenerelli?
Ecco. Scordatevi tutto ciò che credevate di sapere su di loro.
In realtà, sono creature diaboliche, vendicative, sadiche (per non dire Patetici Manipolatori Emotivi), che si divertiranno a torturare il proprio seme con richieste assurde, da mane a sera, convincendoli con un paio di sbrilluccicosi occhioni da cerbiatto.
Una delle cose più IMBECILLI che si possa fare, in assoluto, è scatenare l'ira di uno di questi demonietti. E Yami lo stava capendo, seppure con un certo ritardo.
Certo, però, che da un affarino così maledettamente puccioso, uno non se l'aspetterebbe
mai!
*Spostiamo leggermente l'inquadratura, ora, fuori dalle tasche*.

*Non chiedetemi neanche COSA ci faccia o COME faccia ad entrarci, una videocamera, in un taschino. Queste cose trascendono l'umana comprensione.*

-
Oh, su, Yuugi! Non tenermi il broncio! - La vocetta depressa del genio si levò da una delle tasche del ragazzino.
- Il broncio? - ripeté incredulo il "protetto". Fossimo tutti Protetti come a lui, allor!
- Il broncio!? - Un sorriso pericoloso sulle labbra di Yuugi. Che nessuno vide, visto che aveva ancora la testa arrotolata nella sciarpa. Ma io so ogni cosa. - Non è mia intenzione tenerti il broncio. Io ti voglio magistralmente ELIMINARE dalla faccia di questo UNIVERSO! C'è differenza!
- Ma... - Stavolta fu Yami, a mettere su un broncio. Piuttosto kawaii, fra l'altro. Perché Yuugi aveva la testa tanto dura, Ra benedetto, e Osiris pure...? Non era stato poi tanto malvagio! Giusto un po' cattivello, ecco. Mi dovrò pur divertire, no?
- Potresti perdonarmi! Sei una persona buona e generosa, tu!
Sì, così buona e generosa che infinocchiarti quasi, quasi, non è nemmeno divertente.

- Perdonarti un par di palle. - rifiutò subito l'altro, scontroso come mai prima d'allora.
- Io sono della filosofia occhio per occhio, dente per dente!
- Quattro per quattro sedici... Eh?
Oddei, non stavo ascoltando! Adesso non mi rivolgerà più parola per un mese...

Yuugi si impalò in mezzo alla strada. Rimase perfettamente immobile, come una piccola palma magicamente spuntata dall'asfalto.
(OO ODDEI, HO CAPITO! Anche la bassezza di Yuugi è spiegabilissima: è un cucciolo di palma! Sapete quanto ci mettono gli alberi a crescere, no!? In realtà, ha già raggiunto un'altezza invidiabile.
- Un cucciolo... di palma...?
Oh, Ra, come sono intelligente! *Fa la ola*.
- ._____. )
Notate, peraltro, che il ciccino si era fermato fra le auto che tentavano disperatamente di non spiattellarlo come una frittella, ma questo è un altro discorso.
- Yami, sei davvero un idiota.
Non so perché,
concluse Yami, fra sè e sè ma ho come la brutta sensazione che sia la frase più sincera e sentita mai pronunciata dalla sua bocca. SIGH.
- E adesso, a casa!


Ciò che segue, è un piccolo monologo mentale del genietto.
Lo so, lo so, sono troppo buona. *E Melissa andò, fischiettando, a lucidare la sua mazzafrusta*.
Okay, non sono uno stinco di santo.
Me ne rendo pienamente conto: ho gettato due persone da una finestra, non avrei esitato a fare lo stesso con Honda solo perché, al vederlo, non mi ispira troppa simpatia; da quando sono qui, mi sono inventato tutto il possibile (E pure l'impossibile e l'Altamente Improbabile) pur di tormentare questo nanerottolo che mi è toccato in sorte. Un nanerottolo grazioso, OK, ma sempre tappo.
D'accordo, non sono molto buono.

Ma figurati ^__^.
Eppure...

