Salve a tutti colore che sono entrati per leggere o solo per vedere questa qua cosa vuole!!!

Contenti che ho aggiornato, VERO???

Anche se questa storia non è molto amata come le altre che ho scritto, non so il perché è quella che mi piace di più . Era da tantissimo tempo che non mi divertivo a scrivere così tanto con questa ff e love_shop( un'altra mia storia ) Quindi mi dispiace, ma mi dovrete sopportare tantissimo, perché l'aggiornerò quasi ogni giorno ( se non ho problemi )

Adesso voglio ringraziare tutti coloro che hanno aggiunto la ff tra i preferiti e i seguiti, ma in particolare grazie ai due angeli che hanno recensito lo scorso capitolo.

Vi lascio al capitolo.

Finalmente ero riuscita ad abbandonare quel luogo dove non vi era nulla, quando mi ritrovai di nuovo sulla Terra insieme ad Alexander.

Stavo seduta su un albero ed osservo quello che succedeva sulla spiaggia della Push. E ciò che i miei occhi fissavano era spaventoso.

3 capitolo: sono morta?

Jacob era appena uscito dalle acque del mare con qualcosa fra le sue possenti braccia. Mossi la testa in avanti e socchiusi gli occhi cercando di mettere a fuoco quello che stava succedendo. Tra le sue braccia vi era il corpo di una ragazza dalla pelle chiarissima con addosso dei vestiti strappati.

“ Forse è Victoria? Finalmente l'hanno acchiappata “ pensai dentro di me, felice. Ma durò poco.

Jacob posò sulla sabbia il corpo morto e quello che vidi mi fece venire la pelle d'oca: ero io cioè il mio corpo.

<< Non può essere >>

<< Invece sì >> mi disse Alexander osservandomi << ho vinto la scommessa >>

Non risposi. Ero ancora troppo traumatizzata da quello che stavo vedendo per aprire bocca e mandarlo a quel paese.

Jacob era inchinato accanto al mio corpo e accarezzava le mie guance con delicatezza mentre tutto il suo corpo era scosso dai singhiozzi

<< Oh Bella, perché lo hai fatto? Perché ti sei suicidata? >> i suoi occhi si riempirono di lacrime << La colpa è di quei maledetti sanguisughe, di Edward. Perché mi hai lasciato? >>

Mi misi in piedi e sentì le lacrime agli occhi pronti ad uscire

<< Jacob, sono qui. Alza lo sguardo e guardami. Ti prego JACOB! >> Ed anche se urlavo lui non mi sentiva.

<< Stupida, ma sei impazzita o altro? Se qualcuno ti dovesse vedere, rimarrebbe di certo sconvolto. In questo mondo tu sei morta >>

<< No Alexander, no. >> e faccio un salto in aria. Se fossi morta davvero cadendo non mi sarebbe successo nulla, almeno speravo.

Cercavo di rimanere tranquilla, ma quando mi accorsi di aver saltato davvero da molto in alto iniziai ad avere molta paura. Ben presto, però, la paura si trasformò in adrenalina e tutto intorno a me cominciò a muoversi lentamente. Posai le mie scarpe sull'erba come se stessi camminando assorbendo l'impatto sulla punta dei piedi.

<< Forte! >>

<< Sono lieto di vedere che ti stai divertendo... possiamo andare? >> e mi ritrovai Alexander dietro di me.

<< No, non vengo da nessuna parte con te. Io non sono morta! >>

Iniziai ad inoltrarmi nel bosco senza una meta, ma solo con il desiderio di allontanarmi e di cercare di mettere apposta i pezzi della mia vita.

<< Le donne >> e sbuffando Alexander mi seguì senza dire più nulla.

Ripensai a quello che era successo in questi pochi minuti, ore, forse giorni?

“ Ho perso il conto del tempo e questo è davvero molto grave. Ma infondo quando si ha l'eternità cos'è il passare dei giorni? L'eternità? “ questo pensiero mi provocò un brivido su tutto il corpo “ come potrò vivere per sempre senza Edward, senza il suo amore? “

Ed intanto il cielo cominciò ad inscurirsi e spuntarono le prime stelle, quando giunsi presso casa di Charlie. Tutte le stanze erano illuminate e la porta principale era spalancata. Gente che entrava e gente che usciva con i volti sconvolti ed alcuni piangevano persino. Riconobbi tra la gente Angela, Mike e Jessica che discutevano accanto alla porta.