Yami si guardò intorno. Era decisamente incredulo. Come aveva potuto una creatura tanto dolce, carina e pucciosa - sì, sì, Yuu-chan. - essere così perfida...? Avere un'idea tanto crudele e malsana? Blasfema, perfino.
Ribadisco: non sono molto buono.
Ma, santo Ra...
COME CAVOLO GLI E' VENUTO IN MENTE DI CHIUDERMI IN UN BARATTOLO DI MARMELLATA!?
MARMELLATA! DI CILIEGIE!

Ebbene, sì: una volta arrivati a casa, Yuugi aveva acciuffato il genietto dalla collottola, senza nemmeno liberarlo dal nastro, per poi schiaffarlo in un barattolo di marmellata e chiudercelo dentro. Dopodiché, aveva sistemato il suddetto barattolo su una mensolina abbandonata, in camera sua, e si era dileguato.
Osserviamo il lato positivo, mon tresor: quando uscirai da lì, avrai uno splendido aroma di ciliegie sulla pelle! Certo...
... Sempre SE Yuugi ti farà uscire. Buahahahahah!
.. A volte vorrei veramente tornamene a dormire nel Puzzle.
Si disse Yami, mentre meditava se prendere a testate il coperchio del vasetto fino alla morte. Almeno, quella, sarebbe stata una fine dignitosa.(Crepare in un barattolo di marmellata...? Oh, sì, indubbiamente.) E no, credetemi, per dire una cosa del genere, uno dev'essere davvero disperato.
E io supplicherei tutti di notare che, due righette fa, ho proferito un magnifico "Buah" in sostituzione al vecchio "Muah". Come sono fashion!
Eh-ehm. E così, Yami era finito in punizione. Legato e rinchiuso in un barattolino.
Di marmellata. Di ciliege.

... Che NESSUNO osi pensare "Si fa anche con i bambini piccoli, quando li chiudi nel box!".
E non era arrossito, no, no, assolutamente! Nulla avrebbe mai potuto far arrossire quel genio della pelle bronzea! Perché lui era libertino e lussurioso, lui...
... Non aveva mai dato neanche un bacio sulle labbra.
E non aveva la BENCHE' MINIMA IDEA DI COME DIAVOLO SI FACESSE!

E faceva tanto lo sborone con Yuugi... ah, santa pazienza.
Ma questo rimarrà un segreto tra Yami e i lettori, dunque, non c'è alcun problema.
Avrebbe potuto liberarsi abbastanza facilmente, in verità, con la sua forza o la magia.
Però Yuugi gli aveva ordinato di non fare niente, trovando almeno quindici sinonimi di niente e, per sicurezza, gli aveva fatto firmare un piccolo contratto completamente vincolante.
Solo che, poi, Yuugi si era rifiutato di firmare il contratto col sangue ç.ç.
No, dico, vi rendete conto? In questo capitolo non c'è nemmeno una miserrima goccia di sangue! Neppure UNA!
- Melissa, ti assicurò che fra un po', il sangue di qualcuno scorrerà a fiumi.
Seeee, certo... Torniamo a Yami, va'.
Un genio deve obbedire al proprio padrone. Sempre, sempre, sempre.
Per quanto il tuo padrone sia un puccioso nanetto con piccoli problemi di isteria...

Era pur vero, però, che quei piccoli problemi di isteria glieli aveva fatti venire LUI in persona...
Con la sua cattiveria...
D'accordo, l'ho già detto, non sono tanto buono. Anche se...
Non capisco PROPRIO cosa ci sia di male nel buttare qualcuno giù da una finestra!
Al massimo crepa, no? Fine delle sofferenze terrene! Tutt'al più, dovrebbe ringraziarmi!

Ovviamente concordo ^__^.
Yami si alzò faticosamente in piedi (Sì, era DEL TUTTO legato.) e si avvicinò alla parete del barattolo, che lo separava del resto del mondo come una vitrea prigione, simile in tutto e per tutto al metaforico cassetto in cui la gente spesso e volentieri rinchiude i suoi sogni, le sue speranze, i suoi bollenti spiriti, esattamente ciò che Yuugi aveva fatto, quindi, intrappolando là dentro l'unica persona che potesse aiutarlo a scampare alla quotidiana grigia monotonia dei suoi giorni e-
YAMI, SVEGLIA! E poi avete pure il coraggio di lamentarvi per la MIA narrazione, santi numi!?
- E Ra, mi sto sbizzarrendo per aggiungere un tocco di fair play a questa storiella!
E' un pochino melodrammatico, però, sai...
Va buo', senti, compi qualcosa di utile e descrivi l'arredamento della stanza, che in cinque capitoli, ancora nessuno si è preso la briga di farlo.
- La Narratrice sarebbe lei - fa notare lui, indispettito.
Appunto. Ti pare che possa perdere prezioso tempo della mia esistenza in cose futili come le Malvagissime Descrizioni!? Tanto lo so che, se il soggetto descritto non ha due belle chiappe + pettorali scolpiti, tutti i lettori saltano la descrizione a piè pari!
- … Se lo dice lei.
La Voce della Sapienza. Muahahahah!

In ogni caso, Yami si degnò di studiare meglio la stanza, cosa che, nei suoi due giorni di permanenza, non aveva ancora fatto.
E vide... Libri. Un mucchio di libri. Tantissimi, libri.
...
....
OH MIO RA, SONO ALLERGICO ALLA POLVERE!

Ti sconsiglio caldamente di entrare nell'ufficio dell'Autrice, allora.
No, no, dico sul serio!
Yami sgranò gli occhi, agghiacciato. Con tanta polvere, poi, mi si squamano tutte le ali! E non credo PROPRIO che Yuugi me le massaggerebbe con la crema idratante!
Il genio si fermò, colpito dalle sue stesse parole. Perché, lui voleva che Yuugi gli si massaggiasse le ali...?
(Ali? Io avrei giurato ci fosse qualche altra cosa, nel montepremi...!).
E... come mai, nonostante una metà abbondante del suo cervello fosse sconvolta dal pensiero "Se-Iniziassi-A-Perdere-Le-Squamette-Sarei-Decisamente-Meno-Figo", l'altra aveva invece nobilmente riflettuto: "Tutti questi libri... dev'essere una persona molto sola...".
Naturalmente, in quei due giorni, non aveva pensato granché alle condizioni/rapporti sociali del suo protetto, troppo preso dalla propria marpionaggine, e dai vari tentativi di conquistarlo, per notare i suoi occhi tristi.
.... Sono davvero un cretino.
Concordo anche su questo, biondino, per quanto tu sia un cretino davvero seducente.
....
Okay, Yami cominciava a sentirsi lievemente in colpa. Ma pochino, pochino.
Quando, poi, Yuugi fece il suo ingresso nella stanza con gli occhi lucidi e arrossati, ECCO, allora si sentì veramente uno stronzo.
... Ma fare il cattivo è così figo...! ç.ç
- Yuugi... - lo chiamò piano.
L'unica, singola, occhiata che Yuugi gli lanciò, per poi sedersi alla scrivania e dargli le spalle, gli fece capire molte cose. Tipo, ad esempio, che stava rischiando di essere scuoiato vivo. Ma Yami non si sarebbe arreso, oh, no! Poiché lui era un MITO!
"L'importante è dirselo da soli!"

- Mi dispiace!
All'istante, Yami si morse la lingua, terrificato da ciò che aveva appena detto.
Era sicurissimo di non conoscerlo nemmeno, quel verbo!*2
Anche Yuugi si volse di scatto, sconvolto, lasciando che Yami gli vedesse il viso.
Oh, non starà ancora...

- Non ti credo! - esclamò il piccolino, trattenendo i singhiozzi. - E non sto piangendo! Questa camera è talmente polverosa che ho finito col diventare allergico anche io, e siccome è un'allergia che si manifesta solo quando mi trovo in un certo periodo (Un certo periodo!? O_O), al momento ha deciso di mostrarsi irritandomi i bulbi oculari! Ma non sto piangendo!
... piangendo...? -.-
Andiamo, Yami lo vedeva benissimo.
Quel ragazzino tanto puccioso, al solito, ora era arrabbiato.
Era inviperito.
E, soprattutto, era in lacrime.
No, Ra, tutto, ma le lacrime no.
Io...

Lo osservò mordersi le labbra, nel tentativo di contenersi. E passarsi una manica sugli occhi, in fretta, perché quei lucciconi la piantassero di cadere da soli.
E' colpa mia.
No, davvero...