Stavo per correre verso di loro urlando “ sono viva! Eccomi “, ma qualcuno mi fermò e mi ritrovai dietro ad un albero, nell'ombra del bosco.

<< Ma lo vuoi capire che sei MORTA? >>

<< voglio vedere Charlie >>

<< No, tu non puoi vedere nessuno >> e per una volta vidi nella freddezza degli occhi di Alexander una strana luce: comprensione?

<< Ti prego >> lo implorai ed ero anche pronta ad inginocchiarmi pur di ottenere questo favore. Lo sentì sospirare come se dentro di se stesse avvenendo una lotta

<< Indossa il mio mantello >> e fece apparire tra le sue mani un mantello nero come la pece e me lo porse << tieni >>

<< Come...? >>

<< te lo insegnerò presto >>

Lo indossai coprendo il mio volto con il cappuccio, sperando che nessuno mi noti.

<< Bene, possiamo andare. Entreremo dalla finestra dove si trova il tuo corpo>> ed Alexander mi prese per mano e mi aiutò a rampicarmi sull'albero. E fu davvero facilissimo imparare.

Era divertente saltare da un ramo all'altro, mi faceva sentire forte e sicura di me. Avevo talmente tanta energia nel mio corpo che avrei potuto correre e fare il giro del mondo in un giorno.

Poi con un balzo saltammo sul davanzale della mia stanza per poi metterci ai lati in modo che coloro che stavano dentro la stanza non ci vedessero.

Mi sporsi un po' e vidi inginocchiato al mio letto Charlie che piangeva a dirotto, mentre accanto a lui vi era Jacob.

<< La mia bambina non può essere morta. No, questo è solo un brutto incubo. Non posso pensare che da ora in poi non vedrò più il suo sorriso, non sentirò più la sua voce e... Come potrò vivere senza la mia amata bambina?>>

Mi morsi le labbra per non parlare, osservai il mio letto senza riuscire a staccare lo sguardo il mio corpo giacere rigido, i miei capelli sparsi sul cuscino, la mia pelle troppo bianca e le mie labbra con un leggero sorriso.

“ No, quella non sono io “

<< Basta, ho visto troppo >>

<< Finalmente. Adesso possiamo andarcene? >> mi chiese Alexander esasperato.

<< sì, penso di... >> ma non conclusi la frase ricordandomi che dovevo andare anche in un altro importante luogo. Era il mio dovere dirgli addio per sempre.

<< Voglio andare in un altro posto. >>

<< Un altro ancora? Non mi dire che adesso vuoi andare a casa del tuo ragazzo? >>

<< No >> ed arrossisco << io... >>

<< Non puoi fare sesso perché lui è vivo e tu no. Quindi che andiamo a farci? >>

<< Non ho nessun ragazzo, ecco >> Non volevo più ascoltare altre sue idiozie e quindi mi diressi nel bosco con lui accanto.

<< quindi eri una zitellona? >> mi chiese tutto ad un tratto.

<< NO, IO AVEVO UN RAGAZZO MA POI CI SIAMO LASCIATI. VA BENE? >> ed adesso si che ero arrabbiata. Non me la sentivo ancora di parlare di tutto ciò ed inoltre con uno sconosciuto.

Alexander, allora, si parò davanti a me e mi fissò intensamente per poi sorridermi

<< Ho capito? Vuoi andare da lui e farlo morire di paura. Se è così, ti aiuterò io >>

<< In realtà sia lui che tutta la sua famiglia hanno lasciato Forks >> ed inoltre non avrei mai potuto fare del male ad Edward, ma ciò non lo dissi.

<< Allora dolcezza, dove stiamo andando? >>

<< in un posto >> e gli diedi un occhiataccia facendoli intendere che era meglio che non mi facesse altre domande.

Dovevo fare una cosa prima di lasciare la Terra...

ANGOLO DEI QUIZ:

Secondo voi, Bella dove vuole andare?

a) a casa dei Cullen;

b) in ospedale;

c) a scuola;

d) nella radura;

Lasciate una recensione e la fortuna vi sorriderà. Fidatevi.

Un bacione.