Il più piccolo si schiarì la voce, preparandosi ad una sfuriata. Di quelle storiche.
Yami rimase lì, accovacciato nel vasetto, a scrutarlo con occhi vitrei.
Io non...
Io non resisto!

- DANNAZIONE, YUUGI, SEI TROPPO KAWAII!
*Sdeng*.
Ehm."Sdeng" sarebbe il simpatico, quanto breve, metodo onomatopeico per farvi comprendere che qui, ogni singolo essere vivente, è appena stramazzato al suolo per lo shock.
Io, ovviamente, no. Ho Julius, la spranga della mia vecchiaia ^__^!
Oh, tanto per: era la prima volta che Yami si lasciava sfuggire un grido, in tutta la Fanfic.
- No, no, dico sul serio! - proruppe il Genio, oramai irrecuperabile, con uno Yuugi esterrefatto che lo ascoltava, silente, dal pavimento. - Come diamine faccio ad essere cattivo, o a far finta di sentirmi in colpa per essere stato cattivo quando tu non eri così kawaii o almeno non così tanto da impedirmi di essere cattivo perché effettivamente riuscivo a resistere all'impulso di stritolarti e coccolarti e sbaciucchiarti ogniqualvolta il mio sguardo si posava su di te o sul tuo bellissimo culo, eh!? Spiegamelo!
- Be'... - prese la parola Yuugi, titubante, mordicchiandosi le labbra. - Credo che...
Sììììì? Tutti pendiamo dalle tue labbra, Yuu-chan!
- Credo che questa battuta, sul copione, non ci fosse!
Silenzio sepolcrale.
Cioè, tu mi stai dicendo che... 'sta colossale idiozia... avrebbe addirittura un copione...?
-
Ovvio che ce l'ha, Melissa. In base a cosa staresti narrando, di grazia?
Ma, veramente, sto improvvisando ^_^!
*Stonk*. Altra graziosa onomatopea, ma questa significa che l'Autrice è crepata. Amen.
- Certo che non c'era sul copione - sibilò Yami - Sei tu che, con la tua inarrestabile pucciosità, mi spingi a gesti estremi! E ora sei lì, sul pavimento... a piangiucchiare... - Se non fosse stato legato, plateale com'era, avrebbe messo le mani sul cuore. - Mentre io sono chiuso qui e non posso nobilmente soccorrerti facendo valere tutto il mio animo cavalleresco! Ti prego, liberami!
Il piccolo genio implorante, gli occhietti d'ametista languidi e una vocina supplichevole.
Iddio, è troppo davvero.
- Questa era la prima volta che qualcuno faceva dei complimenti al mio fondoschiena... - rimuginò Yuugi, con un delizioso rossore che gli tingeva le gote - E le tue argomentazioni sembrerebbero convincenti. Quindi...
Momento di estrema suspence.
Alzate tutti le mani...
Fate "Oooooh"....
(Andate a svaligiare la gioielleria all'angolo e portatemi il ricavato...)
Tenetevi pronti...
State fremendo, vero...?
Ora, il grande oracolo vi darà il responso sul vostro destino...
Lo sentite, il battito che vi rimbomba nel petto!?
- MELISSA, UNA MOSSA!
Uh, pure l'assonanza. Sono lusingata. Allora, a voi!
Yuugi sorrise angelico. - La mia risposta è, ovviamente, no.
COSA!?
- COME SAREBBE A DIRE, NO!?
Le ginocchia di Yami cedettero. Non mi crede! Pigolò mentalmente.
Era prigioniero, legato e, sebbene non l'avrebbe mai ammesso, lievemente esaurito da quella lunga, lunghissima giornata: ora, avrebbe solo voluto spupazzarsi Yuugi in santa pace, senza tanti problemi sentimentali!
Insomma, me lo merito pure io, un lieto fine!
Si risollevò da solo, agguerrito. Anche se sono cattivo! Sono troppo bono per fare una brutta fine, diamine!
Traendo la forza da-dove-non-si-sa-quindi-non-chiedete, si rimise in piedi.
- Yuugi, sono dei Gemelli. E' normalissimo, che mi comporti da impudente don giovanni! Tutta colpa dell'astrologia!
Che tutti i lettori dei Gemelli mi perdonino.
Yuugi sgranò gli occhi viola: in effetti, basandosi sull'Oroscopo, non aveva neanche tutti i torti...
- E poi, c'è anche da dire che la storia, non la sto mica scrivendo io!
Che tutti i lettori, e basta, mi perdonino di nuovo.
- Non sono cattivo, mi scrivono così!
... Per quanto debba ammettere la genialità dello splendido scarica barile di cui sopra, sembrava proprio che il ragazzino, decisamente silenzioso, non volesse sentir ragioni.
- E...
Yami esitò.
Yuugi continuava a fissarlo.
Il nonno russava.
Una macchina passò.
Un ragnetto, nella sua tela argentea sul soffitto, morì per arresto cardiaco.
Non avrebbe mai saputo che ad ucciderlo era stato il suo stesso figlio, tramite uno Spider Note.
Ma questo non c'entra assolutamente nulla, lasciate pure perdere.
Insomma, Yami non aveva il coraggio di dire quello che avrebbe voluto. Con sommo sforzo di volontà, mise da parte l'orgoglio ed esordì: - Sarò sincero. Non sono affatto dispiaciuto per quello che ho combinato, proprio per niente.
A Yuugi, per poco, non andò di traverso la saliva. - Ma sei veramente un-!
- PERO' - lo stroncò subito Yami, fulminandolo con un'occhiataccia - Mi dispiace moltissimo... - Pausa a effetto.
- ... Per averti fatto piangere.
*Diamo alle fangirl il tempo per sospirare adeguatamente, di fronte a cotanta pucciosità.*
Yuugi distolse lo sguardo, intanto che Yami arrossiva tenuemente. (Quindi non se n’è accorto, ah, ah!). - Nel momento in cui ho visto le tue lacrime, ho avvertito una dolorosa fitta alla milza.
E' troppo romantico...!
- Una fitta a che cosa? - ripeté Yuugi troppo incredulo perfino per avvampare.
Al cuore, certo. Tsk. Come se fosse facile, per il povero genio, fare un'uscita così sdolcinata senza farsi cariare i denti da solo.
- Alla milza, sì! E' la sede delle emozioni dei geni, va bene!?
Stava consapevolmente dicendo UN'ENORME CAZZATA, ma pur di salvare l'onore, Yami era disposto a tutto.
Il giovane continuava a scrutarlo, con un'espressione indecifrabile.
Ad un tratto, gli angoli della sua bocca si sollevarono, e...
... e Yuugi sorrise per la prima volta da quando si erano conosciuti.
Con conseguente prevedibile reazione del marpione.
.. OO
Oh!
Oddei... oddei... ODDEI!

Un'altra sospetta, sinistra fitta nel suo petto. E stavolta, decisamente, non si trattava della milza.
Beatamente inconsapevole della confusione circa il riconoscimento degli organi interni da parte del suo genio, Yuugi girò sui tacchi. - Yami, sei libero! - scrollò le spalle e fece per andarsene: - Esci pure di lì quando più ti aggrada!
- No.
Ma prima che potesse filare via, Yami, nell'ordine: a) si liberò dal nastro; b) schizzò fuori dal barattolo; c) si rimise lo smalto nero fosforescente, per vederci anche al buio (Anche se in effetti, i geni, ci vedono già di loro, al buio...); d) passò in lavanderia a recuperare il famoso completo da torero; e) però si tenne i vestiti che aveva addosso; f) mise le mani sulle spalle di Yuugi, bloccandolo, e gli soffiò, malizioso, in un orecchio: - Non crederai di scappare, adesso, vero?
- E cosa vorresti farmi, sentiamo...? Vuoi vendicarti!?
Vipregovipregovipregoviprego, fate qualcosa di sconcio!
Yami sbatté le palpebre, confuso: - No. Volevo solo chiederti se potevo abbracciarti.
Lo disse con una vocina tanto triste, e un visetto tanto malinconico, che Yuugi non seppe resistere, e fece un cenno affermativo.
Al che, l'altro lo strinse affettuosamente a sè, facendo tintinnare i cuori di entrambi.
- Tintinnare, Melissa...? - L'Autrice, vagamente paonazza. E' un po' sensibile alle cose kawaii, sapete.
Comunque, sì, volevo un verbo puccifero **.
- Ehm.... - mormorò Yuugi, cercando di staccarsi, almeno un pochino, dal petto scultoreo del nostro genio preferito, per quanto tale posizione fosse una delle più piacevoli che gli fosse mai capitato di...
- Sì?
- Yami, per quanto apprezzi il gesto carino, la tua affettuosa morsa mi starebbe stritolando. Se ripensi alla tua forza sovrumana...
Un ossicino di Yuugi fece "crack".
- Oh!
Il genio mollò la presa, lasciando che le sue braccia scivolassero piano lungo la schiena di Yuugi, per non causargli qualche trauma alla spina dorsale. Casualmente, tra l'altro, le sue mani sfiorarono anche quelle cosette rotonde che, tradizionalmente sono poste in fondo alla schiena.
Sì, avete capito bene. Lo ha appena palpato ^___^.
- YAMI, SEI UN MANIACO! - esplose Yuugi - GENIO CATTIVO, A CUCCIA!
- Ah. ah, ah! - ridacchiò l'altro, con un sorrisone a cinquantatre denti, svolazzando lontano da lui, a distanza di sicurezza. - L'avevo detto, io, che hai un culo magnifico!
In realtà, Yuugi era diventato fucsia e Yami color mandarino, ma visto che stavano accuratamente evitando di incrociare gli sguardi, nonostante le grida, non ci furono osservazioni di sorta. Proprio due scemotti... .____.
Se lo guardassi in faccia adesso...
rifletté il genio-da-lassù
... credo che gli salterei addosso.
Credo. Insomma, non sono mai saltato addosso a nessuno.
Ma potrei farlo.
Non sarebbe male, per niente...

Uno sbuffo seccato da quello che, si rese conto solo in quel momento, ormai considerava il suo partner,
fermò le sue riflessioni.
- Basta, io me ne vado a dormire! - Era piuttosto imbronciato, Yuugi (e imbarazzato, si vedeva!), ma tanto carino...
- Veramente sono solo le cinque del pome-
L'altro si rintanò sotto il piumone, ignorandolo. - Yami, mere da: non approfittare del mio sonno ristoratore per sfiorarmi/baciarmi/toccarmi/sfilarmi casualmente i pantaloni/infilarti sotto le coperte con me/fare qualsiasi altra cosa riterrei stupida, okay?
Yami incrociò le braccia sul petto. - Se pensi che delle disposizioni così precise possano fermarmi, sappi che...
Stava parlando a vuoto: Yuugi si era già addormentato.
Yuugi. Il suo partner. Sorrise. Ti chiamerò Aibou, ti va?
Ti risponderebbe volentieri, probabilmente, se non fosse addormentato OO.
Era tanto per dire, Ra benedetto!

Mpf. La sua attenzione si riconcentrò su Yuugi.
Che peccato, che ancora non potesse essere del tutto sincero con lui...
Si stava affezionando, giocando con il fuoco. E avrebbe finito con lo scottarsi di nuovo.
Osservò ancora quei lineamenti dolci, ora distesi e sereni, e il petto che si alzava e abbassava regolarmente, al ritmo del suo respiro. In particolar modo, un certo punto anatomico esercitava una forza quasi magnetica sul suo sguardo...
No, aspetta, non dircelo.
Pensavo alle labbra!
Puntualizzò il Genio, piccato.
Oh, sì, certo, come no. Secondo me era un qualcosa più, come dire... vicino ai Paesi Bassi, comprendi?
Se, se, come vuole.

Tornando all'ameno quadretto e il marpione alato.
Durante il sonno, Yuugi pareva tanto un qualcosa di tenero e morbidoso, di quegli affarini a cui vorresti tritolare le guance per bene e-
- Yami, LO SAPPIAMO CHE SEI COTTO COME UN ARROSTO, vai avanti!
(Oh, per una volta non ha redarguito me, OLE'!).
Peccato, davvero peccato, che quell'espressione così beata presto sarebbe svanita dal suo volto.
- Dormi, passerotto, dormi - sussurrò Yami tendendo una mano. - Finché avrai un qualche ricordo con cui riempire i tuoi sogni.
Il suo sguardo si rabbuiò, e la mano ricadde prima di sfiorare quella fronte candida.
Ma poi non dire che non ti avevo avvertito...

Non per rovinare il momento melodrammatico colmo di pathos, dolci sentimenti, segreti inconfessabili e tante care cose, ma in effetti NON L'HAI AVVERTITO!
-... Narratrice, ma ci trova tanto gusto a smontare le scene cult?
Per la verità, sì. Mi diverto con poco. Per esempio, sputando le cingomme per terra e aspettando che qualcuno le schiacci. Sapessi le risate!
- ... -
Mah.

Fintanto che era in scena, comunque, lo spettacolo doveva continuare.
Perciò, tanto valeva godersela.
Anche se alla fine si fosse ritrovato con il cuore spezzato. Di nuovo.
Ti prego, non dire queste cose, che altrimenti mi commuovo ç.ç!
- Melissa, smettila di scassare le capsule-monsters!
*Questa sì, che è un'imprecazione. 'Fanculo ai filler americanizzati.*
Mi sa che me ne vado a dormire anche io! Facendo i pervertiti e malvagetti, ci si stanca un casino! Anche se...

Fissò Yuugi, poi il soffitto, dopodiché le sue alucce stanche, e tornò a Yuugi.
... Dove cacchio dormo?

Yuugi aveva vietato un bel po' di cose, certo, anche di infilarsi sotto le coperte con lui.
Però, non aveva menzionato il "sopra le coperte".
Muahahahahah, che Genio sono! Con la maiuscola!
Yuugi, aspettami!

Okay, cali il sipario, sparite tutti!
"DIUERU" STANDBY! - Ah, ho sempre sognato di dirlo!

Capitolo Quattro - Fine.





*E per compiere la suddetta azione, non ha trovato nulla di meglio che avvolgersi completamente la testa con una sciarpetta colorata, da cui spuntano solo alcuni ciuffi di capelli neri/rossicci.
... Pare una palma deambulante con il raffreddore, insomma.
E no, vederlo non era affatto inquietante, è una vostra impressione!

*2 - E' solo che sono troppo figo per chiedere scusa, tutto qui!
- Eh, certo. Beata gioventù.
- Sa, Narratrice, avrei anche tremila anni più di lei.
- Io, invece. ho una spranga di ferro più di te e, soprattutto, la tastiera dalla parte del manico, con tutto ciò che la cosa comporta riguardo i tuoi rapporti amorosi ^___^.
Sì, lo so benissimo che le tastiere non hanno manici.
- O_O Ma sei una ricattatrice, tu!
- Preferisco la definizione "Pazza furiosa", sai com'è.
*E fu così che Yami corse a farsi consolare da Yuugi OO*.



YOH!
Stavolta sarò davvero stringatissima: devo fare in fretta ed ho proprio POCO tempo!
Gli auguri ve li ha già simpaticamente fatti Melissa, ma li ripeto anche io: Buon
Anno Nuovo A Tutti!
Rieccomi qui, con un aggiornamento anche abbastanza puntuale, dopo l'ultimo, terrificante, ritardo! Avrei dovuto postarlo ieri notte, ma non ha funzionato il wireless... =_____='. Il capitolo mi è uscito un filino strano, temo... ò___ò stavo sperimentando il PoV di Yami per la prima volta, spero sia venuto fuori decente ç__ç!
Il ritmo è leggermente più "calmino" rispetto a quello dei predenti, e meno assurdo, visto che, tecnicamente, parlava di una situazione tesa. Con questo, abbiamo introdotto alcuni dei misteri principali della trama e concluso il primo "archetto narrativo" della fanfic, visto che ora, il rapporto avrà davanti solo una magnifica strada in salita!
EDIT: Sì, lo so, sono da prendere a scappellotti, avevo promesso di rispondere alle recensioni entro la sera dopo... Oh, be'. Confido nel vostro perdono. Sappiate che, però, vi sono grata per ogni singola rece e me le ricordo tutte!
Ora vado, alla prossima!
Bye!



  
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